Storia di un Fiorentina-Atalanta "diverso"
Mai dal medioevo dellavalliano (stagione 2011/2012), l’Atalanta si era presentata al Franchi con un rapporto di forza sulla carta così favorevole.
“Gioca Ilicic o Kurtic? Forse meglio fare un po’ di turnover, giovedì prossimo c’è la Coppa”. Tre anni fa poteva essere tranquillamente la base di una comunissima chiacchierata tra amici al bar Marisa, mentre oggi il caffé devi ordinarlo a Bergamo per sentir parlare di Europa League e sloveni. Nostalgia canaglia. Mai dal medioevo dellavalliano (stagione 2011/2012), l’Atalanta si era presentata al Franchi con un rapporto di forza sulla carta così favorevole come quello della gara di domenica prossima.
Sia chiaro: la Fiorentina – giocando in casa contro una squadra più o meno di pari livello – deve partire per fare risultato, ma dopo l’exploit nerazzurro della passata stagione e la rivoluzione estiva che ha stravolto la squadra viola, viene quantomeno da chiedersi quanta verità ci sia nelle parole pronunciate ieri da uno tra i grandi doppi ex della sfida, Emiliano Mondonico. Scorrendo rapidamente le due rose, il dubbio che le gerarchie siano cambiate viene: dalla qualità del Papu Gomez, alla solidità della colonna vertebrale composta da Berisha, Toloi, Caldara e De Roon.
Senza dimenticarsi del grande ex della partita, Josip Ilicic. Uno che dopo aver vissuto 5 anni a Firenze, tra più bassi che alti, potrebbe anche avere il dente avvelenato. Dall’altra parte troverà la fame e la voglia di riscatto di una Fiorentina determinata a mettersi alle spalle la sconfitta dell’Allianz Stadium. Con un Eysseric ed un Saponara in più, pronti a non far rimpiangere l’ex numero 72 viola e a prendere per mano Simeone. Indicandogli la via giusta, quella della gol.
fonte violanews.com
By marcodalmen