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castebg
28 Agosto 2024 | 10.00

Per quanto riguarda il tempo effettivo mi pare ottimo il tentativo e non vedo come possa non riuscire: sui cambi, sui controlli VAR, sulle perdite di tempo evidenti e altre situazioni similari stoppare il cronometro è facilissimo (nel rugby succede già) e così si evita di dover concedere recuperi monstre e a volte comunque inadeguati (sommando queste situazioni si và, e i dati lo dimostrano, ben oltre anche un recupero di 10 minuti).

Sul VAR a chiamata invece sono molto scettico e faccio un esempio: tocco di mano in area e sospetto rigore; il VAR deve comunque fare un controllo e lo fa decidendo per il NON RIGORE; la squadra chiede però un check sull'episodio...il VAR e l'arbitro devono riguardarlo, magari assieme (arbitro a Monitor) ma daranno mai rigore su un episodio che hanno già analizzato e derubricato? Ma non lo faranno mai! Sarebbe come dire che o non hanno controllato o hanno controllato e lo hanno fatto male.

Se si potesse poi chiedere su piccoli episodi (falletto in partenza di azione) il gioco diventerebbe ancora più spezzettato e col rischio sarebbe dover tornare mooolto indietro nell'analisi del gioco per cercare il fallo presunto. Il rischio sarebbe ovviabile, certo, ma con un regolamento VAR complessissimo e quindi interpretabilissimo e improbabilissimo.

Il VAR a chiamata nella pallavolo funziona perchè sostituisce l'occhio umano su cose oggettive (invasione, palla in/out, tocco a muro...).

Nel caso del calcio il VAR che sostituisce l'occhio umano c'è già e il modello deve essere uno ***** con dinamiche di gioco e di VAR simili, ergo, ad esempio il rugby... sennnò il rischio è un gioco lentissimo con una marea di anche lunghe interruzioni (magari tattiche/alla disperata) con anche un VAR del VAR. Come fa un gioco così ad essere attrattivo, specie per i giovani che vogliono qualcosa di veloce, dinamico e sempre avvincente stile calcio nei videogiochi?



partenodea
28 Agosto 2024 | 09.54
castebg
28 Agosto 2024 | 10.00

Per quanto riguarda il tempo effettivo mi pare ottimo il tentativo e non vedo come possa non riuscire: sui cambi, sui controlli VAR, sulle perdite di tempo evidenti e altre situazioni similari stoppare il cronometro è facilissimo (nel rugby succede già) e così si evita di dover concedere recuperi monstre e a volte comunque inadeguati (sommando queste situazioni si và, e i dati lo dimostrano, ben oltre anche un recupero di 10 minuti).

Sul VAR a chiamata invece sono molto scettico e faccio un esempio: tocco di mano in area e sospetto rigore; il VAR deve comunque fare un controllo e lo fa decidendo per il NON RIGORE; la squadra chiede però un check sull'episodio...il VAR e l'arbitro devono riguardarlo, magari assieme (arbitro a Monitor) ma daranno mai rigore su un episodio che hanno già analizzato e derubricato? Ma non lo faranno mai! Sarebbe come dire che o non hanno controllato o hanno controllato e lo hanno fatto male.

Se si potesse poi chiedere su piccoli episodi (falletto in partenza di azione) il gioco diventerebbe ancora più spezzettato e col rischio sarebbe dover tornare mooolto indietro nell'analisi del gioco per cercare il fallo presunto. Il rischio sarebbe ovviabile, certo, ma con un regolamento VAR complessissimo e quindi interpretabilissimo e improbabilissimo.

Il VAR a chiamata nella pallavolo funziona perchè sostituisce l'occhio umano su cose oggettive (invasione, palla in/out, tocco a muro...).

Nel caso del calcio il VAR che sostituisce l'occhio umano c'è già e il modello deve essere uno ***** con dinamiche di gioco e di VAR simili, ergo, ad esempio il rugby... sennnò il rischio è un gioco lentissimo con una marea di anche lunghe interruzioni (magari tattiche/alla disperata) con anche un VAR del VAR. Come fa un gioco così ad essere attrattivo, specie per i giovani che vogliono qualcosa di veloce, dinamico e sempre avvincente stile calcio nei videogiochi?