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27 Aprile 2020 | 14.31

Troppi  SE   e  troppi   MA  .   Stabiliscano  una   volta  X  tutte   il   FAMOSO   PROTOCOLLO     e  pero'  poi   lo   seguano ,  non  il  giorno   dopo lo  ricambiano   di  nuovo  , adesso  che    abbiamo  un  po'   di  TREGUA   pur  restando  ancora  chiusi  in   casa   abbiamo   capito  anche   noi   che  ...

OGNUNO  TIRA  L'ACQUA AL SUO  MULINO . 

Sappiamo  pero'  che   cosi'  NON  possiamo  piu'  VIVERE  , a tutti  i    livelli  , dall'immane DISGRAZIA  che ci  ha  colpiti  dobbiamo  USCIRNE  non   solo   a  parole  ma   con i   FATTI !

Sento  parlare  di  commercialisti  ,  di  lavoro  in  nero ,  ci  sono e  ci  saranno  sempre  di  TASSE in  scadenza    anche  se  NON  LAVORI ,  di  evasione  fiscale  (  ma  sapete  che i  piu'   grandi EVASORI  sono  le GRANDI  SOCIETA'  ESTERE con il  minimo    di tasse pagate qui da noi  ???)

Certo , se i  MEDICI  SPORTIVI  NON  si prendono  la  RESPONSABILITA' almeno   di   stilare  referti  sulla  salute  dei calciatori monitorati  con CONTROLLI   a  giorni  alterni  ,  allora   chiudiamo  tutto e  lasciamo   fare a  SPADAFORA ,   un   genio  di   serieta' e  oculatezza !

N B.  Siamo  messi   male  su  qualsiasi  DECISIONE  si prenda ,  avanti  con i SE   e i  MA ! Ricordo  ancora  i  giocatori  sulla rampa spogliatoi , si entra  o  non  si  entra in  campo ,  forse tra  1  ora  o  forse  no ,andiamo  a  casa o forse  no'  ... a  ecco , GIOCHIAMO  !

piupiupiu
27 Aprile 2020 | 15.16
marcotrisma
27 Aprile 2020 | 14.31

Troppi  SE   e  troppi   MA  .   Stabiliscano  una   volta  X  tutte   il   FAMOSO   PROTOCOLLO     e  pero'  poi   lo   seguano ,  non  il  giorno   dopo lo  ricambiano   di  nuovo  , adesso  che    abbiamo  un  po'   di  TREGUA   pur  restando  ancora  chiusi  in   casa   abbiamo   capito  anche   noi   che  ...

OGNUNO  TIRA  L'ACQUA AL SUO  MULINO . 

Sappiamo  pero'  che   cosi'  NON  possiamo  piu'  VIVERE  , a tutti  i    livelli  , dall'immane DISGRAZIA  che ci  ha  colpiti  dobbiamo  USCIRNE  non   solo   a  parole  ma   con i   FATTI !

Sento  parlare  di  commercialisti  ,  di  lavoro  in  nero ,  ci  sono e  ci  saranno  sempre  di  TASSE in  scadenza    anche  se  NON  LAVORI ,  di  evasione  fiscale  (  ma  sapete  che i  piu'   grandi EVASORI  sono  le GRANDI  SOCIETA'  ESTERE con il  minimo    di tasse pagate qui da noi  ???)

Certo , se i  MEDICI  SPORTIVI  NON  si prendono  la  RESPONSABILITA' almeno   di   stilare  referti  sulla  salute  dei calciatori monitorati  con CONTROLLI   a  giorni  alterni  ,  allora   chiudiamo  tutto e  lasciamo   fare a  SPADAFORA ,   un   genio  di   serieta' e  oculatezza !

N B.  Siamo  messi   male  su  qualsiasi  DECISIONE  si prenda ,  avanti  con i SE   e i  MA ! Ricordo  ancora  i  giocatori  sulla rampa spogliatoi , si entra  o  non  si  entra in  campo ,  forse tra  1  ora  o  forse  no ,andiamo  a  casa o forse  no'  ... a  ecco , GIOCHIAMO  !

castebg
27 Aprile 2020 | 11.41

Faccio presente una sola cosa: su 20 medici DELLE SQUADRE DI SERIE A (quindi interni al mondo calcio) 17 hanno espresso parere contrario al protocollo FIGC&co.

Di cosa stiamo parlando?!?

Io sono per la ripresa nella maniera più assoluta ma in sicurezza. Se non si trova modo per dare questa sicurezza giusto non riprendere.

Poi tutti belli i discorsi sul "se aspettiamo il rischio 0 non riprendiamo più" (veri) ma se i MEDICI (per di più sportivi e legati al carrozzone calcio) dicono no al pari degli esperti del Governo un motivo ci sarà. Quale? Semplice: il protocollo partorito dai grandi del calcio italiano è una cagata pazzesca (pure i loro medici lo dicono!!).

O vogliamo insegnare a chi ha studiato minimo 10 anni di medicina come fare il suo lavoro dall'alto dei nostri studi di, parlo per me, Storia medievale, piuttosto che architettura, ingegneria ecc.?

I fatti dicono che questi esperti (che dicono lo stesso che dice Spadafora al momento) non stanno aspettando il rischio zero (mica sono scemi) ma vogliono trovare il modo di dare più sicurezza possibile ai vari settori ottimizzando le risorse. Il calcio è sport di contatto, non è mica una fabbrica in cui uno può stare uno in cima e uno a fondo macchina o un ufficio in cui si possono fare rotazioni! In campo ci sono 22 persone + arbitro sempre e queste persone sono circondate da compagni di squadra, staff e, una volta tornati a casa, famiglie sempre.

Sulla frase decisamente infelice "bisognerà meritarsi tutto con i comportamenti giusti" dico che:

- Spadafora ha toppato. Un politico deve misurare le parole con attenzione.

- Nella sostanza Spadafora ha ragione: molto è affidato alla responsabilità dei singoli. Andremo davvero dai parenti in sicurezza e con moderazione? Non faremo un "liberi tutti" che ritornerà a far crescere i numeri di contagi e morti? Se ce la faremo si potrà riprendere con tutto, se no tutto andrà bloccato di nuovo. Faccio notare che è vero che ci siamo ben comportati in generale ma che pecore nere ne abbiamo viste tutti (fughe verso il Sud/seconde case esempio più lampante) e che escludere di vedere pranzi luculliani con mega parenti al chiuso senza mascherine e distanze mi pare ottimistico a dir poco. Direi utopico.

Se avremo i comportamenti giusti e mostreremo responsabilità e senso civico potremo attraversare la fase 2 continuando il cammino verso il ritorno alla normalità. Questa è la frase forse più giusta da dire. Ma il concetto non cambia rispetto a quello espresso dal Ministro.

Contestiamo la scelta delle parole ok, ma non il concetto.

 

 

castebg
27 Aprile 2020 | 11.41

Faccio presente una sola cosa: su 20 medici DELLE SQUADRE DI SERIE A (quindi interni al mondo calcio) 17 hanno espresso parere contrario al protocollo FIGC&co.

Di cosa stiamo parlando?!?

Io sono per la ripresa nella maniera più assoluta ma in sicurezza. Se non si trova modo per dare questa sicurezza giusto non riprendere.

Poi tutti belli i discorsi sul "se aspettiamo il rischio 0 non riprendiamo più" (veri) ma se i MEDICI (per di più sportivi e legati al carrozzone calcio) dicono no al pari degli esperti del Governo un motivo ci sarà. Quale? Semplice: il protocollo partorito dai grandi del calcio italiano è una cagata pazzesca (pure i loro medici lo dicono!!).

O vogliamo insegnare a chi ha studiato minimo 10 anni di medicina come fare il suo lavoro dall'alto dei nostri studi di, parlo per me, Storia medievale, piuttosto che architettura, ingegneria ecc.?

I fatti dicono che questi esperti (che dicono lo stesso che dice Spadafora al momento) non stanno aspettando il rischio zero (mica sono scemi) ma vogliono trovare il modo di dare più sicurezza possibile ai vari settori ottimizzando le risorse. Il calcio è sport di contatto, non è mica una fabbrica in cui uno può stare uno in cima e uno a fondo macchina o un ufficio in cui si possono fare rotazioni! In campo ci sono 22 persone + arbitro sempre e queste persone sono circondate da compagni di squadra, staff e, una volta tornati a casa, famiglie sempre.

Sulla frase decisamente infelice "bisognerà meritarsi tutto con i comportamenti giusti" dico che:

- Spadafora ha toppato. Un politico deve misurare le parole con attenzione.

- Nella sostanza Spadafora ha ragione: molto è affidato alla responsabilità dei singoli. Andremo davvero dai parenti in sicurezza e con moderazione? Non faremo un "liberi tutti" che ritornerà a far crescere i numeri di contagi e morti? Se ce la faremo si potrà riprendere con tutto, se no tutto andrà bloccato di nuovo. Faccio notare che è vero che ci siamo ben comportati in generale ma che pecore nere ne abbiamo viste tutti (fughe verso il Sud/seconde case esempio più lampante) e che escludere di vedere pranzi luculliani con mega parenti al chiuso senza mascherine e distanze mi pare ottimistico a dir poco. Direi utopico.

Se avremo i comportamenti giusti e mostreremo responsabilità e senso civico potremo attraversare la fase 2 continuando il cammino verso il ritorno alla normalità. Questa è la frase forse più giusta da dire. Ma il concetto non cambia rispetto a quello espresso dal Ministro.

Contestiamo la scelta delle parole ok, ma non il concetto.

 

 

Oiggaiv
27 Aprile 2020 | 12.00
castebg
27 Aprile 2020 | 11.41

Faccio presente una sola cosa: su 20 medici DELLE SQUADRE DI SERIE A (quindi interni al mondo calcio) 17 hanno espresso parere contrario al protocollo FIGC&co.

Di cosa stiamo parlando?!?

Io sono per la ripresa nella maniera più assoluta ma in sicurezza. Se non si trova modo per dare questa sicurezza giusto non riprendere.

Poi tutti belli i discorsi sul "se aspettiamo il rischio 0 non riprendiamo più" (veri) ma se i MEDICI (per di più sportivi e legati al carrozzone calcio) dicono no al pari degli esperti del Governo un motivo ci sarà. Quale? Semplice: il protocollo partorito dai grandi del calcio italiano è una cagata pazzesca (pure i loro medici lo dicono!!).

O vogliamo insegnare a chi ha studiato minimo 10 anni di medicina come fare il suo lavoro dall'alto dei nostri studi di, parlo per me, Storia medievale, piuttosto che architettura, ingegneria ecc.?

I fatti dicono che questi esperti (che dicono lo stesso che dice Spadafora al momento) non stanno aspettando il rischio zero (mica sono scemi) ma vogliono trovare il modo di dare più sicurezza possibile ai vari settori ottimizzando le risorse. Il calcio è sport di contatto, non è mica una fabbrica in cui uno può stare uno in cima e uno a fondo macchina o un ufficio in cui si possono fare rotazioni! In campo ci sono 22 persone + arbitro sempre e queste persone sono circondate da compagni di squadra, staff e, una volta tornati a casa, famiglie sempre.

Sulla frase decisamente infelice "bisognerà meritarsi tutto con i comportamenti giusti" dico che:

- Spadafora ha toppato. Un politico deve misurare le parole con attenzione.

- Nella sostanza Spadafora ha ragione: molto è affidato alla responsabilità dei singoli. Andremo davvero dai parenti in sicurezza e con moderazione? Non faremo un "liberi tutti" che ritornerà a far crescere i numeri di contagi e morti? Se ce la faremo si potrà riprendere con tutto, se no tutto andrà bloccato di nuovo. Faccio notare che è vero che ci siamo ben comportati in generale ma che pecore nere ne abbiamo viste tutti (fughe verso il Sud/seconde case esempio più lampante) e che escludere di vedere pranzi luculliani con mega parenti al chiuso senza mascherine e distanze mi pare ottimistico a dir poco. Direi utopico.

Se avremo i comportamenti giusti e mostreremo responsabilità e senso civico potremo attraversare la fase 2 continuando il cammino verso il ritorno alla normalità. Questa è la frase forse più giusta da dire. Ma il concetto non cambia rispetto a quello espresso dal Ministro.

Contestiamo la scelta delle parole ok, ma non il concetto.

 

 

maurom72
27 Aprile 2020 | 11.53
castebg
27 Aprile 2020 | 11.41

Faccio presente una sola cosa: su 20 medici DELLE SQUADRE DI SERIE A (quindi interni al mondo calcio) 17 hanno espresso parere contrario al protocollo FIGC&co.

Di cosa stiamo parlando?!?

Io sono per la ripresa nella maniera più assoluta ma in sicurezza. Se non si trova modo per dare questa sicurezza giusto non riprendere.

Poi tutti belli i discorsi sul "se aspettiamo il rischio 0 non riprendiamo più" (veri) ma se i MEDICI (per di più sportivi e legati al carrozzone calcio) dicono no al pari degli esperti del Governo un motivo ci sarà. Quale? Semplice: il protocollo partorito dai grandi del calcio italiano è una cagata pazzesca (pure i loro medici lo dicono!!).

O vogliamo insegnare a chi ha studiato minimo 10 anni di medicina come fare il suo lavoro dall'alto dei nostri studi di, parlo per me, Storia medievale, piuttosto che architettura, ingegneria ecc.?

I fatti dicono che questi esperti (che dicono lo stesso che dice Spadafora al momento) non stanno aspettando il rischio zero (mica sono scemi) ma vogliono trovare il modo di dare più sicurezza possibile ai vari settori ottimizzando le risorse. Il calcio è sport di contatto, non è mica una fabbrica in cui uno può stare uno in cima e uno a fondo macchina o un ufficio in cui si possono fare rotazioni! In campo ci sono 22 persone + arbitro sempre e queste persone sono circondate da compagni di squadra, staff e, una volta tornati a casa, famiglie sempre.

Sulla frase decisamente infelice "bisognerà meritarsi tutto con i comportamenti giusti" dico che:

- Spadafora ha toppato. Un politico deve misurare le parole con attenzione.

- Nella sostanza Spadafora ha ragione: molto è affidato alla responsabilità dei singoli. Andremo davvero dai parenti in sicurezza e con moderazione? Non faremo un "liberi tutti" che ritornerà a far crescere i numeri di contagi e morti? Se ce la faremo si potrà riprendere con tutto, se no tutto andrà bloccato di nuovo. Faccio notare che è vero che ci siamo ben comportati in generale ma che pecore nere ne abbiamo viste tutti (fughe verso il Sud/seconde case esempio più lampante) e che escludere di vedere pranzi luculliani con mega parenti al chiuso senza mascherine e distanze mi pare ottimistico a dir poco. Direi utopico.

Se avremo i comportamenti giusti e mostreremo responsabilità e senso civico potremo attraversare la fase 2 continuando il cammino verso il ritorno alla normalità. Questa è la frase forse più giusta da dire. Ma il concetto non cambia rispetto a quello espresso dal Ministro.

Contestiamo la scelta delle parole ok, ma non il concetto.

 

 

gpp
27 Aprile 2020 | 10.54

Quello che noto è che forse non si capisce che nessuno e dico nessuno è in grado (in questo momento) di dire come saranno le cose fra una o due o tre settimane.

Mi rammarico che ci si scagli contro il governo o la stampa o la figc o i calciatori o presidenti senza proporre nulla di nulla.

Ieri sera ho guardato 5 minuti di skycalcio club poi ho spento disgustato.

Tutti bravi a dire che l'azienda calcio deve riaprire poi appena gli chiedi cosa mai succederebbe se trovi 1 positivo tutti muti e arrancano in risposte fantasiose.

Ma se la peculiarità del calcio oltre al gioco, ai gol, al dribbling e altro sono i contrasti, gli scontri di gioco, le trattenute, i capannelli per le proteste attorno all'arbitro o discussioni più o meno accese  ma di che vogliamo parlare? Sembra che ci mettiamo la testa sotto la sabbbia per non veder e non sentire così quando qualcuno deciderà potremo (come semrpe) sempre e solo giudicare e criticare.

L'azienda calcio ha tutto il diritto e dovere a riaprire ma sopratutto anche per salvaguardare anche tutti i lavoratori che lavorano per una società.

E giustamente per salvare i propri introiti per non far fallire le società. Ma ci si deve seriamente sedere attorno ad un tavole e dire chiaramente che in questo momento non si può giocare ed è inutile contrinuare a formulare ipotesi fantasiose di rirpesa e trovare un modo per non perdere gli introiti dei contratti (e definire anche i minori costi che necessariamente i calciatori si devono accollare).

Ma chi mai può prendersi la responsabilità di mandare in campo i calciatori dicendo che non c'è rischio? nessuno, nessuno.

 

last1967
27 Aprile 2020 | 10.51
last1967
27 Aprile 2020 | 10.50