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ragnorosso
21 Aprile 2020 | 11.40
95Frank
21 Aprile 2020 | 16.53

Ragnorosso: "....... siamo nella Repubblica delle Banane"

 

Veramente, in quasi 50 anni che vivo all'estero, non avevo mai notato tanto rispetto ..... e anche affetto per l'Italia (almeno, dove sono io, e per quanto ho sentito io).

 

Sotto un ciclone incredibile, l'Italia ha dimostrato (pur con inevitabili errori) un senso di unita' del suo popolo (pur con qualche distinguo per alcuni attriti tra stato e regioni, qualche disfunzione di alcuni servizi pubblici, e qualche atteggiamento individuale) che ha colpito TUTTI, molto positivamente.

 

I 141 medici e i tanti infermieri morti sono visti come i veri eroi di questa guerra micidiale, e i tanti medici volontari (alcuni gia' in pensione) che si sono ri-arruolati "per andare al fronte" (nelle aree piu' colpite), e lavoratori di ogni tipo, sono oggetto di ammirazione incondizionata (al limite dell'incredulita' ..... ma come e' possibile? ......come fanno? ...... che coraggio! ...... )

 

Mai avevo visto il popolo italiano ammirato cosi' tanto.

Circa il governo (e, naturalmente, nella parola "governo", includo l'opposizione, le regioni, e i sindaci), quello inglese ha senz'altro fatto MOLTO peggio di quello italiano .... e tutti lo riconoscono ..... 

 

Io continuo ad incontrare gente che quando si parla delle zone piu' colpite (e Bergamo e' diventata un vero e proprio simbolo di resistenza al virus) si mette letteralmente a piangere, e ricorda i camion militari, ma anche un bellissimo videa che e' stato ripetuto tante volte sulla Citta' Alta, sulla Val Seriana, e sul carattere "mola mia" dei cittadini.

 

C'e' anche chi li paragona alle "small boats" civili che, alla notizia della disfatta britannica in Francia di fronte alle divisioni corazzate tedesche, poco dopo l'inizio della guerra, si sono messe in mare, a hanno attraversato la Manica, sotto il fuoco degli aerei nemici, per salvare quante piu' vite possibili.

Anche loro, in un certo senso, dicevano "mola mia".

 

NO!

Stavolta, l'Italia NON si e' comportata da Repubblica delle Banane.

 

 

 

Musa
21 Aprile 2020 | 16.47
SubbuteoGroup
21 Aprile 2020 | 16.40
BSoares
21 Aprile 2020 | 16.46
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21 Aprile 2020 | 16.40
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21 Aprile 2020 | 15.58
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maxibon63
21 Aprile 2020 | 14.26
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21 Aprile 2020 | 13.07
ReMo
21 Aprile 2020 | 12.14

Spesso considero la fortuna che mi è toccata, nel nascere bergamasco ed ogni volta che abbraccio con lo sguardo, le mura e la città alta, mi sento ricco ed orgoglioso di quella che considero una mia proprietà ed eterno oggetto del mio affetto. Negli anni ho condiviso la grandezza dei personaggi bergamaschi che hanno dato lustro alla città, a partire da papa Giovanni, che ha racchiuso tutto il mondo nella prospettiva bergamasca. Bergamo è un'istituzione che si basa sul lavoro e su di una generosità che ci ha resi benemeriti ed amati da tutti coloro che incocciano nelle sciagure più grandi, perchè il nostro grande cuore ci conduce dove qualcuno ha bisogno di noi. Ci definiscono chiusi ed un poco ombrosi, ma chi ci conosce ha multiplato in questi attributi il nostro grande calore e la nostra reale ospitalità. L' Atalanta è dvenuta, nel corso degli anni, il nostro simbolo più eclatante. Atalanta è la fede, l'amore e l'orgoglio che ci affratella e che porta nel mondo la nostra filosofia di vita. Arrivata a grandi vette di gioco e di charme, ha vissuto, con pari dignità, tempi difficili e tribolazioni, superandole alla bergamasca, senza cedimenti, con fede e determinazioneo ed oggi, in particolare, coagula i nostri sentimenti migliori e ci unisce in un abbraccio sincero, in un inno alla vita ed a quanto di più bello e più sacro la anima. La piccola, grande Bergamo e la sua Atalanta torneranno a vivere, con slancio e positività, anche dopo questa tragedia, ci dobbiamo contare !!