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Oetzi Moro
09 Marzo 2020 | 18.44
ReMo
09 Marzo 2020 | 17.10

Ubi major, minor cessat. E' chiaro che a fronte delle calamità in atto, tutto il resto diventa minore ed è pertanto concesso apportare  tagli e modifiche. Questo nella implacabile linea teorica, perchè, nel concreto, interrompere il campionato diventa davvero l'ultima cosa da fare. Nessuna delle squadre che ha conseguito risultati lusinghieri sarà disposta a metterci sopra una pietra, contrariamente a chi dovrebbe concludere l'esperienza in negativo, che sarebbe oltremodo lieta di mandare tutto a carte quarantotto. Si potrebbe annullare l'attribuzione della vittoria dello scudetto, ma vedo già l'agnellino divenire lupo ed il laziale iena, tenuto conto poi, che nessuna delle tre prime, rinuncerà facilmente ad una possibile candidatura al primato. Bisognerà vagliare i passaggi in Europa, ove noi, al momento abbiamo delle certezze, ma, nondimeno, squadre mezze tagliate fuori e finanziariamente, con l'acqua alla gola, quali il Milan non perderebbero occasione di recriminare, presso il tas svizzero o direttamente tramite l'ordinamento giudiziario, per tentare un risanamento della situazione reale. Tutte le formazioni, al momento attuale retrocesse, ipotizzeranno pindarici ritorni di fiamma che garantirebbero la salvezza certa, respingendo sdegnate un inabissamento anticipato. Insomma vedo in prospettiva un guazzabuglio infernale, ove tutti lamenterebbero danneggiamenti sia economici che sportivi, al punto che tenterei, pur tra le mille incertezze, di portare a termine il campionato, magari con la mutilazione delle porte ciuse, ma comunque con maggiori certezze di equanimità: Sempre che i lotiti di turno, riescano magari a rimestare troppo nel torbido, per raggiungere i loro obiettivi. Non riuscendo a concludere regolarmente la corsa, ribadisco, non la vedo affatto bene, anche se il peggio, al momento si articola su ben più importanti risoluzioni.

SubbuteoGroup
09 Marzo 2020 | 16.58