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10 Novembre 2025 | 11.37

Leggo sempre con piacere ed attenzione i post dei fratelli atalantini, soprattutto quelli che hanno un'idea differente dalla mia. Detto che la controprova di qualsiasi teoria non l'avremo mai, quindi restiamo sempre nel campo delle visioni personali, mi sembra che in molti giudizi manchi equilibrio. Detto che al tempo espressi forte contrarietà sulla scelta di Juric, e che il limite principale della sua versione di Atalanta mi è parso essere la mancanza di brillantezza ed intensità fisica, secondo me vanno fatti ragionamenti ad ampio raggio. Luca Percassi, da me criticato anche duramente in passato, non sarà un genio del management calcistico ma non è nemmeno il salumiere di via Quarenghi. Tutti i dirigenti sportivi, anche i migliori, qualche scelta la sbagliano, perché lo sport è soggetto a mille variabili di carattere tecnico, fisico, psicologico, ed anche perché non esistono equazioni perfettamente replicabili, un giocatore che in una piazza ha iper-performato magari da un'altra parte fa flop (basti pensare a Koop). Non sono una vedova del Gasp, anzi, quello penso si sia capito :laughing:, e penso che quest'anno con questa squadra, soprattutto con questi due centravanti, anche lui avrebbe avuto dei problemi. E' stato gravemente sottovalutato il contributo che ha dato Mateo Retegui l'anno scorso, e la valutazione tecnica su Krstovic è stata errata, soprattutto sapendo che il recupero di Scamacca rappresentava un'enorme incognita. Poi lo scazzo (sia pur con connotazioni molto diverse) di Lookman ed Ederson ha pesato ulteriormente sul rendimento della squadra. Squadra che, anche col Gasp, per segnare due gol doveva creare 10 occasioni nitide, ma alla fine Retegui e la miglior versione del nigeriano toglievano le castagne dal fuoco. Ora PALLADINO, che a me come allenatore piace e speravo fosse il prescelto a giugno (in subordine a profili di stampo europeo come Terzic e Farioli), non potrà fare i miracoli, ma penso e spero che ridarà alla squadra un gioco più intenso ed una mentalità più offensiva. Per la lotta all'Europa che conta temo sia ormai andata, spero non si resti invischiati nella lotta per la salvezza e ci si batta onorevolmente in UCL, facendo magari si faccia all-in sulla Coppa Italia. Poi fra gennaio e giugno andranno fatte scelte coraggiose ed anche drastiche se necessario, sia riguardo alla rosa che alla dirigenza.

druido
10 Novembre 2025 | 12.13
PrimaLaDea
10 Novembre 2025 | 12.20
maracaniggia
10 Novembre 2025 | 12.16
Scozia
10 Novembre 2025 | 11.37

Leggo sempre con piacere ed attenzione i post dei fratelli atalantini, soprattutto quelli che hanno un'idea differente dalla mia. Detto che la controprova di qualsiasi teoria non l'avremo mai, quindi restiamo sempre nel campo delle visioni personali, mi sembra che in molti giudizi manchi equilibrio. Detto che al tempo espressi forte contrarietà sulla scelta di Juric, e che il limite principale della sua versione di Atalanta mi è parso essere la mancanza di brillantezza ed intensità fisica, secondo me vanno fatti ragionamenti ad ampio raggio. Luca Percassi, da me criticato anche duramente in passato, non sarà un genio del management calcistico ma non è nemmeno il salumiere di via Quarenghi. Tutti i dirigenti sportivi, anche i migliori, qualche scelta la sbagliano, perché lo sport è soggetto a mille variabili di carattere tecnico, fisico, psicologico, ed anche perché non esistono equazioni perfettamente replicabili, un giocatore che in una piazza ha iper-performato magari da un'altra parte fa flop (basti pensare a Koop). Non sono una vedova del Gasp, anzi, quello penso si sia capito :laughing:, e penso che quest'anno con questa squadra, soprattutto con questi due centravanti, anche lui avrebbe avuto dei problemi. E' stato gravemente sottovalutato il contributo che ha dato Mateo Retegui l'anno scorso, e la valutazione tecnica su Krstovic è stata errata, soprattutto sapendo che il recupero di Scamacca rappresentava un'enorme incognita. Poi lo scazzo (sia pur con connotazioni molto diverse) di Lookman ed Ederson ha pesato ulteriormente sul rendimento della squadra. Squadra che, anche col Gasp, per segnare due gol doveva creare 10 occasioni nitide, ma alla fine Retegui e la miglior versione del nigeriano toglievano le castagne dal fuoco. Ora PALLADINO, che a me come allenatore piace e speravo fosse il prescelto a giugno (in subordine a profili di stampo europeo come Terzic e Farioli), non potrà fare i miracoli, ma penso e spero che ridarà alla squadra un gioco più intenso ed una mentalità più offensiva. Per la lotta all'Europa che conta temo sia ormai andata, spero non si resti invischiati nella lotta per la salvezza e ci si batta onorevolmente in UCL, facendo magari si faccia all-in sulla Coppa Italia. Poi fra gennaio e giugno andranno fatte scelte coraggiose ed anche drastiche se necessario, sia riguardo alla rosa che alla dirigenza.

Scozia
10 Novembre 2025 | 11.37

Leggo sempre con piacere ed attenzione i post dei fratelli atalantini, soprattutto quelli che hanno un'idea differente dalla mia. Detto che la controprova di qualsiasi teoria non l'avremo mai, quindi restiamo sempre nel campo delle visioni personali, mi sembra che in molti giudizi manchi equilibrio. Detto che al tempo espressi forte contrarietà sulla scelta di Juric, e che il limite principale della sua versione di Atalanta mi è parso essere la mancanza di brillantezza ed intensità fisica, secondo me vanno fatti ragionamenti ad ampio raggio. Luca Percassi, da me criticato anche duramente in passato, non sarà un genio del management calcistico ma non è nemmeno il salumiere di via Quarenghi. Tutti i dirigenti sportivi, anche i migliori, qualche scelta la sbagliano, perché lo sport è soggetto a mille variabili di carattere tecnico, fisico, psicologico, ed anche perché non esistono equazioni perfettamente replicabili, un giocatore che in una piazza ha iper-performato magari da un'altra parte fa flop (basti pensare a Koop). Non sono una vedova del Gasp, anzi, quello penso si sia capito :laughing:, e penso che quest'anno con questa squadra, soprattutto con questi due centravanti, anche lui avrebbe avuto dei problemi. E' stato gravemente sottovalutato il contributo che ha dato Mateo Retegui l'anno scorso, e la valutazione tecnica su Krstovic è stata errata, soprattutto sapendo che il recupero di Scamacca rappresentava un'enorme incognita. Poi lo scazzo (sia pur con connotazioni molto diverse) di Lookman ed Ederson ha pesato ulteriormente sul rendimento della squadra. Squadra che, anche col Gasp, per segnare due gol doveva creare 10 occasioni nitide, ma alla fine Retegui e la miglior versione del nigeriano toglievano le castagne dal fuoco. Ora PALLADINO, che a me come allenatore piace e speravo fosse il prescelto a giugno (in subordine a profili di stampo europeo come Terzic e Farioli), non potrà fare i miracoli, ma penso e spero che ridarà alla squadra un gioco più intenso ed una mentalità più offensiva. Per la lotta all'Europa che conta temo sia ormai andata, spero non si resti invischiati nella lotta per la salvezza e ci si batta onorevolmente in UCL, facendo magari si faccia all-in sulla Coppa Italia. Poi fra gennaio e giugno andranno fatte scelte coraggiose ed anche drastiche se necessario, sia riguardo alla rosa che alla dirigenza.

Scozia
10 Novembre 2025 | 11.37

Leggo sempre con piacere ed attenzione i post dei fratelli atalantini, soprattutto quelli che hanno un'idea differente dalla mia. Detto che la controprova di qualsiasi teoria non l'avremo mai, quindi restiamo sempre nel campo delle visioni personali, mi sembra che in molti giudizi manchi equilibrio. Detto che al tempo espressi forte contrarietà sulla scelta di Juric, e che il limite principale della sua versione di Atalanta mi è parso essere la mancanza di brillantezza ed intensità fisica, secondo me vanno fatti ragionamenti ad ampio raggio. Luca Percassi, da me criticato anche duramente in passato, non sarà un genio del management calcistico ma non è nemmeno il salumiere di via Quarenghi. Tutti i dirigenti sportivi, anche i migliori, qualche scelta la sbagliano, perché lo sport è soggetto a mille variabili di carattere tecnico, fisico, psicologico, ed anche perché non esistono equazioni perfettamente replicabili, un giocatore che in una piazza ha iper-performato magari da un'altra parte fa flop (basti pensare a Koop). Non sono una vedova del Gasp, anzi, quello penso si sia capito :laughing:, e penso che quest'anno con questa squadra, soprattutto con questi due centravanti, anche lui avrebbe avuto dei problemi. E' stato gravemente sottovalutato il contributo che ha dato Mateo Retegui l'anno scorso, e la valutazione tecnica su Krstovic è stata errata, soprattutto sapendo che il recupero di Scamacca rappresentava un'enorme incognita. Poi lo scazzo (sia pur con connotazioni molto diverse) di Lookman ed Ederson ha pesato ulteriormente sul rendimento della squadra. Squadra che, anche col Gasp, per segnare due gol doveva creare 10 occasioni nitide, ma alla fine Retegui e la miglior versione del nigeriano toglievano le castagne dal fuoco. Ora PALLADINO, che a me come allenatore piace e speravo fosse il prescelto a giugno (in subordine a profili di stampo europeo come Terzic e Farioli), non potrà fare i miracoli, ma penso e spero che ridarà alla squadra un gioco più intenso ed una mentalità più offensiva. Per la lotta all'Europa che conta temo sia ormai andata, spero non si resti invischiati nella lotta per la salvezza e ci si batta onorevolmente in UCL, facendo magari si faccia all-in sulla Coppa Italia. Poi fra gennaio e giugno andranno fatte scelte coraggiose ed anche drastiche se necessario, sia riguardo alla rosa che alla dirigenza.

castebg
10 Novembre 2025 | 11.57

Su Krstovic (di cui ho già detto di apprezzare l'impegno) concordo e ripeto quanto dissi quest'estate:

1) è chiaro non fosse il primo obiettivo ma un ripiego, sennò a quella cifra lo si sarebbe preso ad inizio mercato e non praticamente sul gong. Ergo il mercato degli attaccanti è stato un fallimento e si è corsi ai ripari.

2) guardando il palmares (anche pre-Lecce) e la CI di Krstovic era chiaro quali fossero (e penso sempre saranno) i punti di forza ma anche i limiti. I limiti più evidenti sono tecnica di base e visione di gioco limitate , capacità di finalizzazione scarsa ma volontà enorme di provare il tiro anche a fronte di situazioni con evidenti scarse possibilità di riuscita e altrettanto evidenti e numerose opzioni migliori. La rivista l'Ultimo Uomo (ottima rivista anche qui su Atalantini spesso ripresa) ci aveva dedicato un articolo che avevo citato ma ora rilancio, dal titolo "i 35 tiri meno necessari di Nikola Krstovic" datato 25 Febbraio 2025, quindi mooolto recente.

3) per fare la riserva di Scamacca potrebbe anche essere un'opzione ma la condizione fisica precaria e invalutabile di Gianluca fa sì che non gli occorra una riserva ma una vera e valida alternativa. Come avevo scritto ma era facilissimo profetizzare, ci troviamo ora ad affrontare gare difficilissime per avversario (PSG) o per situazione (squadre chiuse in cui devi saper sfruttare le poche occasioni e far giocare bene la squadra attorno a te) con un attaccante che non è non dico un buon/ottimo ibrido (Duvan, Mateo...) ma né carne né pesce; non è in grado di fare il cecchino (alla Inzaghi per intenderci) né di fare il regista d'attacco (Petagna).

Magari avrà una assolutamente imprevedibile e tardiva evoluzione (ha 25 anni, mica 18) grazie al Mister che verrà e al suo impegno ma ad ora è un acquisto clamorosamente sbagliato.

Scozia
10 Novembre 2025 | 11.37

Leggo sempre con piacere ed attenzione i post dei fratelli atalantini, soprattutto quelli che hanno un'idea differente dalla mia. Detto che la controprova di qualsiasi teoria non l'avremo mai, quindi restiamo sempre nel campo delle visioni personali, mi sembra che in molti giudizi manchi equilibrio. Detto che al tempo espressi forte contrarietà sulla scelta di Juric, e che il limite principale della sua versione di Atalanta mi è parso essere la mancanza di brillantezza ed intensità fisica, secondo me vanno fatti ragionamenti ad ampio raggio. Luca Percassi, da me criticato anche duramente in passato, non sarà un genio del management calcistico ma non è nemmeno il salumiere di via Quarenghi. Tutti i dirigenti sportivi, anche i migliori, qualche scelta la sbagliano, perché lo sport è soggetto a mille variabili di carattere tecnico, fisico, psicologico, ed anche perché non esistono equazioni perfettamente replicabili, un giocatore che in una piazza ha iper-performato magari da un'altra parte fa flop (basti pensare a Koop). Non sono una vedova del Gasp, anzi, quello penso si sia capito :laughing:, e penso che quest'anno con questa squadra, soprattutto con questi due centravanti, anche lui avrebbe avuto dei problemi. E' stato gravemente sottovalutato il contributo che ha dato Mateo Retegui l'anno scorso, e la valutazione tecnica su Krstovic è stata errata, soprattutto sapendo che il recupero di Scamacca rappresentava un'enorme incognita. Poi lo scazzo (sia pur con connotazioni molto diverse) di Lookman ed Ederson ha pesato ulteriormente sul rendimento della squadra. Squadra che, anche col Gasp, per segnare due gol doveva creare 10 occasioni nitide, ma alla fine Retegui e la miglior versione del nigeriano toglievano le castagne dal fuoco. Ora PALLADINO, che a me come allenatore piace e speravo fosse il prescelto a giugno (in subordine a profili di stampo europeo come Terzic e Farioli), non potrà fare i miracoli, ma penso e spero che ridarà alla squadra un gioco più intenso ed una mentalità più offensiva. Per la lotta all'Europa che conta temo sia ormai andata, spero non si resti invischiati nella lotta per la salvezza e ci si batta onorevolmente in UCL, facendo magari si faccia all-in sulla Coppa Italia. Poi fra gennaio e giugno andranno fatte scelte coraggiose ed anche drastiche se necessario, sia riguardo alla rosa che alla dirigenza.

spino70
10 Novembre 2025 | 11.29
MaPe
10 Novembre 2025 | 11.32
spino70
10 Novembre 2025 | 11.29
Dundjerski5
10 Novembre 2025 | 10.21

Parto col dire che questo è stato il peggior allenatore di sempre dell'Atalanta per me. Avevo pronosticato esonero se va bene per la sosta nazionali di ottobre, se va male per quella di novembre e ci ho preso, ma tanti altri avevano fatto queste previsioni; non sono previsioni da falsi tifosi ma semplicemente tifosi realisti che seppur tifosi non hanno nascosto gli occhi sotto la sciarpa negando l'evidenza per far la gara a chi era più "vero di tifoso".
Detto questo, fatto il primo passo cambiando e magari col Riso che ci ha fatto lo sconto buonuscita avendo preso un altro dei suoi, ora mi aspetto che il secondo passo sia l'uscita di Tony D'Amico a dicembre.
Il terzo passo, nominare un vero DS che se ne intenda di mercato e torni a fare mercato nei mercati esteri pescando giocatori interessanti, basta giocatori mediocri provenienti da una Serie A mediocre che ci hanno intasato la squadra abbassando l'asticella alla mediocrità.
Il quarto passo, da cominciare a gennaio è una mezza rivoluzione della rosa, necessaria. Cercar di piazzare parte della mediocrità in rosa sostituendola con gente motivata e su cui ricostruire, questo sarà un lavoro lungo, che proseguirà anche e soprattutto l'estate prossima. Ma si deve ricostruire tutto. Non sto nemmeno qui a scrivere tutti i nomi che sono tantissimi, al massimo se proprio devo farne uno direi di rispedire al Milan Musah rinunciando al suo prestito e già così iniziare a liberare uno slot. Luca Percassi deve tornare a occuparsi di politica calcistica come prima e lasciare la gestione tecnico-sportiva a chi lo sa fare. Che Palladino sia solo il passo iniziale della ricostruzione.

PrimaLaDea
10 Novembre 2025 | 10.53
emiliano
10 Novembre 2025 | 10.35
Dundjerski5
10 Novembre 2025 | 10.21

Parto col dire che questo è stato il peggior allenatore di sempre dell'Atalanta per me. Avevo pronosticato esonero se va bene per la sosta nazionali di ottobre, se va male per quella di novembre e ci ho preso, ma tanti altri avevano fatto queste previsioni; non sono previsioni da falsi tifosi ma semplicemente tifosi realisti che seppur tifosi non hanno nascosto gli occhi sotto la sciarpa negando l'evidenza per far la gara a chi era più "vero di tifoso".
Detto questo, fatto il primo passo cambiando e magari col Riso che ci ha fatto lo sconto buonuscita avendo preso un altro dei suoi, ora mi aspetto che il secondo passo sia l'uscita di Tony D'Amico a dicembre.
Il terzo passo, nominare un vero DS che se ne intenda di mercato e torni a fare mercato nei mercati esteri pescando giocatori interessanti, basta giocatori mediocri provenienti da una Serie A mediocre che ci hanno intasato la squadra abbassando l'asticella alla mediocrità.
Il quarto passo, da cominciare a gennaio è una mezza rivoluzione della rosa, necessaria. Cercar di piazzare parte della mediocrità in rosa sostituendola con gente motivata e su cui ricostruire, questo sarà un lavoro lungo, che proseguirà anche e soprattutto l'estate prossima. Ma si deve ricostruire tutto. Non sto nemmeno qui a scrivere tutti i nomi che sono tantissimi, al massimo se proprio devo farne uno direi di rispedire al Milan Musah rinunciando al suo prestito e già così iniziare a liberare uno slot. Luca Percassi deve tornare a occuparsi di politica calcistica come prima e lasciare la gestione tecnico-sportiva a chi lo sa fare. Che Palladino sia solo il passo iniziale della ricostruzione.

Dundjerski5
10 Novembre 2025 | 10.21

Parto col dire che questo è stato il peggior allenatore di sempre dell'Atalanta per me. Avevo pronosticato esonero se va bene per la sosta nazionali di ottobre, se va male per quella di novembre e ci ho preso, ma tanti altri avevano fatto queste previsioni; non sono previsioni da falsi tifosi ma semplicemente tifosi realisti che seppur tifosi non hanno nascosto gli occhi sotto la sciarpa negando l'evidenza per far la gara a chi era più "vero di tifoso".
Detto questo, fatto il primo passo cambiando e magari col Riso che ci ha fatto lo sconto buonuscita avendo preso un altro dei suoi, ora mi aspetto che il secondo passo sia l'uscita di Tony D'Amico a dicembre.
Il terzo passo, nominare un vero DS che se ne intenda di mercato e torni a fare mercato nei mercati esteri pescando giocatori interessanti, basta giocatori mediocri provenienti da una Serie A mediocre che ci hanno intasato la squadra abbassando l'asticella alla mediocrità.
Il quarto passo, da cominciare a gennaio è una mezza rivoluzione della rosa, necessaria. Cercar di piazzare parte della mediocrità in rosa sostituendola con gente motivata e su cui ricostruire, questo sarà un lavoro lungo, che proseguirà anche e soprattutto l'estate prossima. Ma si deve ricostruire tutto. Non sto nemmeno qui a scrivere tutti i nomi che sono tantissimi, al massimo se proprio devo farne uno direi di rispedire al Milan Musah rinunciando al suo prestito e già così iniziare a liberare uno slot. Luca Percassi deve tornare a occuparsi di politica calcistica come prima e lasciare la gestione tecnico-sportiva a chi lo sa fare. Che Palladino sia solo il passo iniziale della ricostruzione.

gangaisland
10 Novembre 2025 | 10.34
Lorenz67
10 Novembre 2025 | 10.28
Dundjerski5
10 Novembre 2025 | 10.21

Parto col dire che questo è stato il peggior allenatore di sempre dell'Atalanta per me. Avevo pronosticato esonero se va bene per la sosta nazionali di ottobre, se va male per quella di novembre e ci ho preso, ma tanti altri avevano fatto queste previsioni; non sono previsioni da falsi tifosi ma semplicemente tifosi realisti che seppur tifosi non hanno nascosto gli occhi sotto la sciarpa negando l'evidenza per far la gara a chi era più "vero di tifoso".
Detto questo, fatto il primo passo cambiando e magari col Riso che ci ha fatto lo sconto buonuscita avendo preso un altro dei suoi, ora mi aspetto che il secondo passo sia l'uscita di Tony D'Amico a dicembre.
Il terzo passo, nominare un vero DS che se ne intenda di mercato e torni a fare mercato nei mercati esteri pescando giocatori interessanti, basta giocatori mediocri provenienti da una Serie A mediocre che ci hanno intasato la squadra abbassando l'asticella alla mediocrità.
Il quarto passo, da cominciare a gennaio è una mezza rivoluzione della rosa, necessaria. Cercar di piazzare parte della mediocrità in rosa sostituendola con gente motivata e su cui ricostruire, questo sarà un lavoro lungo, che proseguirà anche e soprattutto l'estate prossima. Ma si deve ricostruire tutto. Non sto nemmeno qui a scrivere tutti i nomi che sono tantissimi, al massimo se proprio devo farne uno direi di rispedire al Milan Musah rinunciando al suo prestito e già così iniziare a liberare uno slot. Luca Percassi deve tornare a occuparsi di politica calcistica come prima e lasciare la gestione tecnico-sportiva a chi lo sa fare. Che Palladino sia solo il passo iniziale della ricostruzione.

emiliano
10 Novembre 2025 | 10.31
crazyhorse200
10 Novembre 2025 | 10.25
Dundjerski5
10 Novembre 2025 | 10.21

Parto col dire che questo è stato il peggior allenatore di sempre dell'Atalanta per me. Avevo pronosticato esonero se va bene per la sosta nazionali di ottobre, se va male per quella di novembre e ci ho preso, ma tanti altri avevano fatto queste previsioni; non sono previsioni da falsi tifosi ma semplicemente tifosi realisti che seppur tifosi non hanno nascosto gli occhi sotto la sciarpa negando l'evidenza per far la gara a chi era più "vero di tifoso".
Detto questo, fatto il primo passo cambiando e magari col Riso che ci ha fatto lo sconto buonuscita avendo preso un altro dei suoi, ora mi aspetto che il secondo passo sia l'uscita di Tony D'Amico a dicembre.
Il terzo passo, nominare un vero DS che se ne intenda di mercato e torni a fare mercato nei mercati esteri pescando giocatori interessanti, basta giocatori mediocri provenienti da una Serie A mediocre che ci hanno intasato la squadra abbassando l'asticella alla mediocrità.
Il quarto passo, da cominciare a gennaio è una mezza rivoluzione della rosa, necessaria. Cercar di piazzare parte della mediocrità in rosa sostituendola con gente motivata e su cui ricostruire, questo sarà un lavoro lungo, che proseguirà anche e soprattutto l'estate prossima. Ma si deve ricostruire tutto. Non sto nemmeno qui a scrivere tutti i nomi che sono tantissimi, al massimo se proprio devo farne uno direi di rispedire al Milan Musah rinunciando al suo prestito e già così iniziare a liberare uno slot. Luca Percassi deve tornare a occuparsi di politica calcistica come prima e lasciare la gestione tecnico-sportiva a chi lo sa fare. Che Palladino sia solo il passo iniziale della ricostruzione.

Vinicio78
10 Novembre 2025 | 09.52
steen1976
10 Novembre 2025 | 10.01