Ultimi commenti

dagliStates
06 Febbraio 2020 | 13.29

Il sito, questo sito, è un piccolo capolavoro che fa il paio con il capolavoro Percassi-Gasperini. Passione, intelligenza, qualità, pochi mezzi ma usati sapientemente, per un risultato che amplifica al meglio l'essere atalantini. Che ci siano momenti di cadute di stile, ci sta. Ugualmente, però, perché non si dovrebbe puntare a non averne proprio? Perché non si può desiderare un passo indietro che renda ancora più bello e frequentabile questo luogo? Soprattutto detto da uno come Calep, che dà l'anima per "atalantini"?

Più in generale, non concordo sul fatto "sì, ma i problemi sono altri!". Astenersi da una bestemmia non risolve la fame del mondo, non risolve la guerra in Siria, non stronca la mafia nigeriana e manco quella italiana. D'accordo, e allora? Niente di quello che facciamo tutti i giorni, probabilmente, lo fa. Eppure, vivendo nel sud degli USA ho scoperto il valore di tanti piccoli gesti, che noi non siamo abituati a fare, ma che migliorano la vita spicciola. Non c'entra nulla il politically correct e manco la religione. C'entra il nostro essere animali sociali, come diceva Aristotele (non proprio un pirla). C'entra il nostro desiderio di essere contenti insieme a chi condivide il nostro spazio. Allora non vedo perché se una persona chiede rispetto per Dio, per un amico, per una comunità, per chi ci sta intorno, si debba rispondere "ma i problemi sono ben altri". Nel mitico film "Galline in fuga", alla frase "moriremo liberi o nel tentativo di fuggire", la gallina Baba risponde "sono le uniche due possibilità?" Risolvere i problemi del mondo o avere più rispetto dell'altro: sono le uniche due alternative, o si può sperare di fare entrambe, partendo dalla seconda (così poi magari  Dio ci dà una mano per la prima)? 

Con affetto atalantino.

farabundo
06 Febbraio 2020 | 11.09

mah...le scritture dicono anche tante altre belle cose su di "LUI"

 

- Va' dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini (samuele 15,3)

- A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i primogeniti del bestiame. Si alzò il faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli Egiziani; un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c'era casa dove non ci fosse un morto! (esodo 12,29-30)

 -Ma il signore disse a Mosè: «Non lo temere, poiché io lo do nelle tue mani: lui, tutta la gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorei che abitava a Chesbon».  E gli Israeliti sconfissero lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, finché non ne rimase in vita neppure uno; e si impadronirono del suo paese (numeri 21,35-35)

 - Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere.  Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono il Signore (ezechiele 20,25-26)

- Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me,  anch'io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.  Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie (levitico 26, 27-29)

- «Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente».  I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo.  Allora Mosè disse: «Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione» (esodo 32,27-29)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

noya
06 Febbraio 2020 | 14.20
Sbandato
06 Febbraio 2020 | 13.58
diegognoli86
06 Febbraio 2020 | 14.03
EMANUELE-B
06 Febbraio 2020 | 13.56
labilehc
06 Febbraio 2020 | 12.34
dagliStates
06 Febbraio 2020 | 13.29

Il sito, questo sito, è un piccolo capolavoro che fa il paio con il capolavoro Percassi-Gasperini. Passione, intelligenza, qualità, pochi mezzi ma usati sapientemente, per un risultato che amplifica al meglio l'essere atalantini. Che ci siano momenti di cadute di stile, ci sta. Ugualmente, però, perché non si dovrebbe puntare a non averne proprio? Perché non si può desiderare un passo indietro che renda ancora più bello e frequentabile questo luogo? Soprattutto detto da uno come Calep, che dà l'anima per "atalantini"?

Più in generale, non concordo sul fatto "sì, ma i problemi sono altri!". Astenersi da una bestemmia non risolve la fame del mondo, non risolve la guerra in Siria, non stronca la mafia nigeriana e manco quella italiana. D'accordo, e allora? Niente di quello che facciamo tutti i giorni, probabilmente, lo fa. Eppure, vivendo nel sud degli USA ho scoperto il valore di tanti piccoli gesti, che noi non siamo abituati a fare, ma che migliorano la vita spicciola. Non c'entra nulla il politically correct e manco la religione. C'entra il nostro essere animali sociali, come diceva Aristotele (non proprio un pirla). C'entra il nostro desiderio di essere contenti insieme a chi condivide il nostro spazio. Allora non vedo perché se una persona chiede rispetto per Dio, per un amico, per una comunità, per chi ci sta intorno, si debba rispondere "ma i problemi sono ben altri". Nel mitico film "Galline in fuga", alla frase "moriremo liberi o nel tentativo di fuggire", la gallina Baba risponde "sono le uniche due possibilità?" Risolvere i problemi del mondo o avere più rispetto dell'altro: sono le uniche due alternative, o si può sperare di fare entrambe, partendo dalla seconda (così poi magari  Dio ci dà una mano per la prima)? 

Con affetto atalantino.

Tribulino
06 Febbraio 2020 | 12.57
uallaualla
06 Febbraio 2020 | 12.14
farabundo
06 Febbraio 2020 | 11.09

mah...le scritture dicono anche tante altre belle cose su di "LUI"

 

- Va' dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini (samuele 15,3)

- A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i primogeniti del bestiame. Si alzò il faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli Egiziani; un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c'era casa dove non ci fosse un morto! (esodo 12,29-30)

 -Ma il signore disse a Mosè: «Non lo temere, poiché io lo do nelle tue mani: lui, tutta la gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorei che abitava a Chesbon».  E gli Israeliti sconfissero lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, finché non ne rimase in vita neppure uno; e si impadronirono del suo paese (numeri 21,35-35)

 - Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere.  Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono il Signore (ezechiele 20,25-26)

- Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me,  anch'io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.  Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie (levitico 26, 27-29)

- «Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente».  I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo.  Allora Mosè disse: «Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione» (esodo 32,27-29)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Paolo74
06 Febbraio 2020 | 11.54
farabundo
06 Febbraio 2020 | 11.09

mah...le scritture dicono anche tante altre belle cose su di "LUI"

 

- Va' dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini (samuele 15,3)

- A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i primogeniti del bestiame. Si alzò il faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli Egiziani; un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c'era casa dove non ci fosse un morto! (esodo 12,29-30)

 -Ma il signore disse a Mosè: «Non lo temere, poiché io lo do nelle tue mani: lui, tutta la gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorei che abitava a Chesbon».  E gli Israeliti sconfissero lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, finché non ne rimase in vita neppure uno; e si impadronirono del suo paese (numeri 21,35-35)

 - Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere.  Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono il Signore (ezechiele 20,25-26)

- Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me,  anch'io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.  Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie (levitico 26, 27-29)

- «Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente».  I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo.  Allora Mosè disse: «Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione» (esodo 32,27-29)