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Paramo
11 Gennaio 2020 | 10.09

Immaginarsi di essere qualcun altro,

soprattutto se si tratta di persone reali e non personaggi di fantasia, è sempre un esercizio pericoloso e senza alcun senso, se non quello di suscitare emozioni da libro cuore fini a sé stesse.

Perchè solo Caldara sa cosa si è immaginato e cosa si immagina.

E nessuno può cotrobattere al fatto che, magari, lui adesso si immaginava di essere da un altra parte.

Infatti, sono proprio certo che due anni e mezzo fa non si sarebbe mai immaginato di essere, a 25 anni, nella condizione di poter finire di nuovo all'Ataòlanta, in un'operazione abbastanza inusuale, dove l'Atalanta sta facendo più di una scommessa (e di un favore). Dove dovrà sperare che Djimsiti, Palomino e Toloi abbiano qualche problema di forma o di condizione per poter rivedere il campo.

Magari si immaginava di essere nella coppia centrale più forte d'Europa (sulla carta) (De Light-Caldara), vincere scudetti, avere serie possibilità di giocare le finali di CL e giocare Europei e Mondiali. E non era un sogno, ma la realtà che aveva ad un palmo di naso solo due anni fa.

Invece si trova a dover "ricominciare". Che è sempre più difficile che "cominciare". Sapendo di aver perso quasi tre anni di carrirìera e sapendo che il percorso che aveva già fatto sarà difficilmente ripercorribile. (sia sportivo che economico, ma a questo secondo non ci voglio pensare)

E magari, invece di "piagere" nell'entrare a Zingonia, potrebbe persare: "mi è andata bene, potevo finire a Lecce".

Quindi, meglio lasciare le scenette da libro cuore a racconti di fantasia e non legate a persone reali, che avevano trovato la strada maestra della carriera e gli è crollata sotto i piedi.

 

Detto questo,

un grande in bocca al lupo a Mattia, era il miglior acquisto che avremmo potuto fare, seppur con qualche incognita, ma la sua saggezza e professionalità sono un marchio che ai Percassi e a Gasperini sono stati sufficienti per giocarsi la scommessa. 

Paramo
11 Gennaio 2020 | 10.09

Immaginarsi di essere qualcun altro,

soprattutto se si tratta di persone reali e non personaggi di fantasia, è sempre un esercizio pericoloso e senza alcun senso, se non quello di suscitare emozioni da libro cuore fini a sé stesse.

Perchè solo Caldara sa cosa si è immaginato e cosa si immagina.

E nessuno può cotrobattere al fatto che, magari, lui adesso si immaginava di essere da un altra parte.

Infatti, sono proprio certo che due anni e mezzo fa non si sarebbe mai immaginato di essere, a 25 anni, nella condizione di poter finire di nuovo all'Ataòlanta, in un'operazione abbastanza inusuale, dove l'Atalanta sta facendo più di una scommessa (e di un favore). Dove dovrà sperare che Djimsiti, Palomino e Toloi abbiano qualche problema di forma o di condizione per poter rivedere il campo.

Magari si immaginava di essere nella coppia centrale più forte d'Europa (sulla carta) (De Light-Caldara), vincere scudetti, avere serie possibilità di giocare le finali di CL e giocare Europei e Mondiali. E non era un sogno, ma la realtà che aveva ad un palmo di naso solo due anni fa.

Invece si trova a dover "ricominciare". Che è sempre più difficile che "cominciare". Sapendo di aver perso quasi tre anni di carrirìera e sapendo che il percorso che aveva già fatto sarà difficilmente ripercorribile. (sia sportivo che economico, ma a questo secondo non ci voglio pensare)

E magari, invece di "piagere" nell'entrare a Zingonia, potrebbe persare: "mi è andata bene, potevo finire a Lecce".

Quindi, meglio lasciare le scenette da libro cuore a racconti di fantasia e non legate a persone reali, che avevano trovato la strada maestra della carriera e gli è crollata sotto i piedi.

 

Detto questo,

un grande in bocca al lupo a Mattia, era il miglior acquisto che avremmo potuto fare, seppur con qualche incognita, ma la sua saggezza e professionalità sono un marchio che ai Percassi e a Gasperini sono stati sufficienti per giocarsi la scommessa. 

ragnorosso
11 Gennaio 2020 | 10.24
Paramo
11 Gennaio 2020 | 10.09

Immaginarsi di essere qualcun altro,

soprattutto se si tratta di persone reali e non personaggi di fantasia, è sempre un esercizio pericoloso e senza alcun senso, se non quello di suscitare emozioni da libro cuore fini a sé stesse.

Perchè solo Caldara sa cosa si è immaginato e cosa si immagina.

E nessuno può cotrobattere al fatto che, magari, lui adesso si immaginava di essere da un altra parte.

Infatti, sono proprio certo che due anni e mezzo fa non si sarebbe mai immaginato di essere, a 25 anni, nella condizione di poter finire di nuovo all'Ataòlanta, in un'operazione abbastanza inusuale, dove l'Atalanta sta facendo più di una scommessa (e di un favore). Dove dovrà sperare che Djimsiti, Palomino e Toloi abbiano qualche problema di forma o di condizione per poter rivedere il campo.

Magari si immaginava di essere nella coppia centrale più forte d'Europa (sulla carta) (De Light-Caldara), vincere scudetti, avere serie possibilità di giocare le finali di CL e giocare Europei e Mondiali. E non era un sogno, ma la realtà che aveva ad un palmo di naso solo due anni fa.

Invece si trova a dover "ricominciare". Che è sempre più difficile che "cominciare". Sapendo di aver perso quasi tre anni di carrirìera e sapendo che il percorso che aveva già fatto sarà difficilmente ripercorribile. (sia sportivo che economico, ma a questo secondo non ci voglio pensare)

E magari, invece di "piagere" nell'entrare a Zingonia, potrebbe persare: "mi è andata bene, potevo finire a Lecce".

Quindi, meglio lasciare le scenette da libro cuore a racconti di fantasia e non legate a persone reali, che avevano trovato la strada maestra della carriera e gli è crollata sotto i piedi.

 

Detto questo,

un grande in bocca al lupo a Mattia, era il miglior acquisto che avremmo potuto fare, seppur con qualche incognita, ma la sua saggezza e professionalità sono un marchio che ai Percassi e a Gasperini sono stati sufficienti per giocarsi la scommessa. 

Paramo
11 Gennaio 2020 | 10.09

Immaginarsi di essere qualcun altro,

soprattutto se si tratta di persone reali e non personaggi di fantasia, è sempre un esercizio pericoloso e senza alcun senso, se non quello di suscitare emozioni da libro cuore fini a sé stesse.

Perchè solo Caldara sa cosa si è immaginato e cosa si immagina.

E nessuno può cotrobattere al fatto che, magari, lui adesso si immaginava di essere da un altra parte.

Infatti, sono proprio certo che due anni e mezzo fa non si sarebbe mai immaginato di essere, a 25 anni, nella condizione di poter finire di nuovo all'Ataòlanta, in un'operazione abbastanza inusuale, dove l'Atalanta sta facendo più di una scommessa (e di un favore). Dove dovrà sperare che Djimsiti, Palomino e Toloi abbiano qualche problema di forma o di condizione per poter rivedere il campo.

Magari si immaginava di essere nella coppia centrale più forte d'Europa (sulla carta) (De Light-Caldara), vincere scudetti, avere serie possibilità di giocare le finali di CL e giocare Europei e Mondiali. E non era un sogno, ma la realtà che aveva ad un palmo di naso solo due anni fa.

Invece si trova a dover "ricominciare". Che è sempre più difficile che "cominciare". Sapendo di aver perso quasi tre anni di carrirìera e sapendo che il percorso che aveva già fatto sarà difficilmente ripercorribile. (sia sportivo che economico, ma a questo secondo non ci voglio pensare)

E magari, invece di "piagere" nell'entrare a Zingonia, potrebbe persare: "mi è andata bene, potevo finire a Lecce".

Quindi, meglio lasciare le scenette da libro cuore a racconti di fantasia e non legate a persone reali, che avevano trovato la strada maestra della carriera e gli è crollata sotto i piedi.

 

Detto questo,

un grande in bocca al lupo a Mattia, era il miglior acquisto che avremmo potuto fare, seppur con qualche incognita, ma la sua saggezza e professionalità sono un marchio che ai Percassi e a Gasperini sono stati sufficienti per giocarsi la scommessa. 

Tribulino
11 Gennaio 2020 | 10.15
Paramo
11 Gennaio 2020 | 10.09

Immaginarsi di essere qualcun altro,

soprattutto se si tratta di persone reali e non personaggi di fantasia, è sempre un esercizio pericoloso e senza alcun senso, se non quello di suscitare emozioni da libro cuore fini a sé stesse.

Perchè solo Caldara sa cosa si è immaginato e cosa si immagina.

E nessuno può cotrobattere al fatto che, magari, lui adesso si immaginava di essere da un altra parte.

Infatti, sono proprio certo che due anni e mezzo fa non si sarebbe mai immaginato di essere, a 25 anni, nella condizione di poter finire di nuovo all'Ataòlanta, in un'operazione abbastanza inusuale, dove l'Atalanta sta facendo più di una scommessa (e di un favore). Dove dovrà sperare che Djimsiti, Palomino e Toloi abbiano qualche problema di forma o di condizione per poter rivedere il campo.

Magari si immaginava di essere nella coppia centrale più forte d'Europa (sulla carta) (De Light-Caldara), vincere scudetti, avere serie possibilità di giocare le finali di CL e giocare Europei e Mondiali. E non era un sogno, ma la realtà che aveva ad un palmo di naso solo due anni fa.

Invece si trova a dover "ricominciare". Che è sempre più difficile che "cominciare". Sapendo di aver perso quasi tre anni di carrirìera e sapendo che il percorso che aveva già fatto sarà difficilmente ripercorribile. (sia sportivo che economico, ma a questo secondo non ci voglio pensare)

E magari, invece di "piagere" nell'entrare a Zingonia, potrebbe persare: "mi è andata bene, potevo finire a Lecce".

Quindi, meglio lasciare le scenette da libro cuore a racconti di fantasia e non legate a persone reali, che avevano trovato la strada maestra della carriera e gli è crollata sotto i piedi.

 

Detto questo,

un grande in bocca al lupo a Mattia, era il miglior acquisto che avremmo potuto fare, seppur con qualche incognita, ma la sua saggezza e professionalità sono un marchio che ai Percassi e a Gasperini sono stati sufficienti per giocarsi la scommessa. 

72DP72
11 Gennaio 2020 | 10.13
Paramo
11 Gennaio 2020 | 10.09

Immaginarsi di essere qualcun altro,

soprattutto se si tratta di persone reali e non personaggi di fantasia, è sempre un esercizio pericoloso e senza alcun senso, se non quello di suscitare emozioni da libro cuore fini a sé stesse.

Perchè solo Caldara sa cosa si è immaginato e cosa si immagina.

E nessuno può cotrobattere al fatto che, magari, lui adesso si immaginava di essere da un altra parte.

Infatti, sono proprio certo che due anni e mezzo fa non si sarebbe mai immaginato di essere, a 25 anni, nella condizione di poter finire di nuovo all'Ataòlanta, in un'operazione abbastanza inusuale, dove l'Atalanta sta facendo più di una scommessa (e di un favore). Dove dovrà sperare che Djimsiti, Palomino e Toloi abbiano qualche problema di forma o di condizione per poter rivedere il campo.

Magari si immaginava di essere nella coppia centrale più forte d'Europa (sulla carta) (De Light-Caldara), vincere scudetti, avere serie possibilità di giocare le finali di CL e giocare Europei e Mondiali. E non era un sogno, ma la realtà che aveva ad un palmo di naso solo due anni fa.

Invece si trova a dover "ricominciare". Che è sempre più difficile che "cominciare". Sapendo di aver perso quasi tre anni di carrirìera e sapendo che il percorso che aveva già fatto sarà difficilmente ripercorribile. (sia sportivo che economico, ma a questo secondo non ci voglio pensare)

E magari, invece di "piagere" nell'entrare a Zingonia, potrebbe persare: "mi è andata bene, potevo finire a Lecce".

Quindi, meglio lasciare le scenette da libro cuore a racconti di fantasia e non legate a persone reali, che avevano trovato la strada maestra della carriera e gli è crollata sotto i piedi.

 

Detto questo,

un grande in bocca al lupo a Mattia, era il miglior acquisto che avremmo potuto fare, seppur con qualche incognita, ma la sua saggezza e professionalità sono un marchio che ai Percassi e a Gasperini sono stati sufficienti per giocarsi la scommessa. 

FanEziogol
11 Gennaio 2020 | 08.25
De roon 80
10 Gennaio 2020 | 23.58
Ladeanelcuore
10 Gennaio 2020 | 23.46