Ultimi commenti

Nemesis68
08 Aprile 2025 | 17.15
Francisco d Anconia
08 Aprile 2025 | 13.46
patatinaliscia
08 Aprile 2025 | 17.15
farabundo
08 Aprile 2025 | 14.52
ronny52
08 Aprile 2025 | 16.35
farabundo
08 Aprile 2025 | 14.52
maurom72
08 Aprile 2025 | 15.24
unodibergamo
08 Aprile 2025 | 10.58
andreito71
08 Aprile 2025 | 12.42
romy67
08 Aprile 2025 | 13.38
giuliano70
08 Aprile 2025 | 12.37
farabundo
08 Aprile 2025 | 12.48
romy67
08 Aprile 2025 | 12.18
andreito71
08 Aprile 2025 | 12.42
giuliano70
08 Aprile 2025 | 12.37
Barbie
08 Aprile 2025 | 12.18
Gualo
08 Aprile 2025 | 09.43
Nemesis68
08 Aprile 2025 | 12.16

Analisi che condivido molto, senza entrare nel campo minato di chi sia l'artefice del "peccato originale" e di chi, a ruota, abbia a propria volta "peccato" reagendo in modo sbagliato.

Come già avevo scritto qualche settimana fa, il fatto che, di punto in bianco, Gasperini aveva rilanciato per l'obiettivo impossibile (dopo aver ripetutamente negato che l'Atalanta fosse in corsa per lo scudetto anche quando eravamo primi in classifica e giocavamo alla grande)  credo fosse il segno che lo stesso si era accorto (anche forse a causa di suoi atteggiamenti, prima o dopo quelli societari ciascuno lo valuterà in base a ciò che meglio crede) che i giocatori, constatato che la società non aveva inteso investire oltre manifestando implicamente di non credere più di tanto al sogno scudetto e/o dando per scontato che l'ormai l'obiettivo economico primario (qualificazione C.L.) fosse in tasca, si erano ormai messi in modalità "ECO" (non di Bergamo eh!) e, temendo una decrescita tutt'altro che felice, aveva cercato di "riaccenderli" sfruttando gli inattesi rallentamenti di Inter e Napoli per riportarli in modalità "SPORT".

Purtroppo, la partita con l'Inter, pur generosamente giocata, ha sancito (anche per episodi sfavorevoli) la fine dell'elettroshock, e ora, come quando smetti di giocare sul 3-0 e poi ti ritrovi l'avversario che riapre la partita e ci crede e va a mille, riattaccare la spina è tremendamente complicato (a maggior ragione se l'unità di intenti e di futuro per la prossima stagione pare ormai un ricordo, tanto tra allenatore e società quanto per diversi "big" o presunti tali). Bisogna davvero sperare in una fiammata d'orgoglio (positivo) da parte di tutti e che possa prevalere, anche nel mister e nei giocatori, un po' di senso di riconoscenza anche verso Bergamo e i tifosi, che davvero sono sempre stati vicini e con la squadra (forse pure troppo, soprattutto in quest'ultimo periodo).

Gualo
08 Aprile 2025 | 09.43
Francisco d Anconia
08 Aprile 2025 | 09.59

Secondo la tua teoria, da quando Gasp ha detto “a fine stagione si vedrà…” (come fa da anni, tra l’altro), i giocatori avrebbero smesso di giocare. Come spieghi le vittorie e le prestazioni convincenti contro Empoli e Juventus? Forse hanno avuto un crollo emotivo posticipato? O magari hanno una sveglia interna impostata con un fuso orario sbagliato, che li avvisa con settimane di ritardo su quando dovrebbero preoccuparsi del loro futuro?

E poi, ammesso e non concesso che sia come dici tu: cosa dovrebbe fare Percassi, entrare nello spogliatoio con la bacchetta magica e gridare “ritrovate la voglia!”? Se un giocatore decide di spegnersi, pensi davvero che basti un discorsetto motivazionale per riaccenderlo? Peraltro, non sappiamo cosa stia realmente facendo la Società; non possiamo affermare che non stia facendo nulla solo perché non abbiamo tutte le informazioni. Giudicare da fuori, senza conoscere la realtà dietro le quinte, è comodo… ma decisamente poco produttivo.

La verità è che ci stiamo abituando a un’Atalanta che da anni fa miracoli, e ora, al primo segno di difficoltà, si grida subito al tradimento, alla fine del mondo e alla latitanza della società. Ma qui non dorme nessuno: forse è qualcun altro che dovrebbe svegliarsi… dal tifo da bar sport.

Oggi su L’Eco c’è un articolo molto lucido di Belingheri che fotografa la situazione attuale. Non si mette a distribuire colpe a caso, perché, alla fine, tutti credono di avere la verità in tasca… ma nessuno ne sa più degli altri, nemmeno quelli che scrivono proclami sui social come se vivessero a Zingonia ogni giorno.

Ma alla fine, a chi davvero importa la verità, quando è così più comodo schiacciare il tasto “Inserisci commento” e sentirsi esperti?

Gualo
08 Aprile 2025 | 09.43
Gualo
08 Aprile 2025 | 09.43
albisarnico
08 Aprile 2025 | 10.59
Francisco d Anconia
08 Aprile 2025 | 09.59

Secondo la tua teoria, da quando Gasp ha detto “a fine stagione si vedrà…” (come fa da anni, tra l’altro), i giocatori avrebbero smesso di giocare. Come spieghi le vittorie e le prestazioni convincenti contro Empoli e Juventus? Forse hanno avuto un crollo emotivo posticipato? O magari hanno una sveglia interna impostata con un fuso orario sbagliato, che li avvisa con settimane di ritardo su quando dovrebbero preoccuparsi del loro futuro?

E poi, ammesso e non concesso che sia come dici tu: cosa dovrebbe fare Percassi, entrare nello spogliatoio con la bacchetta magica e gridare “ritrovate la voglia!”? Se un giocatore decide di spegnersi, pensi davvero che basti un discorsetto motivazionale per riaccenderlo? Peraltro, non sappiamo cosa stia realmente facendo la Società; non possiamo affermare che non stia facendo nulla solo perché non abbiamo tutte le informazioni. Giudicare da fuori, senza conoscere la realtà dietro le quinte, è comodo… ma decisamente poco produttivo.

La verità è che ci stiamo abituando a un’Atalanta che da anni fa miracoli, e ora, al primo segno di difficoltà, si grida subito al tradimento, alla fine del mondo e alla latitanza della società. Ma qui non dorme nessuno: forse è qualcun altro che dovrebbe svegliarsi… dal tifo da bar sport.

Oggi su L’Eco c’è un articolo molto lucido di Belingheri che fotografa la situazione attuale. Non si mette a distribuire colpe a caso, perché, alla fine, tutti credono di avere la verità in tasca… ma nessuno ne sa più degli altri, nemmeno quelli che scrivono proclami sui social come se vivessero a Zingonia ogni giorno.

Ma alla fine, a chi davvero importa la verità, quando è così più comodo schiacciare il tasto “Inserisci commento” e sentirsi esperti?

EMANUELE-B
08 Aprile 2025 | 10.37
SubbuteoGroup
08 Aprile 2025 | 10.04
Gabry76
08 Aprile 2025 | 07.57
Francisco d Anconia
08 Aprile 2025 | 09.59

Secondo la tua teoria, da quando Gasp ha detto “a fine stagione si vedrà…” (come fa da anni, tra l’altro), i giocatori avrebbero smesso di giocare. Come spieghi le vittorie e le prestazioni convincenti contro Empoli e Juventus? Forse hanno avuto un crollo emotivo posticipato? O magari hanno una sveglia interna impostata con un fuso orario sbagliato, che li avvisa con settimane di ritardo su quando dovrebbero preoccuparsi del loro futuro?

E poi, ammesso e non concesso che sia come dici tu: cosa dovrebbe fare Percassi, entrare nello spogliatoio con la bacchetta magica e gridare “ritrovate la voglia!”? Se un giocatore decide di spegnersi, pensi davvero che basti un discorsetto motivazionale per riaccenderlo? Peraltro, non sappiamo cosa stia realmente facendo la Società; non possiamo affermare che non stia facendo nulla solo perché non abbiamo tutte le informazioni. Giudicare da fuori, senza conoscere la realtà dietro le quinte, è comodo… ma decisamente poco produttivo.

La verità è che ci stiamo abituando a un’Atalanta che da anni fa miracoli, e ora, al primo segno di difficoltà, si grida subito al tradimento, alla fine del mondo e alla latitanza della società. Ma qui non dorme nessuno: forse è qualcun altro che dovrebbe svegliarsi… dal tifo da bar sport.

Oggi su L’Eco c’è un articolo molto lucido di Belingheri che fotografa la situazione attuale. Non si mette a distribuire colpe a caso, perché, alla fine, tutti credono di avere la verità in tasca… ma nessuno ne sa più degli altri, nemmeno quelli che scrivono proclami sui social come se vivessero a Zingonia ogni giorno.

Ma alla fine, a chi davvero importa la verità, quando è così più comodo schiacciare il tasto “Inserisci commento” e sentirsi esperti?