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06 Agosto 2025 | 13.47

NON APPLICABILITA' CASO LOOKMAN.

FATTO QUOTIDIANO 4 OTTOBRE 24 BEN SPIEGATO, PER CIRCOSTANZE E PER INAPPLICABILITA' PER MOVIMENTO ALL'INTERNO DI UNO STATO MEMBRO:

Non è scritto da nessuna parte, però, che d’ora in poi i calciatori potranno stracciare i contratti a piacimento per accasarsi al miglior offerente. Per intenderci, il caso Diarra assomiglia più al lodo Mutu (anni fa condannato a risarcire il Chelsea dopo il licenziamento) che alla sentenza Bosman, con alcune specificità che potrebbero limitarne la portata. Innanzitutto in questo caso fu proprio il club (il Lokomotiv Mosca) a rescindere il contratto, e non il calciatore come invece si vorrebbe intendere per il futuro. Per altro, il dispositivo chiarisce che il trattato non si applica alle situazioni in cui tutti gli elementi sono confinati all’interno di un unico Stato membro (ma solo tra Stati diversi), dunque eventualmente gli effetti della sentenza non riguarderebbero i trasferimenti all’interno di un singolo campionato (ad esempio da una squadra di Serie A all’altra) ma solo verso altri tornei, e già questa è un’ulteriore limitazione. La conseguenza più certa e concreta sarà ridurre i rischi per i nuovi club che vogliano tesserare calciatori con un contenzioso pendente. E quindi solo in questo senso, soltanto indirettamente, la sentenza intacca il valore dei cartellini. Al momento, è soprattutto un altro punto in favore della lobby dei procuratori e un’altra sconfitta per Fifa/Uefa. Per il resto bisognerà attendere. X: 

Claudiopaul70
06 Agosto 2025 | 13.55
Luigino
06 Agosto 2025 | 13.57
tosner
06 Agosto 2025 | 13.47

NON APPLICABILITA' CASO LOOKMAN.

FATTO QUOTIDIANO 4 OTTOBRE 24 BEN SPIEGATO, PER CIRCOSTANZE E PER INAPPLICABILITA' PER MOVIMENTO ALL'INTERNO DI UNO STATO MEMBRO:

Non è scritto da nessuna parte, però, che d’ora in poi i calciatori potranno stracciare i contratti a piacimento per accasarsi al miglior offerente. Per intenderci, il caso Diarra assomiglia più al lodo Mutu (anni fa condannato a risarcire il Chelsea dopo il licenziamento) che alla sentenza Bosman, con alcune specificità che potrebbero limitarne la portata. Innanzitutto in questo caso fu proprio il club (il Lokomotiv Mosca) a rescindere il contratto, e non il calciatore come invece si vorrebbe intendere per il futuro. Per altro, il dispositivo chiarisce che il trattato non si applica alle situazioni in cui tutti gli elementi sono confinati all’interno di un unico Stato membro (ma solo tra Stati diversi), dunque eventualmente gli effetti della sentenza non riguarderebbero i trasferimenti all’interno di un singolo campionato (ad esempio da una squadra di Serie A all’altra) ma solo verso altri tornei, e già questa è un’ulteriore limitazione. La conseguenza più certa e concreta sarà ridurre i rischi per i nuovi club che vogliano tesserare calciatori con un contenzioso pendente. E quindi solo in questo senso, soltanto indirettamente, la sentenza intacca il valore dei cartellini. Al momento, è soprattutto un altro punto in favore della lobby dei procuratori e un’altra sconfitta per Fifa/Uefa. Per il resto bisognerà attendere. X: 

tosner
06 Agosto 2025 | 13.47

NON APPLICABILITA' CASO LOOKMAN.

FATTO QUOTIDIANO 4 OTTOBRE 24 BEN SPIEGATO, PER CIRCOSTANZE E PER INAPPLICABILITA' PER MOVIMENTO ALL'INTERNO DI UNO STATO MEMBRO:

Non è scritto da nessuna parte, però, che d’ora in poi i calciatori potranno stracciare i contratti a piacimento per accasarsi al miglior offerente. Per intenderci, il caso Diarra assomiglia più al lodo Mutu (anni fa condannato a risarcire il Chelsea dopo il licenziamento) che alla sentenza Bosman, con alcune specificità che potrebbero limitarne la portata. Innanzitutto in questo caso fu proprio il club (il Lokomotiv Mosca) a rescindere il contratto, e non il calciatore come invece si vorrebbe intendere per il futuro. Per altro, il dispositivo chiarisce che il trattato non si applica alle situazioni in cui tutti gli elementi sono confinati all’interno di un unico Stato membro (ma solo tra Stati diversi), dunque eventualmente gli effetti della sentenza non riguarderebbero i trasferimenti all’interno di un singolo campionato (ad esempio da una squadra di Serie A all’altra) ma solo verso altri tornei, e già questa è un’ulteriore limitazione. La conseguenza più certa e concreta sarà ridurre i rischi per i nuovi club che vogliano tesserare calciatori con un contenzioso pendente. E quindi solo in questo senso, soltanto indirettamente, la sentenza intacca il valore dei cartellini. Al momento, è soprattutto un altro punto in favore della lobby dei procuratori e un’altra sconfitta per Fifa/Uefa. Per il resto bisognerà attendere. X: 

claudiocaniggia
06 Agosto 2025 | 13.21