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05 Agosto 2025 | 21.01

ho chiesto alla IA se Lookman possa applicare l'art 17, e in questo caso a quanto ammonterebbe l'indennizzo

La domanda riguarda la **possibilità per Lookman di rescindere unilateralmente il contratto** con l’Atalanta (o con qualsiasi altro club) utilizzando il meccanismo che fu impiegato da **Lassana Diarra** nel 2014, ossia facendo riferimento all’**articolo 17 del Regolamento FIFA sullo Status e Trasferimento dei Calciatori** (RSTP).

### Cos’è l’art. 17 RSTP FIFA? L’art. 17 del Regolamento FIFA prevede che: > “La risoluzione di un contratto senza giusta causa da parte del calciatore o del club è soggetta a determinate conseguenze, in particolare al pagamento di un’indennità e all’applicazione di sanzioni sportive, a seconda dei casi.” In parole povere, **consente la rescissione unilaterale** del contratto anche senza giusta causa, ma con conseguenze economiche (indennizzo) e, talvolta, anche sportive (squalifica del calciatore o blocco del mercato per il club).

### Il caso Diarra Diarra nel 2014 fece leva proprio sull’art. 17 per rescindere il contratto con il Lokomotiv Mosca. Tuttavia: * La sua vicenda si trascinò in tribunale sportivo per anni. * La FIFA stabilì un indennizzo importante per il club danneggiato. * Diarra fu **squalificato** per alcuni mesi. **In sintesi:** il giocatore può liberarsi, ma non senza conseguenze economiche (pesanti) e rischio di sanzioni personali. ---

## Applicabilità a Lookman oggi ###

1. **Età e durata del contratto** L’art. 17 può essere invocato **dopo il “periodo protetto”**, che è di:

* 3 anni per i calciatori sotto i 28 anni al momento della firma,

* 2 anni per chi aveva già compiuto 28 anni al momento della firma.

Se Lookman ha già trascorso il “periodo protetto” (probabilmente sì, avendo firmato nel 2022), **può teoricamente avvalersi dell’art. 17**.

### 2. **Conseguenze** * Dovrebbe **pagare un indennizzo** molto alto (calcolato su valore residuo del contratto, investimento del club, stipendio, valore di mercato, ecc.).

* Rischia **squalifica fino a 4 mesi** (in certi casi).

* Il club che lo tesserasse rischia sanzioni **se si dimostra che ha “provocato” la rescissione**.


### 3. **Precedenti recenti**

Dopo il caso Diarra (e anche quello di Matuzalem),

**la FIFA e i club sono molto più prudenti**:

* Le indennità sono altissime, spesso superiori al reale valore di mercato.

* Nessun club importante (né giocatore di primo piano) ha usato con successo questa via negli ultimi anni.

### 4. **Giurisprudenza attuale**

* I club mettono nei contratti clausole che scoraggiano il ricorso all’art. 17.

* La FIFA tende a tutelare l’integrità dei contratti e i club.

* La soluzione dell’art. 17 viene usata solo in casi estremi, per situazioni insostenibili. ---


## **In sintesi: Lookman può fare come Diarra?** *

*Tecnicamente sì, ma praticamente è molto rischioso e poco conveniente.**

* Dovrebbe pagare una cifra verosimilmente simile o superiore alla valutazione che Atalanta chiede per venderlo (quindi 40–50 milioni).

* Rischia una squalifica sportiva.

* Il club che lo ingaggiasse rischia contenziosi e, se ha istigato la rescissione, anche sanzioni.

* **Nessun top player lo ha fatto negli ultimi anni proprio per questi rischi.

** ### **Conclusione**

L’art. 17 RSTP FIFA è *teoricamente* utilizzabile da Lookman, **ma nella pratica è uno scenario quasi fantascientifico** e molto penalizzante sia per il giocatore che per il club interessato a tesserarlo.


Se vuoi un approfondimento tecnico/giuridico sui criteri di calcolo dell’indennizzo o sui casi più recenti, chiedi pure!


Risposta conclusiva aggiornata Se Lookman rescindesse il contratto ex art. 17 oggi, l’indennizzo sarebbe almeno pari all’offerta scritta ricevuta (42+bonus), ma molto probabilmente la FIFA/TAS terrebbero conto anche del valore di mercato (60 mln), portando il totale in una forbice tra 54 e 65 milioni di euro. La cifra precisa dipenderebbe dal peso dato a: offerta scritta (42–47 mln), valore Transfermarkt (60 mln), stipendi residui (5 mln), eventuale costo storico residuo (4 mln). È ragionevole stimare che l’indennizzo finale sarebbe tra i 54 e i 65 milioni, con una forte probabilità che venga fissato attorno ai 60 milioni, vista la combinazione di domanda di mercato (offerta Inter) e valore oggettivo (Transfermarkt).

brunik
05 Agosto 2025 | 21.01

ho chiesto alla IA se Lookman possa applicare l'art 17, e in questo caso a quanto ammonterebbe l'indennizzo

La domanda riguarda la **possibilità per Lookman di rescindere unilateralmente il contratto** con l’Atalanta (o con qualsiasi altro club) utilizzando il meccanismo che fu impiegato da **Lassana Diarra** nel 2014, ossia facendo riferimento all’**articolo 17 del Regolamento FIFA sullo Status e Trasferimento dei Calciatori** (RSTP).

### Cos’è l’art. 17 RSTP FIFA? L’art. 17 del Regolamento FIFA prevede che: > “La risoluzione di un contratto senza giusta causa da parte del calciatore o del club è soggetta a determinate conseguenze, in particolare al pagamento di un’indennità e all’applicazione di sanzioni sportive, a seconda dei casi.” In parole povere, **consente la rescissione unilaterale** del contratto anche senza giusta causa, ma con conseguenze economiche (indennizzo) e, talvolta, anche sportive (squalifica del calciatore o blocco del mercato per il club).

### Il caso Diarra Diarra nel 2014 fece leva proprio sull’art. 17 per rescindere il contratto con il Lokomotiv Mosca. Tuttavia: * La sua vicenda si trascinò in tribunale sportivo per anni. * La FIFA stabilì un indennizzo importante per il club danneggiato. * Diarra fu **squalificato** per alcuni mesi. **In sintesi:** il giocatore può liberarsi, ma non senza conseguenze economiche (pesanti) e rischio di sanzioni personali. ---

## Applicabilità a Lookman oggi ###

1. **Età e durata del contratto** L’art. 17 può essere invocato **dopo il “periodo protetto”**, che è di:

* 3 anni per i calciatori sotto i 28 anni al momento della firma,

* 2 anni per chi aveva già compiuto 28 anni al momento della firma.

Se Lookman ha già trascorso il “periodo protetto” (probabilmente sì, avendo firmato nel 2022), **può teoricamente avvalersi dell’art. 17**.

### 2. **Conseguenze** * Dovrebbe **pagare un indennizzo** molto alto (calcolato su valore residuo del contratto, investimento del club, stipendio, valore di mercato, ecc.).

* Rischia **squalifica fino a 4 mesi** (in certi casi).

* Il club che lo tesserasse rischia sanzioni **se si dimostra che ha “provocato” la rescissione**.


### 3. **Precedenti recenti**

Dopo il caso Diarra (e anche quello di Matuzalem),

**la FIFA e i club sono molto più prudenti**:

* Le indennità sono altissime, spesso superiori al reale valore di mercato.

* Nessun club importante (né giocatore di primo piano) ha usato con successo questa via negli ultimi anni.

### 4. **Giurisprudenza attuale**

* I club mettono nei contratti clausole che scoraggiano il ricorso all’art. 17.

* La FIFA tende a tutelare l’integrità dei contratti e i club.

* La soluzione dell’art. 17 viene usata solo in casi estremi, per situazioni insostenibili. ---


## **In sintesi: Lookman può fare come Diarra?** *

*Tecnicamente sì, ma praticamente è molto rischioso e poco conveniente.**

* Dovrebbe pagare una cifra verosimilmente simile o superiore alla valutazione che Atalanta chiede per venderlo (quindi 40–50 milioni).

* Rischia una squalifica sportiva.

* Il club che lo ingaggiasse rischia contenziosi e, se ha istigato la rescissione, anche sanzioni.

* **Nessun top player lo ha fatto negli ultimi anni proprio per questi rischi.

** ### **Conclusione**

L’art. 17 RSTP FIFA è *teoricamente* utilizzabile da Lookman, **ma nella pratica è uno scenario quasi fantascientifico** e molto penalizzante sia per il giocatore che per il club interessato a tesserarlo.


Se vuoi un approfondimento tecnico/giuridico sui criteri di calcolo dell’indennizzo o sui casi più recenti, chiedi pure!


Risposta conclusiva aggiornata Se Lookman rescindesse il contratto ex art. 17 oggi, l’indennizzo sarebbe almeno pari all’offerta scritta ricevuta (42+bonus), ma molto probabilmente la FIFA/TAS terrebbero conto anche del valore di mercato (60 mln), portando il totale in una forbice tra 54 e 65 milioni di euro. La cifra precisa dipenderebbe dal peso dato a: offerta scritta (42–47 mln), valore Transfermarkt (60 mln), stipendi residui (5 mln), eventuale costo storico residuo (4 mln). È ragionevole stimare che l’indennizzo finale sarebbe tra i 54 e i 65 milioni, con una forte probabilità che venga fissato attorno ai 60 milioni, vista la combinazione di domanda di mercato (offerta Inter) e valore oggettivo (Transfermarkt).

FIORENZO
05 Agosto 2025 | 19.24

Bisogna dire le cose come stanno. Stiamo assistendo ad uno strapotere dei giocatori ma ancora di più dei procuratori che vivono e sguazzano nei trasferimenti. Le società assistono e basta, anche perché i procuratori muovono abilmente giornali e di conseguenza i tifosi e l'esempio eclatante c'è l'abbiamo noi in questi giorni. Giornalisti e giornali prezzolati , le televisioncine e ora anche le televisioni ci propinano continuamente notizie (sempre le stesse, copia incolla!) sul caso Lookman, giocatore che prima pochi consideravano. È  bastato un suggerimento (sicuramente pagato!) su qualche giornale colorato ed ecco creato il fenomeno. E le società soccombono. Quelle che possono, vedi Atalanta, reggono ancora. Tutte le altre capitolano, anche le cosiddette grandi. Osimhen (non società qualunque, il Napoli!), Vlahovic (non società qualunque, Juve), Kvara (Napoli) Weah (Juve) e mille altri ancora decidono loro dove andare e le società sono impotenti, pur in presenza di contratti ferrei e ipoteticamente blindati. Ma di blindato non c'è niente, neanche di fronte a clausole rescissorie (vedi Osimhen). Ma il Napoli ha preso i soldi, certo, ma ha perso un fenomeno sul quale aveva fatto affidamento e costruito intorno. Ora assistiamo al verso contrario. I procuratori, prima ancora della fine campionato lavorano ai fianchi i giocatori, li manipolano, li convincono e preparano accordi preventivi con stipendi anche quadruplicati. Logico che i calciatori ci cascano, ci cascherei anch'io .Solo noi crediamo alle bandiere e alle maglie. Una società rischia sulle scelte. Chi ha buoni ds (vedi D'Amico) fa meno errori, ma li fanno anche loro. Chi li ha pessimi (vedi Giuntoli) ne constatiamo i disastri. Prendiamo una squadra a caso, l'Atalanta. A fronte di scelte ed intuiti strepitosi (Hojlund, Koopmeiners, Retegui, Cdk, Romero, Ederson, Lookman) c'è cascata anche lei con Godfrey, Adopo, Soppy e soprattutto con il pasticcione El Bilal. Vince chi ne fa meno di errori, e quì brava l'Atalanta. Però cosa capita? Che mentre i Bakker e gli El Bilal stanno comodi perché lo stipendio se lo portano comunque a casa malgrado le pessime performances, ecco che altri che si sono fatti ben distinguere, vedi Koopmeiners o Lookman, se ne vanno, in barba agli investimenti e agli affidamenti che la società riponeva in loro. E ogni volta , ogni anno sarà la stessa storia. L'anno prossimo sarà volta di Ederson che farà lo stesso delle due ********. Se non renderà, o peggio, con i debiti scongiuri  diocenescampi e diononvoglia, si farà male, la società continuerà a tenerlo e dovrà , com'è giusto, riconoscergli quanto pattuito nel contratto, oppure a marzo i procuratori dello stesso inizieranno la tiritera, contatteranno il Milan di turno bla bla bla bla, in barba a quanto pattuito nel suddetto contratto. Qui ci vuole una svolta. Qui i reggitori delle sale ovali del calcio (Fifa, Uefa, Federazioni ecc.) devono trovare una soluzione, altrimenti sarà sempre peggio. Società sempre più ai bordi fallimentari, procuratori sempre più paperoni, giocatori sempre più bambolotti ricchi. Non facciamo affidamento sull imbelle Figc, quella vivacchia e basta pur in presenza di scenari da tragicommedia. Io una piccola dritta posso imbeccarla, quasi certamente impossibile da praticarsi, ma bisogna comunque iniziare a pensarci, qualcosa bisogna fare , vedano loro cosa. L'inizio di tutte queste porcherie ha una data: 1995, legge Brosnan. Non dico di tornare allo schiavismo dei giocatori come lo era prima, ma nemmeno perseverare nell' ormai consolidato odierno schiavismo delle società. Questa porcheria va stravolta, in barba alla Giustizia Europea. Come si è fatta una porcheria di qui si potrà ben operare una porcheria di là, o no? Certo, facile a dirsi, più difficile se non impossibile farsi. Ma intanto pensiamoci, ci sarà ben un compromesso, o no?

Newetrago
05 Agosto 2025 | 20.26
Oiggaiv
05 Agosto 2025 | 20.31
Kejo
05 Agosto 2025 | 20.18
FIORENZO
05 Agosto 2025 | 19.24

Bisogna dire le cose come stanno. Stiamo assistendo ad uno strapotere dei giocatori ma ancora di più dei procuratori che vivono e sguazzano nei trasferimenti. Le società assistono e basta, anche perché i procuratori muovono abilmente giornali e di conseguenza i tifosi e l'esempio eclatante c'è l'abbiamo noi in questi giorni. Giornalisti e giornali prezzolati , le televisioncine e ora anche le televisioni ci propinano continuamente notizie (sempre le stesse, copia incolla!) sul caso Lookman, giocatore che prima pochi consideravano. È  bastato un suggerimento (sicuramente pagato!) su qualche giornale colorato ed ecco creato il fenomeno. E le società soccombono. Quelle che possono, vedi Atalanta, reggono ancora. Tutte le altre capitolano, anche le cosiddette grandi. Osimhen (non società qualunque, il Napoli!), Vlahovic (non società qualunque, Juve), Kvara (Napoli) Weah (Juve) e mille altri ancora decidono loro dove andare e le società sono impotenti, pur in presenza di contratti ferrei e ipoteticamente blindati. Ma di blindato non c'è niente, neanche di fronte a clausole rescissorie (vedi Osimhen). Ma il Napoli ha preso i soldi, certo, ma ha perso un fenomeno sul quale aveva fatto affidamento e costruito intorno. Ora assistiamo al verso contrario. I procuratori, prima ancora della fine campionato lavorano ai fianchi i giocatori, li manipolano, li convincono e preparano accordi preventivi con stipendi anche quadruplicati. Logico che i calciatori ci cascano, ci cascherei anch'io .Solo noi crediamo alle bandiere e alle maglie. Una società rischia sulle scelte. Chi ha buoni ds (vedi D'Amico) fa meno errori, ma li fanno anche loro. Chi li ha pessimi (vedi Giuntoli) ne constatiamo i disastri. Prendiamo una squadra a caso, l'Atalanta. A fronte di scelte ed intuiti strepitosi (Hojlund, Koopmeiners, Retegui, Cdk, Romero, Ederson, Lookman) c'è cascata anche lei con Godfrey, Adopo, Soppy e soprattutto con il pasticcione El Bilal. Vince chi ne fa meno di errori, e quì brava l'Atalanta. Però cosa capita? Che mentre i Bakker e gli El Bilal stanno comodi perché lo stipendio se lo portano comunque a casa malgrado le pessime performances, ecco che altri che si sono fatti ben distinguere, vedi Koopmeiners o Lookman, se ne vanno, in barba agli investimenti e agli affidamenti che la società riponeva in loro. E ogni volta , ogni anno sarà la stessa storia. L'anno prossimo sarà volta di Ederson che farà lo stesso delle due ********. Se non renderà, o peggio, con i debiti scongiuri  diocenescampi e diononvoglia, si farà male, la società continuerà a tenerlo e dovrà , com'è giusto, riconoscergli quanto pattuito nel contratto, oppure a marzo i procuratori dello stesso inizieranno la tiritera, contatteranno il Milan di turno bla bla bla bla, in barba a quanto pattuito nel suddetto contratto. Qui ci vuole una svolta. Qui i reggitori delle sale ovali del calcio (Fifa, Uefa, Federazioni ecc.) devono trovare una soluzione, altrimenti sarà sempre peggio. Società sempre più ai bordi fallimentari, procuratori sempre più paperoni, giocatori sempre più bambolotti ricchi. Non facciamo affidamento sull imbelle Figc, quella vivacchia e basta pur in presenza di scenari da tragicommedia. Io una piccola dritta posso imbeccarla, quasi certamente impossibile da praticarsi, ma bisogna comunque iniziare a pensarci, qualcosa bisogna fare , vedano loro cosa. L'inizio di tutte queste porcherie ha una data: 1995, legge Brosnan. Non dico di tornare allo schiavismo dei giocatori come lo era prima, ma nemmeno perseverare nell' ormai consolidato odierno schiavismo delle società. Questa porcheria va stravolta, in barba alla Giustizia Europea. Come si è fatta una porcheria di qui si potrà ben operare una porcheria di là, o no? Certo, facile a dirsi, più difficile se non impossibile farsi. Ma intanto pensiamoci, ci sarà ben un compromesso, o no?

FIORENZO
05 Agosto 2025 | 19.24

Bisogna dire le cose come stanno. Stiamo assistendo ad uno strapotere dei giocatori ma ancora di più dei procuratori che vivono e sguazzano nei trasferimenti. Le società assistono e basta, anche perché i procuratori muovono abilmente giornali e di conseguenza i tifosi e l'esempio eclatante c'è l'abbiamo noi in questi giorni. Giornalisti e giornali prezzolati , le televisioncine e ora anche le televisioni ci propinano continuamente notizie (sempre le stesse, copia incolla!) sul caso Lookman, giocatore che prima pochi consideravano. È  bastato un suggerimento (sicuramente pagato!) su qualche giornale colorato ed ecco creato il fenomeno. E le società soccombono. Quelle che possono, vedi Atalanta, reggono ancora. Tutte le altre capitolano, anche le cosiddette grandi. Osimhen (non società qualunque, il Napoli!), Vlahovic (non società qualunque, Juve), Kvara (Napoli) Weah (Juve) e mille altri ancora decidono loro dove andare e le società sono impotenti, pur in presenza di contratti ferrei e ipoteticamente blindati. Ma di blindato non c'è niente, neanche di fronte a clausole rescissorie (vedi Osimhen). Ma il Napoli ha preso i soldi, certo, ma ha perso un fenomeno sul quale aveva fatto affidamento e costruito intorno. Ora assistiamo al verso contrario. I procuratori, prima ancora della fine campionato lavorano ai fianchi i giocatori, li manipolano, li convincono e preparano accordi preventivi con stipendi anche quadruplicati. Logico che i calciatori ci cascano, ci cascherei anch'io .Solo noi crediamo alle bandiere e alle maglie. Una società rischia sulle scelte. Chi ha buoni ds (vedi D'Amico) fa meno errori, ma li fanno anche loro. Chi li ha pessimi (vedi Giuntoli) ne constatiamo i disastri. Prendiamo una squadra a caso, l'Atalanta. A fronte di scelte ed intuiti strepitosi (Hojlund, Koopmeiners, Retegui, Cdk, Romero, Ederson, Lookman) c'è cascata anche lei con Godfrey, Adopo, Soppy e soprattutto con il pasticcione El Bilal. Vince chi ne fa meno di errori, e quì brava l'Atalanta. Però cosa capita? Che mentre i Bakker e gli El Bilal stanno comodi perché lo stipendio se lo portano comunque a casa malgrado le pessime performances, ecco che altri che si sono fatti ben distinguere, vedi Koopmeiners o Lookman, se ne vanno, in barba agli investimenti e agli affidamenti che la società riponeva in loro. E ogni volta , ogni anno sarà la stessa storia. L'anno prossimo sarà volta di Ederson che farà lo stesso delle due ********. Se non renderà, o peggio, con i debiti scongiuri  diocenescampi e diononvoglia, si farà male, la società continuerà a tenerlo e dovrà , com'è giusto, riconoscergli quanto pattuito nel contratto, oppure a marzo i procuratori dello stesso inizieranno la tiritera, contatteranno il Milan di turno bla bla bla bla, in barba a quanto pattuito nel suddetto contratto. Qui ci vuole una svolta. Qui i reggitori delle sale ovali del calcio (Fifa, Uefa, Federazioni ecc.) devono trovare una soluzione, altrimenti sarà sempre peggio. Società sempre più ai bordi fallimentari, procuratori sempre più paperoni, giocatori sempre più bambolotti ricchi. Non facciamo affidamento sull imbelle Figc, quella vivacchia e basta pur in presenza di scenari da tragicommedia. Io una piccola dritta posso imbeccarla, quasi certamente impossibile da praticarsi, ma bisogna comunque iniziare a pensarci, qualcosa bisogna fare , vedano loro cosa. L'inizio di tutte queste porcherie ha una data: 1995, legge Brosnan. Non dico di tornare allo schiavismo dei giocatori come lo era prima, ma nemmeno perseverare nell' ormai consolidato odierno schiavismo delle società. Questa porcheria va stravolta, in barba alla Giustizia Europea. Come si è fatta una porcheria di qui si potrà ben operare una porcheria di là, o no? Certo, facile a dirsi, più difficile se non impossibile farsi. Ma intanto pensiamoci, ci sarà ben un compromesso, o no?

Riply
05 Agosto 2025 | 19.09
SudatoDinverno
05 Agosto 2025 | 19.15

Presa da ChatGPT

Perfetto, analizziamo in modo tecnico e pratico quanto potrebbe essere l’indennizzo dovuto in caso di risoluzione unilaterale senza giusta causa, basandoci sui dati che mi hai fornito. ⸻ 📌 DATI DEL CASO Voce Valore 💸 Costo d’acquisto del calciatore 12 milioni € ⏳ Anni residui di contratto 3 💰 Stipendio annuo lordo 2,5 milioni € 💼 Clausola rescissoria Non presente (presumiamo) 🧾 Motivazione della rescissione Unilaterale senza giusta causa ⸻ 📘 1. Ammortamento del costo del cartellino Nel calcio, il costo d’acquisto viene ammortizzato nel bilancio in base alla durata del contratto. Supponiamo che il contratto iniziale fosse di 5 anni. • Ammortamento annuo: 12M / 5 = 2,4 milioni €/anno • Dopo 2 anni, sono stati ammortizzati: 2 × 2,4M = 4,8 milioni € • Quindi, valore residuo contabile: 12M - 4,8M = 7,2 milioni € Questo è un primo riferimento per il danno economico subito dal club. ⸻ 📘 2. Stipendi residui 3 anni × 2,5M = 7,5 milioni € lordi totali ancora da pagare. Questo importo è una base per stimare il valore del contratto interrotto. ⸻ 📘 3. Valore complessivo dell’indennizzo (stima FIFA) 🔢 Sommando i due elementi principali: • Valore residuo cartellino: €7,2M • Valore residuo contratto (stipendi): €7,5M ➡️ Totale base teorica: 14,7 milioni € ⸻ ⚖️ Ma attenzione: La FIFA/TAS non somma semplicemente questi importi, ma li usa come parametri per valutare un risarcimento equo. Nella prassi, in casi simili: • Il risarcimento finale può variare tra il 70% e il 100% del totale stimato; • Se c’è un comportamento scorretto da parte del calciatore (es. rescissione ingiustificata o improvvisa), la cifra può salire; • Se invece il club ha contribuito (es. mobbing, panchina forzata), l’importo può calare. ⸻ 💡 Stima ragionevole finale dell’indennizzo ➡️ Tra 10 e 15 milioni €, a seconda delle circostanze. ⸻ 📌 Esempi simili reali • Matuzalém (2007): rescissione unilaterale da parte del calciatore → il TAS lo condannò a risarcire 11.8 milioni € allo Shakhtar Donetsk. • Adrian Mutu: licenziamento dal Chelsea → condannato a pagare oltre 17 milioni € (in quel caso per gravi motivi disciplinari). ⸻ 👉 Conclusione In uno scenario come quello che hai descritto, il club ha diritto a un indennizzo economico importante, specialmente in assenza di giusta causa. L’importo non è fisso, ma viene calcolato sulla base di criteri oggettivi (cartellino, stipendi, tempo residuo, valore di mercato, condotta delle parti). Se vuoi, posso aiutarti a simulare lo scenario dal punto di vista legale (es. come si difenderebbe il giocatore o il club) o sportivo (es. implicazioni su trasferimenti ecc).


Avrà scritto un sacco di assurdità, ma se fosse vagamente vero, sarebbe una follia rescindere se non si vuole intentare la giusta causa, inadempienze o mobbing 

malign
05 Agosto 2025 | 17.27