Ultimi commenti

castebg
13 Maggio 2020 | 09.19

Rispetto il pensiero della Curva.

A mio modo di vedere però:

- la questione "rispetto" non sussiste: in che modo tornare a giocare disonora le vittime e il dolore dei loro cari? In che modo tornare alla normalità (per quanto poi il calcio sia una parte futile di essa) significa dimenticare il dolore?

- la questione "porte aperte o nulla" per come è posta non mi pare conciliabile con quella del "rispetto": ripartire a porte aperte sarebbe rispettoso del dolore mentre ripartire a porte chiuse no? Come mai?!? La posizione della Curva in questo caso o è illogica o è mal spiegata.

Interpretando quella che credo (e spero) sia la posizione reale direi: rispettate il nostro dolore e chiudete così il campionato in corso. Per il nuovo si riparta pure ma con il pubblico perchè senza il calcio perde di senso.

Ma leggendo lo striscione si dice tutt'altro, ossia che il dolore va rispettato e quindi si deve giocare a porte aperte.

Faccio il pignolo ma solo perchè è giusto che una tesi sia espressa bene e sia chiaro cosa si vuole dire; sennò si potrebbe venir criticati per cose che non si intendevano.

Per come la interpreto io (spero a ragione) la posizione della Curva mi diventa rispettabilissima pur, personalmente, non condividendola.

Per quanto mi riguarda certo che preferirei le porte aperte! Certo che vorrei tornare allo stadio, in curva! Ma ad andar bene solo da inizio 2021 questo sarà possibile. Fino ad allora nulla? Fino ad allora un imprenditore che ha investito nel calcio paga senza ritorni (foste voi l'imprenditore sareste contenti?) ? Fosse impossibile giocare in sicurezza giusto lo stop. Ma con la possibilità di farlo in sicurezza, un parziale ritorno alla normalità è meglio di un totale restare nell'anormalità.

castebg
13 Maggio 2020 | 09.19

Rispetto il pensiero della Curva.

A mio modo di vedere però:

- la questione "rispetto" non sussiste: in che modo tornare a giocare disonora le vittime e il dolore dei loro cari? In che modo tornare alla normalità (per quanto poi il calcio sia una parte futile di essa) significa dimenticare il dolore?

- la questione "porte aperte o nulla" per come è posta non mi pare conciliabile con quella del "rispetto": ripartire a porte aperte sarebbe rispettoso del dolore mentre ripartire a porte chiuse no? Come mai?!? La posizione della Curva in questo caso o è illogica o è mal spiegata.

Interpretando quella che credo (e spero) sia la posizione reale direi: rispettate il nostro dolore e chiudete così il campionato in corso. Per il nuovo si riparta pure ma con il pubblico perchè senza il calcio perde di senso.

Ma leggendo lo striscione si dice tutt'altro, ossia che il dolore va rispettato e quindi si deve giocare a porte aperte.

Faccio il pignolo ma solo perchè è giusto che una tesi sia espressa bene e sia chiaro cosa si vuole dire; sennò si potrebbe venir criticati per cose che non si intendevano.

Per come la interpreto io (spero a ragione) la posizione della Curva mi diventa rispettabilissima pur, personalmente, non condividendola.

Per quanto mi riguarda certo che preferirei le porte aperte! Certo che vorrei tornare allo stadio, in curva! Ma ad andar bene solo da inizio 2021 questo sarà possibile. Fino ad allora nulla? Fino ad allora un imprenditore che ha investito nel calcio paga senza ritorni (foste voi l'imprenditore sareste contenti?) ? Fosse impossibile giocare in sicurezza giusto lo stop. Ma con la possibilità di farlo in sicurezza, un parziale ritorno alla normalità è meglio di un totale restare nell'anormalità.

maskete72
13 Maggio 2020 | 06.53
Oscar1962
12 Maggio 2020 | 18.25
Lorenz67
12 Maggio 2020 | 13.43
Mapi-BA
12 Maggio 2020 | 10.39
95Frank
12 Maggio 2020 | 13.07
brignuca
12 Maggio 2020 | 13.05
mmfa
12 Maggio 2020 | 12.05
Brasa
12 Maggio 2020 | 11.01
Nemesis68
12 Maggio 2020 | 11.26

Sostanzialmente d'accordo con te su tutto il discorso ... unico distinguo, la questione play-off ... concordo sul fatto che una cosa è definire la formula prima (ed allora un punto o venti di distacco nulla cambia, si guarda solo la posizione e si va giocare di conseguenza) e questione ben più complessa è far digerire la cosa "in corsa" perchè la questione "punti di distacco" è alquanto spinosa, ma se si dovesse per forza di cose arrivare lì, fermo restando il sacrosanto dovere di recuperare prima le partite in sospeso (anche perchè ci sono posizioni in bilico per uno/due punti che potrebbero cambiare diversi scenari sia in coda sia in zona E.L.), non vedo altra soluzione che prendere la classifica e fare dei "blocchi" per le varie cose in palio.

Onestamente mi pare poco plaubile un doppio play-off scudetto/C.L. per la stessa squadra (Atalanta o chiunque altra ...), o si opta per dei play-off a tre/quattro per lo scudetto (e se play-off deve essere, non potrebbe che essere a quattro) con annesso play-off per l'E.L. (dalla quinta all'ottava?) o si va addirittura ad una formula a otto, in cui verrebbero rimesse in palio tanto il titolo quanto i posti in C.L., altre formule mi parrebbero delle forzature inaccettabili che snaturerebbero il concetto stesso dei play-off.

Chiaro che se poi si entra nel discorso distacchi qualcuno ci perde e qualcuno ci guadagna, ma lì allora non se ne esce più ... quanti punti ci vogliono per "separare" legittimamente due squadre estromettendone una del gruppo soprastante? Dieci? E perchè non sei? E perchè non quattro? E poi ... in tal caso non si troverebbe mai alcuna soluzione coerente, laddove (come a cavallo dell'ottavo posto o del quartultimo) ci fossero, come ci sono, squadre distanziate di un punto ... che si fa in quei casi? Millemila spareggi?

 

crazyhorse200
12 Maggio 2020 | 09.46