Ultimi commenti

EVAIR70
14 Maggio 2020 | 07.47
Nemesis68
14 Maggio 2020 | 11.44

Io non ero ancora entrato in questo forum al tempo di Atalanta-Palermo, e non ho nessun problema a dire che, dopo gli entusiasmi estivi, davo per fisiologico l'esonero di Gasperini, visto che fin lì avevamo giocato davvero male (non mi faceva certo piacere, così com'era stato a suo tempo per Guidolin, perchè speravo in un calcio diverso e più propositivo da quello a cui eravamo abituati da anni, sia chiaro, ma mi pareva abbastanza inevitabile come cosa ...)

Mi piacerebbe tanto poter leggere i commenti dei vari utenti dopo quella partita e vedere quanti erano quelli che, anche in quel momento, erano davvero convinti e strenui difensori di Gasperini e del gioco fin lì espresso dalla squadra.

Dopo di che, continuo a non capire che colpe abbia Maran se l'Atalanta l'aveva scelto e lo voleva acquistare ... decidiamoci, Percassi è bravo o è un coglione fortunato?

Maran al Catania ha fatto un signor calcio, a Chievo ha fatto di necessità virtù facendo le nozze con i fichi secchi e a Cagliari, con giocatori buoni, ha fatto alcuni mesi di gran calcio, non riuscendo poi (per questioni di stimoli, di incapacità dei giocatori di reggere la pressione su obiettivi diversi, per limiti suoi? Tutto può essere, ma di certo se la squadra aveva saputo giocare bene sarà anche stato merito suo no?) a dare continuità ma restando comunque nel suo obiettivo iniziale ... mi pare che ci siano ben altri "profeti" (per dirla alla Fara) senza Bibbia che abbiano fatto figure ben più barbine anche con organici di altro spessore ...

Ultima considerazione ... se a Maran fanno una domanda su Gasperini cosa dovrebbe fare? Non rispondere? Dire che ha fatto schifo altrimenti è una leccata? Quando si è prevenuti ed autorefenziali non c'è proprio cura ....

 

ecom
14 Maggio 2020 | 10.35

Ho evidenziato un passaggio del documento redatto dalle curve:

Ci è più che lecito pensare che, ancora una volta, la supremazia del denaro vada a calpestare così il valore della vita umana.

Sembra che i tifosi delle curve organizzate siano gli unici esseri umani rispettosi della vita, dell'etica e della poesia del tifo aggiungerei, gli altri invece, dirigenti e membri attivi del calcio siano persone che hanno solo il lato economico come stella polare.

Io penso invece che questo documento nasconda il segreto timore che il calcio riparta senza di loro, e che le tv si approprino dello spazio che lasceranno. Quando finirà il divieto di riunirsi negli stadi, credo che molta gente non ci andrà più lo stesso: perchè rischiare qualcosa quando lo puoi vedere in tv? E allora invece che essere paladini di un etica sana, genuina, c'è la paura di perdere tutto quello che è sempre stata la curva oltre al tifo e alla passione per la propria squadra: una voce, un megafono nello stato sociale, che è influenza e opinione soprattutto per i vertici della propria squadra, ma anche per le istituzioni della società civile. Spiace anche a me che il calcio possa finire senza tifo, ma l'uomo si adatta a tutto e ci sarà chi non lo seguirà più, ma verranno sostituiti dalle nuove leve che non si sogneranno minimamente di come era anni fa: a loro piacerà e il mondo va avanti con gli equilibri nuovi che si creeranno. Fra qualche anno andare allo stadio non sarà più per la massa, ci saranno postazioni singole con il monitor per rivedere i replay, le interviste, gli opinionisti ...distanziamenti a gogo etc...un abbonamento costerà 1500 euro e sarà solo per ricchi: volenti o nolenti credo sia questo il futuro. Chi vuol scendere si accomodi, ma la curva non comanderà più nulla...c'est la vie.

ecom
14 Maggio 2020 | 10.35

Ho evidenziato un passaggio del documento redatto dalle curve:

Ci è più che lecito pensare che, ancora una volta, la supremazia del denaro vada a calpestare così il valore della vita umana.

Sembra che i tifosi delle curve organizzate siano gli unici esseri umani rispettosi della vita, dell'etica e della poesia del tifo aggiungerei, gli altri invece, dirigenti e membri attivi del calcio siano persone che hanno solo il lato economico come stella polare.

Io penso invece che questo documento nasconda il segreto timore che il calcio riparta senza di loro, e che le tv si approprino dello spazio che lasceranno. Quando finirà il divieto di riunirsi negli stadi, credo che molta gente non ci andrà più lo stesso: perchè rischiare qualcosa quando lo puoi vedere in tv? E allora invece che essere paladini di un etica sana, genuina, c'è la paura di perdere tutto quello che è sempre stata la curva oltre al tifo e alla passione per la propria squadra: una voce, un megafono nello stato sociale, che è influenza e opinione soprattutto per i vertici della propria squadra, ma anche per le istituzioni della società civile. Spiace anche a me che il calcio possa finire senza tifo, ma l'uomo si adatta a tutto e ci sarà chi non lo seguirà più, ma verranno sostituiti dalle nuove leve che non si sogneranno minimamente di come era anni fa: a loro piacerà e il mondo va avanti con gli equilibri nuovi che si creeranno. Fra qualche anno andare allo stadio non sarà più per la massa, ci saranno postazioni singole con il monitor per rivedere i replay, le interviste, gli opinionisti ...distanziamenti a gogo etc...un abbonamento costerà 1500 euro e sarà solo per ricchi: volenti o nolenti credo sia questo il futuro. Chi vuol scendere si accomodi, ma la curva non comanderà più nulla...c'est la vie.

Panda93
14 Maggio 2020 | 08.26
Nemesis68
14 Maggio 2020 | 10.27

Ciao,

credo che tu abbia centrato perfettamente il problema, almeno a livello di serie A (per non parlare di UEFA/CL) ... le società di calcio ormai sono aziende, spesso pure quotate il borsa o possedute da fondi di investimenti, per cui la logica del profitto o della "valorizzazione degli asset" viene prima di qualunque cosa, a volte anche del risultato stesso del campo ... (paradossalmente, rende di più investire "meno" per arrivare nelle prime quattro e dividersi la torta della C.L. che provare ad investire di più per vincere lo scudetto e magari arrivare comunque secondi, tanto per fare l'esempio che da anni vediamo benissimo in Italia).

Non credo sia possibile uscire da questo giro, al massimo potrebbe essere limitato con interventi stringenti di legge su alcune componenti (salary cap per i giocatori e commissioni massime per i procuratori), ma è innegabile che ormai, il tifoso "del botteghino" contribuisca si e no al 3/5% dei ricavi ... gli ultras sicuramente lottano anche per "sopravvivere" come specie (ma anche per non perdere i loro vantaggi e i loro canali preferenziali con le società su taluni aspetti rispetto ai tifosi "normali/occasionali") e hanno un aspetto romantico che non può non suscitare simpatia, ma in questo caso la loro presa di posizione è decisamente miope ed egoistica non tenendo in dovuto conto le esigenze economiche del sistema (e non parlo del guadagno dei top players o delle pay-tv, ma di tutti i lavoratori normali dell'indotto calcio, il cui lavoro e la cui dignità, per quanto mi riguarda, ben vale qualche mese di partita a porte chiuse).

BSoares
13 Maggio 2020 | 21.14
Oscar1962
14 Maggio 2020 | 09.45
Barbie
14 Maggio 2020 | 09.33
Barbie
14 Maggio 2020 | 09.33
Panda93
14 Maggio 2020 | 08.26
bna75
14 Maggio 2020 | 07.56