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lucanember
13 Maggio 2020 | 08.58
michi1907
13 Maggio 2020 | 11.43
Barbie
13 Maggio 2020 | 11.36
michi1907
13 Maggio 2020 | 11.21
Lorenz67
13 Maggio 2020 | 10.05

purtroppo quando ci si mette di mezzo la burocrazia (regionale in questo caso che ha ritardato la presentazione delle domande CIG all'Inps) alla fine e' facile prendersela con roma quando gli inetti invece stanno molto piu' vicino a noi... spiace dirlo ma sia nella gestione sanitaria che in quella economica di questa crisi la nostra regione si e' mostrata tutt'altro che l'eccellenza tanto decantata a cui fino a qualche mese fa credevamo sulla fiducia un po' tutti.. invece ci han bagnato il naso dal Veneto alla Campania su tutto.

Al 15 aprile il pirellone aveva inoltrato 50 domande di CIG all'inps sulle decine di migliaia di aziende che l'avevano richiesta... chiaro che se non fai nemmeno il tuo dovere hai poco che criticare gli altri... aiuti regionali alle famiglie ci han messo un mese per stilare la procedura (una "braca" di milioni 15-20, briciole proprio) e alla fine dopo tanto can-can mediatico hanno partorito il topolino dalla montagna a cui pochissime famiglie avranno accesso ai gia' risicati fondi causa le restrizioni imposte....

Dove non ci sono stati di mezzo le regioni, i soldi sono arrivati "puntuali" alla stragrande maggioranza (parlo lavoratori autonomi e partite iva) sia i famosi 600 euro sia i prestiti fino a 25k garantiti dallo stato (questi un po' piu' lentamente perche' le banche ci han messo del loro).... e tralascio la gestione sanitaria del nostro territorio di cui si occupera' la magistratura.. ma all'ospedale di alzano ci furono morti altamente sospette due settimane prima del caso codogno (8-10 febbraio, persino prima di Dea-Roma e di San Siro) ed i dirigenti al pirellone non chiusero l'ospedale come richiesto a gran voce dai medici che vi lavoravano.... e da li, probabilmente, parti' la tragedia che abbiamo vissuto sulla nostra pelle :(

michi1907
13 Maggio 2020 | 10.26
SOTAONOTER
13 Maggio 2020 | 10.33
lucanember
13 Maggio 2020 | 08.58
Lorenz67
13 Maggio 2020 | 10.05

purtroppo quando ci si mette di mezzo la burocrazia (regionale in questo caso che ha ritardato la presentazione delle domande CIG all'Inps) alla fine e' facile prendersela con roma quando gli inetti invece stanno molto piu' vicino a noi... spiace dirlo ma sia nella gestione sanitaria che in quella economica di questa crisi la nostra regione si e' mostrata tutt'altro che l'eccellenza tanto decantata a cui fino a qualche mese fa credevamo sulla fiducia un po' tutti.. invece ci han bagnato il naso dal Veneto alla Campania su tutto.

Al 15 aprile il pirellone aveva inoltrato 50 domande di CIG all'inps sulle decine di migliaia di aziende che l'avevano richiesta... chiaro che se non fai nemmeno il tuo dovere hai poco che criticare gli altri... aiuti regionali alle famiglie ci han messo un mese per stilare la procedura (una "braca" di milioni 15-20, briciole proprio) e alla fine dopo tanto can-can mediatico hanno partorito il topolino dalla montagna a cui pochissime famiglie avranno accesso ai gia' risicati fondi causa le restrizioni imposte....

Dove non ci sono stati di mezzo le regioni, i soldi sono arrivati "puntuali" alla stragrande maggioranza (parlo lavoratori autonomi e partite iva) sia i famosi 600 euro sia i prestiti fino a 25k garantiti dallo stato (questi un po' piu' lentamente perche' le banche ci han messo del loro).... e tralascio la gestione sanitaria del nostro territorio di cui si occupera' la magistratura.. ma all'ospedale di alzano ci furono morti altamente sospette due settimane prima del caso codogno (8-10 febbraio, persino prima di Dea-Roma e di San Siro) ed i dirigenti al pirellone non chiusero l'ospedale come richiesto a gran voce dai medici che vi lavoravano.... e da li, probabilmente, parti' la tragedia che abbiamo vissuto sulla nostra pelle :(

castebg
13 Maggio 2020 | 09.19

Rispetto il pensiero della Curva.

A mio modo di vedere però:

- la questione "rispetto" non sussiste: in che modo tornare a giocare disonora le vittime e il dolore dei loro cari? In che modo tornare alla normalità (per quanto poi il calcio sia una parte futile di essa) significa dimenticare il dolore?

- la questione "porte aperte o nulla" per come è posta non mi pare conciliabile con quella del "rispetto": ripartire a porte aperte sarebbe rispettoso del dolore mentre ripartire a porte chiuse no? Come mai?!? La posizione della Curva in questo caso o è illogica o è mal spiegata.

Interpretando quella che credo (e spero) sia la posizione reale direi: rispettate il nostro dolore e chiudete così il campionato in corso. Per il nuovo si riparta pure ma con il pubblico perchè senza il calcio perde di senso.

Ma leggendo lo striscione si dice tutt'altro, ossia che il dolore va rispettato e quindi si deve giocare a porte aperte.

Faccio il pignolo ma solo perchè è giusto che una tesi sia espressa bene e sia chiaro cosa si vuole dire; sennò si potrebbe venir criticati per cose che non si intendevano.

Per come la interpreto io (spero a ragione) la posizione della Curva mi diventa rispettabilissima pur, personalmente, non condividendola.

Per quanto mi riguarda certo che preferirei le porte aperte! Certo che vorrei tornare allo stadio, in curva! Ma ad andar bene solo da inizio 2021 questo sarà possibile. Fino ad allora nulla? Fino ad allora un imprenditore che ha investito nel calcio paga senza ritorni (foste voi l'imprenditore sareste contenti?) ? Fosse impossibile giocare in sicurezza giusto lo stop. Ma con la possibilità di farlo in sicurezza, un parziale ritorno alla normalità è meglio di un totale restare nell'anormalità.

castebg
13 Maggio 2020 | 09.19

Rispetto il pensiero della Curva.

A mio modo di vedere però:

- la questione "rispetto" non sussiste: in che modo tornare a giocare disonora le vittime e il dolore dei loro cari? In che modo tornare alla normalità (per quanto poi il calcio sia una parte futile di essa) significa dimenticare il dolore?

- la questione "porte aperte o nulla" per come è posta non mi pare conciliabile con quella del "rispetto": ripartire a porte aperte sarebbe rispettoso del dolore mentre ripartire a porte chiuse no? Come mai?!? La posizione della Curva in questo caso o è illogica o è mal spiegata.

Interpretando quella che credo (e spero) sia la posizione reale direi: rispettate il nostro dolore e chiudete così il campionato in corso. Per il nuovo si riparta pure ma con il pubblico perchè senza il calcio perde di senso.

Ma leggendo lo striscione si dice tutt'altro, ossia che il dolore va rispettato e quindi si deve giocare a porte aperte.

Faccio il pignolo ma solo perchè è giusto che una tesi sia espressa bene e sia chiaro cosa si vuole dire; sennò si potrebbe venir criticati per cose che non si intendevano.

Per come la interpreto io (spero a ragione) la posizione della Curva mi diventa rispettabilissima pur, personalmente, non condividendola.

Per quanto mi riguarda certo che preferirei le porte aperte! Certo che vorrei tornare allo stadio, in curva! Ma ad andar bene solo da inizio 2021 questo sarà possibile. Fino ad allora nulla? Fino ad allora un imprenditore che ha investito nel calcio paga senza ritorni (foste voi l'imprenditore sareste contenti?) ? Fosse impossibile giocare in sicurezza giusto lo stop. Ma con la possibilità di farlo in sicurezza, un parziale ritorno alla normalità è meglio di un totale restare nell'anormalità.

unodibergamo
13 Maggio 2020 | 06.56
maskete72
13 Maggio 2020 | 06.53