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farabundo
16 Aprile 2020 | 22.46
Max57
17 Aprile 2020 | 04.20
95Frank
17 Aprile 2020 | 03.54

Ciao Maria Pia,

Un "rito" (religioso, sportivo, sociale, o altro) puo' essere "partecipato" a distanza, ma la presenza "fisica" ha anche il valore di testimonianza/solidarieta' nei confronti degli altri.

 

In un certo senso si potrebbe dire che la presenza "fisica" e' un atto di generosita' verso gli altri (si "dona" ma, naturalmente, si "riceve" anche).

Penso pure che, psicologicamente, il fatto di "sentire" che altre persone "condividono" i nostri pensieri sia un elemento rassicurante, che contribuisce a dare la forza per andare avanti.

 

Io, personalmente, pur nutrendo molte riserve nei confronti di molte cose che si ascoltano in chiesa (potrei definirmi "eretico" perche' non credo praticamente in nessuna delle verita' "rivelate") provo tuttavia un senso di ammirazione molto profonda per il sacrificio di Gesu' "uomo" (anche se molto speciale) e mi piace partecipare (faccio la "comunione" per rendergli omaggio, e sentirmi parte della sua comunita').

 

Ma NON riesco a recitare il "credo" (sarei un ipocrita se lo facessi) perche' termini, ad esempio, come "figlio unigenito", li trovo inconcepibili.

Quando a Gesu' fu chiesto "Maestro, come dobbiamo pregare", lui rispose "Padre NOSTRO", non "Padre MIO", intendendo, secondo me, che Dio MON e' quella figura (anche un po' "feroce") del Vecchio Testamento (specie, prima di Mose') ma e' "Padre", ed e' Padre di TUTTI, quindi TUTTI.sono figli di Dio, NON uno solo, unigenito).

 

Un'altra cosa che io non riusciro' mai a pronunciare e' "Maria Madre di Dio" (mi sembra una vera e propia bestemmia).

Ora, io nutro un profondo rispetto per Maria, per il semplice fatto che, da quanto ci risulta, svolse il ruolo di Madre in maniera encomiabile e, per questo, io la onoro.

 

Ma il termine "vergine" secondo me, sminuisce l'immagine enorme di Gesu', Maria e, naturalmente, anche Giuseppe.

Nel senso che, secondo me, Maria:

(1) o NON era "vergine",

(2) o NON era la Madre "naturale" di Gesu', ma era la sua ammirevole Madre adottiva, con Giuseppe Padre adottivo, che, probabilmente, gli avevano salvato la vita registrandolo a Betlemme come figlio loro, e lo avevano poi "protetto", portandolo da Nazareth in Egitto.

 

Questo, secondo me, NON sminuisce affatto la figura di Maria, che io onoro, senza riserve.

 

L'unico "comandamento" che Gesu' ha aggiunto ai 10 di Mose' "ama il prossimo tuo come te stesso" ("integrandone" in verita' uno gia' esistente) ha in realta' rivoluzionato completamente il pensiero corrente, che era stato a suo tempo plasmato da Mose' con quella che potrebbe essere definita come la prima Costituzione del mondo ebraico (i 10 comandamenti, appunto).

 

Un'altra cosa che trovo un po' stonata e' il riferimento a Maria Maddalena come ad una specie di "prostituta pentita".

Analisi storiche eseguite in Israele demolirebbero questa versione.

Lungi dall'essere una "prostituta pentita", Maria Maddalena sarebbe stata la figlia di una famiglia molto facoltosa che, attratta da Gesu' e dal suo insegnamento, lo aveva seguito e, dopo la sua morte, con l'aiuto della sua famiglia, aveva contribuito a finanziare la prima comunita' cristiana.

 

Successivamente la chiesa divento' molto misogena, e per Maria Maddalena (cosi' come per qualsiasi altra donna, tranne che per Maria, trasformata peraltro in "vergine-madre") non c'era piu' posto.

La sua immagine fu cosi' fatta diventare, nel tempo, quella di "prostituta pentita".

 

Comunque, complimenti per la sensibilita' con la quale ti esprimi.

orso
16 Aprile 2020 | 19.43

Cari amici della Dea, sono un nuovo iscritto e, non essendo molto pratico di questo forum, mi presento qui nella speranza che la mia presenza venga "sopportata". Spiego il senso delle virgolette: sono romano, vivo a Roma e sono laziale. Ho intenzione, se me lo permetterete, di cercare di dissipare alcuni stereotipi che molti di voi, ritengo, hanno nei riguardi della mia società e della mia squadra. Non intendo convincervi né modificare le vostre idee in proposito, ma almeno vorrei tentare di mettere in luce alcuni aspetti oggettivi che potrebbero un minimo stemperare le frizioni esistenti tra le due realtà calcistiche in questione. Entrerò in questo appassionato sito in punta di piedi e con la massima educazione e accetterò immediatamente di uscirne se la mia presenza fosse aprioristicamente ritenuta inopportuna. Non mi sento, in questi maledetti giorni, di scrivere di Calcio. Lo farò soltanto quando la situazione sarà più tranquilla. Approfitto di questo spazio, in cui si tratta di cose molto serie, per manifestarvi tutta la mia solidarietà e vicinanza umana per le contingenze causate dal coronavirus che, specialmente nel vostro territorio, ha colpito con crudeltà e durezza. Ciò che leggo mi avvilisce e mi addolora e spero ardentemente che tutto possa finire al più presto. Siete gente determinata e capace, avete ottime strutture e siete legati straordinariamente alla vostra bella città. A Roma si percepisce paura e smarrimento, sebbene il numero di ammalati e morti sia di molto inferiore al vostro. Personalmente ho sempre apprezzato la Lombardia e i suoi abitanti. Per un anno ho lavorato a Como e molte volte ho visitato Bergamo. Solo per inciso mi piace ricordare che i più grandi giocatori laziali, salvo qualche eccezione, sono stati lombardi. Mi sono dilungato. Forza Bergamo, resistete e non mollate di un centimetro. Vi sono vicino con il cuore. P.S. La mia Associazione Culturale ha effettuato una raccolta di denaro. La somma è stata destinata alla C.R.I. di Bergamo.

Marco1962
16 Aprile 2020 | 20.25
orso
16 Aprile 2020 | 19.43

Cari amici della Dea, sono un nuovo iscritto e, non essendo molto pratico di questo forum, mi presento qui nella speranza che la mia presenza venga "sopportata". Spiego il senso delle virgolette: sono romano, vivo a Roma e sono laziale. Ho intenzione, se me lo permetterete, di cercare di dissipare alcuni stereotipi che molti di voi, ritengo, hanno nei riguardi della mia società e della mia squadra. Non intendo convincervi né modificare le vostre idee in proposito, ma almeno vorrei tentare di mettere in luce alcuni aspetti oggettivi che potrebbero un minimo stemperare le frizioni esistenti tra le due realtà calcistiche in questione. Entrerò in questo appassionato sito in punta di piedi e con la massima educazione e accetterò immediatamente di uscirne se la mia presenza fosse aprioristicamente ritenuta inopportuna. Non mi sento, in questi maledetti giorni, di scrivere di Calcio. Lo farò soltanto quando la situazione sarà più tranquilla. Approfitto di questo spazio, in cui si tratta di cose molto serie, per manifestarvi tutta la mia solidarietà e vicinanza umana per le contingenze causate dal coronavirus che, specialmente nel vostro territorio, ha colpito con crudeltà e durezza. Ciò che leggo mi avvilisce e mi addolora e spero ardentemente che tutto possa finire al più presto. Siete gente determinata e capace, avete ottime strutture e siete legati straordinariamente alla vostra bella città. A Roma si percepisce paura e smarrimento, sebbene il numero di ammalati e morti sia di molto inferiore al vostro. Personalmente ho sempre apprezzato la Lombardia e i suoi abitanti. Per un anno ho lavorato a Como e molte volte ho visitato Bergamo. Solo per inciso mi piace ricordare che i più grandi giocatori laziali, salvo qualche eccezione, sono stati lombardi. Mi sono dilungato. Forza Bergamo, resistete e non mollate di un centimetro. Vi sono vicino con il cuore. P.S. La mia Associazione Culturale ha effettuato una raccolta di denaro. La somma è stata destinata alla C.R.I. di Bergamo.

sonzomanu
16 Aprile 2020 | 23.22
orso
16 Aprile 2020 | 19.43

Cari amici della Dea, sono un nuovo iscritto e, non essendo molto pratico di questo forum, mi presento qui nella speranza che la mia presenza venga "sopportata". Spiego il senso delle virgolette: sono romano, vivo a Roma e sono laziale. Ho intenzione, se me lo permetterete, di cercare di dissipare alcuni stereotipi che molti di voi, ritengo, hanno nei riguardi della mia società e della mia squadra. Non intendo convincervi né modificare le vostre idee in proposito, ma almeno vorrei tentare di mettere in luce alcuni aspetti oggettivi che potrebbero un minimo stemperare le frizioni esistenti tra le due realtà calcistiche in questione. Entrerò in questo appassionato sito in punta di piedi e con la massima educazione e accetterò immediatamente di uscirne se la mia presenza fosse aprioristicamente ritenuta inopportuna. Non mi sento, in questi maledetti giorni, di scrivere di Calcio. Lo farò soltanto quando la situazione sarà più tranquilla. Approfitto di questo spazio, in cui si tratta di cose molto serie, per manifestarvi tutta la mia solidarietà e vicinanza umana per le contingenze causate dal coronavirus che, specialmente nel vostro territorio, ha colpito con crudeltà e durezza. Ciò che leggo mi avvilisce e mi addolora e spero ardentemente che tutto possa finire al più presto. Siete gente determinata e capace, avete ottime strutture e siete legati straordinariamente alla vostra bella città. A Roma si percepisce paura e smarrimento, sebbene il numero di ammalati e morti sia di molto inferiore al vostro. Personalmente ho sempre apprezzato la Lombardia e i suoi abitanti. Per un anno ho lavorato a Como e molte volte ho visitato Bergamo. Solo per inciso mi piace ricordare che i più grandi giocatori laziali, salvo qualche eccezione, sono stati lombardi. Mi sono dilungato. Forza Bergamo, resistete e non mollate di un centimetro. Vi sono vicino con il cuore. P.S. La mia Associazione Culturale ha effettuato una raccolta di denaro. La somma è stata destinata alla C.R.I. di Bergamo.

orso
16 Aprile 2020 | 19.43

Cari amici della Dea, sono un nuovo iscritto e, non essendo molto pratico di questo forum, mi presento qui nella speranza che la mia presenza venga "sopportata". Spiego il senso delle virgolette: sono romano, vivo a Roma e sono laziale. Ho intenzione, se me lo permetterete, di cercare di dissipare alcuni stereotipi che molti di voi, ritengo, hanno nei riguardi della mia società e della mia squadra. Non intendo convincervi né modificare le vostre idee in proposito, ma almeno vorrei tentare di mettere in luce alcuni aspetti oggettivi che potrebbero un minimo stemperare le frizioni esistenti tra le due realtà calcistiche in questione. Entrerò in questo appassionato sito in punta di piedi e con la massima educazione e accetterò immediatamente di uscirne se la mia presenza fosse aprioristicamente ritenuta inopportuna. Non mi sento, in questi maledetti giorni, di scrivere di Calcio. Lo farò soltanto quando la situazione sarà più tranquilla. Approfitto di questo spazio, in cui si tratta di cose molto serie, per manifestarvi tutta la mia solidarietà e vicinanza umana per le contingenze causate dal coronavirus che, specialmente nel vostro territorio, ha colpito con crudeltà e durezza. Ciò che leggo mi avvilisce e mi addolora e spero ardentemente che tutto possa finire al più presto. Siete gente determinata e capace, avete ottime strutture e siete legati straordinariamente alla vostra bella città. A Roma si percepisce paura e smarrimento, sebbene il numero di ammalati e morti sia di molto inferiore al vostro. Personalmente ho sempre apprezzato la Lombardia e i suoi abitanti. Per un anno ho lavorato a Como e molte volte ho visitato Bergamo. Solo per inciso mi piace ricordare che i più grandi giocatori laziali, salvo qualche eccezione, sono stati lombardi. Mi sono dilungato. Forza Bergamo, resistete e non mollate di un centimetro. Vi sono vicino con il cuore. P.S. La mia Associazione Culturale ha effettuato una raccolta di denaro. La somma è stata destinata alla C.R.I. di Bergamo.

EMANUELE-B
16 Aprile 2020 | 21.17
orso
16 Aprile 2020 | 19.43

Cari amici della Dea, sono un nuovo iscritto e, non essendo molto pratico di questo forum, mi presento qui nella speranza che la mia presenza venga "sopportata". Spiego il senso delle virgolette: sono romano, vivo a Roma e sono laziale. Ho intenzione, se me lo permetterete, di cercare di dissipare alcuni stereotipi che molti di voi, ritengo, hanno nei riguardi della mia società e della mia squadra. Non intendo convincervi né modificare le vostre idee in proposito, ma almeno vorrei tentare di mettere in luce alcuni aspetti oggettivi che potrebbero un minimo stemperare le frizioni esistenti tra le due realtà calcistiche in questione. Entrerò in questo appassionato sito in punta di piedi e con la massima educazione e accetterò immediatamente di uscirne se la mia presenza fosse aprioristicamente ritenuta inopportuna. Non mi sento, in questi maledetti giorni, di scrivere di Calcio. Lo farò soltanto quando la situazione sarà più tranquilla. Approfitto di questo spazio, in cui si tratta di cose molto serie, per manifestarvi tutta la mia solidarietà e vicinanza umana per le contingenze causate dal coronavirus che, specialmente nel vostro territorio, ha colpito con crudeltà e durezza. Ciò che leggo mi avvilisce e mi addolora e spero ardentemente che tutto possa finire al più presto. Siete gente determinata e capace, avete ottime strutture e siete legati straordinariamente alla vostra bella città. A Roma si percepisce paura e smarrimento, sebbene il numero di ammalati e morti sia di molto inferiore al vostro. Personalmente ho sempre apprezzato la Lombardia e i suoi abitanti. Per un anno ho lavorato a Como e molte volte ho visitato Bergamo. Solo per inciso mi piace ricordare che i più grandi giocatori laziali, salvo qualche eccezione, sono stati lombardi. Mi sono dilungato. Forza Bergamo, resistete e non mollate di un centimetro. Vi sono vicino con il cuore. P.S. La mia Associazione Culturale ha effettuato una raccolta di denaro. La somma è stata destinata alla C.R.I. di Bergamo.

orso
16 Aprile 2020 | 19.43

Cari amici della Dea, sono un nuovo iscritto e, non essendo molto pratico di questo forum, mi presento qui nella speranza che la mia presenza venga "sopportata". Spiego il senso delle virgolette: sono romano, vivo a Roma e sono laziale. Ho intenzione, se me lo permetterete, di cercare di dissipare alcuni stereotipi che molti di voi, ritengo, hanno nei riguardi della mia società e della mia squadra. Non intendo convincervi né modificare le vostre idee in proposito, ma almeno vorrei tentare di mettere in luce alcuni aspetti oggettivi che potrebbero un minimo stemperare le frizioni esistenti tra le due realtà calcistiche in questione. Entrerò in questo appassionato sito in punta di piedi e con la massima educazione e accetterò immediatamente di uscirne se la mia presenza fosse aprioristicamente ritenuta inopportuna. Non mi sento, in questi maledetti giorni, di scrivere di Calcio. Lo farò soltanto quando la situazione sarà più tranquilla. Approfitto di questo spazio, in cui si tratta di cose molto serie, per manifestarvi tutta la mia solidarietà e vicinanza umana per le contingenze causate dal coronavirus che, specialmente nel vostro territorio, ha colpito con crudeltà e durezza. Ciò che leggo mi avvilisce e mi addolora e spero ardentemente che tutto possa finire al più presto. Siete gente determinata e capace, avete ottime strutture e siete legati straordinariamente alla vostra bella città. A Roma si percepisce paura e smarrimento, sebbene il numero di ammalati e morti sia di molto inferiore al vostro. Personalmente ho sempre apprezzato la Lombardia e i suoi abitanti. Per un anno ho lavorato a Como e molte volte ho visitato Bergamo. Solo per inciso mi piace ricordare che i più grandi giocatori laziali, salvo qualche eccezione, sono stati lombardi. Mi sono dilungato. Forza Bergamo, resistete e non mollate di un centimetro. Vi sono vicino con il cuore. P.S. La mia Associazione Culturale ha effettuato una raccolta di denaro. La somma è stata destinata alla C.R.I. di Bergamo.

eziogol2
16 Aprile 2020 | 20.20
orso
16 Aprile 2020 | 19.43

Cari amici della Dea, sono un nuovo iscritto e, non essendo molto pratico di questo forum, mi presento qui nella speranza che la mia presenza venga "sopportata". Spiego il senso delle virgolette: sono romano, vivo a Roma e sono laziale. Ho intenzione, se me lo permetterete, di cercare di dissipare alcuni stereotipi che molti di voi, ritengo, hanno nei riguardi della mia società e della mia squadra. Non intendo convincervi né modificare le vostre idee in proposito, ma almeno vorrei tentare di mettere in luce alcuni aspetti oggettivi che potrebbero un minimo stemperare le frizioni esistenti tra le due realtà calcistiche in questione. Entrerò in questo appassionato sito in punta di piedi e con la massima educazione e accetterò immediatamente di uscirne se la mia presenza fosse aprioristicamente ritenuta inopportuna. Non mi sento, in questi maledetti giorni, di scrivere di Calcio. Lo farò soltanto quando la situazione sarà più tranquilla. Approfitto di questo spazio, in cui si tratta di cose molto serie, per manifestarvi tutta la mia solidarietà e vicinanza umana per le contingenze causate dal coronavirus che, specialmente nel vostro territorio, ha colpito con crudeltà e durezza. Ciò che leggo mi avvilisce e mi addolora e spero ardentemente che tutto possa finire al più presto. Siete gente determinata e capace, avete ottime strutture e siete legati straordinariamente alla vostra bella città. A Roma si percepisce paura e smarrimento, sebbene il numero di ammalati e morti sia di molto inferiore al vostro. Personalmente ho sempre apprezzato la Lombardia e i suoi abitanti. Per un anno ho lavorato a Como e molte volte ho visitato Bergamo. Solo per inciso mi piace ricordare che i più grandi giocatori laziali, salvo qualche eccezione, sono stati lombardi. Mi sono dilungato. Forza Bergamo, resistete e non mollate di un centimetro. Vi sono vicino con il cuore. P.S. La mia Associazione Culturale ha effettuato una raccolta di denaro. La somma è stata destinata alla C.R.I. di Bergamo.

SubbuteoGroup
16 Aprile 2020 | 19.38
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