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Cate
20 Marzo 2020 | 10.56
labilehc
20 Marzo 2020 | 12.20
Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

MAX67
20 Marzo 2020 | 11.39
EVAIR70
20 Marzo 2020 | 11.31
ReMo
20 Marzo 2020 | 11.30

Il percorso di questa malattia si svolge in pesantissimi episodi. La sua manifestazione taglia i contatti con la famiglia che resta esclusa dal poter accompagnare il malato, che scompare nelle corsie di un padiglione unico, saturo di pazienti ed a zero risorse per quanto concerne le apparecchiature medicali necessarie. Un'analisi della situazione, in base alle condizioni del malato e della sua età, lo avvierà al trattamento sanitario, allo smistamento sull'area nazionale od al ritorno a casa, vittima di una sentenza terminale, che si consumerà tra la pena dei congiunti e la possibilità di trasmettere loro il contagio. Chi viene avviato nel Salento, al rischio verifcatosi della morte in volo, associerà un ritorno travagliato e senza riferimenti per la famiglia. chi invece si spegnerà in corsia, sarà immediatamente richiuso ed avviato in luogi di raccolta integrativi della saturata capienza cimiteriale. La sequela di bare allineate, viene scomposta dagli automezzi militari che si sparpagliano per la penisola, allo scopo di effettuarne la cremazione. Il tutto senza il mesto, ma toccante accompagnamento dei propri affetti, cui si sostituisce la triste parvenza di un processo industriale. Scene terribili, da campi di sterminio, che ci si augura diventino rapidamente un passato, triste e lontano. Il compito di spegnere una pandemia tanto virulenta spetta a noi, nell'assolvimento diligente e responsabile di quelli che sono i primari doveri civici, verso noi e verso il prossimo, aderendo agli inviti delle autorità. Chi si estranea da tali incombenze, minimizzandone i rischi, per favorire proprie scelte personali, si rende potenziale criminale verso la salute pubblica e si merita spietate sanzioni. Senza alcun se, ne possibili ma..

Rudenko
20 Marzo 2020 | 11.28

Dirò una cosa che a molti non piacerà, a qualcuno darà fastidio.... ma non me ne frega nulla. Lo dico con cognizione di causa! 

Adesso le istituzioni, soprattutto quelle locali (regioni e comuni) stanno cercando di salvare il salvabile (quante più vite umane , il sistema sanitario e quelllo economico) in particolare nelle aree più colpite della Lombardia! 

Ma se il governo avesse dato retta a loro (confermato nelle interviste di Gori, Fontana, e sindaci tutti) di chiudere la zona della bassa valseriana subito (dichiarandola zona rossa "off limits" come fu fatto con Codogno) tutto questo sarebbe stato meno pesante ed ora, pur nella gravità dei singoli casi, avremmmo una situazione più gestibile!

Io accuso il governo di grave responsabilità politica sulle nostre morti e di inettitudine morale. E lo dico non per fare bassa polemica politica.

Lo dico perchè, riallacciandomi alle parole di Gosens, tutti noi, è vero, abbiamo all'inizio sottvalutato il problema ed i rischi ad esso connessi, consigliati da esperti che ancora oggi vanno in tv a pontificare che si tratti di normale influenza, da apprendisti stregoni che parlavano di montatura e minimizzavano il tutto (solleticando così il divertimento dei terrapiattisti e complottari del web, ottusi come pochi, per qualche like) e come ancora oggi fanno dalla quarantena nelle loro case di Roma, Firenze Napoli ecc parecchi cittadini con canzonette di cattivo gusto (non condanno le loro intenzioni, che saranno nell'animo anche buone, ma il loro pressapochismo).

Ma prima che i buoi scappassero dalle stalle di Nembro, Alzano, Cene, ecc c'era comunque, belllo evidente, il caso Codogno (e Vo' Euganeo in Veneto). Perché non si è voluto fare lo stesso!!! Perché il Governo, con una mossa haimé tragica, ha chiuso la Lombardia in una zona arancione lasciando che ci contagiassimo a vicenda!? Qualcuno può pensare che llobby e interessi abbiano malconsigliato le autorità:  può darsi (anzi, sono pure df'accordo su questo), ma allora a che servono le istituzioni, a che serve l'autorità se in ultima istanza non si assume anche la responsabilità delle decisioni prese!?

Non so se sapremo mai la storia del virus, come sia nato, sviluppato, espanso nel mondo, ma di certo sappiamo che in un piccolo pezzetto di terra lombarda qualcuno che poteva limitare il contagio quando ancora ve n'era la possibilità di farlo e se ne conoscevano le conseguenze sulla salute, ha tergiversato, non ha avuto l'autorità morale e politica necessarie! Nonostante i gridi di allarme e dolore che provenissero dai sindaci e governatori di ogni colore politico!

Barbie
20 Marzo 2020 | 09.11
Magnocavallo vive a Lovere
20 Marzo 2020 | 09.04
Riccardo88
20 Marzo 2020 | 09.03
Magnocavallo vive a Lovere
20 Marzo 2020 | 09.02