Ultimi commenti

RubenBG
02 Novembre 2025 | 18.06

Sono le 18.00 di domenica 2 novembre e mi sembra davvero impossibile che quello che ormai tutti i tifosi della Dea definiscono — nella migliore delle ipotesi — uno scarso allenatore, supponente e presuntuoso, sia ancora seduto sulla nostra panchina e non sia stato esonerato. La cosa che mi preoccupa davvero è che, alla prima stagione senza Sartori e/o senza Gasperini, sembriamo diventati un’Udinese qualunque. Ma cosa pensavano di fare prendendo Juric? Per me, con questa scelta, D’Amico e Percassi Jr. si sono giocati tutta la credibilità. Come si può pensare che un allenatore come Juric possa avere presa su un gruppo di giocatori che, presi singolarmente, hanno avuto carriere nettamente superiori alla sua? I più professionali, magari, gli hanno dato credito all’inizio — credito che però si è sgretolato in un amen, alle prime scelte non condivise dai giocatori, alle prime formazioni incomprensibili. Io, alla prima trasferta del Gasp a Marassi, c’ero. Perdemmo 2-1, eppure prendemmo a pallonate la Samp. Uscendo dallo stadio dissi ai miei amici sampdoriani: “quest’anno vi diamo venti punti”. Quella squadra, con tutti i suoi limiti individuali, aveva un’idea, era viva. Giocavamo con Raimondi braccetto, Carmona mezzala alla Ederson, Stendardo dietro, Paloschi davanti… cento volte più scarsa di questa. Ma aveva un’anima, un progetto, un futuro. Poi, sistemati i giocatori con la famosa partita di Pescara, tutto si risolse. Questa no. Questa non ha futuro perché non ha un progetto. E dopo nove anni, è la prima volta che succede. Qual è il nostro progetto oggi? Ingaggiare Juric per cosa? Per lottare per lo scudetto? Per rivincere l’Europa League? La verità, nuda e cruda, è che chi ha sostenuto la scelta di Juric — me compreso — lo ha fatto confidando che quanto costruito in passato fosse frutto della solidità della società, e non solo degli uomini che l’hanno resa grande. Ma la realtà, impietosa, ha dimostrato che i meriti di questi ultimi — Sartori, Congerton e soprattutto Gasperini — erano tutt’altro che secondari. E che senza di loro, forse, non siamo più così speciali. E quella vena, quell’oro che continuava a scorrere sotto Bergamo, si sta lentamente esaurendo. I frutti di quel lavoro stanno finendo, e non bastano più a coprire l’incompetenza dei nuovi attori.



va a tira el carel
02 Novembre 2025 | 17.14
va a tira el carel
02 Novembre 2025 | 17.14
RubenBG
02 Novembre 2025 | 18.06

Sono le 18.00 di domenica 2 novembre e mi sembra davvero impossibile che quello che ormai tutti i tifosi della Dea definiscono — nella migliore delle ipotesi — uno scarso allenatore, supponente e presuntuoso, sia ancora seduto sulla nostra panchina e non sia stato esonerato. La cosa che mi preoccupa davvero è che, alla prima stagione senza Sartori e/o senza Gasperini, sembriamo diventati un’Udinese qualunque. Ma cosa pensavano di fare prendendo Juric? Per me, con questa scelta, D’Amico e Percassi Jr. si sono giocati tutta la credibilità. Come si può pensare che un allenatore come Juric possa avere presa su un gruppo di giocatori che, presi singolarmente, hanno avuto carriere nettamente superiori alla sua? I più professionali, magari, gli hanno dato credito all’inizio — credito che però si è sgretolato in un amen, alle prime scelte non condivise dai giocatori, alle prime formazioni incomprensibili. Io, alla prima trasferta del Gasp a Marassi, c’ero. Perdemmo 2-1, eppure prendemmo a pallonate la Samp. Uscendo dallo stadio dissi ai miei amici sampdoriani: “quest’anno vi diamo venti punti”. Quella squadra, con tutti i suoi limiti individuali, aveva un’idea, era viva. Giocavamo con Raimondi braccetto, Carmona mezzala alla Ederson, Stendardo dietro, Paloschi davanti… cento volte più scarsa di questa. Ma aveva un’anima, un progetto, un futuro. Poi, sistemati i giocatori con la famosa partita di Pescara, tutto si risolse. Questa no. Questa non ha futuro perché non ha un progetto. E dopo nove anni, è la prima volta che succede. Qual è il nostro progetto oggi? Ingaggiare Juric per cosa? Per lottare per lo scudetto? Per rivincere l’Europa League? La verità, nuda e cruda, è che chi ha sostenuto la scelta di Juric — me compreso — lo ha fatto confidando che quanto costruito in passato fosse frutto della solidità della società, e non solo degli uomini che l’hanno resa grande. Ma la realtà, impietosa, ha dimostrato che i meriti di questi ultimi — Sartori, Congerton e soprattutto Gasperini — erano tutt’altro che secondari. E che senza di loro, forse, non siamo più così speciali. E quella vena, quell’oro che continuava a scorrere sotto Bergamo, si sta lentamente esaurendo. I frutti di quel lavoro stanno finendo, e non bastano più a coprire l’incompetenza dei nuovi attori.



prytz
02 Novembre 2025 | 16.38

nel mio unico commento/day, riassumo che (a mio parere) :

- Gasperini aveva da tempo logorato il rapporto, era pacifico e molto giusto che la società non andasse più avanti con lui

- Si apriva un mare di possibilità di portare candidati importanti, attratti dal livello degli ultimi anni e dalla Champions

- Non si è capito perchè si siano fatti sfuggire questa opportunità e quando la scelta - pure tardiva - cadde su Juric la delusione è stata generale e, se inizialmente la narrazione speranzosa può aver fatto breccia su molti di noi che immaginano sempre il meglio per la ns squadra, è diventato chiaro molto presto che l'uomo non ha carisma nè appeal per i giocatori stessi per svolgere questo ruolo

- Sarebbe dovuta bastare la amichevole di Colonia a capire la persona, totalmente passiva e chiusa in sè stessa durante una enorme debacle

- La partita di Parigi , la sua rassegnazione prima e dopo la partita, avrebbe dovuto convincere anche i più refrattari che per il ns. attuale livello non si poteva affidare la squadra a tale mister

- Con la partita di ieri, credo non abbia più trovato un sostenitore razionale nell'intero globo terraqueo; una partita che è stata segnata dalla sua totale passività in qualunque momento della partita, vedi i 4 minuti di recupero con lui silente ed i ns. senza toccare palla . Anche le altre squadre hanno momenti di difficoltà durante le partite, ma poi reagiscono, non mollano e le vincono al 94°

- Invece è del tutto chiaro che lui ha il suo "piano gara", che molte volte è sembrato corretto, con cui la squadra va in campo, però poi il suo lavoro finisce lì; durante le gare lui è uno spettatore del tutto passivo ed anche il piano gara stesso difficilmente cambia in momenti logici e con ancora un pò di tempo da giocare . Ora, di allenatori tanto passivi non ne ricordo nel ns campionato

- Più si avanti peggio è, tra l'altro siamo già lontanissimi da quasi tutte le squadre. E che la ns. Rosa sia forte, tra le primissime del campionato, c'è poco da obiettare ; ma la Ferrari non puoi lasciarla in mano a chi ha guidato quasi sempre una Duna 

- è peggio aspettare anche che con una prova di orgoglio si dovesse far bene e prendere punti a Marsiglia e poi vincere col Sassuolo, cosa comunque non improbabile. Vorrebbe dire ben poco, perchè quando la squadra attraversa momenti di difficoltà si è già visto che non c'è capacità di reazione dalla panchina e quindi dalla squadra.

- Non c'è da aspettare, sappiamo già tutto, ed evitiamo di far perdere altri soldi a Pagliuca e Percassi nell'attesa che il posizionamento della squadra migliori; certo qualche oscillazione in su possiamo averla, ma comunque non c'è modo di sfruttare le potenzialità della Rosa

- sono tante la gare che Juric non ha vinto per mancanza di coraggio; basta ricordare che a Torino in chiaro vantaggio non fece quei cambi che servivano per portarci sul 0 2 . E' proprio una cosa consona, lui non ci pensa neanche a barattare un pareggio con un rischio

E dunque non può esser il ns. mister .

Ammettere l'errore per la Dirigenza è così traumatico  ? Riparate i danni e riparate la tifoseria

prytz
02 Novembre 2025 | 16.38

nel mio unico commento/day, riassumo che (a mio parere) :

- Gasperini aveva da tempo logorato il rapporto, era pacifico e molto giusto che la società non andasse più avanti con lui

- Si apriva un mare di possibilità di portare candidati importanti, attratti dal livello degli ultimi anni e dalla Champions

- Non si è capito perchè si siano fatti sfuggire questa opportunità e quando la scelta - pure tardiva - cadde su Juric la delusione è stata generale e, se inizialmente la narrazione speranzosa può aver fatto breccia su molti di noi che immaginano sempre il meglio per la ns squadra, è diventato chiaro molto presto che l'uomo non ha carisma nè appeal per i giocatori stessi per svolgere questo ruolo

- Sarebbe dovuta bastare la amichevole di Colonia a capire la persona, totalmente passiva e chiusa in sè stessa durante una enorme debacle

- La partita di Parigi , la sua rassegnazione prima e dopo la partita, avrebbe dovuto convincere anche i più refrattari che per il ns. attuale livello non si poteva affidare la squadra a tale mister

- Con la partita di ieri, credo non abbia più trovato un sostenitore razionale nell'intero globo terraqueo; una partita che è stata segnata dalla sua totale passività in qualunque momento della partita, vedi i 4 minuti di recupero con lui silente ed i ns. senza toccare palla . Anche le altre squadre hanno momenti di difficoltà durante le partite, ma poi reagiscono, non mollano e le vincono al 94°

- Invece è del tutto chiaro che lui ha il suo "piano gara", che molte volte è sembrato corretto, con cui la squadra va in campo, però poi il suo lavoro finisce lì; durante le gare lui è uno spettatore del tutto passivo ed anche il piano gara stesso difficilmente cambia in momenti logici e con ancora un pò di tempo da giocare . Ora, di allenatori tanto passivi non ne ricordo nel ns campionato

- Più si avanti peggio è, tra l'altro siamo già lontanissimi da quasi tutte le squadre. E che la ns. Rosa sia forte, tra le primissime del campionato, c'è poco da obiettare ; ma la Ferrari non puoi lasciarla in mano a chi ha guidato quasi sempre una Duna 

- è peggio aspettare anche che con una prova di orgoglio si dovesse far bene e prendere punti a Marsiglia e poi vincere col Sassuolo, cosa comunque non improbabile. Vorrebbe dire ben poco, perchè quando la squadra attraversa momenti di difficoltà si è già visto che non c'è capacità di reazione dalla panchina e quindi dalla squadra.

- Non c'è da aspettare, sappiamo già tutto, ed evitiamo di far perdere altri soldi a Pagliuca e Percassi nell'attesa che il posizionamento della squadra migliori; certo qualche oscillazione in su possiamo averla, ma comunque non c'è modo di sfruttare le potenzialità della Rosa

- sono tante la gare che Juric non ha vinto per mancanza di coraggio; basta ricordare che a Torino in chiaro vantaggio non fece quei cambi che servivano per portarci sul 0 2 . E' proprio una cosa consona, lui non ci pensa neanche a barattare un pareggio con un rischio

E dunque non può esser il ns. mister .

Ammettere l'errore per la Dirigenza è così traumatico  ? Riparate i danni e riparate la tifoseria

firefox78
02 Novembre 2025 | 17.32
uallaualla
02 Novembre 2025 | 17.25

Vi faccio solo grandissimi complimenti, per quanto mi riguarda fate tutti un lavoro enorme, Otis Paglia e gli altri inclusi, e siete la fonte principale di informazione sull'Atalanta. Non ci sono dubbi.

Juric è sicuramente una brava persona. E' intellettualmente onesto, diretto, sincero, non parac..o come tanti altri. Questo gli va riconosciuto.

Allo stesso tempo, Juric sta dimostrando di essere quello che è sempre stato, un allenatore di medio livlello per squadre senza pretese. Questo è il suo curriculum sportivo, le sue squadre non hanno mai esaltato per la proposta di gioco, ed hanno sempre pensaro più a non prendere gol che a farne uno più dell'avversario. Il fatto che sia un discepolo di Gasperini non vuole dire atuomaticamente che ne sia il clone, ed infatti sportivamente parlando ne è la brutta copia. Non è l'allenatore giusto per quello che l'Atalanta è diventata, sempre che si voglia mantenere questo livello faticosamente raggiunto in 9 anni con risultati sportivi ed economici straordinari ed onestamente impensabili.

Quindi i principali responsabili di questa situazione sono coloro che ostinatamente l'hanno scelto, pur essendo addetti ai lavori e quindi ben consci del suo curriculum sportivo: Tony D'Amico e Luca Percassi, che voleva dimostrare di essere più bravo di Gasperini. Bene, con questa scelta arrogante e totalmente sbagliata ci hanno tolto quei pochi dubbi che avevamo su chi avesse la maggiore percentuale di meriti. Come sempre il pesce puzza sempre dalla testa, e le responsabilità maggiori sono sempre in capo a chi comanda ed ha l'onere di prendere le decisioni.

Juruc va cambiato quanto prima perché semplicemente inadatto a guidare una squadra del livello dell'Atalanta. Non capisco minimamente cosa si stia aspettando, quello che abbiamo visto in 13 partite ufficiali è chiaro, per me doveva essere esonerato su due piedi ieri sera.

Mi auguro che Antonio Percassi e Steven Pagliuca prendan in mano la situazione e non permettano che venga commesso un ulteriore grave errore.

Sempre che la priorità della proprietà sia mantenere il livello raggiunto (ma se così non fosse non si spiegherebbero le scelte manageriali e di investimento che sono state fatte, New Balance incluso).

Questo il mio pensiero, rispettoso delle opinioni di chi è in dissenso, ma che deve essere altrettanto rispettato in quanto la discussione deve essere democratica.

Orobica Team
02 Novembre 2025 | 17.11
Purtroppo non lo scrivo con piacere,  neppure con rabbia, ma consapevole lucidità .  C'è una frase che più di tutte inquadra alla perfezione ciò eravamo diventati, e come venivamo visti da chi abbiamo incontrato in questi ultimi anni che ci hanno visti protagonisti nei campi  nazionali e in tutta Europa. GIOCARE CONTRO L'ATALANTA È COME ANDARE DAL DENTISTA. Non è la classica frase di circostanza, che sentiamo in ogni intervista o conferenza che accompagna una partita di calcio, e che viene usata per tutte le squadre, ma una definizione perfetta e vera , coniata ad hoc per noi  tra l'altro da uno che sa  il fatto suo in materia. Definizione che poi ovviamente tutti hanno preso in prestito, perché perfetta , e con un po' di presunzione direi anche invidiata , al punto da portarci a  diventare modello o riferimento  e da  provare a  copiare ,  ripeto , provare . È 118 anni che esistiamo , e non penso che prima di questi ultimi anni gloriosi non si sia provato o voluto  diventare  quel modello, e tantomeno non sono a conoscenza di  istruzioni codificate che se seguite portino a tali risultati.  È stato l'insieme di più fattori, e tutti importanti, ma che non sono piovuti dal cielo. Il rammarico e il dispiacere che  personalmente ho  , è dato dall' impressione che non si sia  tutelato questo " modello" per un pizzico di presunzione ( da parte di tutte le componenti) cosa che tra l'altro non è tipicamente bergamasca .  Tante sono state le componenti che si incastrarono allora , non è una unica che non funziona adesso.  Chi  guida questa società ha tutti gli strumenti per fare le giuste valutazioni , e anche se non saremo più dentisti, che provino  a trovare la medicina che guarisca o plachi il malessere che purtroppo ora sentiamo noi , e non chi ci gioca contro.  Sempre forza DEA 
amigosincero
02 Novembre 2025 | 16.53

Visto che come tutti ho a disposizione un solo commento voglio sfruttarlo per qualcosa di utile, ovvero raccontare una favola, buona per essere narrata ai vostri figli o nipoti, o anche per voi. Da leggere stasera, quando un giorno è appena finito e un nuovo giorno è appena cominciato.

I TRE PORCELLINI 🐷🐷🐷

C’erano una volta tre porcellini, Timmy, Tommy e Gimmy che abitavano tutti ancora nella casa della mamma.

Un giorno la mamma disse loro – siete ormai grandicelli ragazzi miei, penso sia ora che prendiate ognuno di voi la vostra strada e costruiate ognuno la propria casetta!

I tre porcellini, seppur a malincuore, sapevano che era la cosa giusta da fare, erano diventati finalmente grandi e così si fecero forza e prepararono ognuno il proprio bagaglio.

Timmy fece un fagotto con tutti i suoi dolci e il flauto che amava tanto suonare. Tommy riempì di giocattoli una borsa assieme al suo caro violino. Gimmy invece preparò la sua cassetta degli attrezzi con tutto ciò che gli sarebbe servito per costruire una solida casetta.

Così si prepararono, salutarono la mamma che augurò loro buona fortuna, e si incamminarono allegri e felici per il sentiero. – Fate attenzione al lupo cattivo! – si raccomandò tanto la mamma mentre li salutava con una lacrimuccia agli occhi.

I tre porcellini sorrisero, la salutarono ancora e proseguirono nel loro cammino. Ma dalla collina, nascosto tra i cespugli, qualcuno stava osservando la scena, qualcuno a cui piacevano tanto i porcellini, soprattutto con contorno di patate arrosto… era il Lupo Cattivo!

Dopo un po’ che i tre porcellini camminavano allegramente Gimmy disse: – Io mi fermerò qui per costruire la mia casetta, qui vicino c’è un ruscello e questi begli alberi mi faranno ombra nei mesi caldi.

– Va bene – risposero gli altri due – noi continuiamo a camminare! Gimmy li salutò e cominciò a costruire la sua casetta.

Poco dopo Anche Tommy decise di fermarsi – io costruirò la mia casetta qui, dove ci sono tutti questi rami di legno già pronti per essere tagliati, così costruirò la mia casetta di legno! – Va bene fratellino mio, io proseguo sul sentiero, a presto!

Timmy quindì salutò Tommy e continuò a camminare, finché non vide un bel covone di paglia dorata essiccata al sole. – Potrei costruire la mia casetta con quella paglia, ci metterei pochissimo così poi potrei subito andare a giocare! – disse, e così fece.

In quattro e quattr’otto, con qualche rametto qua e là, la casetta di paglia era pronta, così potè subito uscire in giardino e mettersi a suonare il suo amato flauto.

Anche Tommy ormai aveva ultimato la sua casetta. Non era molto robusta perché per fare presto e poter andare a divertirsi nei prati, aveva deciso di inchiodare le assi di legna in fretta e furia, giusto per arrivare al tetto e ripararsi dalla pioggia in caso di intemperie. Non appena finì, prese il violino e cominciò a suonare.

L’ultimo a finire il suo lavoro fu Gimmy, che lavorò fino a sera per costruirsi la sua robusta casetta di mattoni con una bella porta in legno e una grossa serratura.

Ci fece perfino un bel caminetto, per non patire il freddo nelle lunghe giornate invernali. Solo allora si godette il meritato riposo.

Il giorno seguente, il Lupo Cattivo, che aveva spiato i tre porcellini per tutto il giorno precedente, si presentò alla casetta di paglia di Timmy e disse con la sua vociona: – Porcellino, porcellino, posso entrare un momentino?

Ma Timmy, che si ricordava bene delle parole della mamma guardò fuori dalla finestra e disse: – Non sono mica matto! Tu sei il Lupo Cattivo! – e chiuse anche la finestra pensando così di essere al sicuro.

Ma il Lupo Cattivo si mise a ridere e preso un gran respiro si mise a soffiare così forte sulla casetta di Timmy, che la paglia volò via, e della casetta non rimase nulla… Timmy corse via più forte che poteva e raggiunse Tommy nella sua casetta di legno.

– Il Lupo Cattivo con un gran soffio ha fatto volar via la mia casetta! – Non ti preoccupare – rispose Tommy – puoi rimanere nella mia casetta di legno.

Ma poco dopo il Lupo bussò anche lì: – Porcellino, porcellino, posso entrare un momentino? I due capirono subito che si trattava del Lupo Cattivo e risposero in coro: – Non siamo mica matti! Tu sei il Lupo Cattivo!

Ma il Lupo Cattivo si mise a ridere e, preso un gran respiro, si mise a soffiare così forte che anche la casetta di Tommy, con le assi di legno inchiodate in tutta velocità, volò via…

Timmy e Tommy corsero via a perdifiato e andarono da Gimmy, che li accolse subito. – Tranquilli fratellini miei, questa è una solida casa di mattoni, e il Lupo non riuscirà a spazzarla via.

Infatti poco dopo arrivò il Lupo Cattivo. – Porcellino, porcellino, posso entrare un momentino? – Non siamo mica matti! – risposero i tre in coro.

Ma il Lupo Cattivo si mise a ridere e, preso un gran respiro, si mise a soffiare forte, ma così forte che… non successe nulla. La casetta di mattoni era ancora lì.

Il lupo allora provò e riprovò, ma niente, neanche uno scricchiolio. – Entrerò dal camino! – disse, e con un balzo era già sul tetto. Gimmy capì cosa aveva in mente di fare il Lupo e quindi preparò un gran pentolone di acqua bollente sul fuoco del camino, così quando il Lupo Cattivo si calò giù dal camino finì dritto in pentola!

Il Lupo gridò dal dolore e scappò via su per la canna fumaria del camino con la coda tutta scottata!

Da quel giorno nessuno dei 3 porcellini vide mai più il Lupo Cattivo. Anche Timmy e Tommy decisero di rimboccarsi le maniche e costruire ognuno una bella casa di mattoni proprio accanto a quella di Gimmy, così tutti i giorni potevano suonare e ballare:

“Siam tre piccoli porcellini siamo tre fratellini. Mai nessuno ci dividerà tra-lalla-la-là”

⚜️ Fine della fiaba ⚜️

prytz
02 Novembre 2025 | 16.38

nel mio unico commento/day, riassumo che (a mio parere) :

- Gasperini aveva da tempo logorato il rapporto, era pacifico e molto giusto che la società non andasse più avanti con lui

- Si apriva un mare di possibilità di portare candidati importanti, attratti dal livello degli ultimi anni e dalla Champions

- Non si è capito perchè si siano fatti sfuggire questa opportunità e quando la scelta - pure tardiva - cadde su Juric la delusione è stata generale e, se inizialmente la narrazione speranzosa può aver fatto breccia su molti di noi che immaginano sempre il meglio per la ns squadra, è diventato chiaro molto presto che l'uomo non ha carisma nè appeal per i giocatori stessi per svolgere questo ruolo

- Sarebbe dovuta bastare la amichevole di Colonia a capire la persona, totalmente passiva e chiusa in sè stessa durante una enorme debacle

- La partita di Parigi , la sua rassegnazione prima e dopo la partita, avrebbe dovuto convincere anche i più refrattari che per il ns. attuale livello non si poteva affidare la squadra a tale mister

- Con la partita di ieri, credo non abbia più trovato un sostenitore razionale nell'intero globo terraqueo; una partita che è stata segnata dalla sua totale passività in qualunque momento della partita, vedi i 4 minuti di recupero con lui silente ed i ns. senza toccare palla . Anche le altre squadre hanno momenti di difficoltà durante le partite, ma poi reagiscono, non mollano e le vincono al 94°

- Invece è del tutto chiaro che lui ha il suo "piano gara", che molte volte è sembrato corretto, con cui la squadra va in campo, però poi il suo lavoro finisce lì; durante le gare lui è uno spettatore del tutto passivo ed anche il piano gara stesso difficilmente cambia in momenti logici e con ancora un pò di tempo da giocare . Ora, di allenatori tanto passivi non ne ricordo nel ns campionato

- Più si avanti peggio è, tra l'altro siamo già lontanissimi da quasi tutte le squadre. E che la ns. Rosa sia forte, tra le primissime del campionato, c'è poco da obiettare ; ma la Ferrari non puoi lasciarla in mano a chi ha guidato quasi sempre una Duna 

- è peggio aspettare anche che con una prova di orgoglio si dovesse far bene e prendere punti a Marsiglia e poi vincere col Sassuolo, cosa comunque non improbabile. Vorrebbe dire ben poco, perchè quando la squadra attraversa momenti di difficoltà si è già visto che non c'è capacità di reazione dalla panchina e quindi dalla squadra.

- Non c'è da aspettare, sappiamo già tutto, ed evitiamo di far perdere altri soldi a Pagliuca e Percassi nell'attesa che il posizionamento della squadra migliori; certo qualche oscillazione in su possiamo averla, ma comunque non c'è modo di sfruttare le potenzialità della Rosa

- sono tante la gare che Juric non ha vinto per mancanza di coraggio; basta ricordare che a Torino in chiaro vantaggio non fece quei cambi che servivano per portarci sul 0 2 . E' proprio una cosa consona, lui non ci pensa neanche a barattare un pareggio con un rischio

E dunque non può esser il ns. mister .

Ammettere l'errore per la Dirigenza è così traumatico  ? Riparate i danni e riparate la tifoseria

marcodea61bg
02 Novembre 2025 | 15.07

Condivido quanto detto da Otis. L'unico punto che non mi trova d'accordo è che la rosa sia da 3°-4° posto. Non sono i soldi spesi a determinare la bontà degli acquisti. Abbiamo (giustamente visto la cifra) venduto il capocannoniere che con i suoi 25 goal ci ha permesso di vincere parecchie partite e di arrivare terzi. Analizziamo gli acquisti del 2025: Maldini, Posch, Sulemana, Krstovic, Musah, Zalewski, Ahanor. Secondo me l'unico valido è Ahanor ma ha 17 anni. Con gli altri acquisti e senza le trovate del Gasp le aspettative devono essere ridimensionate. Il primo problema secondo me è che la dirigenza ha grandi lacune in fase di acquisto giocatori, spende tanto ma compra giocatori non adatti al gioco dell'Atalanta e al livello delle nostre competizioni (Champions). Prima di mettere in discussione Juric sarebbe da fare un dibattito su Luca e D'Amico. Ieri abbiamo giocato con l'Udinese che ogni anno vende i giocatori migliori ma sa acquistare giocatori funzionali al progetto. Per concludere sono d'accordo che i nostri non hanno un gioco, sembra non sappiano cosa fare e come muoversi in campo, ieri camminavano in campo. Nelle prossime due partite Juric deve dimostrare di essere in grado di risollevare la squadra dandole un'identità di gioco e una cattiveria agonistica che fino a oggi non si sono viste. E' pur vero che da inizio 2025 stiamo vedendo la controfigura di Ederson, De Roon ne ha 34 e si vede, i difensori hanno i piedi di piombo e quando una squadra ci aggredisce basso andiamo in panico, in attacco qualcuno è in ritardo di condizione e qualcuno è tanto scarso, ma per il bene nostro e soprattutto per il suo futuro Juric qualcosa si deve inventare. Fosse per me, visto che è il primo anno che abbiamo abbondanza di centrocampisti, proverei con un  3/5/2


Lorentz
02 Novembre 2025 | 14.21

Per me ieri le colpe sono sia di chi è sceso in campo e chi li ha fatti scendere in campo.


Mi spiego, con l'Udinese sono 3 anni che soffriamo tremendamente (erano due anni di fila che là la sfangavamo tra gol allo scadere e pali a porta vuota) soprattutto fisicamente facciamo spesso una fatica assurda.  Per questo non mi capacito andare a giocarla con 3 "leggerini" come Kamaldeen, Samardzic e Zalewski, che infatti sono stati i peggiori.  A questo si aggiungono i cambi tardivi, anche solo per dare un segnale che bisognava cambiare atteggiamento andavano fatti prima.


Allo stesso tempo, chi è sceso in campo non ha dimostrato di seguire i famosi dettami della maglia sudata, che per quanto mi riguarda è sempre stata la cosa più importante.  A questo si aggiunge una serie di errori tecnici inspiegabili, tipo passaggi da 2 m sbagliati, controlli di palla senza pressione difettosi, scelte inspiegabili (Kamaldeen che prova un tiro al volo ciccandola come un ragazzino al campetto). Il tutto con l'impressione ormai palese che l'ambiente  non ha più quella serenità che solo 14 giorni fa (2 settimane, sembra l'anno scorso) sembrava aver finalmente trovato, vedasi il clima pre-Lazio, che era giustamente più rilassato ma anche e soprattutto fiducioso. 


Ovviamente nel caso pagherà l'allenatore, funziona così, specialmente in Italia.  Ci può anche stare, umanamente mi spiacerebbe francamente, ma se effettivamente la squadra non lo segue e non riesce a tenerli sul pezzo, una guida nuova può servire.  Ma ripeto, mi aspetto di più da chi scende in campo, sia a livello tecnico che, soprattutto, a livello di voglia e attaccamento.  Se manca quello, segare l'allenatore sarà solo un palliativo che renderà felice per qualche settimana i vari odiatori seriali, fino a quando non troveranno il prossimo capro espiatorio.


Adoma Atalanta

fab68
02 Novembre 2025 | 13.50
emil
02 Novembre 2025 | 14.39
Lorentz
02 Novembre 2025 | 14.21

Per me ieri le colpe sono sia di chi è sceso in campo e chi li ha fatti scendere in campo.


Mi spiego, con l'Udinese sono 3 anni che soffriamo tremendamente (erano due anni di fila che là la sfangavamo tra gol allo scadere e pali a porta vuota) soprattutto fisicamente facciamo spesso una fatica assurda.  Per questo non mi capacito andare a giocarla con 3 "leggerini" come Kamaldeen, Samardzic e Zalewski, che infatti sono stati i peggiori.  A questo si aggiungono i cambi tardivi, anche solo per dare un segnale che bisognava cambiare atteggiamento andavano fatti prima.


Allo stesso tempo, chi è sceso in campo non ha dimostrato di seguire i famosi dettami della maglia sudata, che per quanto mi riguarda è sempre stata la cosa più importante.  A questo si aggiunge una serie di errori tecnici inspiegabili, tipo passaggi da 2 m sbagliati, controlli di palla senza pressione difettosi, scelte inspiegabili (Kamaldeen che prova un tiro al volo ciccandola come un ragazzino al campetto). Il tutto con l'impressione ormai palese che l'ambiente  non ha più quella serenità che solo 14 giorni fa (2 settimane, sembra l'anno scorso) sembrava aver finalmente trovato, vedasi il clima pre-Lazio, che era giustamente più rilassato ma anche e soprattutto fiducioso. 


Ovviamente nel caso pagherà l'allenatore, funziona così, specialmente in Italia.  Ci può anche stare, umanamente mi spiacerebbe francamente, ma se effettivamente la squadra non lo segue e non riesce a tenerli sul pezzo, una guida nuova può servire.  Ma ripeto, mi aspetto di più da chi scende in campo, sia a livello tecnico che, soprattutto, a livello di voglia e attaccamento.  Se manca quello, segare l'allenatore sarà solo un palliativo che renderà felice per qualche settimana i vari odiatori seriali, fino a quando non troveranno il prossimo capro espiatorio.


Adoma Atalanta

Lorentz
02 Novembre 2025 | 14.21

Per me ieri le colpe sono sia di chi è sceso in campo e chi li ha fatti scendere in campo.


Mi spiego, con l'Udinese sono 3 anni che soffriamo tremendamente (erano due anni di fila che là la sfangavamo tra gol allo scadere e pali a porta vuota) soprattutto fisicamente facciamo spesso una fatica assurda.  Per questo non mi capacito andare a giocarla con 3 "leggerini" come Kamaldeen, Samardzic e Zalewski, che infatti sono stati i peggiori.  A questo si aggiungono i cambi tardivi, anche solo per dare un segnale che bisognava cambiare atteggiamento andavano fatti prima.


Allo stesso tempo, chi è sceso in campo non ha dimostrato di seguire i famosi dettami della maglia sudata, che per quanto mi riguarda è sempre stata la cosa più importante.  A questo si aggiunge una serie di errori tecnici inspiegabili, tipo passaggi da 2 m sbagliati, controlli di palla senza pressione difettosi, scelte inspiegabili (Kamaldeen che prova un tiro al volo ciccandola come un ragazzino al campetto). Il tutto con l'impressione ormai palese che l'ambiente  non ha più quella serenità che solo 14 giorni fa (2 settimane, sembra l'anno scorso) sembrava aver finalmente trovato, vedasi il clima pre-Lazio, che era giustamente più rilassato ma anche e soprattutto fiducioso. 


Ovviamente nel caso pagherà l'allenatore, funziona così, specialmente in Italia.  Ci può anche stare, umanamente mi spiacerebbe francamente, ma se effettivamente la squadra non lo segue e non riesce a tenerli sul pezzo, una guida nuova può servire.  Ma ripeto, mi aspetto di più da chi scende in campo, sia a livello tecnico che, soprattutto, a livello di voglia e attaccamento.  Se manca quello, segare l'allenatore sarà solo un palliativo che renderà felice per qualche settimana i vari odiatori seriali, fino a quando non troveranno il prossimo capro espiatorio.


Adoma Atalanta

giamma63
02 Novembre 2025 | 13.59
estateindiana
02 Novembre 2025 | 13.48
beernez3
02 Novembre 2025 | 13.20

A mente fredda vorrei analizzare la partita di ieri. Partiamo da un dato che da solo basterebbe a riassumere tutto: zero tiri in porta contro la peggior difesa della Serie A. Già questo rende evidente il non-gioco del nostro mister mediocre, Juric. Ma vorrei soffermarmi su un dettaglio che noto fin dall’inizio della stagione, e che ieri a Udine ho potuto vedere chiaramente dal settore ospiti: il riscaldamento pre-partita. Ogni volta entriamo in campo almeno dieci minuti dopo gli avversari, e questo è già di per sé un errore concettuale: significa prepararsi peggio, arrivare più “freddi” al fischio d’inizio. Poi, per cinque o dieci minuti, fanno quel solito esercizio di fraseggio sterile nella metà campo, per poi arrivare a una conclusione. Peccato che non ci sia nessuno a difendere! È un allenamento “da oratorio”, completamente inutile ai fini della partita. Infatti poi, quando in campo trovi difensori veri che ti aggrediscono, non riesci a costruire nulla: possesso palla orizzontale, lento, prevedibile, da sinistra a destra senza mai un guizzo, mai un tiro. Vuoi farlo quel tipo di esercizio? Bene, metti i panchinari con la pettorina gialla a difendere, altrimenti non serve assolutamente a nulla. Poi, veniamo alla partita: ci hanno distrutti fisicamente. L’Udinese correva il triplo, arrivava prima su ogni pallone. E parliamo dell’Udinese, una squadra che mercoledì è stata presa a pallonate dalla Juventus mediocre di Brambilla! E Juric cosa ci dice dopo la partita? Che bisogna “guardare la prestazione e non il risultato”. Ma per favore. In un certo senso, però, sono quasi contento di aver perso. Mi spiego: se avessimo pareggiato all’ultimo, ci sarebbe stata la solita scusa dell’“imbattibilità”, come se contasse qualcosa essere imbattuti con 2 vittorie e 8 pareggi. Almeno, con questa sconfitta, forse qualcuno a Zingonia si sveglia. La verità è che ormai l’esonero appare inevitabile. Mercoledì, al Vélodrome, contro il Marsiglia del bresciano De Zerbi, prevedo una scoppola sonora, e domenica col Sassuolo il solito pareggio insipido. Per me Juric andrebbe esonerato oggi stesso, senza pensarci due volte. E chiudo con una frase che purtroppo mi esce dal cuore: Luca Percassi si dovrebbe vergognare per la gestione disastrosa di quest’ultimo anno. Avete smontato una macchina perfetta e l’avete sostituita con un rottame. Onore a me e agli altri 900 fratelli atalantini che ieri sono giunti fino a Udine: tifo incessante, cori potenti, a tratti superiori perfino alla curva di casa, nonostante una squadra priva di qualunque spirito guerriero.

Recluso125
02 Novembre 2025 | 12.50

La situazione attuale va al di là della singola gara (buona o pessima). Mister Juric soffre una evidente mancanza di personalità e non è ovviamente in grado di trasmettere ciò che non ha. Non conferisce a giocatori e alla squadra il pressante timore (reverenziale) di chi deve lottare ogni giorno per guadagnarsi la convocazione altrimenti finisce tutto l’anno in tribuna con rischio di compromissione della carriera sportiva. Timore che si traduce in costante impegno e rabbia agonistica per dimostrare sempre il proprio valore, di voler giocare, di voler migliorare costantemente, di entrare in campo con testa concentrata sulla partita, con caparbietà e forte desiderio di raggiungere lo scopo prefissato (giocare bene e vincere con i compagni tutti assieme). Paradossalmente trasmette il messaggio contrario. Se fai bene, cazzo siamo l'Atalanta e devo gestire la squadra, quindi anche posso lasciarti fuori. Vedi Brescianini e Lookman a Udine dopo aver fatto una grande partita tre giorni prima con il Milan. Troppe varianti di formazione iniziale, non giustificati da indisponibilità fisica, che sembra messa in campo alla rinfusa, come se stesse sperimentando o seguisse il mero principio di meccanica rotazione (si ruota perché ne ho tanti a disposizione). E’ questo è indice di improvvisazione e mancanza di personalità. Per questo va rapidamente esonerato, perché questa situazione non migliorerà e il declino della squadra sarà inarrestabile. Domani sera facilmente ci troveramo al 14esimo posto su 20. Forza Atalanta, non ti lasceremo mai. Risorgi con una nuova guida tecnica autorevole, con personalità e già vincitore altrove (titolata)!

Alpeggio
02 Novembre 2025 | 06.40
chevaldes
02 Novembre 2025 | 10.26

Concordo su tutto, ma la rosa fantastica non la vedo quindi la colpa maggiore è della società che compra i giocatori e sceglie chi li deve allenare.

Mesi di mercato con nomi di livello e soldi a palate per poi ritrovarsi con Krstovic che al momento è inadatto, zalewski non può difendere (non ha né movimenti né fisico), sulemana ieri è scappato 3 volte alle spalle del difensore e per 3 volte è riuscito a sbagliare lo stop e farsi recuperare,può sostituire Lookman? Samardzic ha 2 marce in meno rispetto a quelle che servirebbero, Scamacca in fase di recupero dopo 1 anno fermo (voglio essere buono). Maldini punto di domanda.

Reparto esterni Zappacosta(33anni) è ancora quello che garantisce un rendimento tecnico/tattico/atletico accettabile.

Centrali di centrocampo DeRoon (34anni) Ederson Pasalic, quanti anni sono che si dice serva un sostituito forte (brescianini e musah/sulemana non li considero visto che non li considerano i mister in panchina)

Ieri poi a sinistra avevamo djimsiti zalewski sulemana, tutti di piede destro

A questo aggiungo le indicazioni del mister di fare retropassaggio a Carnesecchi x almeno 60 minuti a partita, i centrocampisti scendono al posto dei difensori per iniziare l' azione e poi fanno un passaggio laterale di 7 10 metri che potrebbero fare benissimo anche i difensori, col pallone che va talmente piano che sembra stiano calciando una palla medica.

Fine dello sfogo confuso, in sintesi società purtroppo colpevole delle scelte che ci stanno riportando indietro 10 anni.


Mickfury
02 Novembre 2025 | 10.16

Mi riaggancio a quanto ho scritto ieri per dire che in una situazione del genere, il silenzio societario (che per altre questioni ho avvallato) è imbarazzante la, e mi crea un forte fastidio.

Ovviamente sappiamo tutti chi sono i colpevoli della preannunciata (da tutta Italia) catastrofe.

I responsabili hanno pure dato un contratto a Juric di due anni a cifre da top allenatore, ma perché? Io non me ne capacito, cosa ha fatto in carriera , oltre al disastroso scorso anno.

Passiamo a una considerazione tattica, non voglio ergermi ad esperto in materia, non penso nessuno qui dentro abbia studiato a Coverciano, ma purtroppo ci sono cose lampanti.

In fase di possesso i nostri due centrocampisti si schiacciano sulla linea dei difensori per fare un possesso palla sterile, inutile e lento, si creano due linee tra difesa e attacco, senza centrocampo, con tutti i giocatori immobili. 

Risultato 61% di possesso e zero tiri in porta.

Pasalic da centrocampista offensivo di inserimento, è diventato un regista basso imprescindibile.

Gestione dei cambi ancora una volta insensata e disastrosa.

Volevo chiudere con un'altra considerazione che secondo me è un punto centrale dell'inettitudine della persona in panchina, la gestione dei giocatori e della rosa, che sembra del tutto casuale.

Brescianini nostro uomo più in forma, che gli ha salvato il culo a Cremona, entrato con il Milan ha dato un grande contributo, ieri inspiegabilmente in panchina (per samardzic????? O per quel centrocampo abulico).

Hai avuto la fortuna (per gli infortuni) di scoprire Ahanor e ancora ieri in panchina, tra Slavia, Cremona, Milan e Udine 3 panchine, ma perché? Perché? Uno giovane forte, molto forte, deve sempre giocare, soprattutto nella partita con lo slavia dove sapevi che avresti costantemente attaccato con loro chiusi, dove sapevi che ti sarebbe servita la spinta dei difensori metti Jimmy e non lui? Per poi lasciarlo in panca a Cremona? 

Pasalic (che io stimo), diventato l'unico giocatore insostituibile e in regia, purtroppo ho quel dubbio che non riesco a togliermi, che il mister lo veneri solo perché è di Spalato come lui.

Maldini abbiamo perso i primi mesi a vederlo titolare, per poi non metterlo più in campo tranne 8 minuti con la Lazio per bruciarlo definitivamente.

Mi fermo qui potrei andare avanti tutto il giorno 

madonna
02 Novembre 2025 | 04.02
MacchiaNeroBlu
02 Novembre 2025 | 07.40
Papu10
02 Novembre 2025 | 05.01

Ma che senso ha? Appena le cose vanno male si toglie la libertà di esprimere le proprie idee in maniera civile?

Limitate quelli che usano toni sbagliati. 

Decisione sbagliata questa, mi piacerebbe sapere in cosa tutelate noi limitandoci ad un commento?

Mi tutelate dal fatto che così devo sorbirmi tutta la stagione questo mister che non ha ancora capito che è stato “miracolato” a ritrovarsi in mano una squadra così forte che era abituata a vincere facendo del suo gioco il pressing alto, asfissiante e che giocava solo che in verticale , e invece pensa bene di farla andare a due all’ora, giocate solo orizzontali e senza fargli tirare fuori la grinta. 

Mettiamoci anche che non ci sono più giocatori come il Papu, Ilicic, Muriel che vedevano giocate che solo loro vedevano in partite così chiuse e siamo apposto. 

Lookman dopo mesi a mangiare lo schifo (per colpa sua) l’abbiamo appena ritrovato con il gol e lo lasci in panchina, CDK il più in forma idem. 

Samardzic un altro che è in serie A senza sapere neanche lui come, a guardare la voglia neanche nei dilettanti riuscirebbe a giocare. 

Sulemana i 100 metri in atletica li vince facilmente, ma a calcio bisogna saper giocare con il pallone, sto ancora cercando di capire cosa volesse fare su quel pallone che gli è arrivato quando era da solo in area!!

Dopo il Gasp si sapeva che sarebbe stata durissima (ancora non capisco perché non gli hanno almeno fatto credere che avremmo puntato a migliorarci ancora e lui sarebbe rimasto) ma si doveva prendere un vincete con autorità, la scelta è stata sbagliata. 

Ora o Juric capisce che deve far rendere  massimo i 16/18 giocatori più forti e far giocare solo loro e bene , oppure l’Europa ce la sogniamo!!

E-E-Evair
02 Novembre 2025 | 01.22

Si stanno molto sopravvalutando le colpe di I.J., che ne ha parecchie, ma anche nel gruppo squadra non si scherza.

Chiaro che il.problema più grosso è Lui.

Lo definirei Freezzato, Paralizzato, inerme nel gestire la partite. Subisce passivamente senza un cambio di ritmo, un'idea divergente. Sembra quasi che decida prima a prescindere e quello che succede non lo scalfisce ...e questo è segno di poca intelligenza purtroppo...

È il classico caso dove l'Allievo non ha superato il Maestro,  ha imparato le cose base ma le esegue solo a mò di compitino, senza metterci pepe o adattamenti. 

Solo una degli ultimi casi di Paralisi: il giocatore che ti ha dato più energia martedì è Brescianini, manca De Roon e cosa fa? ...per non disturbare le gerarchie ...ederson pasalic in mezzo (ha eseguito il compitino base, senza lettura). Ma ce ne sono mille altri (tipo cambiare qualcuno dopo 20 minuti ieri come il Vate con Rigoni per esempio). Brutti segnali.

Detto questo: quando finisce un  ciclo andrebbero cambiati più giocatori,  è la base del cambiamento.  Altrimenti pance piene e quel relax dopo la cura Gasp ti arriva.

Io non sono un tecnico ma il cuore della squadra è il centrocampo. Qualcuno mi sa spiegare come mai è così molle? In campo ci stanno i giocatori,  e perché non hanno più il dominio,  il controllo? Cosa è successo? Cosa è  cambiato? Non basta dire Juric.

Io la scorsa estate avrei preso un Under 40  ad allenare, non ho nomi e non saprei,  ma mi sarebbe piaciuto un giovane, italiano o estero non cambiava (gli addetti ne hanno di nomi). Qualcuno su cui puntare e investire, su cui scommettere ma con tanta fame. 

È arrivato Juric e sostengo Juric ma è stata una scelta poco coraggiosa ...in Paralisi anche quella. Però per lui è l'ultima vera chance di carriera, non la può subire così,  deve reagire.

Cambiare ora mi sa di padella alla brace ma se nelle prossime due non ribalta il tavolo è fuori e se non lo fosse è perché chi è sopra è più in Paralisi di lui ...e allora sarebbero volatili per diabetici. 

Osa Ivan, panchina qualcuno,  metti chi ha fame, ti rimane poco tempo 

sono atalantino dal 1984
02 Novembre 2025 | 00.10
beernez3
01 Novembre 2025 | 23.15
lukaBG
01 Novembre 2025 | 23.33
marcobuda
01 Novembre 2025 | 22.24