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Forse, per chiarire meglio quel che intendo, si potrebbe partire dalla controversia con Papu Gomez. Lì hai avuto la misura della differenza che c'è nella filosofia del signor Gasperini fra "compiti" e "ruoli". Spesso Frank75 ha detto e ripetuto (talora ingiustamente sbeffeggiato) qualcosa di simile, che è profondamente vero, a mio avviso: per "cambiare" e migliorare un calciatore in cui crede, l'allenatore vuole "cambiargli la testa", e per prima cosa gli chiede di fare cose mai fatte in precedenza. Esempi? Marten, nato mediocre centrocampista offensivo, oggi un fuoricategoria nel suo compito (l'arretramento non c'entra nulla: fa parte dell'acquisita mentalità); Pasalic, nato mezz'aletta di punta, ora fantastico incursore e addirittura equilibratore di linea mediana; Lookman, ieri simil Boga, oggi favoloso simil-Papu (per certi aspetti); Sciarlies, ieri (in Belgio, quando l'ho visto) "bellissima" mezza punta, oggi regista d'attacco a tutto campo; Bigjim, ieri scadente incontrista, oggi regista di difesa di livello europeo (un simil Kaer giovane, come mi diceva quest'ultimo, ammirato dalla personalità di Berat); lo stesso Retegui, che dice d'aver capito di ricoprire un ruolo nuovo, anche se non sa spiegarsi meglio...

Come diceva ancora  Kjaer, questo qui "ti fa fare salti nel buio, e tu t'incazzi e deprimi, e solo se sei giovane o già predisposto lo puoi accettare; ma è anche capace di tirarti fiori quello che non sai d'avere".

Per quello che è la mia esperienza sul campo, molto datata, posso dirti che invertire i ruoli a un terzino è molto più "sconvolgente" che non mettere di punta un trequartista, e, ancor più terribile, per me almeno, che ero stopper, andare a fare il terzino...

Chi ha la testa per farlo, invece, col Gasp, come carismaticamente lo chiamiamo, riesce incredibilmente a superare lo scoglio in un tempo relativamente breve (un annetto circa), dimenticando quel che è stato prima e spesso diventando quel fior di calciatore che mai avrebbe pensato di essere...