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Ultimi commenti
Gli infortuni muscolari capitano in una stagione, e sono statisticamente più probabili per chi gioca sempre come Retegui, o meglio DEVE giocare sempre non essendoci una vera alternativa nel ruolo in rosa. Lo so, sono cose dette e stradette, ma qui la grave colpa è della società, che si è presa il rischio di giocare un'intera stagione con un solo centravanti di ruolo in rosa. Decisione, l'ho sempre sostenuto, davvero assurda. E non mi riferisco al malugurato quanto oggettivamente imprevisto ed imprevedibile infortunio di Scamacca, ma al fatto di non aver cominciato la stagione con almeno un altro vero centravanti a disposizione. Vlahovic non lo considero, troppo distante dal livello necessario. Ma si sapeva che Scamacca prima di fine febbraio/marzo non sarebbe potuto rientrare a pieno regime (quindi con una forma fisica in linea col resto del gruppo). E se Retegui si fosse infortunato seriamente ad ottobre cosa avremmo fatto ?!? Mi viene da sorridere al solo pensiero che si pensasse davvero di poter lottare per lo scudetto con Napoli e soprattutto Inter con questi buchi in rosa (l'altro è un terzo centrocampista centrale di livello da alternare ai due stakanovisti). L'Inter ha 4 centravanti in rosa, quattro ! Thuram, Lautaro, Arnautovic e Taremi. Il Napoli diciamo due e mezzo (Lukaku, Simeone, Raspadori che è certamente più prima punta di Lookman o CDK). Noi uno ...
Eh, ma il Gasp è il migliore, qualcosa s'inventerà (cit. Marino)
Allora non sono gli allenamenti di Gasperini....
fuori ruolo....è un difensore :canna:
giocava in difesa anche lui come il padre? pensavo fosse un centrocampista... (anche se scarsino.... cmq 2 presenze e un titolo col Chelsea non sono male...)
comunque , STAFF ,se vi va volendo possiamo anche provare con un nuovo concorso : dopo il totoDEA propongo il toto-infortunio settimanale. Ma sempre all'erta che poi magari il giornale di turno vi ruba anche questa idea !
:laughing:
Cassa con l'U23 nell'ultima partita ha fatto 3 assist perfetti !!! (...detto questo..là è Serie C... qui è altissimo livello in serie A..) e il Gasp non gradisce molto ste sparate senza costrutto... piuttosto se non mette Maldini come sarebbe scontato... giocherà Pasalic o CDK da 9...
...c'è anche da dire che la stessa notizia fosse stata su Raspadori che tornava a Napoli avremmo detto.... pre-tattica dei napulè..... :sedia:
Commovente leggere i vari post, io l’ho vissuta in Irlanda ovviamente (in un turbinio di emozioni contrastanti visto la nascita del primo figlio nel 2020) ma sentire Bergamo citata così spesso nelle notizie internazionali era surreale ed agghiacciante. Fortunatamente poi i successi della Dea hanno riportato la città negli headlines internazionali per motivi diversi anche se ovviamente nulla può ripagare per il dolore della perdita dei propri cari.
meno male sono solo pensieri tuoi :)
Sisi, solo pensieri e ricordi di Via Stendhal.. ciao
allora ok, si adatterà anche lui...d'altronde è 9 anni che conosce il Gasp-gioco :yahoo:
:brinda2:
Scusami non avevo capito
Sto scrivendo con la sinistra e non sono mancino :prega:
Lo Spallettone ha appena detto che è un affaticamento e non se la sono sentiti di rischiarlo....
Sperèm 🙏
A Firenze gol di maldini. Sono fiducioso
Il problema non è se fa o gol Maldini il problema è che non è una prima punta
Ederson.
Quegli applausi all'arbitro...
Bravo a contenersi perché io le mani in quel frangente le avrei usate in un altro modo. E sarei finito in galera. Ecco perché non gioco più.
Scherzo, né!
Ciao paolo_trei, comunione di intenti fortissima ci fu anche nei pochi mesi nei quali Delio Rossi sedette sulla nostra panchina (2004-2005) guidando quella cavalcata pazzesca che purtroppo non bastò per evitare la retrocessione. Ma obiettivamente, nonostante sia una stagione rimasta nel cuore di tanti di noi (ed è paradossale visto che retrocedemmo) Delio Rossi rimase troppo poco sulla nostra panchina per ricordarlo come qualcuno che ci cambiò la storia o che instaurò un rapporto simbiotico con la tifoseria. Parzialmente lo fece in quei mesi, ma per dirla cinematograficamente fu un rapporto che durò come un gatto in tangenziale....o come una sveltina per chi ama il genere hard-core :laughing:
vero unodibergamo, una sveltila con annesso coito interruptis (la retrocessione) . :laughing:
Quell'anno è stata soprattutto la Curva Nord a rendere leggendaria quella cavalcata pazzesca, accrescendo ancor di più il senso di appartenenza del popolo atalantino. Però nessuno come il Gasp ha imposto una piccola realtà come la nostra su livelli incredibili. Meglio di lui fece solo Clough a Nottingham, dove è ancora oggi considerato un'icona.
Noi avevamo già vissuto qualcosa di simile con il Mondo e la cavalcata in coppa delle Coppe, ma quello che è arrivato poi con il Gasp non avrei mai pensato di viverlo come tifoso atalantino :saluta:
partita rubata, credo la avremmo ribaltata in 11 vs 11
e questo compromette addirittura il torneo
solo che loro 3 sono degli intertristi e non ce lo dicono
Non tifo Gasperini, tifo Atalanta e non credo ci sia dubbio alcuno sul fatto che Gasperini sia il miglior allenatore che l'Atalanta abbia avuto in tutta la sua storia.
Per i numeri incontrovertibili, per il cambio di mentalità che ha fatto compiere a tutti noi, compresi noi tifosi. Per la qualità del calcio proposto. Per i risultati economici che ha portato alla società. Per quel rapporto umano che, seppur nelle sue spigolosità caratteriali (chi di noi non ne ha?), che è riuscito ad instaurare con una tifoseria ed una città, come nessun altro mai è stato capace di instaurare a tal punto.
Forse solo il Mondo sull'aspetto del rapporto umano gli si avvicina. Ma quello era un calcio dove i rapporti umani contavano molto di più ed era paradossalmente più "facile" instaurarli.
Gasperini si è fatto amare dalla tifoseria in un momento storico nel quale il calcio è lontano anni luce dagli aspetti romantici ed umani. Troppo spesso ci si dimentica di alcune cose che invece segnano in modo indelebile la figura di una persona, sconosciuta prima e poi cara a tutti noi.
Io non dimentico le sue lacrime e la sua commozione in occasione della presenza sua, della società e della squadra nel consiglio comunale di Bergamo, quando parlò con il cuore in mano dicendo , se non ricordo male queste parole:
"Oggi...abbiamo capito cosa c'è dietro questa squadra, la storia della città. E' straordinario constatare l'attaccamento, la fede, ciò che rappresenta l'Atalanta per il suo territorio. Dietro di noi c'è una grande forza, un legame e un senso di appartenenza che mi faccio carico di trasmettere a giocatori che vengono da altri Paesi e altre culture.....ci siamo resi conto della felicità enorme dietro di noi, la cosa che ci ha dato più piacere è aver regalato una soddisfazione incredibile alla gente...il più grande successo è stato rendere felice la gente, che ti abbraccia dopo aver vissuto settimane intere per l'Atalanta, sacrificando anche il proprio lavoro per seguirci a Roma e a Dublino. Qualcosa di meraviglioso".
Spero con tutto me stesso che Gasperini rimanga ancora per tanti anni sulla nostra panchina.
Mi rammarico per chi non riesca a capire quanto Gasperini sia stato, sia e sarà importante per noi. Persone che forse sono accecato da quel perverso senso che gli esseri umani spesso hanno di non godere di quanto di bello gli accade volendo andare verso la ricerca della felicità che in realtà è proprio li sotto al nostro naso.
Lunga vita al Gasp!
Apprezzo molto questo tuo commento, mi piace ed in buona parte mi riconosco
Solo che .. io sono allergico alla agiografia .. e purtroppo questo social pullulano di agiografie sul Gasp ..
Non credo neanche gli si faccia un buon servizio, levando e giudicando lesivo ogni "diritto di critica" sia sul suo lavoro sia suoi vari comportamenti, ma questa è una mia opinione ..
Lo pensavo prima ed in parte lo penso ancora, perchè immaginavo che se le critiche arrivano a destinazione il soggetto possa valutarle, perfino accettarle, perfino migliorare i suoi comportamenti e le sue performances.
Però mi sbagliavo, nel caso in questione non è così. Intanto lui non ama essere criticato, ed in secondo luogo l'ambiente dei tifosi, al 98%, non accetta che gli si possa portare neanche un embrione di critica.
Così uno che tifa Atalanta deve (per esempio, ma chissà quante ne possiamo dire) rassegnarsi a vedere prendere goal su palla inattiva, a perdere sempre contro Spiaze Inzaghi , a pareggiare in casa meritando di vincere, ecc. , e soprattutto alla VERITA' ASSOLUTA non dimostrata e non dimostrabile , ma appunto tale è perchè VERITA' DI FEDE, cioè che NESSUN ALTRO ALLENATORE al mondo potrà in futuro mai fare meglio di Gasperini qua all'Atalanta . E questo gridato da 20 e passa mila persone non può che convincere la società e chi deve prendere decisioni che non ci può essere un "futuro" per l'Atalanta dopo Gasperini, se non che sia triste ed avvilente.
Io scrivo contestando questa mentalità presente in modo maggioritario nella tifoseria, cioè il toglierci il diritto ad immaginare un futuro diverso e - si sa mai - chi può dirlo - perfino migliore .
Ma se poi Gasperini rimane sono contento, ormai è un usato sicuro
Toh? Zaccagni casualmente:vomito:... poi succederà a Kean:vomito:,poi a Meret:vomito: ( e arriverà Carnesecchi),poi a un altro esterno (e Big Luciano chiamerà Zappacosta)....e poi :vomito:
....e poi è venuto a casa Retegui rotto :noguardo:
Un quarto.
giusto :noguardo::canna:
Ma quale Atalantinita' ? Non rompermi il cazzo sulla Gasperiniana
Dati di fatto ? C'e' qualcuno in giro che dice di aver vinto le coppette itaglia ?
Il dato di fatto e' che a Dublino in panchina non c'era la fatina buona del cazzo , ma forse tu l'hai vista cosi.
vedo che ti è partito un embolo .. fatti vedere, la prevenzione è importante ..ciao !
Anche io tifo Atalanta e non Gasperini.
Penso però che nessuno possa negare che un pilastro della storia della Dea l’abbia scritta quest’uomo. I numeri, che non mentono mai, sono lì a dimostrarlo.
Ma non è solo questione di numeri. È soprattutto questione di appartenenza, come giustamente fa rilevare unodibergamo. Solo con il Mondo abbiamo vissuto una comunanza di intenti così forte tra direzione tecnica, squadra e tifosi.
Ci sono persone che cambiano la storia di una squadra. È stato così, ad esempio, con Brian Clough, ancor oggi osannato a Nottingham, è successo a noi con il Gasp.
Il calcio è bello perché è un grande romanzo popolare. Il Forest che vince un campionato da neopromossa e 2 Coppe Campioni di fila resterà per sempre nella storia del calcio. Ma anche la Dea che passa dalla lotta salvezza ai quarti di UCL e al trionfo di Dublino si è riservata un posticino nella storia.
Clough e Gasperini, per con tutti i loro spigoli caratteriali, piacciono perché si sono messi alla testa di due piccole realtà fiere e orgogliose della loro appartenenza e le hanno portati laddove nessuno avrebbe mai immaginato. E questo conta ancor più dei numeri (fantastici) ottenuti da questi due fuoriclasse della panchina
Ciao paolo_trei, comunione di intenti fortissima ci fu anche nei pochi mesi nei quali Delio Rossi sedette sulla nostra panchina (2004-2005) guidando quella cavalcata pazzesca che purtroppo non bastò per evitare la retrocessione. Ma obiettivamente, nonostante sia una stagione rimasta nel cuore di tanti di noi (ed è paradossale visto che retrocedemmo) Delio Rossi rimase troppo poco sulla nostra panchina per ricordarlo come qualcuno che ci cambiò la storia o che instaurò un rapporto simbiotico con la tifoseria. Parzialmente lo fece in quei mesi, ma per dirla cinematograficamente fu un rapporto che durò come un gatto in tangenziale....o come una sveltina per chi ama il genere hard-core :laughing:
eh ma appena si inseriscono a dovere nel contesto tattico del GASPgioco : spaccano !
Vero Occasione e' un po' vanesio col pallone .
e devi pure ammettere che le statistiche precedenti a Gasp impallidiscono al suo cospetto - poi se le vuoi vincere tutte é un altro discorso. Io mi accontento di essere non come quelli che vincono sempre ma come quelli che non si arrendono mai. qualsiasi squadra al mondo, trovami tu l´eccezione, ha conosciuto sconfitte amare e delusioni.....a me i tuoi sembrano ragionamenti assurdi peró tace cui dope ciape.
non pretendo di vincerle tutte.. ma almeno una, dai ! .. c'era riuscita anche la Dea del cav. Tentorio e mi pare al primo tentativo .. poi il paragone col passato va calibrato bene, la Coppa è stata giocata ma certo non per 120 anni, ma molti meno..E annoveriamo anche una finale da squadra di serie B contro il Napoli di Maradone e Careca ; quella sì che fu un'impresa, scalando il tabellone ! .. Non c'è bisogno di deridere sempre il ns. passato per fare risaltare a dismisura i risultati di questi anni; la storia della Atalanta ha una sua dignità - l'avrà anche dopo che Gasperini non ci sarà più - e certo negli ultimi anni siam entrati in gara dagli ottavi, quindi i ns. meriti per essere arrivati in Finale vanno ragionati con i gradini necessari, molti meno di quelli che toccarono ad altre sfortunate Atalante finaliste precedenti
Strategia di cosa? Se fanno gli accertamenti e lo rispediscono a casa vuol dire che qualcosa ha
STAFF :dubbio: .... il nome del capitano è SACRO come una reliquia e si scrive con due N !
:nocolpa::noguardo:
Se ci saranno colpevoli lo sapranno loro, sicuramente qualcosa è stato sbagliato (può anche essere il terreno dei campi di allenamento)....la stagione finora è più che buona ma i troppi infortuni hanno influito su un rendimento che poteva essere ancora migliore e questo non va bene x la società e x il mister che non ha mai quasi avuto la rosa al completo
gliela fanno la prox stagione la rosa per lo scudo, quest'anno hanno fatto le prove generali :ride_molto::yahoo:
Gli infortuni muscolari capitano in una stagione, e sono statisticamente più probabili per chi gioca sempre come Retegui, o meglio DEVE giocare sempre non essendoci una vera alternativa nel ruolo in rosa. Lo so, sono cose dette e stradette, ma qui la grave colpa è della società, che si è presa il rischio di giocare un'intera stagione con un solo centravanti di ruolo in rosa. Decisione, l'ho sempre sostenuto, davvero assurda. E non mi riferisco al malugurato quanto oggettivamente imprevisto ed imprevedibile infortunio di Scamacca, ma al fatto di non aver cominciato la stagione con almeno un altro vero centravanti a disposizione. Vlahovic non lo considero, troppo distante dal livello necessario. Ma si sapeva che Scamacca prima di fine febbraio/marzo non sarebbe potuto rientrare a pieno regime (quindi con una forma fisica in linea col resto del gruppo). E se Retegui si fosse infortunato seriamente ad ottobre cosa avremmo fatto ?!? Mi viene da sorridere al solo pensiero che si pensasse davvero di poter lottare per lo scudetto con Napoli e soprattutto Inter con questi buchi in rosa (l'altro è un terzo centrocampista centrale di livello da alternare ai due stakanovisti). L'Inter ha 4 centravanti in rosa, quattro ! Thuram, Lautaro, Arnautovic e Taremi. Il Napoli diciamo due e mezzo (Lukaku, Simeone, Raspadori che è certamente più prima punta di Lookman o CDK). Noi uno ...
:ador:
Opportunità fortissimo. Occasione tiene troppo palla per i miei gusti.
eh ma appena si inseriscono a dovere nel contesto tattico del GASPgioco : spaccano !
C'è chi ha la Thu-La, e c'è chi ha la Op-Oc.
W la Opoc!!!!!!
Opoc : a i è prope bù !
che problema c'è ? ormai abbiamo adattato un po tutti al ruolo di centravanti , che manca proprio solo lui e il portinaio di Zingonia da provare !
allora ok, si adatterà anche lui...d'altronde è 9 anni che conosce il Gasp-gioco :yahoo:
ma no, dai : in rosa abbondiamo di centravanti di ruolo. E a tutti questi già presenti da fine agosto, la società a gennaio ,per inseguire in modo serio e fattibile lo scudo, ha aggiunto anche gli acquisti di Opportunità e Occasione !!! Sono convinto che questi ultimi due faranno bene e sostituiranno degnamente e in modo sorprendente RETEGUI ! Anzi . non vedo l'ora che lo STAFF apra il totodea per la gara di Firenze : io gioco il 2-0 per NOI proprio con Opportunità e Occasione come realizzatori !
Opportunità fortissimo. Occasione tiene troppo palla per i miei gusti.
Anche io tifo Atalanta e non Gasperini.
Penso però che nessuno possa negare che un pilastro della storia della Dea l’abbia scritta quest’uomo. I numeri, che non mentono mai, sono lì a dimostrarlo.
Ma non è solo questione di numeri. È soprattutto questione di appartenenza, come giustamente fa rilevare unodibergamo. Solo con il Mondo abbiamo vissuto una comunanza di intenti così forte tra direzione tecnica, squadra e tifosi.
Ci sono persone che cambiano la storia di una squadra. È stato così, ad esempio, con Brian Clough, ancor oggi osannato a Nottingham, è successo a noi con il Gasp.
Il calcio è bello perché è un grande romanzo popolare. Il Forest che vince un campionato da neopromossa e 2 Coppe Campioni di fila resterà per sempre nella storia del calcio. Ma anche la Dea che passa dalla lotta salvezza ai quarti di UCL e al trionfo di Dublino si è riservata un posticino nella storia.
Clough e Gasperini, per con tutti i loro spigoli caratteriali, piacciono perché si sono messi alla testa di due piccole realtà fiere e orgogliose della loro appartenenza e le hanno portati laddove nessuno avrebbe mai immaginato. E questo conta ancor più dei numeri (fantastici) ottenuti da questi due fuoriclasse della panchina
Tantissimi auguri di buon compleanno Brienza:brinda2:....mamma mia quel gol al Milan :ador: al 94'
ORGASMICO !
comunque , STAFF ,se vi va volendo possiamo anche provare con un nuovo concorso : dopo il totoDEA propongo il toto-infortunio settimanale. Ma sempre all'erta che poi magari il giornale di turno vi ruba anche questa idea !
fuori ruolo....è un difensore :canna:
che problema c'è ? ormai abbiamo adattato un po tutti al ruolo di centravanti , che manca proprio solo lui e il portinaio di Zingonia da provare !
ma no, dai : in rosa abbondiamo di centravanti di ruolo. E a tutti questi già presenti da fine agosto, la società a gennaio ,per inseguire in modo serio e fattibile lo scudo, ha aggiunto anche gli acquisti di Opportunità e Occasione !!! Sono convinto che questi ultimi due faranno bene e sostituiranno degnamente e in modo sorprendente RETEGUI ! Anzi . non vedo l'ora che lo STAFF apra il totodea per la gara di Firenze : io gioco il 2-0 per NOI proprio con Opportunità e Occasione come realizzatori !
C'è chi ha la Thu-La, e c'è chi ha la Op-Oc.
W la Opoc!!!!!!
al GASP ,e a NOI tutti che ci crediamo all'impossibile !
Gli infortuni muscolari capitano in una stagione, e sono statisticamente più probabili per chi gioca sempre come Retegui, o meglio DEVE giocare sempre non essendoci una vera alternativa nel ruolo in rosa. Lo so, sono cose dette e stradette, ma qui la grave colpa è della società, che si è presa il rischio di giocare un'intera stagione con un solo centravanti di ruolo in rosa. Decisione, l'ho sempre sostenuto, davvero assurda. E non mi riferisco al malugurato quanto oggettivamente imprevisto ed imprevedibile infortunio di Scamacca, ma al fatto di non aver cominciato la stagione con almeno un altro vero centravanti a disposizione. Vlahovic non lo considero, troppo distante dal livello necessario. Ma si sapeva che Scamacca prima di fine febbraio/marzo non sarebbe potuto rientrare a pieno regime (quindi con una forma fisica in linea col resto del gruppo). E se Retegui si fosse infortunato seriamente ad ottobre cosa avremmo fatto ?!? Mi viene da sorridere al solo pensiero che si pensasse davvero di poter lottare per lo scudetto con Napoli e soprattutto Inter con questi buchi in rosa (l'altro è un terzo centrocampista centrale di livello da alternare ai due stakanovisti). L'Inter ha 4 centravanti in rosa, quattro ! Thuram, Lautaro, Arnautovic e Taremi. Il Napoli diciamo due e mezzo (Lukaku, Simeone, Raspadori che è certamente più prima punta di Lookman o CDK). Noi uno ...
Top!
Gioca Luca percassi con la viola come punta centrale.
Vai Don, facci sognare!!
fuori ruolo....è un difensore :canna:
Eccola.. BUM siamo nel merdu.
ma no, dai : in rosa abbondiamo di centravanti di ruolo. E a tutti questi già presenti da fine agosto, la società a gennaio ,per inseguire in modo serio e fattibile lo scudo, ha aggiunto anche gli acquisti di Opportunità e Occasione !!! Sono convinto che questi ultimi due faranno bene e sostituiranno degnamente e in modo sorprendente RETEGUI ! Anzi . non vedo l'ora che lo STAFF apra il totodea per la gara di Firenze : io gioco il 2-0 per NOI proprio con Opportunità e Occasione come realizzatori !
La Fiorentina può saltarla. C'è Gritti in panchina, basta e avanza
Gli infortuni muscolari capitano in una stagione, e sono statisticamente più probabili per chi gioca sempre come Retegui, o meglio DEVE giocare sempre non essendoci una vera alternativa nel ruolo in rosa. Lo so, sono cose dette e stradette, ma qui la grave colpa è della società, che si è presa il rischio di giocare un'intera stagione con un solo centravanti di ruolo in rosa. Decisione, l'ho sempre sostenuto, davvero assurda. E non mi riferisco al malugurato quanto oggettivamente imprevisto ed imprevedibile infortunio di Scamacca, ma al fatto di non aver cominciato la stagione con almeno un altro vero centravanti a disposizione. Vlahovic non lo considero, troppo distante dal livello necessario. Ma si sapeva che Scamacca prima di fine febbraio/marzo non sarebbe potuto rientrare a pieno regime (quindi con una forma fisica in linea col resto del gruppo). E se Retegui si fosse infortunato seriamente ad ottobre cosa avremmo fatto ?!? Mi viene da sorridere al solo pensiero che si pensasse davvero di poter lottare per lo scudetto con Napoli e soprattutto Inter con questi buchi in rosa (l'altro è un terzo centrocampista centrale di livello da alternare ai due stakanovisti). L'Inter ha 4 centravanti in rosa, quattro ! Thuram, Lautaro, Arnautovic e Taremi. Il Napoli diciamo due e mezzo (Lukaku, Simeone, Raspadori che è certamente più prima punta di Lookman o CDK). Noi uno ...
Quoto Scozia
Eccola.. BUM siamo nel merdu.
:dea02::glenn::dea02:
Gli infortuni muscolari capitano in una stagione, e sono statisticamente più probabili per chi gioca sempre come Retegui, o meglio DEVE giocare sempre non essendoci una vera alternativa nel ruolo in rosa. Lo so, sono cose dette e stradette, ma qui la grave colpa è della società, che si è presa il rischio di giocare un'intera stagione con un solo centravanti di ruolo in rosa. Decisione, l'ho sempre sostenuto, davvero assurda. E non mi riferisco al malugurato quanto oggettivamente imprevisto ed imprevedibile infortunio di Scamacca, ma al fatto di non aver cominciato la stagione con almeno un altro vero centravanti a disposizione. Vlahovic non lo considero, troppo distante dal livello necessario. Ma si sapeva che Scamacca prima di fine febbraio/marzo non sarebbe potuto rientrare a pieno regime (quindi con una forma fisica in linea col resto del gruppo). E se Retegui si fosse infortunato seriamente ad ottobre cosa avremmo fatto ?!? Mi viene da sorridere al solo pensiero che si pensasse davvero di poter lottare per lo scudetto con Napoli e soprattutto Inter con questi buchi in rosa (l'altro è un terzo centrocampista centrale di livello da alternare ai due stakanovisti). L'Inter ha 4 centravanti in rosa, quattro ! Thuram, Lautaro, Arnautovic e Taremi. Il Napoli diciamo due e mezzo (Lukaku, Simeone, Raspadori che è certamente più prima punta di Lookman o CDK). Noi uno ...
Poggiaus, c'entra la nazionale, non ha fatto nemmeno un allenamento, dai su...
A Firenze gol di maldini. Sono fiducioso
e devi pure ammettere che le statistiche precedenti a Gasp impallidiscono al suo cospetto - poi se le vuoi vincere tutte é un altro discorso. Io mi accontento di essere non come quelli che vincono sempre ma come quelli che non si arrendono mai. qualsiasi squadra al mondo, trovami tu l´eccezione, ha conosciuto sconfitte amare e delusioni.....a me i tuoi sembrano ragionamenti assurdi peró tace cui dope ciape.
Esatto, anche perché per perdere certe partite, prima bisogna anche arrivarci a giocarle. Ovvio che anche lui abbia fatto i suoi errori, di infallibile non c'è nessuno al mondo.
roma, lazio, fiorentina, juventus, milan sono stati falcidiati da infortuni e anche il napoli senza le coppe. Ma anche Torino ed Empoli hanno avuto tantissimi infortuni
Fanno parte del calcio e non dobbiamo stupirci se anche all'atalanta capitano.
Ci sono calciatori come Zappacosta, De Roon e Djmsiti che resistono maggiormente altri più esposti anche in base al minutaggio di utilizzo. Ma purtroppo è così.
In questo momento abbiamo fuori Posch, Sulemana, Kossounou e Retegui, secondo me rientra nella normalità di ogni stagione. Purtroppo invece più particolari e diversi i casi Scalvini e Scamacca.
Piu' che la causa in molti hanno gia' decretato il colpevole.
Se ci saranno colpevoli lo sapranno loro, sicuramente qualcosa è stato sbagliato (può anche essere il terreno dei campi di allenamento)....la stagione finora è più che buona ma i troppi infortuni hanno influito su un rendimento che poteva essere ancora migliore e questo non va bene x la società e x il mister che non ha mai quasi avuto la rosa al completo
Top!
Gioca Luca percassi con la viola come punta centrale.
Vai Don, facci sognare!!
Quando qualcuno alla fine di un giudizio soprattutto su persone o calciatori scrive......e se avrò sbagliato mi cospargerò la testa di ceneri oppure...... ovviamente è solo il mio giudizio.
Quando qualcuno finisce i discorsi in questo modo provo un senso di fastidio e repulsione .
Succede anche a voi?
Onestamente io lo trovo un discorso logico. È per dire: la mia opinione al momento è questa, poi siccome nessuno è infallibile, mi potrei anche sbagliare. Almeno io questa espressione quando l'ho usata, era in quel senso.
Questo potrebbe spiegare il suo utilizzo a minutaggio ridotto da parte del Mister, che alcuni faticavano a comprendere.
Evidentemente esistevano già segnali di un progressivo affaticamento.
Al tifoso interista...öna bèla paca sola schèna sperando che al tire si anche l'anima...non perché sia incazzato con lui, infatti ga öle talmente be che con sta paca ga do öna ma a mia crepà söfegat
Meglio oggi che dopo.
FORZA RETEGOAL
Dipende cosa è, di solito i nostri risentimenti muscolari sono minimo tre settimane di stop.
Spalletti Vaff:abbasso:...prima durante e dopo....
Ma che caxxo c'entra Spalletti. Allora se usi lo stessi criterio cosa dici del Gasp???
Dai, tirati insieme
Non tifo Gasperini, tifo Atalanta e non credo ci sia dubbio alcuno sul fatto che Gasperini sia il miglior allenatore che l'Atalanta abbia avuto in tutta la sua storia.
Per i numeri incontrovertibili, per il cambio di mentalità che ha fatto compiere a tutti noi, compresi noi tifosi. Per la qualità del calcio proposto. Per i risultati economici che ha portato alla società. Per quel rapporto umano che, seppur nelle sue spigolosità caratteriali (chi di noi non ne ha?), che è riuscito ad instaurare con una tifoseria ed una città, come nessun altro mai è stato capace di instaurare a tal punto.
Forse solo il Mondo sull'aspetto del rapporto umano gli si avvicina. Ma quello era un calcio dove i rapporti umani contavano molto di più ed era paradossalmente più "facile" instaurarli.
Gasperini si è fatto amare dalla tifoseria in un momento storico nel quale il calcio è lontano anni luce dagli aspetti romantici ed umani. Troppo spesso ci si dimentica di alcune cose che invece segnano in modo indelebile la figura di una persona, sconosciuta prima e poi cara a tutti noi.
Io non dimentico le sue lacrime e la sua commozione in occasione della presenza sua, della società e della squadra nel consiglio comunale di Bergamo, quando parlò con il cuore in mano dicendo , se non ricordo male queste parole:
"Oggi...abbiamo capito cosa c'è dietro questa squadra, la storia della città. E' straordinario constatare l'attaccamento, la fede, ciò che rappresenta l'Atalanta per il suo territorio. Dietro di noi c'è una grande forza, un legame e un senso di appartenenza che mi faccio carico di trasmettere a giocatori che vengono da altri Paesi e altre culture.....ci siamo resi conto della felicità enorme dietro di noi, la cosa che ci ha dato più piacere è aver regalato una soddisfazione incredibile alla gente...il più grande successo è stato rendere felice la gente, che ti abbraccia dopo aver vissuto settimane intere per l'Atalanta, sacrificando anche il proprio lavoro per seguirci a Roma e a Dublino. Qualcosa di meraviglioso".
Spero con tutto me stesso che Gasperini rimanga ancora per tanti anni sulla nostra panchina.
Mi rammarico per chi non riesca a capire quanto Gasperini sia stato, sia e sarà importante per noi. Persone che forse sono accecato da quel perverso senso che gli esseri umani spesso hanno di non godere di quanto di bello gli accade volendo andare verso la ricerca della felicità che in realtà è proprio li sotto al nostro naso.
Lunga vita al Gasp!
Iniziavo a preoccuparmi che non ci fosse l'abitudinario infortunio settimanale...se qualcuno vorrà trovare una causa x il sogno mancato la risposta c'è tranquillamente....i troppi infortuni, una media troppo alta rispetto al solito e credo sarà tema di dibattito a Zingonia a fine anno
Piu' che la causa in molti hanno gia' decretato il colpevole.
Devi ammettere che tre finali in coppa italia nell´arco di 5 anni comparate con quelle disputate nell´arco di quasi 120 anni di storia non sono male come statistica
e devi pure ammettere che le statistiche precedenti a Gasp impallidiscono al suo cospetto - poi se le vuoi vincere tutte é un altro discorso. Io mi accontento di essere non come quelli che vincono sempre ma come quelli che non si arrendono mai. qualsiasi squadra al mondo, trovami tu l´eccezione, ha conosciuto sconfitte amare e delusioni.....a me i tuoi sembrano ragionamenti assurdi peró tace cui dope ciape.
Ad Ederson, Massa ce ne combina sempre di cotte e di crude, più che un applauso ironico meriterebbe lo stesso trattamento che fece Jaap Stam a un giocatore dell’Ancona.
Chiedo allo Staff di aggiungere alla lista anche gli insuccessi epocali del Gasp.
Cosi qualcuno puo' lucidarsi gli occhi con quelli intanto che aspetta la fine della stagione.
devi ammettere che anche tre finali di coppa italia fatte e tutte perse, non è male neppure questa come statistica
Devi ammettere che tre finali in coppa italia nell´arco di 5 anni comparate con quelle disputate nell´arco di quasi 120 anni di storia non sono male come statistica
ero a Dublino caro mio .. e prima a Marsiglia .. e domenica scorsa a Torino ..
non rompetemi le palle con la atalantinità .. parola che è nata prima della gasperinità ..
ho fatto cose grandissime ma bisogna anche saper riconoscere gli insuccessi
cosa che il 98% dei nostri tifosi non ammette, ma sono dati di fatto
Ma quale Atalantinita' ? Non rompermi il cazzo sulla Gasperiniana
Dati di fatto ? C'e' qualcuno in giro che dice di aver vinto le coppette itaglia ?
Il dato di fatto e' che a Dublino in panchina non c'era la fatina buona del cazzo , ma forse tu l'hai vista cosi.
Meglio oggi che dopo.
FORZA RETEGOAL
Magari, speriamo davvero sia una furbata.
Invece temo che resti fuori un mese,e l abbiamo preso in quel posto ancora noi
se è solo un risentimento... potrebbe essere che gioca già a firenze... con una settimana si può risolve.
Io sì, me la sento di accusarli.
Dal 2020 al 2022 molti medici hanno tradito gravemente il loro giuramento di Ippocrate.
Sono uomini anche loro, hanno fatto quello che potevano. Mi rifiuto di credere che abbiano scientemente lasciato morire centinaia di persone
Spalletti Vaff:abbasso:...prima durante e dopo....
speriamo che sia strategia
Strategia di cosa? Se fanno gli accertamenti e lo rispediscono a casa vuol dire che qualcosa ha
Si però dato che io la juve a fine campionato la do x certa tra le prima 4 , c'è da fare la corsa su Lazio, che però avrà almeno zltre 4 partite in Europa e il Bologna.
Al momento comincio ad avere qualche dubbio sulla Juve tra le prime quattro.
Iniziavo a preoccuparmi che non ci fosse l'abitudinario infortunio settimanale...se qualcuno vorrà trovare una causa x il sogno mancato la risposta c'è tranquillamente....i troppi infortuni, una media troppo alta rispetto al solito e credo sarà tema di dibattito a Zingonia a fine anno
A me stesso che ero più che sicuro che su quel corner ci avrebbero fregato, ho provato disperatamente ad urlare ma da più di un anno ormai la mia gola non si fa più sentire manco 5 file sotto e con lo stadio vuoto.
🗣📢OSTIAAAAA!!
siamo in 2 :crying:....e ho pure messo il 2-0..... quindi pacca e :tie:
🐷😇
😇🦮
🐷👰🏽
venite Mortadelle.... c'è un ottavo di Coppa Italia da vendicare ....:boxe:
Un quarto.
Al moribondo
:brinda2:
magari finalmente facciamo i furbi pure noi
Mmmm .. ci credo poco . Quello l'hanno fatto i bauscia con Thuram. Hanno cominciato due settimane prima a dire che aveva la caviglia in disordine, intanto ha giocato in Champions ( e segnato) e in campionato contro di noi... ed è meglio che non dica nulla. Poi oh , se è sfiga e quest'anno a noi gira così accettiamolo, ma sicuramente meglio sfortunati che disonesti!
venite Mortadelle.... c'è un ottavo di Coppa Italia da vendicare ....:boxe:
Che problema c’è abbiamo Tullio Gritti in rampa di lancio come centravanti
speriamo che sia strategia
Tantissimi auguri di buon compleanno Brienza:brinda2:....mamma mia quel gol al Milan :ador: al 94'
:brinda2:auguri.... il gol del Franco sotto la Nord :yahoo::yahoo:
Infortunio Retegui: ma stavolta di chi sarà la "colpa":dubbio:
Ai tifosotti bauscioni che si stanno ancora lamentando di un arbitraggio a loro contrario, l'autoerotismo era veramente una pratica molto dannosa e loro ne hanno evidentemente abusato.
magari finalmente facciamo i furbi pure noi
I furbi hanno i risentimenti prima. Attendi i referti poi mi dirai se trattasi di tattica di team ( che non penso) o guaio muscolare che lo accompagnerà .
magari finalmente facciamo i furbi pure noi
Magari, speriamo davvero sia una furbata.
Invece temo che resti fuori un mese,e l abbiamo preso in quel posto ancora noi
Di sicuro ha lasciato il ritiro della nazionale, perché ne stan parlando tutte le trasmissioni .
Se é affaticamento,lesione, infortunio più o meno grave,non dice niente di preciso nessuno
Ci arrivera' davanti , come l'anno scorso
Scusa????
Risentimento muscolare per Retegui, lascia il ritiro della nazionale
magari finalmente facciamo i furbi pure noi
Premesso che la prima è stata un furto palese, la seconda è stata sicuramente indirizzata a nostro sfavore (anche se nella ripresa ci siamo spenti) e la terza è stata il seme che ha portato all'Europa League, non sarei così negativo nella valutazione ... poi possiamo aggiungere alle statistiche anche una serie chilometrica di record per l'Atalanta (dalle vittorie ai gol ai marcatori alle serie positive ai punti, il tutto senza contare le statistiche fuori dal campo come le plusvalenze ...) che dovrebbero consolarti ampiamente, ovviamente ammesso che ci tu metta un po' di onestà intellettuale.
io mi consolo facilmente, quindi non c'è problema .. inoltre sono anche intellettualmente onesto .. ma in ogni caso, le sconfitte brucianti non si fermano a quelle tre finali di coppa italia .. Varsavia chiaramente era una occasione irripetibile per la nostra bacheca ma lui lì non ha sbagliato niente, è andata male .. Riyad invece non è che mi abbia convinto e dovresti riconoscerlo pure tu, a proposito di onestà intellettuale .. chi dire della eliminazione dal Villareal l'anno della nevicata, una gran batosta.. e col Lipsia ? .. anche quella niente male.. e col Borussia, con l'errore di Berischa .. e a Copenaghen , ostrega ? .. insomma, mi sembrano tutti molto selettivi con la memoria anche nei grandi trofei .. ho fatto cose grandissime ma non è che trasformi l'acqua in vino, come sembra dal leggere qua dentro
Quando qualcuno alla fine di un giudizio soprattutto su persone o calciatori scrive......e se avrò sbagliato mi cospargerò la testa di ceneri oppure...... ovviamente è solo il mio giudizio.
Quando qualcuno finisce i discorsi in questo modo provo un senso di fastidio e repulsione .
Succede anche a voi?
A me è capitato di scriverlo, ma lo faccio perché so di non avere la verità in tasca.
Magari una mia opinione può essere che si dimostri sbagliata quando poi arrivano i fatti.
Perché ti infastidisce?
Risentimento muscolare per Retegui, lascia il ritiro della nazionale
Non è possibile, anche lui ?
Così sembra, mi è arrivata la notifica da una app con questa notizia. Non penso sia fuffa. Parlano di infortunio muscolare.
Non è possibile, anche lui ?
E' vero , un fallimento epocale. Chissa' perche' il Gasp ce lo invidiano tutti o quasi .
Senza contare i riconoscimenti in Italia e all'estero. Devono essere tutti dei mentecatti.
Invece tu.....
Il 22/5/2024 dove cazzo eri ?
ero a Dublino caro mio .. e prima a Marsiglia .. e domenica scorsa a Torino ..
non rompetemi le palle con la atalantinità .. parola che è nata prima della gasperinità ..
ho fatto cose grandissime ma bisogna anche saper riconoscere gli insuccessi
cosa che il 98% dei nostri tifosi non ammette, ma sono dati di fatto
Quando penso alla storia del Bocia penso sempre come lo stato possa essere ingiusto nel nostro paese. La vena anarchica mi si rinvigorisce
Claudio e Vanzetti
A me stesso che ero più che sicuro che su quel corner ci avrebbero fregato, ho provato disperatamente ad urlare ma da più di un anno ormai la mia gola non si fa più sentire manco 5 file sotto e con lo stadio vuoto.
🗣📢OSTIAAAAA!!
Malavitosi sempre operativi.
Per me ci hanno preso per il culo alla grande.
Ero non lontano da lì e l'impressione resta anche a freddo quella di una presa per il c..o, guarda caso dopo 2 minuti nel mentre che i nostri in 5/6 accorrono al corner per curiosare il turco spedisce i suoi 2/3 compagni in area di rigore con ampi gesti.....
Quando penso alla storia del Bocia penso sempre come lo stato possa essere ingiusto nel nostro paese. La vena anarchica mi si rinvigorisce
A Samardzcic. Personalmente mi aspettavo molto di più". Parlo in generale non solo della partita di domenica. Speriamo si riprenda presto!
Ma certo. Ero ironico
Anche l'anno scorso da meta' campionato ho sentito la nenia del Bulagna che tremare il mondo fa , che ci avrebbe sopravanzato...
Vediamo.
😂😂😂😂
Con 7 nazionali (ci sono anche Carnesecchi, Scalvini e Scamacca) chiedere ed ottenere, parità di trattamento arbitrale,please
Il Bologna a noi al momento interessa poco, dato che anche se dovesse superarci saremmo comunque quarti, l'importante è tenere dietro gobbi e laziali.
Si però dato che io la juve a fine campionato la do x certa tra le prima 4 , c'è da fare la corsa su Lazio, che però avrà almeno zltre 4 partite in Europa e il Bologna.
L'unica differenza è che si allenerà a Coverciano, invece che a Zingonia. per il resto non vedrà il campo (salvo infortuni di chi gli sta davanti). Resta la mia perplessità di fronte a un giocatore che ero contento fosse venuto a Bergamo, ma che ho scoperto essere solo un buon atleta e nulla più.
L’anno scorso sono arrivati dietro, salvo mio errore
Ma certo. Ero ironico
Anche l'anno scorso da meta' campionato ho sentito la nenia del Bulagna che tremare il mondo fa , che ci avrebbe sopravanzato...
Vediamo.
L’anno scorso sono arrivati dietro, salvo mio errore
penso fosse ironico,
anche se non mettendo emoji ,non da molto modo di capire,
ma penso fosse ironico, altrimenti si, è un errore, perchè il Bologna è arrivato quinto l' anno scorso(e per me arriva quinto anche quest' anno)
Al fenomeno che ha fatto interrompere la gara... Biif de meno
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
La differenza primaria che c’è tra Inzaghi e Gasperini sono gli attori in campo. Inzaghi piaccia o no sin dai tempi della Lazio ha sempre avuto due attaccanti forti ( vedi Lautaro e Thuram ) e un centrocampo a 3 dinamico e due esterni molto forti.
Noi abbiamo da inizio campionato un solo attaccante puro Retegui, Ederson e De Roon che non possono giocare 60 partite per stagione. E poi con tutta la buona volontà che ci mettono Zappacosta e Bellanova non sono paragonabili a quelli dell’Inter. Infine la nostra difesa in diverse occasioni è stata rabberciata all’ultimo con anche De Roon adattato.
Purtroppo sono anche diverse partite che il buon Retegui viene surclassato da gente fisica come Acerbi o Bastoni.
Purtroppo anche la panchina non sta dando buoni risultati.
Chapeau all’Inter per la completezza di squadra, si sono nuovamente dimostrati più forti di noi.
la risposta è ovviamente SI,
se farà risultati diversi.
se con tutte e 3 fa lo stesso risultato non avrà influito.
ma sarà difficile che le vinca tutte e tre ,o le pareggi tutte ,perda tutte e 3 mmmmh, già più probabile ma difficile anche quello.
dal momento che farà,e se farà, un risultato non uguale con tutte,avrà influito sicuramente sullo scudetto.
anche se ,non in maniera definitiva, perchè è ancora lunga
Non me la sono mai sentita di “accusare” i medici per quello che è successo.
Io sì, me la sento di accusarli.
Dal 2020 al 2022 molti medici hanno tradito gravemente il loro giuramento di Ippocrate.
Ci arrivera' davanti , come l'anno scorso
L’anno scorso sono arrivati dietro, salvo mio errore
e allora Massa ha sbagliato.
si fermano per cose importanti le partite.
se quelli della croce rossa gli han detto che era un ubriacone,poco più,niente di grave, non doveva fermare.
c'è il rischio di finire come quella storiella ... com ' era ....al lupo, al lupo, per delle scemate,
poi quando il lupo è arrivato davvero non ci ha creduto più nessuno è si è pappato, cappuccetto rosso, cenerentola, i 3 porcellini,quello che era.
Ci arrivera' davanti , come l'anno scorso
Se solo li avessero curati sin dai primi sintomi, anzichè "tachipirina e vigile attesa".
Riporto una testimonianza, del settembre 2020, di un medico di base di Nembro..
"Il medico di base Riccardo Munda, 39 anni da Mazzarino (Caltanissetta), è uno di quelli che la guerra al Covid l’ha fatta in prima linea. Munda assiste circa 1400 pazienti in due ambulatori a Selvino e a Nembro in provincia di Bergamo, dove il numero di morti rispetto al 2019 è aumentato del 1000%. Eppure, tra i suoi pazienti nessuno è morto, né ha avuto bisogno di ricovero. Il segreto non sta in qualche ritrovato miracoloso della scienza. Anzi, Munda non ha nemmeno i titoli per esercitare come medico di base. «Sono solo un sostituto provvisorio», racconta lui stesso. «Se domani venisse un medito titolare io perderei il posto da un giorno all’altro. Non sono specializzato perché dopo la laurea avevo bisogno di lavorare e nessuno mi avrebbe mantenuto per frequentare i corsi di formazione. Ma dalla laurea in poi ho sempre lavorato».
Giornalista: "Lei non ha perso nemmeno un paziente per il Covid"
Medico: "Tra quelli che ho curato, nessuno. Uno dei miei assistiti in realtà è morto, ma non si era rivolto a me. Si sentì male durante un weekend, lo portarono in ospedale ed è morto lì, “parcheggiato” in un reparto Covid per settimane, come la maggior parte dei malati gravi."
Giornalista: "Come si spiega questo risultato?"
Medico: "Sono andato a casa dei pazienti tutti i giorni, mentre praticamente tutte le persone morte sono rimaste per settimane a casa senza assistenza. Riferivano i sintomi al medico di famiglia, alla guardia medica, al 118, ma c’era sempre qualcuno più urgente da seguire. Se i medici di base avessero visitato i pazienti e attivato per tempo l’assistenza domiciliare integrata, con l’ossigenoterapia e un infermiere per la reidratazione, le persone si sarebbero salvate. Così ho fatto io, che non sono certo un luminare. La responsabilità è tutta della medicina territoriale. I miei colleghi ospedalieri non sono arrivati neanche a visitare i pazienti, perché non ci sono abbastanza medici per un numero così grande di malati. Gran parte di queste persone sono morte senza vedere un medico."
Non me la sono mai sentita di “accusare” i medici per quello che è successo.
Quando qualcuno alla fine di un giudizio soprattutto su persone o calciatori scrive......e se avrò sbagliato mi cospargerò la testa di ceneri oppure...... ovviamente è solo il mio giudizio.
Quando qualcuno finisce i discorsi in questo modo provo un senso di fastidio e repulsione .
Succede anche a voi?
Si
Il Bologna a noi al momento interessa poco, dato che anche se dovesse superarci saremmo comunque quarti, l'importante è tenere dietro gobbi e laziali.
devi ammettere che anche tre finali di coppa italia fatte e tutte perse, non è male neppure questa come statistica
E' vero , un fallimento epocale. Chissa' perche' il Gasp ce lo invidiano tutti o quasi .
Senza contare i riconoscimenti in Italia e all'estero. Devono essere tutti dei mentecatti.
Invece tu.....
Il 22/5/2024 dove cazzo eri ?
si vedevano ampiamente gesti da parte della curva interista tipo di "sospendere la gara"... tutto ciò mi ha lasciato perplesso
Malavitosi sempre operativi.
Per me ci hanno preso per il culo alla grande.
A Carne: ho rivisto più volte il primo goal arrivato in prossimità dell'area piccola. Ok l'errore del Kola ma la traiettoria era leggibile e il portiere la poteva "chiamare" e respingere. Peccato perchè ora probabilmente staremmo parlando di altre prospettive. Amen, testa a Firenze e basta.
è stato confermato lo stato di ebbrezza…e per regolamento, un “malore” di questo tipo non comporta l’ obbligo di fermare la gara.
Fermarla per 6 minuti è stata una decisione “morale” presa da Massa
si vedevano ampiamente gesti da parte della curva interista tipo di "sospendere la gara"... tutto ciò mi ha lasciato perplesso
:deaflag::saltagasp:
concordo sul 19, meno sul 21 (secondo tempo brutto)
Nel 21 non dimenticherei il fallaccio di Cuadrado su Gosens che ha portato al primo gol (e da lì sono iniziati i problemi alla caviglia di Gosens) e il più che fallo da rigore su Pessina, ovviamente tutto ignorato. Ironia della sorte l'arbitro era Massa
Se solo li avessero curati sin dai primi sintomi, anzichè "tachipirina e vigile attesa".
Riporto una testimonianza, del settembre 2020, di un medico di base di Nembro..
"Il medico di base Riccardo Munda, 39 anni da Mazzarino (Caltanissetta), è uno di quelli che la guerra al Covid l’ha fatta in prima linea. Munda assiste circa 1400 pazienti in due ambulatori a Selvino e a Nembro in provincia di Bergamo, dove il numero di morti rispetto al 2019 è aumentato del 1000%. Eppure, tra i suoi pazienti nessuno è morto, né ha avuto bisogno di ricovero. Il segreto non sta in qualche ritrovato miracoloso della scienza. Anzi, Munda non ha nemmeno i titoli per esercitare come medico di base. «Sono solo un sostituto provvisorio», racconta lui stesso. «Se domani venisse un medito titolare io perderei il posto da un giorno all’altro. Non sono specializzato perché dopo la laurea avevo bisogno di lavorare e nessuno mi avrebbe mantenuto per frequentare i corsi di formazione. Ma dalla laurea in poi ho sempre lavorato».
Giornalista: "Lei non ha perso nemmeno un paziente per il Covid"
Medico: "Tra quelli che ho curato, nessuno. Uno dei miei assistiti in realtà è morto, ma non si era rivolto a me. Si sentì male durante un weekend, lo portarono in ospedale ed è morto lì, “parcheggiato” in un reparto Covid per settimane, come la maggior parte dei malati gravi."
Giornalista: "Come si spiega questo risultato?"
Medico: "Sono andato a casa dei pazienti tutti i giorni, mentre praticamente tutte le persone morte sono rimaste per settimane a casa senza assistenza. Riferivano i sintomi al medico di famiglia, alla guardia medica, al 118, ma c’era sempre qualcuno più urgente da seguire. Se i medici di base avessero visitato i pazienti e attivato per tempo l’assistenza domiciliare integrata, con l’ossigenoterapia e un infermiere per la reidratazione, le persone si sarebbero salvate. Così ho fatto io, che non sono certo un luminare. La responsabilità è tutta della medicina territoriale. I miei colleghi ospedalieri non sono arrivati neanche a visitare i pazienti, perché non ci sono abbastanza medici per un numero così grande di malati. Gran parte di queste persone sono morte senza vedere un medico."
Quando qualcuno alla fine di un giudizio soprattutto su persone o calciatori scrive......e se avrò sbagliato mi cospargerò la testa di ceneri oppure...... ovviamente è solo il mio giudizio.
Quando qualcuno finisce i discorsi in questo modo provo un senso di fastidio e repulsione .
Succede anche a voi?
A me no, sicuramente però chi lo scrive poi puntualmente non lo fa
A Bellanova, domenica non mi è proprio piaciuto nonostante io sia un suo estimatore.. troppo teso e troppi retropassaggi, il metodo juric non è ancora stato dimenticato
Al moribondo
Venerdi’ 6 marzo 2020. Dal ricovero di Alzano ci telefonano e ci dicono che mia mamma non avrebbe passato la notte. Qualche ora dopo ci chiamano dal pronto soccorso di Bergamo dove mio papà era stato messo da 2 giorni su un lettino in corsia perché non c’erano più posti in ospedale e ci dicono che se fosse riuscito a superare il weekend avremmo avuto qualche speranza. Mia mamma è morta nella notte mentre mio papà adesso è uno splendido 91enne che non si perde una partita dell’Atalanta (è lui che mi ha portato la prima volta allo stadio nel 1976 “Atalanta-Modena 1-0 con gol di Bertuzzo”) Per chi è di Alzano come me di persone ne ha dovute salutare tante Mia mamma non l’ho potuta nemmeno vedere e salutare; l’ingresso alle RSA era vietato; ci hanno mandato solo tre foto della sua salma. Dopo un mese di ospedale sono andato a prendere mio papà in ospedale e sembravo un marziano, mascherina FP3 comprate a 19 € l’una!!! Cuffia, camicie, sovracamicie, sovrascarpe,,, ho ancora le foto.
Mamma 73 anni , ipertesa con pastiglia e basta. Papà esami a gennaio, non ce n'era uno fuori posto. Nessun farmaco. 190 cm per 110 kg di uomo , peraltro i nonni paterni longevi di famiglia (entrambi mancati a 92 anni.
La domenica ricoverano la mamma , due gg. prima (il venerdì) papà comincia ad avere febbre e tosse, nessuno dei 2 con difficoltà respiratorie. La domenica carico mamma sull'ambulanza per Iseo , mi dicono di farmi fare prescrizione per ossigeno per papà e il lunedì trovo una bombolina per pura fortuna. La sera del lunedì , sta x terminare , saturazione a 82 , chiamo il 118 e dicono che richiameranno. In 3 ore provo a risollecitare per 2 volte, mi dicono che hanno i centralini intasati. Il martedì mattina saturazione a 78 , richiamo e finalmente mandano ambulanza, sempre per Iseo. Scende con le sue gambe , sale su ambulanza salutando la vicina alla finestra. Ha il cellulare , quindi ci sentiamo. Non riesco a parlare coi medici fino al giovedì pomeriggio alle 15 circa , mi dicono che mamma è critica e hanno dovuto sedarla perchè agitata e non voleva tenere il C.Pap...papà invece "sta abbanstanza bene , ci ha firmato assenso per cura sperimentale, domattina faremo esami e se vanno bene partiamo subito con la cura. La mattina del venerdì alle 3 arriva la telefonata , riconosco il numero e penso al peggio che , infatti, arriva. Mamma è mancata. Avviso mio fratello. Alle 6 , mi chiama mio fratello , disperato, dicendomi che l'hanno chiamato e anche papà se n'è andato. Una roba surreale. In meno di 3 ore di distanza, li abbiamo persi tutti e due, e fino ad una settimana prima stavano bene. Non ho mai voluto controbattere a chi sollevava sospetti sui camion militari , non ne ho mai avuto la voglia. A distanza di tempo , devo dire che si pensava che si cambiasse tutti in meglio , e devo constatare che non è stato così , e mi ci metto io per primo. Questo articolo mi ha fatto pensare agli "scontri" qui dentro , non solo quelli che mi riguardano , ma anche in generale tra gli altri. E sono arrivato alla conclusione che...non ne vale la pena. Mi sento di chiedere scusa a qualcuno. Non faccio nomi , non ce n'è bisogno.
Quando qualcuno alla fine di un giudizio soprattutto su persone o calciatori scrive......e se avrò sbagliato mi cospargerò la testa di ceneri oppure...... ovviamente è solo il mio giudizio.
Quando qualcuno finisce i discorsi in questo modo provo un senso di fastidio e repulsione .
Succede anche a voi?
E' uno dei difensori più forti che ho visto a BG, secondo me sarebbe da riscattare anche in caso di eventuale cambio di allenatore e/o modulo. E anche se non andassimo in Champions, non credo proprio che manchino i soldi per riscattarlo.
Credo che la sua permanenza o meno sarà già un primo indicatore di cosa vorrà fare la società.
La società vuole l'Europa tutti gli anni. Mi sembra chiaro
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
Non è possibile che abbia subito più di un omicida basta lui deve tornare allo stadio lui deve tornare a Bergamo
Scrivo solo ora a mente fredda della partita di domenica, che dire ai ragazzi? Hanno dato tutto e per loro solo applausi, noi facciamone una ragione,davanti a noi abbiamo visto nell'Inter quello che ci manca per poter crescere ulteriormente... ma ... va bene così e
Il mio ricordo, da volontario 118, sono i turni di servizio che, da 7 ore, passavo a 10/12 ore, sia di giorno che di notte. Corse avanti e indietro dalle case agli ospedali e lunghe code in attesa di lasciare il pz ad un medico … per poi ricominciare tutto daccapo. Gli occhi speranzosi dei pz e parenti al ns arrivo e di contro i ns occhi tristi per la certezza che molti dei malati non ce l’avrebbero fatta. La mano nella mano come segno di croce.
Grazie :ador:
Chissà cosa farà e da chi sarà guidata la nostra Atalanta il 13 agosto 2026.
Potrebbe essere una prima partita del campionato 2026/2027, e auguro alla Cremonese di potersi trovare in serie a.
Ma soprattutto spero che sulla nostra panchina ci sia ancora lui…anche se la vedo complicata.:ridegasp:
Giusto e poi ricordiamo che Hujsen all'et' di 19 anni si e' fidanzato con Martina Smeraldi
Porno star e le societa' guardano pure quello.
Poi per carita' beato lui :)
Certo che "fidanzato con una pornostar" è quasi un ossimoro eh ...
Buono x noi, il Bologna dobbiamo tenerlo a distanza
L'unica differenza è che si allenerà a Coverciano, invece che a Zingonia. per il resto non vedrà il campo (salvo infortuni di chi gli sta davanti). Resta la mia perplessità di fronte a un giocatore che ero contento fosse venuto a Bergamo, ma che ho scoperto essere solo un buon atleta e nulla più.
Bologna tra secondo o terzo posto
Hai visto kl calendario che hanno?
Va bene dai, vista la media degli infortunati in allenamento nell'ultimo periodo, forse meno sono ad allenarsi a Zingonia e meglio è.
Paradosso ma fino ad in certo punto, in effetti ...
Diciamolo: Pluto è un bravo allenatore. Gasperini un marziano ma Pluto lo ha sempre imbrigliato (e spesso anche con l'aiutino, ed è quello che da fastidio, a partire dalla finale di coppa con la Lazio).
Quello della finale di coppa Italia non è stato un aiutino è stato un furto. Al contrario domenica non ci sono stati aiutini, hanno vinto i più forti.
devi ammettere che anche tre finali di coppa italia fatte e tutte perse, non è male neppure questa come statistica
Premesso che la prima è stata un furto palese, la seconda è stata sicuramente indirizzata a nostro sfavore (anche se nella ripresa ci siamo spenti) e la terza è stata il seme che ha portato all'Europa League, non sarei così negativo nella valutazione ... poi possiamo aggiungere alle statistiche anche una serie chilometrica di record per l'Atalanta (dalle vittorie ai gol ai marcatori alle serie positive ai punti, il tutto senza contare le statistiche fuori dal campo come le plusvalenze ...) che dovrebbero consolarti ampiamente, ovviamente ammesso che ci tu metta un po' di onestà intellettuale.
Va bene dai, vista la media degli infortunati in allenamento nell'ultimo periodo, forse meno sono ad allenarsi a Zingonia e meglio è.
..anche questo ha senso....
Beh staff :logo:, metterei anche l'impressionante numero di vittorie in goleada nei numeri del Gasp, valgono sempre e solo 3 punti ma non sono un dettaglio, io il conto l'ho perso da un bel pò.
lungi da me lamentarmi o addossare alla terna la colpa della sconfitta: loro sono piu' forti in ogni zona del campo e l'hanno dimostrato ampiamente.. anzi a me e' sembrato che non spingessero sull'acceleratore a un certo punto... paghi e contenti di un pareggio. Pero' tutto questo non toglie che l'arbitro e' stato di gran lunga il peggiore in campo, sporcando notevolmente una partita sostanzialmente corretta e scontentando entrambe le squadre ma danneggiando piu' la Dea (naturalmente!!).
Ora a me sta benissimo che arbitri alla "inglese" lasciando correre tanti contrastini per velocizzare gioco e spettacolo: ma a tutto c'e' un limite santoiddio!! Se Look viene placcato e tirato in terra al limite dell'area a due metri da te non puoi far correre!! Se Acerbi ad ogni contrasto quasi strappa e toglie la maglia a reteguie non puoi non fischiargli nemmeno un fallo! Perche' legittimi lui e tutti gli altri a continuare a farlo bellamente! Ma abbracciare, strattonare, placcare non sono permessi da regolamento caxxxxo!! Per non parlare delle proteste.... loro hanno praticamente fatto tutto quello che volevano.. poi primo ammonito bellanova perche alza la mano protestando giustamente per un fallo che aveva subito e si e' visto fischiare la punizione contro! Espulsione di Ederson dovuta a grande mancanza di buonsenso.. non e' un giocatore che protesta.. se lo fa platealmente e' perche' qualcosa di sbagliato hai fatto... ok ammoniscilo ma fai finta di niente per i due secondi di applauso a caldo.. come hai fatto finta di niente quando ti han mandato a quel paese (piu' di una volta) a turno i Barella, i Bastoni e i Lautaro!! Poi chiaro, combinato il patatrac e' uscito il codone di paglia e via decisioni contro i bauscia.. cartellini, punizioni contro.. tanto sullo 0-2 il compito era stato ampiamente eseguito :( E questo e' un "internazionale"!!! Pensa te come stiamo messi... avesse fischiato 5 punizioni in piu' e dato 2-3 cartellini nel primo tempo avremmo assistito a tutt'altro spettacolo nel finale... ammalato di protagonismo.. speriamo vada presto in pensione perche' questo e' un danno al calcio!
Spezzo un remo della barca di Albisarnico in favore di Barella, Lautaro e Bastoni:laughing:
Ma quindi, sto tifoso, alla fine si è capito cos’ha avuto? Sempre più convinto che la partita è stata falsata per un ciochetù che si sarà messo a vomitare tipo 16enne dopo uno spinello. Con l’Udinese, ad esempio, è stato detto chiaro e tondo che ha avuto un infarto. Qua parlano tutti di “malore” … la prossima volta sta a ca bigol
è stato confermato lo stato di ebbrezza…e per regolamento, un “malore” di questo tipo non comporta l’ obbligo di fermare la gara.
Fermarla per 6 minuti è stata una decisione “morale” presa da Massa
Ma quindi, sto tifoso, alla fine si è capito cos’ha avuto? Sempre più convinto che la partita è stata falsata per un ciochetù che si sarà messo a vomitare tipo 16enne dopo uno spinello. Con l’Udinese, ad esempio, è stato detto chiaro e tondo che ha avuto un infarto. Qua parlano tutti di “malore” … la prossima volta sta a ca bigol
Noi non possiamo dimenticare, non possiamo davvero. Che tristezza ancora oggi pensando a quel periodo.
Eppure, eppure …..
Fuori dalla Lombardia, forse anche fuori Bergamo, la percezione del covid non fu così pesante come da noi.
Riporto un’esperienza diretta:
a giugno riaprono tutto. Felicissimi io e mia moglie prenotiamo e partiamo per le Dolomiti, Selva di Cadore per la precisione.
Un giorno a pranzo, a Malga Misurina, a fianco del nostro tavolo una giovane coppia, scopriamo chiacchierando essere di Folgaria, mentre loro apprendono essere noi di Bergamo.
Li è iniziata un’arringa da parte loro contro la propaganda governativa che avrebbe inscenato la carovana di camion militari, ovviamente vuoti.
NON CREDEVANO A NIENTE DI QUANTO SUCCESSO
Dopo qualche vano tentativo di far loro cambiare idea spiegando cosa avessimo vissuto e visto tra marzo aprile e maggio, abbiamo salutato e ce ne siamo andati.
Fatto simile qualche giorno dopo a Brunico, anche se molto meno pesante.
Ci rimango male ancora oggi ripensandoci
Mah
Un pensiero a chi non può esserci
Mi viene una rabbia a pensare che i negazionisti del COVID li abbiamo anche a Bergamo, gente che era qui e non voleva capire la gravità di quello che succedeva, perché secondo loro era tutto normale, solo anziani che sarebbero morti come in qualsiasi altro momento :testata: la fortuna di non avere avuto morti in famiglia o tra gli amici secondo loro li autorizzava a pensarla così.
Buon Compleanno Mito dei Miti
:deaflag:
⚽ Frankino Brienza Style Group⚽
tessera nr.1
Ma quindi, sto tifoso, alla fine si è capito cos’ha avuto? Sempre più convinto che la partita è stata falsata per un ciochetù che si sarà messo a vomitare tipo 16enne dopo uno spinello. Con l’Udinese, ad esempio, è stato detto chiaro e tondo che ha avuto un infarto. Qua parlano tutti di “malore” … la prossima volta sta a ca bigol
Sta cosa di ago e filo non ha portato bene...
concordo
le Coppa Italia del 2019 e2021 totalmente rubate
a Roma poi in modo scandaloso.
avremmo 3 trofei e non 1
concordo sul 19, meno sul 21 (secondo tempo brutto)
le Coppa Italia del 2019 e2021 totalmente rubate
a Roma poi in modo scandaloso.
avremmo 3 trofei e non 1
Non credo che questo forum sia il luogo idoneo per trattare certe dinamiche o, in generale, determinati ideali.
In passato lui ha espresso pensieri e mantenuto posizioni di un certo tipo nei confronti di "fratelli atalantini" (concetto quest'ultimo la cui accezione universale ossia onnicomprensiva mi sembra di primaria importanza qua) che ii condivido ma che non sono più in linea con il mondo Atalanta del 2025 (ma anche di 15/20 anni fa).
Penso sia più giusto parlare di tattica, calciomercato o giochi di luce su questo forum, poi ovvio sono pensieri miei
meno male sono solo pensieri tuoi :)
ESATTO !
ALPEGGIO ha ragione e ha ricordato esattamente come stavano le cose . In sostanza il Giuntolo voleva che noi prendessimo Hujsen con Soulè oppure Rovella o Iling ma tutti ipervaluti di alneno il triplo del valore effettivo in maniera che noi si dava il malato olandese a loro per una valutazione ridicola . In sostanza il Goob più tanti soldi a loro in cambio di un paio di questi !
Giusto e poi ricordiamo che Hujsen all'et' di 19 anni si e' fidanzato con Martina Smeraldi
Porno star e le societa' guardano pure quello.
Poi per carita' beato lui :)
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
È proprio vero che il mondo sta andando al contrario.Tolgono la patente e il lavoro a chi si è sempre spaccato la schiena e lo danno a chi ha sempre rubato ed ammazzato persone innocenti.(Vallanzasca)
So che tu baratteresti la coppa vinta a Dublino per vincere una volta con gli intertristi ma porta pazienza ancora un po' dai. Manca poco.
devi ammettere che anche tre finali di coppa italia fatte e tutte perse, non è male neppure questa come statistica
Bologna tra secondo o terzo posto
Mancano i numeri dei punti fatti con l'Inter in 9 stagioni
So che tu baratteresti la coppa vinta a Dublino per vincere una volta con gli intertristi ma porta pazienza ancora un po' dai. Manca poco.
Huijsen che lo abbiamo bullizzato quando la juve ce lo proponeva in cambio del koop e' stato convocato dalla nazionale spagnola, non era cosi' scarso allora
Non era una questione di forte o scarso ma del fatto che la Juve volesse inserirlo come contropartita con un valore di diverse decine di milioni di Euro quando alle spalle aveva sì e no 10 gare in Serie A.
Quei soldi magari (magari) a posteriori li vale ma all'epoca senz'altro non li valeva.
Detto ciò la convocazione in Nazionale significa senz'altro buon rendimento in questo momento ma non per forza (in questo caso forse sì) che il calciatore sia un campione, di esempi ce ne sono tantissimi in ogni Nazionale.
PS Brasa, chi l'ha visto giocare a Roma (in prestito) qualche dubbio lo aveva e pure legittimo sul suo valore: partite buonissime alternate ad altre catastrofiche... diciamo che forse parli di chi l'ha visto giocare quest'anno ma con il senno del poi...
Venerdi’ 6 marzo 2020. Dal ricovero di Alzano ci telefonano e ci dicono che mia mamma non avrebbe passato la notte. Qualche ora dopo ci chiamano dal pronto soccorso di Bergamo dove mio papà era stato messo da 2 giorni su un lettino in corsia perché non c’erano più posti in ospedale e ci dicono che se fosse riuscito a superare il weekend avremmo avuto qualche speranza. Mia mamma è morta nella notte mentre mio papà adesso è uno splendido 91enne che non si perde una partita dell’Atalanta (è lui che mi ha portato la prima volta allo stadio nel 1976 “Atalanta-Modena 1-0 con gol di Bertuzzo”) Per chi è di Alzano come me di persone ne ha dovute salutare tante Mia mamma non l’ho potuta nemmeno vedere e salutare; l’ingresso alle RSA era vietato; ci hanno mandato solo tre foto della sua salma. Dopo un mese di ospedale sono andato a prendere mio papà in ospedale e sembravo un marziano, mascherina FP3 comprate a 19 € l’una!!! Cuffia, camicie, sovracamicie, sovrascarpe,,, ho ancora le foto.
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
@staff, non meriterebbe un articolo a parte?
Sta cosa di ago e filo non ha portato bene...
beh credo le mortadelle abbiano tutte le carte in regola per puntare a un posto in champions soffiandolo (speriamo) ai gobbi. Magari supereranno anche noi visto che sono in formissima ma escludo possano lottare per lo scudo come addirittura la rosea paventava (ma lo fece fino a 10gg fa anche con la juve;). Sicuramente hanno un calendario bello tosto con inclusi scontri con le prime tre, quindi non gli regalera' nulla nessuno e tutto quello che conquisteranno sara' meritato, come sempre quando non sei una blasonata protetta...
Scudo a Bologna. Lo ha deciso il palazzo per dare un taglio deciso alla superbia dei blasonati, ridistribuire meritocrazia e risorse, più appeal alla serie A e vendere meglio la supercoppa ai cammellari.🤡🤡🤡
Devo smettere di fare colazione con caffé e vino 😆
lungi da me lamentarmi o addossare alla terna la colpa della sconfitta: loro sono piu' forti in ogni zona del campo e l'hanno dimostrato ampiamente.. anzi a me e' sembrato che non spingessero sull'acceleratore a un certo punto... paghi e contenti di un pareggio. Pero' tutto questo non toglie che l'arbitro e' stato di gran lunga il peggiore in campo, sporcando notevolmente una partita sostanzialmente corretta e scontentando entrambe le squadre ma danneggiando piu' la Dea (naturalmente!!).
Ora a me sta benissimo che arbitri alla "inglese" lasciando correre tanti contrastini per velocizzare gioco e spettacolo: ma a tutto c'e' un limite santoiddio!! Se Look viene placcato e tirato in terra al limite dell'area a due metri da te non puoi far correre!! Se Acerbi ad ogni contrasto quasi strappa e toglie la maglia a reteguie non puoi non fischiargli nemmeno un fallo! Perche' legittimi lui e tutti gli altri a continuare a farlo bellamente! Ma abbracciare, strattonare, placcare non sono permessi da regolamento caxxxxo!! Per non parlare delle proteste.... loro hanno praticamente fatto tutto quello che volevano.. poi primo ammonito bellanova perche alza la mano protestando giustamente per un fallo che aveva subito e si e' visto fischiare la punizione contro! Espulsione di Ederson dovuta a grande mancanza di buonsenso.. non e' un giocatore che protesta.. se lo fa platealmente e' perche' qualcosa di sbagliato hai fatto... ok ammoniscilo ma fai finta di niente per i due secondi di applauso a caldo.. come hai fatto finta di niente quando ti han mandato a quel paese (piu' di una volta) a turno i Barella, i Bastoni e i Lautaro!! Poi chiaro, combinato il patatrac e' uscito il codone di paglia e via decisioni contro i bauscia.. cartellini, punizioni contro.. tanto sullo 0-2 il compito era stato ampiamente eseguito :( E questo e' un "internazionale"!!! Pensa te come stiamo messi... avesse fischiato 5 punizioni in piu' e dato 2-3 cartellini nel primo tempo avremmo assistito a tutt'altro spettacolo nel finale... ammalato di protagonismo.. speriamo vada presto in pensione perche' questo e' un danno al calcio!
Mancano i numeri dei punti fatti con l'Inter in 9 stagioni
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
ulteriore conferma della cialtroneria che pervade le persone che reggono le istituzioni di questo paese marcio e corrotto..questa lettera andrebbe stampata su un manifesto e appesa in tutta la provincia..vorrei sapere cosa si ha al posto del cervello e del cuore per non essere con lui.
I numeri, (che comprendono una serie infinita di record dal 1907) non mentono, le chiacchiere stanno a zero.
Mi auguro di continuare a godere con il Gasp in panchina.
E birra (alcolica) vietata!
Da soccorritore volontario in l'ho vissuto, diciamo così, in prima linea. Fare i turni in ambulanza era un vero delirio.
Da soccorritore volontario in l'ho vissuto, diciamo così, in prima linea. Fare i turni in ambulanza era un vero delirio.
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
In confronto, Toto Riina è stato trattato con i guanti.
Comunque credo che il modo di fare delle forze dell'ordine e della giustizia sia "Punirne uno per educarne 100". Ne puniscono uno ma chiudono gli occhi su molti altri. Guardiamo la curva dell'Inter: hanno arrestato una manciata di persone, solo una manciata. E tutte le altre?
Il mio ricordo, da volontario 118, sono i turni di servizio che, da 7 ore, passavo a 10/12 ore, sia di giorno che di notte. Corse avanti e indietro dalle case agli ospedali e lunghe code in attesa di lasciare il pz ad un medico … per poi ricominciare tutto daccapo. Gli occhi speranzosi dei pz e parenti al ns arrivo e di contro i ns occhi tristi per la certezza che molti dei malati non ce l’avrebbero fatta. La mano nella mano come segno di croce.
GRAZIE per quello che hai fatto!
Con 7 nazionali (ci sono anche Carnesecchi, Scalvini e Scamacca) chiedere ed ottenere, parità di trattamento arbitrale,please
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
Con queste parole Claudio sta chiedendo aiuto...il riferimento ai suoi amici che non ci sono più e la domanda "che cosa potevamo fare di più per loro" mi hanno messo i brividi.
Credo che per le sue colpe abbia pagato a sufficienza.
Che dire! Avrà il suo caratterino, il suo credo calcistico, non piacerà a tanti ma questi sono numeri da grande squadra e questo salto ce lo ha fatto fare lui.
Il mio ricordo, da volontario 118, sono i turni di servizio che, da 7 ore, passavo a 10/12 ore, sia di giorno che di notte. Corse avanti e indietro dalle case agli ospedali e lunghe code in attesa di lasciare il pz ad un medico … per poi ricominciare tutto daccapo. Gli occhi speranzosi dei pz e parenti al ns arrivo e di contro i ns occhi tristi per la certezza che molti dei malati non ce l’avrebbero fatta. La mano nella mano come segno di croce.
Era ovvio fosse forte, bastava averlo visto giocare una volta o due...
Dimostrazione che spesso la gente parla di presunti favori e sudditanze senza aver la minima competenza per farlo.
Ho sperato fino all'ultimo nel suo acquisto, probabilmente il problema era anche la valutazione (immagino fossero disposti a valutare koop anche 70 ma allo stesso tempo hujsen 35).
Veramente a Roma commetteva errori magistrali ad ogni partita, letteralmente.
Aveva buone qualità tecniche, però era ed è ancora acerbo.
La valutazione era fuori da ogni logica per un giocatore del genere, nessun rimpianto
ESATTO !
ALPEGGIO ha ragione e ha ricordato esattamente come stavano le cose . In sostanza il Giuntolo voleva che noi prendessimo Hujsen con Soulè oppure Rovella o Iling ma tutti ipervaluti di alneno il triplo del valore effettivo in maniera che noi si dava il malato olandese a loro per una valutazione ridicola . In sostanza il Goob più tanti soldi a loro in cambio di un paio di questi !
tra l'altro rovella e hujsen stanno andando forte, forse non era male come affare col senno di poi
Prima di lui credo facessimo 2/3 sconfitte su 4 partite di media, con lui una ogni 4 e 2 vittorie un pari
Diciamolo: Pluto è un bravo allenatore. Gasperini un marziano ma Pluto lo ha sempre imbrigliato (e spesso anche con l'aiutino, ed è quello che da fastidio, a partire dalla finale di coppa con la Lazio).
Agli americani le statistiche piacciono
Sogno li dietro per l'anno prossimo il pacchetto Hien, Kosso, Scalvo, Kola, Jimbo in piena salute ed a pieno regime. Non passa più una mosca
ha fatto e sta facendo la storia della Dea, mai cosi in alto, in 118 anni !!
oltre a riempire la cassaforte, riempito anche la bacheca con la prima coppa europea
:dea02::saltagasp:
:ador::ridegasp::saltagasp::gaspperche::ador:
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
Non sono amico di tutti. Parlo, scherzo, rido e mi confronto con tutte le persone che conosco, ma non sono amico di tutti. Amicizia è un termine che troppo spesso è sulla bocca di tante, troppe persone, ma nel cuore di pochissime. Sei amico quando gli servi e diventi insignificante o peggio ancora nemico nel momento in cui di te non sanno più cosa farsene. Ecco perché non sono amico di tutti, ma solo di chi sa quale sia il vero e profondo significato dell'amicizia ed è capace di rispettare la mia. Orgoglioso, fiero e grato a Claudio per la nostra amicizia.
ESATTO !
ALPEGGIO ha ragione e ha ricordato esattamente come stavano le cose . In sostanza il Giuntolo voleva che noi prendessimo Hujsen con Soulè oppure Rovella o Iling ma tutti ipervaluti di alneno il triplo del valore effettivo in maniera che noi si dava il malato olandese a loro per una valutazione ridicola . In sostanza il Goob più tanti soldi a loro in cambio di un paio di questi !
Una sorta di supervalutazione dell'usato.
In questo caso non sicuro.
Va bene dai, vista la media degli infortunati in allenamento nell'ultimo periodo, forse meno sono ad allenarsi a Zingonia e meglio è.
Ero ironico
Huijsen che lo abbiamo bullizzato quando la juve ce lo proponeva in cambio del koop e' stato convocato dalla nazionale spagnola, non era cosi' scarso allora
Anche Ruggeri è convocato in nazionale 😳
Alla Roma (mi sembra) non aveva proprio impressionato
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
CLAUDIO LIBERO
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
Non credo che questo forum sia il luogo idoneo per trattare certe dinamiche o, in generale, determinati ideali.
In passato lui ha espresso pensieri e mantenuto posizioni di un certo tipo nei confronti di "fratelli atalantini" (concetto quest'ultimo la cui accezione universale ossia onnicomprensiva mi sembra di primaria importanza qua) che ii condivido ma che non sono più in linea con il mondo Atalanta del 2025 (ma anche di 15/20 anni fa).
Penso sia più giusto parlare di tattica, calciomercato o giochi di luce su questo forum, poi ovvio sono pensieri miei
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
Brao fratello SUDATO che hai ripreso e riportato queste parole . Che piaccia o no , c’è una repressione e vessazione a senso unico e ci sono condanne che si applicano solo a pochissimi chiudendo gli occhi e facendo finta di nulla su atti criminosi molto gravi lasciando impuniti i diretti interessati . Non c’è una “giustizia” terrena equa e rigorosa ma solo un “potere” che si adopera coi nemici adducendo spudoratamente e insulsamente un presunto e vomitevole “ diritto di presunzione di innocenza “ per gli amici quando prove ed evidenze sono inconfutabili e schiaccianti “ . A questi pre-potenti che utilizzano il loro potere in modo meschino e arbitrario , il karma renderà un conto in modo feroce !
E mancano tutti i record fatti
Il rumore continuo delle sirene delle ambulanze dava un 'angoscia tremenda. E da altre parti la gente cantava sui balconi dicendo andrà tutto bene. Abbiamo avuto in quel periodo più morti che in un anno intero . Purtroppo l' ennesima ingiustizia che il nostro popolo ha subito e non si sa ancora perché proprio a Bergamo. Ma verrà il giorno del giudizio...
Speriamo che il refuso (2016 non 2026) sia ben augurante e si possa festeggiare il decennale, vorrebbe dire che rimarrebbe altre due stagioni, grasso che cola. Su 430 ne avrò viste minimo 350 ed almeno 300 (stando bassi) volte ho goduto come un riccio, grazie Gasp!
2026??
le perplessità erano date dalla valutazione, che se non ricordo male era - solo per noi - 25/30 milioni da scalare dal prezzo di Koopmeiners. Infatti poi l'han venduto a 15
ESATTO !
ALPEGGIO ha ragione e ha ricordato esattamente come stavano le cose . In sostanza il Giuntolo voleva che noi prendessimo Hujsen con Soulè oppure Rovella o Iling ma tutti ipervaluti di alneno il triplo del valore effettivo in maniera che noi si dava il malato olandese a loro per una valutazione ridicola . In sostanza il Goob più tanti soldi a loro in cambio di un paio di questi !
Aahahah bellissima ciao Moreto.
Aggiungerei, con 15.000 euro presi nei fondelli :laughing: ristrutturi pure una parte di sagrestia
🤣🤣🤣
Ha fatto sognare intere generazioni la Tetuna!
Pratica indecente e di volgarità unica.
"Ma quello va bene" ha accezione negativa ovviamente
Sorpresi? Io no
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
anche io penso che l'accanimento verso Galimberti sia assurdo. Questa lettera mi è piaciuta, brao Bocia, bisogna sempre crederci!
Huijsen che lo abbiamo bullizzato quando la juve ce lo proponeva in cambio del koop e' stato convocato dalla nazionale spagnola, non era cosi' scarso allora
le perplessità erano date dalla valutazione, che se non ricordo male era - solo per noi - 25/30 milioni da scalare dal prezzo di Koopmeiners. Infatti poi l'han venduto a 15
Huijsen che lo abbiamo bullizzato quando la juve ce lo proponeva in cambio del koop e' stato convocato dalla nazionale spagnola, non era cosi' scarso allora
Era ovvio fosse forte, bastava averlo visto giocare una volta o due...
Dimostrazione che spesso la gente parla di presunti favori e sudditanze senza aver la minima competenza per farlo.
Ho sperato fino all'ultimo nel suo acquisto, probabilmente il problema era anche la valutazione (immagino fossero disposti a valutare koop anche 70 ma allo stesso tempo hujsen 35).
Huijsen che lo abbiamo bullizzato quando la juve ce lo proponeva in cambio del koop e' stato convocato dalla nazionale spagnola, non era cosi' scarso allora
Forte è forte , molto avevano perplessità sul carattere (che spesso conta poco)
Sarà per sempre una cicatrice nei nostri cuori.
Noi non possiamo dimenticare, non possiamo davvero. Che tristezza ancora oggi pensando a quel periodo.
Eppure, eppure …..
Fuori dalla Lombardia, forse anche fuori Bergamo, la percezione del covid non fu così pesante come da noi.
Riporto un’esperienza diretta:
a giugno riaprono tutto. Felicissimi io e mia moglie prenotiamo e partiamo per le Dolomiti, Selva di Cadore per la precisione.
Un giorno a pranzo, a Malga Misurina, a fianco del nostro tavolo una giovane coppia, scopriamo chiacchierando essere di Folgaria, mentre loro apprendono essere noi di Bergamo.
Li è iniziata un’arringa da parte loro contro la propaganda governativa che avrebbe inscenato la carovana di camion militari, ovviamente vuoti.
NON CREDEVANO A NIENTE DI QUANTO SUCCESSO
Dopo qualche vano tentativo di far loro cambiare idea spiegando cosa avessimo vissuto e visto tra marzo aprile e maggio, abbiamo salutato e ce ne siamo andati.
Fatto simile qualche giorno dopo a Brunico, anche se molto meno pesante.
Ci rimango male ancora oggi ripensandoci
Mah
Un pensiero a chi non può esserci
Me ne sarei andato ben prima , senza neanche provarci , a spiegarglielo. Tempo perso.
Al 30 Marzo Bastoni e' il primo indaista a subire una squalifica da 9 mesi.
Oltre ad essere i piu' onesti sono anche i piu' corretti.....
Bestemmie ,sfanculamenti , placcaggi , cravatte e mani in faccia sono stati fatti con gentilezza pertanto ritenuti corretti.
"Primo cartellino per il braccio alto"
Lautaro manda quel paese platealmente l'arbitro costantemente --> 0 sanzioni
Sozza spiu'
da arbitro sente di meno....:canna:
Non lo doveva applaudire, ma fagli il gesto dell ombrello.....giallo per giallo...almeno lo mandava a quel paese direttamente:laughing:
Chapeau :ador:
Nella città del rinascimento.... Tot apost ??? Ho letto di cori nei confronti di Vlaovic.. sentito niente nessuno a quanto pare
la coreografia è da applausi....:stralol:....Stil novo fiorentino :canna:
sta a vedere che il buon Massa (a risultato Inda acquisito!) ha capito di aver fatto una cazz.ta.... e allora ha alleggerito il referto....in ogni caso il suo capo diretto è contento e lui mantiene la sua sua qualifica di Internazionale (magari come tifoso Inda?).... peccato che il Tullio a Firenze la mette in quel posto anche e proprio al capo del Massa :tie::tie: (media mantenuta!:yahoo:)
brao Cigliu':clap:....averne di gente imparziale ma competente come te....
che Massa sia scarso ed in caduta libera è appurato da tempo (e ricordo che e' un arbitro internazionale!:noguardo:),a me è sembrato strano che avesse arbitrato cmq coerentemente nel primo tempo .... ovviamente si caga addosso ad ammonire per proteste i vari Lautaro,Barella,etc etc ma è in buona compagnia quindi si mischia alla Massa :stralol::stralol:
Huijsen che lo abbiamo bullizzato quando la juve ce lo proponeva in cambio del koop e' stato convocato dalla nazionale spagnola, non era cosi' scarso allora
lo dico da tempo sono forti ma spinti dagli arbitri,c'erano piu di 20 mnt rischiavamo di pareggiarla
Concordo, anche Varriale (non proprio uno oggettivissimo) ha detto la stessa cosa: sono sicuramente più forti in campo ma lo sono anche fuori dal campo.
“Caro Direttore, questo non è più accanimento, io lo chiamo annientamento. Ho raggiunto i trent'anni di daspo e, pur vivendo lontano dalla mia città da ben sette anni (ormai sono quasi otto), questo non è servito perchè si capisse di lasciarmi vivere la mia vita! Anche se sono lontano, patisco la stessa, troppa repressione e l'umiliazione di non avere l'indipendenza, di essere autonomo nel lavoro sta prendendo il sopravvento. Una patente negata da già ben otto anni per mancanza di requisiti morali. Un'attività lavorativa alla quale prestavo la mia opera e grazie alla quale, in sei anni sono rinato, chiusa per farmi ancora del male. Me la stavo godendo troppo, secondo loro... Nel frattempo, in questi anni un arresto assurdo a Terni e due processi inventati, fortunatamente e giustamente chiusi con l'assoluzione piena a Bergamo. Troppa invidia, troppa vigliaccheria, troppa slealtà. E sì che lo ****** Mazinga, al secolo Elio Carminati, mi regalò il suo libro con tanto di dedica: quanto mancano questi uomini. Non finisce mai questa storia, non ha scadenza. Finirà, ne sono pienamente convinto, quando io sarò sfinito in età anziana. Mia sorella Paola, 64 anni, a mia insaputa è andata in Questura più volte nel corso di questi ultimi anni. Colloqui con il questore in persona al, quale, mia sorella Paola chiedeva uno sguardo lungo, uno spiraglio di luce per suo fratello, perché a tutto c'è un limite, con la paura di perdere forza, scoraggiarsi di fronte a un percorso solo repressivo: "A mio fratello non è mai stata data una possibilità". Non è il questore il problema, è il contorno che non va bene, con un giornale che, come disse Don Sergio Colombo, nei miei confronti è stato poco cristiano, ha sempre buttato fango sulla mia persona, sul mio cognome, screditandomi e annientandomi senza se e senza ma e, di conseguenza, anche su tutta la mia famiglia. "Ago e filo nel cassetto per lo scudetto" Intanto, il film "A guardia di una fede" che racconta la mia storia e la storia della Curva Nord atalantina, ha partecipato al Torino Film Festival e merita di essere visto. Non tanto per me, ma per il regista bergamasco Andrea Zambelli che, con un grande lavoro, ha letteralmente conquistando l'interesse e la curiosità del tifo europeo, registrando pienoni in molte sale cinematografiche. Io amo l'Atalanta, ho vissuto e creduto che con lei crescessi anch'io, crescessero il nostro popolo, il senso di appartenenza, la passione, il cuore. L'Atalanta nel bene e nel male. Mio padre, storico romantico di quell'Atalanta che vinse il titolo di campione d'Italia Primavera nel '48-'49, allo stadio Flaminio, contro la Lazio, allenatore il cavalier Ciatto, con TItta Rota, mio padre e gli altri nove, tutti bergamaschi in campo. Mia madre che, in fin di vita mi disse, con voce bassa e faticosa: "Claudio, ti ho messo ago e filo nel cassetto del comodino perché, se io non ce la faccio, lo scudetto sulla maglia te lo cuce la zia Rosanna". Io penso siano le persone a fare la qualità, la differenza: nel lavoro, nella vita, nella famiglia, in qualsiasi campo, Proverò anch'io a fare la differenza e continuerò a mettermi al servizio della mia Atalanta, della Curva, della nostra storia. So bene che andrò incontro molto probabilmente a un prezzo alto da pagare. So anche bene, però, che questo atto d'amore è l'unica pace interiore capace di darmi una grande forza, per resistere e non affliggermi fino alla depressione e alla morte. Voglio lottare, non morire e, se Dio vorrà, smuovere uomini, coscienze di tante e troppe persone che pensano solo a stare sul carro dei più forti e non capiscono come la libertà rimanga la più grande partita da vincere. L'Atalanta è arrivata dov'è arrivata non per caso, ma grazie all'anima, al cuore e alla sensibilità di un popolo nei suoi confronti. "Mai dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo" Nell'anno dello scudetto - perché io ci credo, eccome - questo è l'anno giusto di un percorso societario straordinario, guidato da un tecnico unico che fa la differenza. Quella differenza che, vent'anni fa, ha reso grandi anche noi della Curva nel credere alla salvezza con Delio Rossi, malgrado la squadra fosse scarsa e alla fine retrocesse in Serie B. Oggi più che bisogna mai stare vicino alla squadra, senza dimenticare da dove veniamo e che cosa eravamo, senza essere distruttivi dopo un risultato negativo. Penso a Ivan, Pelé e Giorgio, i miei più grandi amici di sempre che non sono più fianco a me, a noi. Mi ripeto sempre: che cosa potevo fare di più, che cosa potevamo fare di più per loro. Dovevamo capirli. Oggi capite anche me, basta ipocrisia.
Claudio Galimberti”
Gira lettera del bocia a corsport
Grazie per info.
mi sono loggiato solo per metterti mi piace. da stampare e mettere fuori dai cancelli a zingonia!
Grazie:brinda2:
Assurdo, ha espulso Bastoni alla fine proprio perché doveva in qualche modo “farsi perdonare”…mamma mia in che stato… 😟
Se avesse dovuto ammonire per ogni trattenuta bastoni, acerbi e pavard ma anche hien non sarebbero dovuti arrivare a fine primo tempo.
Se avesse dovuto ammonire per ogni vaffa pure lautaro, thuram e di nuovo bastoni avrebbero ricevuto anche loro un bel giallo, ma chissà perché all' alba della 29a giornata l'Inter avrà per la prima volta in stagione un giocatore squalificato...
E barella
giornate da rabbrividire, ambulanze e poi compaesani coscritti andati via sembra un brutto sogno invece...
lo dico da tempo sono forti ma spinti dagli arbitri,c'erano piu di 20 mnt rischiavamo di pareggiarla
Noi non possiamo dimenticare, non possiamo davvero. Che tristezza ancora oggi pensando a quel periodo.
Eppure, eppure …..
Fuori dalla Lombardia, forse anche fuori Bergamo, la percezione del covid non fu così pesante come da noi.
Riporto un’esperienza diretta:
a giugno riaprono tutto. Felicissimi io e mia moglie prenotiamo e partiamo per le Dolomiti, Selva di Cadore per la precisione.
Un giorno a pranzo, a Malga Misurina, a fianco del nostro tavolo una giovane coppia, scopriamo chiacchierando essere di Folgaria, mentre loro apprendono essere noi di Bergamo.
Li è iniziata un’arringa da parte loro contro la propaganda governativa che avrebbe inscenato la carovana di camion militari, ovviamente vuoti.
NON CREDEVANO A NIENTE DI QUANTO SUCCESSO
Dopo qualche vano tentativo di far loro cambiare idea spiegando cosa avessimo vissuto e visto tra marzo aprile e maggio, abbiamo salutato e ce ne siamo andati.
Fatto simile qualche giorno dopo a Brunico, anche se molto meno pesante.
Ci rimango male ancora oggi ripensandoci
Mah
Un pensiero a chi non può esserci
Ciao Moreto,Il sostituto di retegui era scamacca, ma purtroppo si è nuovamente infortunato 2 giorni prima della chiusura del mercato, ma cmq maldini è anche una punta centrale, poi sinceramente non so se età il caso di dare 35 milioni a pozzo x Lucca....x il resto la rosa del Bologna non saprei proprio chi sarebbe oggi titolare nella dea facendogli fare un upgrade.
L'atalanta ha 10 nazionali in rosa. Vorrà pur dire qualcosa, miglior difesa fino a domenica scorsa, seconda miglior difesa su 36 squadre nel girone champions, miglior attacco fino a domenica, seconda miglior differenza reti su 36 squadre nel girone champions....praticamente tutto un campionato di serie A nelle prime 3. Mi da proprio l'impressione che l'erba del vicino è sempre la più verde, ma a me non sembra.
Se avesse dovuto ammonire per ogni trattenuta bastoni, acerbi e pavard ma anche hien non sarebbero dovuti arrivare a fine primo tempo.
Se avesse dovuto ammonire per ogni vaffa pure lautaro, thuram e di nuovo bastoni avrebbero ricevuto anche loro un bel giallo, ma chissà perché all' alba della 29a giornata l'Inter avrà per la prima volta in stagione un giocatore squalificato...
Noi purtroppo non siamo l’Inter e quindi non possiamo permetterci di paragonarci. Gli arbitri favoriscono loro e non noi. Punto e basta!!!
Ciao ROMY , credo che tu non abbia capito il senso del paragone che cito . È per dire che loro a pari competizioni e partite da disputare , si sono attrezzati per un posto in campo da centravanti con un titolare ( Castro ) , la sua alternativa di ruolo ( Dallinga ) e la riserva della riserva ( Ostigard o come cavolo si chiama ) . Noi con il titolare ( RETEGUI ) e poi con .. con … boh : ricordamelo tu perchè io mi ricordo solo di un certo SCAMH in riabilitazione post intervento chirurgico ricostruzione LCA , e di uno Zaniolo adattato che centravanti non lo è e non lo è mai stato . Poi è vero , a gennaio abbiamo preso Opportunità e Occasione e anche MALDINI che esattamente come Zaniolo non è centravanti non lo è mai stato . Però , come è stato detto dalla società “ GASPERINI è bravo e sicuramente inventerà qualcosa “ . Ebbene , si : si è inventato che adesso al ghe na piene i bale de chei che i è brae a vendere !
Ciao Moreto,Il sostituto di retegui era scamacca, ma purtroppo si è nuovamente infortunato 2 giorni prima della chiusura del mercato, ma cmq maldini è anche una punta centrale, poi sinceramente non so se età il caso di dare 35 milioni a pozzo x Lucca....x il resto la rosa del Bologna non saprei proprio chi sarebbe oggi titolare nella dea facendogli fare un upgrade.
Lo zio è uno dei pochi opinionisti che apprezzo sempre perchè di calcio ne capisce.
Un consiglio spassionato: stai a casa
Gira lettera del bocia a corsport
Io no però sognare è pur sempre lecito
mi sono loggiato solo per metterti mi piace. da stampare e mettere fuori dai cancelli a zingonia!
Io non posso dimenticare.
tullione il talismanone e 3 punti assicurati
Toh? Zaccagni casualmente:vomito:... poi succederà a Kean:vomito:,poi a Meret:vomito: ( e arriverà Carnesecchi),poi a un altro esterno (e Big Luciano chiamerà Zappacosta)....e poi :vomito:
Momenti MI-CI-DIA-LI .
Si respirava una tensione incredibiile.
Come poter dimenticare cio' che abbiamo vissuto !
Aahahah bellissima ciao Moreto.
Aggiungerei, con 15.000 euro presi nei fondelli :laughing: ristrutturi pure una parte di sagrestia
ho sbagliato post :laughing: ma i 15.000 non sono la multa che ha preso il Gasp?? Alura al va be:laughing:
Com’è che si dice in questi casi ? “In mancanza del vescovo , per amministrare la cresima va bene anche il sagrestano”
Aahahah bellissima ciao Moreto.
Aggiungerei, con 15.000 euro presi nei fondelli :laughing: ristrutturi pure una parte di sagrestia
Solo io ho letto di cori riguardanti la sua etnia chiaramente rivolti al loro ex attaccante?
Ciao ROMY , credo che tu non abbia capito il senso del paragone che cito . È per dire che loro a pari competizioni e partite da disputare , si sono attrezzati per un posto in campo da centravanti con un titolare ( Castro ) , la sua alternativa di ruolo ( Dallinga ) e la riserva della riserva ( Ostigard o come cavolo si chiama ) . Noi con il titolare ( RETEGUI ) e poi con .. con … boh : ricordamelo tu perchè io mi ricordo solo di un certo SCAMH in riabilitazione post intervento chirurgico ricostruzione LCA , e di uno Zaniolo adattato che centravanti non lo è e non lo è mai stato . Poi è vero , a gennaio abbiamo preso Opportunità e Occasione e anche MALDINI che esattamente come Zaniolo non è centravanti non lo è mai stato . Però , come è stato detto dalla società “ GASPERINI è bravo e sicuramente inventerà qualcosa “ . Ebbene , si : si è inventato che adesso al ghe na piene i bale de chei che i è brae a vendere !
Troppi anni in giro per discoteche con il suo amico Fulvio e troppe bottiglie ai tavoli, alla lunga pesano
Ho ancora i brividi, qui ne sono morti 200 in poche settimane. Per fortuna non tutti hanno perso affetti, non sanno quanto sono stati fortunati
Un momento triste e tragico, e in quel momento paura sul futuro di tutta l umanita
Io dovevo lavorare ( campo delle telecomuniczioni), tutta la gente a casa, paura dei contatti delle persone( non sapevi nemmeno se eri immune e potevi infettare i famigliari , spesa 1 volta ogni 2 settimane, caos e futuro incerto...
Moltissimi non c è l hanno fatta, pagine piene di necrologi sul giornale e moltissimi senza, ( ognuno ha un proprio caro o famigliare che se n è andato..)
Siamo sopravvissuti, ricordiamo il passato, per vivere il presente, sperando sempre I un futuro migliore
Io fortunatamente non ho perso nessun parente, nessun amico, nessun conoscente stretto, solo persone che conoscevo superficialmente ma ti garantisco che ne ho visti morire a decine e decine per via del mio lavoro, senza poter fare assolutamente niente
PER NON DIMENTICARE
Preciso solo sul punto sbandieratori mi riferivo a quelli in campo….e se non esistesse il Daspo ma solo una sanzione pecuniaria mi unirei al tuo plotone :laughing:
No no va bene tutto, ma Daspo mai per nessuno, ci mancherebbe.
Com’è che si dice in questi casi ? “In mancanza del vescovo , per amministrare la cresima va bene anche il sagrestano”
La multa credo per le striscie colore rosso e bianco :laughing:
Be sarebbe da fare una colletta , 1 euro a testa, un partita all anno in casa ne vale la pena :laughing::canna:
Almeno Pasalic arretra a cc e giochiamo con 3 punte come dovremmo sempre fare
Nella città del rinascimento.... Tot apost ??? Ho letto di cori nei confronti di Vlaovic.. sentito niente nessuno a quanto pare
Siamo stati primi per diverse giornate però come è successo al Napoli e meno all'Inter sinora, quindi può succedere nuovamente anche a noi.
Mi sembra evidente che sia come dici sennò sarebbe un allenatore bravo ma come ce ne sono tanti.
Un momento triste e tragico, e in quel momento paura sul futuro di tutta l umanita
Io dovevo lavorare ( campo delle telecomuniczioni), tutta la gente a casa, paura dei contatti delle persone( non sapevi nemmeno se eri immune e potevi infettare i famigliari , spesa 1 volta ogni 2 settimane, caos e futuro incerto...
Moltissimi non c è l hanno fatta, pagine piene di necrologi sul giornale e moltissimi senza, ( ognuno ha un proprio caro o famigliare che se n è andato..)
Siamo sopravvissuti, ricordiamo il passato, per vivere il presente, sperando sempre I un futuro migliore
Illuso....
Fino a prova contraria ovviamente ...😊
Probabilmente la usa non credo la spacci.
Fino a prova contraria ovviamente ...😊
Giorni devastanti.
Impossibile dimenticare.
:molamia:
Notato anche io, ha libertà assoluta spesso entra anche in campo, assurdo.....
Incredibile
Bellanova convocato in nazionale.
Mi sono letto tutte le vie dei suinelli ...
Hanno la via....via da Brescia :suni:
Porcellaga, antica famiglia primordiale di stirpe (Suiformes) :suni::suni::suni:
Canzone Porcello Celestino:suni:
youtu.be/fzali0iv1kg?feature=shared
Cose che non si pensano neppure....
Si però io (come forse molti) ho avuto la forte sensazione che avremmo preso gol su quel calcio d angolo e cosi è avvenuto puntualmente.
Io lo ricordo benissimo e ti assicuro che un minuto (anche) per lui costava poco, 5 secondi di annuncio in più. Sono rimasto allibito, la morte è uguale per tutti ma alzi la mano chi conosceva il personaggio della federginnastica.
Vogliamo far rispettare le regole a tutti? La norma numero 12 parla chiaro, non rispettare i confini dell'area tecnica porta: richiamo, ammonizione o espulsione. Inzaghi ogni partita è passibile a questa sanzione, ma questo non avviene mai.
Per non parlare delle proteste di Lautaro (in tv si vede chiaramente che insulta la madre dell'arbitro in spagnolo), Barella, Bastoni. Tralasciando Acerbi che non si fa problemi e pubblica foto sui social con tanto di trattenuta e tirata della maglia del giocatore avversario.
8 sconfitte di fila con l'inter? Parlandone anche con i tifosi allo stadio, é chiaro che dopo calciopoli l'inter abbia preso il posto della juve, ogni partita capita almeno 1 episodio grave per indirizzare la partita in una sola direzione, che ovviamente non é la nostra.
Hai scritto tutto giusto!
E io aggiungo: purtroppo!
Vogliamo far rispettare le regole a tutti? La norma numero 12 parla chiaro, non rispettare i confini dell'area tecnica porta: richiamo, ammonizione o espulsione. Inzaghi ogni partita è passibile a questa sanzione, ma questo non avviene mai.
Per non parlare delle proteste di Lautaro (in tv si vede chiaramente che insulta la madre dell'arbitro in spagnolo), Barella, Bastoni. Tralasciando Acerbi che non si fa problemi e pubblica foto sui social con tanto di trattenuta e tirata della maglia del giocatore avversario.
8 sconfitte di fila con l'inter? Parlandone anche con i tifosi allo stadio, é chiaro che dopo calciopoli l'inter abbia preso il posto della juve, ogni partita capita almeno 1 episodio grave per indirizzare la partita in una sola direzione, che ovviamente non é la nostra.
i loro tifosi lo urlano ad ogni rinvio del portiere avversario. ma quello va bene
Pratica indecente e di volgarità unica.
Forte, con la qualificazione in Champions il riscatto sarebbe certo a mio parere, l'unica incognita è che ha parecchi infortuni alle spalle e credo che la società valuterà anche questo
Non c'è più nessuno a Zingonia....
Zappa e Carnesecchi e il nostro Sulemana.
Molto bene.. anzi, molto Benin! 🇧🇯
Mai dire mai....qualche pareggio dello sfinter, il derby etc, potrebbero perdere punti.... magari un altro 5 maggio:masspriest:
Ho pensato la stessa cosa. Forse sono vecchio ma certi personaggi meriterebbero il giusto saluto
Non lo doveva applaudire, ma fagli il gesto dell ombrello.....giallo per giallo...almeno lo mandava a quel paese direttamente:laughing:
Ben detto Del Piero,se il Gasp se ne va, chi prenderebbe il suo posto?
Quale allenatore verrebbe alla Dea? ( dovrebbe arrivare e fare meglio di lui)...j
Farebbe lo stesso stile gioco e formazione?
Resterranno tutti i giocatori?
Quali sono gli obiettivi aziendali?
1000 domande incerte, sappiamo solo chi è il Gasp e sa cosa fare
Dura ma perche non sognare. Importante vedere domenica il contraccolpo psicologico
A parte l emozione della prima partita, a me e parso molto forte.
Difensore veloce e attento, e soprattutto ha un indole offensiva, si propone in area....
Spero in un ritorno e una bella permanenza alla Dea
Ps speriamo che non rompi l attrezzatura della palestra,
Il problema non è il volume della musica ma è proprio l'impianto che fa cacare.
Poco potente dislocato male, quindi con obbligo ad alzare il volume che va in distorsione alla prima scorreggia del buon Alberti.
Quando ai brani anni 80 io preferirei i quelli originali, ma va riconosciuto al buon Alberti, che i suoi mix dietro hanno tanto lavoro di assemblaggio.
Speaker da cambiare lo sostengo da tempo. Il milanese imbruttito a San Siro in confronto è Demetrio Stratos.
Sbandieratori i coperès tòcc. Palo di Thuram intuito. Quelli in campo da fare scappare subito con una invasione intimidatoria di ex ultrá anni 80/90. Da ex 31/A mi candido a guidare un plotone.
Brani pre partita da Goldrake a S&G li sostituire con il brano di Barry De Vorzon The Warriors theme.
Legnate garantite per tutti!
Preciso solo sul punto sbandieratori mi riferivo a quelli in campo….e se non esistesse il Daspo ma solo una sanzione pecuniaria mi unirei al tuo plotone :laughing:
Ma all’incirca quando potrebbe rientrare?
Da seguire la sua crescita anche perchè il ragazzo ha “ fame “
sarò fatto male io, sarò un provincialotto, sarà che da quando seguo la Dea dal 1982 ho visto battere le medre in serie A 5 volte in 40 anni...che mi ricordi 2 volte a to con caniggia e evair. poi in casa lorenzi e ventola, poi due volte nel 2021 Mali e Zapata. ecco perchè il 4-0 non la cambio con niente. per me dopo quella partita la stagione è "perfetta" comunque vada.
Credevo peggio in termini di giornate per il Gasp
Evvai di Gritti coi viola!
Il problema non è il volume della musica ma è proprio l'impianto che fa cacare.
Poco potente dislocato male, quindi con obbligo ad alzare il volume che va in distorsione alla prima scorreggia del buon Alberti.
Quando ai brani anni 80 io preferirei i quelli originali, ma va riconosciuto al buon Alberti, che i suoi mix dietro hanno tanto lavoro di assemblaggio.
Speaker da cambiare lo sostengo da tempo. Il milanese imbruttito a San Siro in confronto è Demetrio Stratos.
Sbandieratori i coperès tòcc. Palo di Thuram intuito. Quelli in campo da fare scappare subito con una invasione intimidatoria di ex ultrá anni 80/90. Da ex 31/A mi candido a guidare un plotone.
Brani pre partita da Goldrake a S&G li sostituire con il brano di Barry De Vorzon The Warriors theme.
Legnate garantite per tutti!
Ti aspettiamo.
Sozza spiu'
E' uno dei difensori più forti che ho visto a BG, secondo me sarebbe da riscattare anche in caso di eventuale cambio di allenatore e/o modulo. E anche se non andassimo in Champions, non credo proprio che manchino i soldi per riscattarlo.
Credo che la sua permanenza o meno sarà già un primo indicatore di cosa vorrà fare la società.
Sì sopratutto domenica che mi han fatto alzare alle 5 per un trattore rosso
Si oh! L Inter ha due derby e la Champions, il napoli non è mostruoso, certo, noi dobbiamo fare il nostro
i loro tifosi lo urlano ad ogni rinvio del portiere avversario. ma quello va bene
Stangare i Viola M la prima cosa da fare.
Credo che per raggiungere lo scudetto la squadra debba vivere in una bolla, dove ci si concentra sulla partita successiva, senza pressioni e calcoli, ma solo la volontà di scendere in campo solo per dare il massimo e sperare che la sosta riporti quella manovra che ci ha portato a fare 11 vittorie consecutive.
Aaaahhh! Ok adesso ho capito 😅
leggenda:ador:
a proposito di fyga....alla diletta ed all'altra slandrona c'era da cantagli il coro "oh bella bionda, metti a 90 e fatti inc_ulare dai wild kaos dell'Atalanta"....fuck the politically correct & gender balance trend :laughing:
Certo che ci credo ancora. Fino a che la matematica non ci condanna..... gli altri anni abbiamo recuperato molto più di 6 punti a quelle davanti. Certo il nostro calendario non è facile
Impossibile che questa coreografia non fosse "nota" alla società Fiorentina ed agli organi preposti (leggasi GOS e Questura di Firenze) - ergo, multa dovuta a termini di regolamento. Ma le istituzioni che hanno chiuso entrambi gli occhi.....detto questo: applausi alla Fiesole/Ferrovia....dopo la bimba di un paio di anni fa che inquadrata a fianco dei giocatori schierati a metà campo scandì bene con il suo labiale la stessa frase, questa coreografia è TOP, bravi.
In bocca al lupo . Per quanto riguarda il riscatto è tutto molto prematuro , bisognerà vedere come ci piazziamo , le sue condizioni fisiche , farci fare uno sconto , chi sarà il prossimo allenatore
rispecchia la realtà ! :laughing: