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Max_Law
27 Febbraio 2025 | 13.29

Che non sia facile trovare un degno sostituto è sicuro. Forse anche impossibile.
Ma il ragionamento che sostengono molti, me per primo, è che grazie al Gasp la società è entrata in una dimensione nuova che, per investimenti fatti, non è una dimensione temporanea, ma in via di consolidamento.

Quindi, quello che si dice è che per investimenti fatti, sia in opere immobiliari (vedi stadio, Zingonia, ecc) che in giocatori (perché potrete piangere sul mercato di gennaio quanto volete, ma è un dato di fatto che sono stati sborsati un sacco di milioni per i vari Retegui, Bellanova, ecc.) non è pensabile né credibile che l'Atalanta ora faccia marcia indietro e torni nelle retrovie.
La sicurezza di molti, tra cui ripeto mi ci metto pure io, è che la società si adopererà per trovare qualcuno che porti avanti il progetto, probabilmente in maniera diversa, perché di Gasp ce n'è uno solo, ma si spera altrettanto efficace.

E perché tutti ci vogliono (giustamente) guadagnare, e si guadagna se la squadra fa risultati.
D'altronde, tutte le big prima o poi cambiano conduzione tecnica, alcune con successo (vedi Pluto all'Inter) altre meno (Motta), ma alla fine son sempre lì. Con la differenza che se un terzo o quarto posto per certe società può essere definito un sostanziale fiasco, per noi è e sempre sarà grasso che cola, consci da veniamo e cosa eravamo.
E poi, diciamocela, quanto avrà ancora voglia di dannarsi l'anima il Gasp alla soglia dei 70 anni? Tre? Quattro anni? Dopodiché il problema comunque tornerebbe a proporsi.

AVB
27 Febbraio 2025 | 13.34
Rudenko
27 Febbraio 2025 | 13.16
Max_Law
27 Febbraio 2025 | 13.29

Che non sia facile trovare un degno sostituto è sicuro. Forse anche impossibile.
Ma il ragionamento che sostengono molti, me per primo, è che grazie al Gasp la società è entrata in una dimensione nuova che, per investimenti fatti, non è una dimensione temporanea, ma in via di consolidamento.

Quindi, quello che si dice è che per investimenti fatti, sia in opere immobiliari (vedi stadio, Zingonia, ecc) che in giocatori (perché potrete piangere sul mercato di gennaio quanto volete, ma è un dato di fatto che sono stati sborsati un sacco di milioni per i vari Retegui, Bellanova, ecc.) non è pensabile né credibile che l'Atalanta ora faccia marcia indietro e torni nelle retrovie.
La sicurezza di molti, tra cui ripeto mi ci metto pure io, è che la società si adopererà per trovare qualcuno che porti avanti il progetto, probabilmente in maniera diversa, perché di Gasp ce n'è uno solo, ma si spera altrettanto efficace.

E perché tutti ci vogliono (giustamente) guadagnare, e si guadagna se la squadra fa risultati.
D'altronde, tutte le big prima o poi cambiano conduzione tecnica, alcune con successo (vedi Pluto all'Inter) altre meno (Motta), ma alla fine son sempre lì. Con la differenza che se un terzo o quarto posto per certe società può essere definito un sostanziale fiasco, per noi è e sempre sarà grasso che cola, consci da veniamo e cosa eravamo.
E poi, diciamocela, quanto avrà ancora voglia di dannarsi l'anima il Gasp alla soglia dei 70 anni? Tre? Quattro anni? Dopodiché il problema comunque tornerebbe a proporsi.

Rudenko
27 Febbraio 2025 | 12.02