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Rudolf76
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Scozia
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Detto che i concetti pro Gasp o pro società sono stati ampiamente espressi e ribaditi da tutti noi, riducendo le cose ai minimi termini direi che la società ha certamente palesato un eccessiva pavidità e parsimonia nelle operazioni di marcato, ma il Gasp ha davvero oltrepassato il limite con ripetute esternazioni sopra le righe. Nessun manager, pur di grande talento ed all'apice nell'organigramma, può mettere pubblicamente e ripetutamente alla berlina la proprietà, sbeffeggiandone addirittura i progetti strategici a medio-lungo termine (investimenti sulle strutture fisiche ed intellettuali). Ripeto, io ho criticato anche pesantemente la società, ma va detto che le cosiddette "big storiche" fanno concorrenza sleale accumulando debiti monstre che non sarebbero sostenibili da un'azienda normale. La Riomma è stata più volte salvata da sicuro fallimento dalla politica tramite l'intervento di banche "di regime", cosa che ovviamente non avverrebbe con ABC. Mantenere un equilibrio di bilancio, anche con un buon margine di sicurezza, è quindi non solo giusto ma imprescindibile, e gli investimenti nelle infrastrutture, criticati dal Mister, assicurano sostenibilità nel medio-lungo termine. Se il Gasp pretende dalla società investimenti pazzi come quelli di Vlahovic, Arthur o Merdmeiners, che vada alla sua Juve. E' giusto che l'Atalanta punti sui Maldini, sui CDK, ecc. Ciò detto, auspico un ritorno ad uno scouting più attento e globale (parola tanto amata dal nostro co-chairman), perché, ad esempio, trovo assurdo che non si consideri mai il mercato sudamericano, argentino e brasiliano in particolare, dove altre squadre attingono a piene mani con grandi riscontri. Viste le nostre disponibilità economiche, qualche talentino anche da 10, 15 o 20 milioni ogni tanto è da rischiare, perché poi una volta arrivati in Europa a livello economico escono dalla nostra portata. 

abitoallostadio
28 Febbraio 2025 | 13.08
Giglio5
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stefo73bg
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Mavro Galazio
28 Febbraio 2025 | 15.55
mmfa
28 Febbraio 2025 | 14.32
Scozia
28 Febbraio 2025 | 11.51

Detto che i concetti pro Gasp o pro società sono stati ampiamente espressi e ribaditi da tutti noi, riducendo le cose ai minimi termini direi che la società ha certamente palesato un eccessiva pavidità e parsimonia nelle operazioni di marcato, ma il Gasp ha davvero oltrepassato il limite con ripetute esternazioni sopra le righe. Nessun manager, pur di grande talento ed all'apice nell'organigramma, può mettere pubblicamente e ripetutamente alla berlina la proprietà, sbeffeggiandone addirittura i progetti strategici a medio-lungo termine (investimenti sulle strutture fisiche ed intellettuali). Ripeto, io ho criticato anche pesantemente la società, ma va detto che le cosiddette "big storiche" fanno concorrenza sleale accumulando debiti monstre che non sarebbero sostenibili da un'azienda normale. La Riomma è stata più volte salvata da sicuro fallimento dalla politica tramite l'intervento di banche "di regime", cosa che ovviamente non avverrebbe con ABC. Mantenere un equilibrio di bilancio, anche con un buon margine di sicurezza, è quindi non solo giusto ma imprescindibile, e gli investimenti nelle infrastrutture, criticati dal Mister, assicurano sostenibilità nel medio-lungo termine. Se il Gasp pretende dalla società investimenti pazzi come quelli di Vlahovic, Arthur o Merdmeiners, che vada alla sua Juve. E' giusto che l'Atalanta punti sui Maldini, sui CDK, ecc. Ciò detto, auspico un ritorno ad uno scouting più attento e globale (parola tanto amata dal nostro co-chairman), perché, ad esempio, trovo assurdo che non si consideri mai il mercato sudamericano, argentino e brasiliano in particolare, dove altre squadre attingono a piene mani con grandi riscontri. Viste le nostre disponibilità economiche, qualche talentino anche da 10, 15 o 20 milioni ogni tanto è da rischiare, perché poi una volta arrivati in Europa a livello economico escono dalla nostra portata. 

SudatoDinverno
28 Febbraio 2025 | 13.49
Scozia
28 Febbraio 2025 | 11.51

Detto che i concetti pro Gasp o pro società sono stati ampiamente espressi e ribaditi da tutti noi, riducendo le cose ai minimi termini direi che la società ha certamente palesato un eccessiva pavidità e parsimonia nelle operazioni di marcato, ma il Gasp ha davvero oltrepassato il limite con ripetute esternazioni sopra le righe. Nessun manager, pur di grande talento ed all'apice nell'organigramma, può mettere pubblicamente e ripetutamente alla berlina la proprietà, sbeffeggiandone addirittura i progetti strategici a medio-lungo termine (investimenti sulle strutture fisiche ed intellettuali). Ripeto, io ho criticato anche pesantemente la società, ma va detto che le cosiddette "big storiche" fanno concorrenza sleale accumulando debiti monstre che non sarebbero sostenibili da un'azienda normale. La Riomma è stata più volte salvata da sicuro fallimento dalla politica tramite l'intervento di banche "di regime", cosa che ovviamente non avverrebbe con ABC. Mantenere un equilibrio di bilancio, anche con un buon margine di sicurezza, è quindi non solo giusto ma imprescindibile, e gli investimenti nelle infrastrutture, criticati dal Mister, assicurano sostenibilità nel medio-lungo termine. Se il Gasp pretende dalla società investimenti pazzi come quelli di Vlahovic, Arthur o Merdmeiners, che vada alla sua Juve. E' giusto che l'Atalanta punti sui Maldini, sui CDK, ecc. Ciò detto, auspico un ritorno ad uno scouting più attento e globale (parola tanto amata dal nostro co-chairman), perché, ad esempio, trovo assurdo che non si consideri mai il mercato sudamericano, argentino e brasiliano in particolare, dove altre squadre attingono a piene mani con grandi riscontri. Viste le nostre disponibilità economiche, qualche talentino anche da 10, 15 o 20 milioni ogni tanto è da rischiare, perché poi una volta arrivati in Europa a livello economico escono dalla nostra portata. 

Scozia
28 Febbraio 2025 | 11.51

Detto che i concetti pro Gasp o pro società sono stati ampiamente espressi e ribaditi da tutti noi, riducendo le cose ai minimi termini direi che la società ha certamente palesato un eccessiva pavidità e parsimonia nelle operazioni di marcato, ma il Gasp ha davvero oltrepassato il limite con ripetute esternazioni sopra le righe. Nessun manager, pur di grande talento ed all'apice nell'organigramma, può mettere pubblicamente e ripetutamente alla berlina la proprietà, sbeffeggiandone addirittura i progetti strategici a medio-lungo termine (investimenti sulle strutture fisiche ed intellettuali). Ripeto, io ho criticato anche pesantemente la società, ma va detto che le cosiddette "big storiche" fanno concorrenza sleale accumulando debiti monstre che non sarebbero sostenibili da un'azienda normale. La Riomma è stata più volte salvata da sicuro fallimento dalla politica tramite l'intervento di banche "di regime", cosa che ovviamente non avverrebbe con ABC. Mantenere un equilibrio di bilancio, anche con un buon margine di sicurezza, è quindi non solo giusto ma imprescindibile, e gli investimenti nelle infrastrutture, criticati dal Mister, assicurano sostenibilità nel medio-lungo termine. Se il Gasp pretende dalla società investimenti pazzi come quelli di Vlahovic, Arthur o Merdmeiners, che vada alla sua Juve. E' giusto che l'Atalanta punti sui Maldini, sui CDK, ecc. Ciò detto, auspico un ritorno ad uno scouting più attento e globale (parola tanto amata dal nostro co-chairman), perché, ad esempio, trovo assurdo che non si consideri mai il mercato sudamericano, argentino e brasiliano in particolare, dove altre squadre attingono a piene mani con grandi riscontri. Viste le nostre disponibilità economiche, qualche talentino anche da 10, 15 o 20 milioni ogni tanto è da rischiare, perché poi una volta arrivati in Europa a livello economico escono dalla nostra portata. 

SubbuteoGroup
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Scozia
28 Febbraio 2025 | 11.51

Detto che i concetti pro Gasp o pro società sono stati ampiamente espressi e ribaditi da tutti noi, riducendo le cose ai minimi termini direi che la società ha certamente palesato un eccessiva pavidità e parsimonia nelle operazioni di marcato, ma il Gasp ha davvero oltrepassato il limite con ripetute esternazioni sopra le righe. Nessun manager, pur di grande talento ed all'apice nell'organigramma, può mettere pubblicamente e ripetutamente alla berlina la proprietà, sbeffeggiandone addirittura i progetti strategici a medio-lungo termine (investimenti sulle strutture fisiche ed intellettuali). Ripeto, io ho criticato anche pesantemente la società, ma va detto che le cosiddette "big storiche" fanno concorrenza sleale accumulando debiti monstre che non sarebbero sostenibili da un'azienda normale. La Riomma è stata più volte salvata da sicuro fallimento dalla politica tramite l'intervento di banche "di regime", cosa che ovviamente non avverrebbe con ABC. Mantenere un equilibrio di bilancio, anche con un buon margine di sicurezza, è quindi non solo giusto ma imprescindibile, e gli investimenti nelle infrastrutture, criticati dal Mister, assicurano sostenibilità nel medio-lungo termine. Se il Gasp pretende dalla società investimenti pazzi come quelli di Vlahovic, Arthur o Merdmeiners, che vada alla sua Juve. E' giusto che l'Atalanta punti sui Maldini, sui CDK, ecc. Ciò detto, auspico un ritorno ad uno scouting più attento e globale (parola tanto amata dal nostro co-chairman), perché, ad esempio, trovo assurdo che non si consideri mai il mercato sudamericano, argentino e brasiliano in particolare, dove altre squadre attingono a piene mani con grandi riscontri. Viste le nostre disponibilità economiche, qualche talentino anche da 10, 15 o 20 milioni ogni tanto è da rischiare, perché poi una volta arrivati in Europa a livello economico escono dalla nostra portata. 

Magnocavallo vive a Lovere
28 Febbraio 2025 | 12.05
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Alexfolle
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Scozia
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Detto che i concetti pro Gasp o pro società sono stati ampiamente espressi e ribaditi da tutti noi, riducendo le cose ai minimi termini direi che la società ha certamente palesato un eccessiva pavidità e parsimonia nelle operazioni di marcato, ma il Gasp ha davvero oltrepassato il limite con ripetute esternazioni sopra le righe. Nessun manager, pur di grande talento ed all'apice nell'organigramma, può mettere pubblicamente e ripetutamente alla berlina la proprietà, sbeffeggiandone addirittura i progetti strategici a medio-lungo termine (investimenti sulle strutture fisiche ed intellettuali). Ripeto, io ho criticato anche pesantemente la società, ma va detto che le cosiddette "big storiche" fanno concorrenza sleale accumulando debiti monstre che non sarebbero sostenibili da un'azienda normale. La Riomma è stata più volte salvata da sicuro fallimento dalla politica tramite l'intervento di banche "di regime", cosa che ovviamente non avverrebbe con ABC. Mantenere un equilibrio di bilancio, anche con un buon margine di sicurezza, è quindi non solo giusto ma imprescindibile, e gli investimenti nelle infrastrutture, criticati dal Mister, assicurano sostenibilità nel medio-lungo termine. Se il Gasp pretende dalla società investimenti pazzi come quelli di Vlahovic, Arthur o Merdmeiners, che vada alla sua Juve. E' giusto che l'Atalanta punti sui Maldini, sui CDK, ecc. Ciò detto, auspico un ritorno ad uno scouting più attento e globale (parola tanto amata dal nostro co-chairman), perché, ad esempio, trovo assurdo che non si consideri mai il mercato sudamericano, argentino e brasiliano in particolare, dove altre squadre attingono a piene mani con grandi riscontri. Viste le nostre disponibilità economiche, qualche talentino anche da 10, 15 o 20 milioni ogni tanto è da rischiare, perché poi una volta arrivati in Europa a livello economico escono dalla nostra portata.