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ReMo
07 Maggio 2020 | 21.01

 Malgrado il sito sia dedicato al calcio atalantino, vedere trattati argomenti esterni al calcio, ma strettamente legati al dramma vissuto dalla nostra provincia, è una cosa positiva, in quanto costituisce il tentativo di focalizzare determinate considerazioni. Senza entrare nei dettami di ordine politico, è facile ripensare a come il vecchio ospedati riuniti, sia stato chiuso, in favore del nuovo San Papa Giovanni XXIII, edificato con capienza ridotta di circa quattrocento posti letto in meno. Lo tsunami sanitario che ha sconvolto la nostra terra, ha evidenziato l'assurdità di tale contrazione, cui il diretto intervento popolare, costituito dal Corpo Alpini, dall'Associazione Artigiani e da tanti tifosi nerazzurri, ha posto rapido ed efficentissimo rimedio, utilizzando la sede della Fiera di Bergamo. Grazie al cielo l'evoluzione positiva della pandemia, ha fatto rientrare l'indispensabilità della dipendenza sanitaria, facendo ipotizzare, a questo punto, l'eventualità dello smantellamento. Primo ad auspicare che non abbia a rimanifestarsi la necessità di tale presidio, mi pongo una domanda, che voglio sottoporre alla comune attenzione: è il caso di rinunciare al polmone di un'area sanitaria edificata dalla generosità popolare, quando ancora sussistono eventualità, di un seppur deprecato, possibile utilizzo? Possono essere dispersi fondi e sacrifici della nostra gente, che ha dovuto sopperire alla miopia politica, nel costituire una sede ospedaliera ridotta, a fronte dell'estensione del numero degli abitanti? Personalmente credo sia preferibile mettere mano ad una nuova sede della Fiera e conservare questo prezioso manufatto. Con le avvisaglie dei danni ingenerati delle antenne G5, per la cui migliore efficenza pare vengano sacrificate quantità di alberi, un margine di sicurezza credo vada conservato. COSA NE DICONO I FRATELLI ATALANTINI?

ReMo
07 Maggio 2020 | 21.01

 Malgrado il sito sia dedicato al calcio atalantino, vedere trattati argomenti esterni al calcio, ma strettamente legati al dramma vissuto dalla nostra provincia, è una cosa positiva, in quanto costituisce il tentativo di focalizzare determinate considerazioni. Senza entrare nei dettami di ordine politico, è facile ripensare a come il vecchio ospedati riuniti, sia stato chiuso, in favore del nuovo San Papa Giovanni XXIII, edificato con capienza ridotta di circa quattrocento posti letto in meno. Lo tsunami sanitario che ha sconvolto la nostra terra, ha evidenziato l'assurdità di tale contrazione, cui il diretto intervento popolare, costituito dal Corpo Alpini, dall'Associazione Artigiani e da tanti tifosi nerazzurri, ha posto rapido ed efficentissimo rimedio, utilizzando la sede della Fiera di Bergamo. Grazie al cielo l'evoluzione positiva della pandemia, ha fatto rientrare l'indispensabilità della dipendenza sanitaria, facendo ipotizzare, a questo punto, l'eventualità dello smantellamento. Primo ad auspicare che non abbia a rimanifestarsi la necessità di tale presidio, mi pongo una domanda, che voglio sottoporre alla comune attenzione: è il caso di rinunciare al polmone di un'area sanitaria edificata dalla generosità popolare, quando ancora sussistono eventualità, di un seppur deprecato, possibile utilizzo? Possono essere dispersi fondi e sacrifici della nostra gente, che ha dovuto sopperire alla miopia politica, nel costituire una sede ospedaliera ridotta, a fronte dell'estensione del numero degli abitanti? Personalmente credo sia preferibile mettere mano ad una nuova sede della Fiera e conservare questo prezioso manufatto. Con le avvisaglie dei danni ingenerati delle antenne G5, per la cui migliore efficenza pare vengano sacrificate quantità di alberi, un margine di sicurezza credo vada conservato. COSA NE DICONO I FRATELLI ATALANTINI?

last1967
07 Maggio 2020 | 22.23
BSoares
07 Maggio 2020 | 21.28
ReMo
07 Maggio 2020 | 21.01

 Malgrado il sito sia dedicato al calcio atalantino, vedere trattati argomenti esterni al calcio, ma strettamente legati al dramma vissuto dalla nostra provincia, è una cosa positiva, in quanto costituisce il tentativo di focalizzare determinate considerazioni. Senza entrare nei dettami di ordine politico, è facile ripensare a come il vecchio ospedati riuniti, sia stato chiuso, in favore del nuovo San Papa Giovanni XXIII, edificato con capienza ridotta di circa quattrocento posti letto in meno. Lo tsunami sanitario che ha sconvolto la nostra terra, ha evidenziato l'assurdità di tale contrazione, cui il diretto intervento popolare, costituito dal Corpo Alpini, dall'Associazione Artigiani e da tanti tifosi nerazzurri, ha posto rapido ed efficentissimo rimedio, utilizzando la sede della Fiera di Bergamo. Grazie al cielo l'evoluzione positiva della pandemia, ha fatto rientrare l'indispensabilità della dipendenza sanitaria, facendo ipotizzare, a questo punto, l'eventualità dello smantellamento. Primo ad auspicare che non abbia a rimanifestarsi la necessità di tale presidio, mi pongo una domanda, che voglio sottoporre alla comune attenzione: è il caso di rinunciare al polmone di un'area sanitaria edificata dalla generosità popolare, quando ancora sussistono eventualità, di un seppur deprecato, possibile utilizzo? Possono essere dispersi fondi e sacrifici della nostra gente, che ha dovuto sopperire alla miopia politica, nel costituire una sede ospedaliera ridotta, a fronte dell'estensione del numero degli abitanti? Personalmente credo sia preferibile mettere mano ad una nuova sede della Fiera e conservare questo prezioso manufatto. Con le avvisaglie dei danni ingenerati delle antenne G5, per la cui migliore efficenza pare vengano sacrificate quantità di alberi, un margine di sicurezza credo vada conservato. COSA NE DICONO I FRATELLI ATALANTINI?

SubbuteoGroup
07 Maggio 2020 | 20.21
polenta72
07 Maggio 2020 | 19.14
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farabundo
07 Maggio 2020 | 16.12
95Frank
07 Maggio 2020 | 15.54

(1) Se si riprende a giocare (il calcio e' uno sport di contatto, basta vedere cosa succede in area di rigore in occasione di calci d'angolo e punizioni dal limite, con spintoni, trattenute, e .... tutti che alitano su tutti .....) non si puo' escludere che il rischio di contagio aumenti, e il messaggio sin qui dato al pubblico di "mantenere le distanze" perda in parte la sua valenza.

 

Non si puo' quindi escludere che, in linea di massima, riprendendo a giocare, con aumentati contatti/possibilita' di contagio, si rischi anche qualche decesso in piu'.

 

(2) Se NON si riprende a giocare (il calcio fa da volano economico a tante altre attivita') si rischia di procrastinare ulteriormente una crisi economica gia' grave.

Purtroppo, qualche operatore economico si e' gia' suicidato per la disperazione, avendo perso tutto.

 

Non si puo' quindi escludere che, in linea di massima, con ulteriori peggioramenti della situazione economica, si rischi anche qualche suicidio in piu'.

 

(3) Io NON vorrei avere la responsabilita' di decidere.

 

(4) NON ho votato per il partito di Spadafore, e continuo a non avere particolari simpatie per quel partito, ma penso che in questa circostanza Spadafora si stia comportando con senso di responsabilita'.

 

Io sono convinto che, anche noi che NON abbiamo votato il partito di cui Spadafora e' un esponente, abbiamo la responsabilita', pur dissentando, di favorire il funzionamento dell'attuale Parlamento COSTITUZIONALMENTE eletto, quindi legittimo.

 

Magari, anche, TURANDOCI IL NASO.

 

La gravita' del momento richiede UNITA' di tutti, NON dissenso su tutto, quasi per partito preso, atavica caratteristica italica (bianchi e neri, guelfi e ghibellini, ecc.).

Conte Vlad
07 Maggio 2020 | 13.51
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07 Maggio 2020 | 14.04
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07 Maggio 2020 | 13.43
Oiggaiv
07 Maggio 2020 | 13.38