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buon pomeriggio, una riflessione anche in risposta qui sotto ai fratelli CICCIO MORFEO; SCOZIA; MAUROM e GUSTAVSSON. Il tutto in relazione all'ennesimo problema muscolare che colpisce SCALVINI ( e non solo purtroppo). In assoluto se un muscolo si "risente e/o lacera",va considerato che non è così pronto a subire certi stress in allenamento o in agonismo legati all'elongazione brusca veloce improvvisa che certi gesti tecnici richiede. Chiaro che un muscolo molto ipertrofico deve lavorare tanto e bene sia singolarmente che in "catena/sinergia"con gli altri ma soprattutto in allungamento. Qua il problema legato al calcio , è che si lavora sempre tanto ( ultimamente troppo ) sempre e solo in rinforzo e potenziamento,lasciando pocotempo alla fase di riallungamento che troppi professionisti fanno eseguire solo in modo segmentario. Chi esegue stretching segmentario oggi, fa troppo poco e mostra poca conoscenza ed evoluzione in materia. Il riallungamento DEVE sempre coinvolgere tutte le catene muscolari interessate nella zona colpita e deve favorire il riallineamento e riequilibrio posturale. Il caso di SCALVINI è tremendamente eloquente. Ognuno di noi ricorda la sua struttura due anni fa : più esile e longilinea con molta meno massa muscolare. Osservandolo adesso ,non si può non notare un evidente aumento di massa e "teler". In parte risultato di lavori specifici pensati per potenziarne la capacità tipica del difensore di poter reggere e sportellare con determinati attaccanti. In parte conseguenza ( soprattutto agli arti inferiori ) di una vecchia logica di potenziamento muscolare delle muscolature coscia per "sopperire/sostenere/recuperare dalla lesione e intervento ricostruzione legamento crociato. Ebbene, accade che a fronte di una zona muscolarmente iper(quadricipite)vi sono zone muscolarmente ipo e zone muscolari che compensano determinando uno squilibrio che favorisce questi tipi di traumi e recidive . Si tratta quindi, da un lato di piantarla li di perseguire esclusivamente il potenziamento( ma anche sovraccarico) di un segmento corporeo ma di evolvere in un tipo di lavoro muscolare meno idiota ma più intelligente quale è appunto il riequilibrio muscolare globale nella logica muscolo-posturale. Ora lo dico e affermo : finchè con SCALVINI ( ma vale anche per SCAMH  e altri ) non si farà un lavoro serio e rigoroso di riequilibrio neuro-muscolare e posturale,non se ne verrà fuori e qualcuno bollerà il ragazzo come "fragile e di cristallo ". In realtà nel calcio professionistico si continuano a ripetere in modo dannoso errori di valutazione , metodologie sia di recupero che di preparazione atletici che in altri sport meno famosi ma molto più evoluti non si riscontrano. Se qualcuno pensa anche solo alla ginnastica artistica e ritmica, capirà che muscoli ,tendini e sitema scheletrico subiiscono,sopportano e recuperano da traumi e performances che il calcio nemmeno si sogna ! 

so di essermi dilungato ma spero di aver contribuito a fare un minimo di chiarezza sull'argomento. Se qualcuno è interessato, in internet è documentata la storia del nostro ex Salvatore Molina che ha seriamente rischiato  di dover abbandonare il calcio ma che dopo aver fatto un lavoro di riequilibrio serio evoluto rigoroso ma risolutivo ha ripreso a giocare da professionista performando e non infortunandosi più. Se lo STAFF lo ritiene e lo permette posso mettere il link di un video dove lui stesso e la professionista che lo ha seguito curato, descrivono con semplicità e chiarezza cosa c'è dietro qualcosa di "trascurato " e a cosa/come si debba fare per risolvere . 

moreto
21 Novembre 2025 | 17.11

buon pomeriggio, una riflessione anche in risposta qui sotto ai fratelli CICCIO MORFEO; SCOZIA; MAUROM e GUSTAVSSON. Il tutto in relazione all'ennesimo problema muscolare che colpisce SCALVINI ( e non solo purtroppo). In assoluto se un muscolo si "risente e/o lacera",va considerato che non è così pronto a subire certi stress in allenamento o in agonismo legati all'elongazione brusca veloce improvvisa che certi gesti tecnici richiede. Chiaro che un muscolo molto ipertrofico deve lavorare tanto e bene sia singolarmente che in "catena/sinergia"con gli altri ma soprattutto in allungamento. Qua il problema legato al calcio , è che si lavora sempre tanto ( ultimamente troppo ) sempre e solo in rinforzo e potenziamento,lasciando pocotempo alla fase di riallungamento che troppi professionisti fanno eseguire solo in modo segmentario. Chi esegue stretching segmentario oggi, fa troppo poco e mostra poca conoscenza ed evoluzione in materia. Il riallungamento DEVE sempre coinvolgere tutte le catene muscolari interessate nella zona colpita e deve favorire il riallineamento e riequilibrio posturale. Il caso di SCALVINI è tremendamente eloquente. Ognuno di noi ricorda la sua struttura due anni fa : più esile e longilinea con molta meno massa muscolare. Osservandolo adesso ,non si può non notare un evidente aumento di massa e "teler". In parte risultato di lavori specifici pensati per potenziarne la capacità tipica del difensore di poter reggere e sportellare con determinati attaccanti. In parte conseguenza ( soprattutto agli arti inferiori ) di una vecchia logica di potenziamento muscolare delle muscolature coscia per "sopperire/sostenere/recuperare dalla lesione e intervento ricostruzione legamento crociato. Ebbene, accade che a fronte di una zona muscolarmente iper(quadricipite)vi sono zone muscolarmente ipo e zone muscolari che compensano determinando uno squilibrio che favorisce questi tipi di traumi e recidive . Si tratta quindi, da un lato di piantarla li di perseguire esclusivamente il potenziamento( ma anche sovraccarico) di un segmento corporeo ma di evolvere in un tipo di lavoro muscolare meno idiota ma più intelligente quale è appunto il riequilibrio muscolare globale nella logica muscolo-posturale. Ora lo dico e affermo : finchè con SCALVINI ( ma vale anche per SCAMH  e altri ) non si farà un lavoro serio e rigoroso di riequilibrio neuro-muscolare e posturale,non se ne verrà fuori e qualcuno bollerà il ragazzo come "fragile e di cristallo ". In realtà nel calcio professionistico si continuano a ripetere in modo dannoso errori di valutazione , metodologie sia di recupero che di preparazione atletici che in altri sport meno famosi ma molto più evoluti non si riscontrano. Se qualcuno pensa anche solo alla ginnastica artistica e ritmica, capirà che muscoli ,tendini e sitema scheletrico subiiscono,sopportano e recuperano da traumi e performances che il calcio nemmeno si sogna ! 

so di essermi dilungato ma spero di aver contribuito a fare un minimo di chiarezza sull'argomento. Se qualcuno è interessato, in internet è documentata la storia del nostro ex Salvatore Molina che ha seriamente rischiato  di dover abbandonare il calcio ma che dopo aver fatto un lavoro di riequilibrio serio evoluto rigoroso ma risolutivo ha ripreso a giocare da professionista performando e non infortunandosi più. Se lo STAFF lo ritiene e lo permette posso mettere il link di un video dove lui stesso e la professionista che lo ha seguito curato, descrivono con semplicità e chiarezza cosa c'è dietro qualcosa di "trascurato " e a cosa/come si debba fare per risolvere . 

crazyhorse200
22 Novembre 2025 | 00.53
moreto
21 Novembre 2025 | 17.11

buon pomeriggio, una riflessione anche in risposta qui sotto ai fratelli CICCIO MORFEO; SCOZIA; MAUROM e GUSTAVSSON. Il tutto in relazione all'ennesimo problema muscolare che colpisce SCALVINI ( e non solo purtroppo). In assoluto se un muscolo si "risente e/o lacera",va considerato che non è così pronto a subire certi stress in allenamento o in agonismo legati all'elongazione brusca veloce improvvisa che certi gesti tecnici richiede. Chiaro che un muscolo molto ipertrofico deve lavorare tanto e bene sia singolarmente che in "catena/sinergia"con gli altri ma soprattutto in allungamento. Qua il problema legato al calcio , è che si lavora sempre tanto ( ultimamente troppo ) sempre e solo in rinforzo e potenziamento,lasciando pocotempo alla fase di riallungamento che troppi professionisti fanno eseguire solo in modo segmentario. Chi esegue stretching segmentario oggi, fa troppo poco e mostra poca conoscenza ed evoluzione in materia. Il riallungamento DEVE sempre coinvolgere tutte le catene muscolari interessate nella zona colpita e deve favorire il riallineamento e riequilibrio posturale. Il caso di SCALVINI è tremendamente eloquente. Ognuno di noi ricorda la sua struttura due anni fa : più esile e longilinea con molta meno massa muscolare. Osservandolo adesso ,non si può non notare un evidente aumento di massa e "teler". In parte risultato di lavori specifici pensati per potenziarne la capacità tipica del difensore di poter reggere e sportellare con determinati attaccanti. In parte conseguenza ( soprattutto agli arti inferiori ) di una vecchia logica di potenziamento muscolare delle muscolature coscia per "sopperire/sostenere/recuperare dalla lesione e intervento ricostruzione legamento crociato. Ebbene, accade che a fronte di una zona muscolarmente iper(quadricipite)vi sono zone muscolarmente ipo e zone muscolari che compensano determinando uno squilibrio che favorisce questi tipi di traumi e recidive . Si tratta quindi, da un lato di piantarla li di perseguire esclusivamente il potenziamento( ma anche sovraccarico) di un segmento corporeo ma di evolvere in un tipo di lavoro muscolare meno idiota ma più intelligente quale è appunto il riequilibrio muscolare globale nella logica muscolo-posturale. Ora lo dico e affermo : finchè con SCALVINI ( ma vale anche per SCAMH  e altri ) non si farà un lavoro serio e rigoroso di riequilibrio neuro-muscolare e posturale,non se ne verrà fuori e qualcuno bollerà il ragazzo come "fragile e di cristallo ". In realtà nel calcio professionistico si continuano a ripetere in modo dannoso errori di valutazione , metodologie sia di recupero che di preparazione atletici che in altri sport meno famosi ma molto più evoluti non si riscontrano. Se qualcuno pensa anche solo alla ginnastica artistica e ritmica, capirà che muscoli ,tendini e sitema scheletrico subiiscono,sopportano e recuperano da traumi e performances che il calcio nemmeno si sogna ! 

so di essermi dilungato ma spero di aver contribuito a fare un minimo di chiarezza sull'argomento. Se qualcuno è interessato, in internet è documentata la storia del nostro ex Salvatore Molina che ha seriamente rischiato  di dover abbandonare il calcio ma che dopo aver fatto un lavoro di riequilibrio serio evoluto rigoroso ma risolutivo ha ripreso a giocare da professionista performando e non infortunandosi più. Se lo STAFF lo ritiene e lo permette posso mettere il link di un video dove lui stesso e la professionista che lo ha seguito curato, descrivono con semplicità e chiarezza cosa c'è dietro qualcosa di "trascurato " e a cosa/come si debba fare per risolvere . 

IVANO62
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firefox78
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1907voltedea
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moreto
21 Novembre 2025 | 17.11

buon pomeriggio, una riflessione anche in risposta qui sotto ai fratelli CICCIO MORFEO; SCOZIA; MAUROM e GUSTAVSSON. Il tutto in relazione all'ennesimo problema muscolare che colpisce SCALVINI ( e non solo purtroppo). In assoluto se un muscolo si "risente e/o lacera",va considerato che non è così pronto a subire certi stress in allenamento o in agonismo legati all'elongazione brusca veloce improvvisa che certi gesti tecnici richiede. Chiaro che un muscolo molto ipertrofico deve lavorare tanto e bene sia singolarmente che in "catena/sinergia"con gli altri ma soprattutto in allungamento. Qua il problema legato al calcio , è che si lavora sempre tanto ( ultimamente troppo ) sempre e solo in rinforzo e potenziamento,lasciando pocotempo alla fase di riallungamento che troppi professionisti fanno eseguire solo in modo segmentario. Chi esegue stretching segmentario oggi, fa troppo poco e mostra poca conoscenza ed evoluzione in materia. Il riallungamento DEVE sempre coinvolgere tutte le catene muscolari interessate nella zona colpita e deve favorire il riallineamento e riequilibrio posturale. Il caso di SCALVINI è tremendamente eloquente. Ognuno di noi ricorda la sua struttura due anni fa : più esile e longilinea con molta meno massa muscolare. Osservandolo adesso ,non si può non notare un evidente aumento di massa e "teler". In parte risultato di lavori specifici pensati per potenziarne la capacità tipica del difensore di poter reggere e sportellare con determinati attaccanti. In parte conseguenza ( soprattutto agli arti inferiori ) di una vecchia logica di potenziamento muscolare delle muscolature coscia per "sopperire/sostenere/recuperare dalla lesione e intervento ricostruzione legamento crociato. Ebbene, accade che a fronte di una zona muscolarmente iper(quadricipite)vi sono zone muscolarmente ipo e zone muscolari che compensano determinando uno squilibrio che favorisce questi tipi di traumi e recidive . Si tratta quindi, da un lato di piantarla li di perseguire esclusivamente il potenziamento( ma anche sovraccarico) di un segmento corporeo ma di evolvere in un tipo di lavoro muscolare meno idiota ma più intelligente quale è appunto il riequilibrio muscolare globale nella logica muscolo-posturale. Ora lo dico e affermo : finchè con SCALVINI ( ma vale anche per SCAMH  e altri ) non si farà un lavoro serio e rigoroso di riequilibrio neuro-muscolare e posturale,non se ne verrà fuori e qualcuno bollerà il ragazzo come "fragile e di cristallo ". In realtà nel calcio professionistico si continuano a ripetere in modo dannoso errori di valutazione , metodologie sia di recupero che di preparazione atletici che in altri sport meno famosi ma molto più evoluti non si riscontrano. Se qualcuno pensa anche solo alla ginnastica artistica e ritmica, capirà che muscoli ,tendini e sitema scheletrico subiiscono,sopportano e recuperano da traumi e performances che il calcio nemmeno si sogna ! 

so di essermi dilungato ma spero di aver contribuito a fare un minimo di chiarezza sull'argomento. Se qualcuno è interessato, in internet è documentata la storia del nostro ex Salvatore Molina che ha seriamente rischiato  di dover abbandonare il calcio ma che dopo aver fatto un lavoro di riequilibrio serio evoluto rigoroso ma risolutivo ha ripreso a giocare da professionista performando e non infortunandosi più. Se lo STAFF lo ritiene e lo permette posso mettere il link di un video dove lui stesso e la professionista che lo ha seguito curato, descrivono con semplicità e chiarezza cosa c'è dietro qualcosa di "trascurato " e a cosa/come si debba fare per risolvere . 

libero
21 Novembre 2025 | 15.21
Baja66
21 Novembre 2025 | 17.30
moreto
21 Novembre 2025 | 17.11

buon pomeriggio, una riflessione anche in risposta qui sotto ai fratelli CICCIO MORFEO; SCOZIA; MAUROM e GUSTAVSSON. Il tutto in relazione all'ennesimo problema muscolare che colpisce SCALVINI ( e non solo purtroppo). In assoluto se un muscolo si "risente e/o lacera",va considerato che non è così pronto a subire certi stress in allenamento o in agonismo legati all'elongazione brusca veloce improvvisa che certi gesti tecnici richiede. Chiaro che un muscolo molto ipertrofico deve lavorare tanto e bene sia singolarmente che in "catena/sinergia"con gli altri ma soprattutto in allungamento. Qua il problema legato al calcio , è che si lavora sempre tanto ( ultimamente troppo ) sempre e solo in rinforzo e potenziamento,lasciando pocotempo alla fase di riallungamento che troppi professionisti fanno eseguire solo in modo segmentario. Chi esegue stretching segmentario oggi, fa troppo poco e mostra poca conoscenza ed evoluzione in materia. Il riallungamento DEVE sempre coinvolgere tutte le catene muscolari interessate nella zona colpita e deve favorire il riallineamento e riequilibrio posturale. Il caso di SCALVINI è tremendamente eloquente. Ognuno di noi ricorda la sua struttura due anni fa : più esile e longilinea con molta meno massa muscolare. Osservandolo adesso ,non si può non notare un evidente aumento di massa e "teler". In parte risultato di lavori specifici pensati per potenziarne la capacità tipica del difensore di poter reggere e sportellare con determinati attaccanti. In parte conseguenza ( soprattutto agli arti inferiori ) di una vecchia logica di potenziamento muscolare delle muscolature coscia per "sopperire/sostenere/recuperare dalla lesione e intervento ricostruzione legamento crociato. Ebbene, accade che a fronte di una zona muscolarmente iper(quadricipite)vi sono zone muscolarmente ipo e zone muscolari che compensano determinando uno squilibrio che favorisce questi tipi di traumi e recidive . Si tratta quindi, da un lato di piantarla li di perseguire esclusivamente il potenziamento( ma anche sovraccarico) di un segmento corporeo ma di evolvere in un tipo di lavoro muscolare meno idiota ma più intelligente quale è appunto il riequilibrio muscolare globale nella logica muscolo-posturale. Ora lo dico e affermo : finchè con SCALVINI ( ma vale anche per SCAMH  e altri ) non si farà un lavoro serio e rigoroso di riequilibrio neuro-muscolare e posturale,non se ne verrà fuori e qualcuno bollerà il ragazzo come "fragile e di cristallo ". In realtà nel calcio professionistico si continuano a ripetere in modo dannoso errori di valutazione , metodologie sia di recupero che di preparazione atletici che in altri sport meno famosi ma molto più evoluti non si riscontrano. Se qualcuno pensa anche solo alla ginnastica artistica e ritmica, capirà che muscoli ,tendini e sitema scheletrico subiiscono,sopportano e recuperano da traumi e performances che il calcio nemmeno si sogna ! 

so di essermi dilungato ma spero di aver contribuito a fare un minimo di chiarezza sull'argomento. Se qualcuno è interessato, in internet è documentata la storia del nostro ex Salvatore Molina che ha seriamente rischiato  di dover abbandonare il calcio ma che dopo aver fatto un lavoro di riequilibrio serio evoluto rigoroso ma risolutivo ha ripreso a giocare da professionista performando e non infortunandosi più. Se lo STAFF lo ritiene e lo permette posso mettere il link di un video dove lui stesso e la professionista che lo ha seguito curato, descrivono con semplicità e chiarezza cosa c'è dietro qualcosa di "trascurato " e a cosa/come si debba fare per risolvere . 

ciccio morfeo
21 Novembre 2025 | 17.16
moreto
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moreto
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buon pomeriggio, una riflessione anche in risposta qui sotto ai fratelli CICCIO MORFEO; SCOZIA; MAUROM e GUSTAVSSON. Il tutto in relazione all'ennesimo problema muscolare che colpisce SCALVINI ( e non solo purtroppo). In assoluto se un muscolo si "risente e/o lacera",va considerato che non è così pronto a subire certi stress in allenamento o in agonismo legati all'elongazione brusca veloce improvvisa che certi gesti tecnici richiede. Chiaro che un muscolo molto ipertrofico deve lavorare tanto e bene sia singolarmente che in "catena/sinergia"con gli altri ma soprattutto in allungamento. Qua il problema legato al calcio , è che si lavora sempre tanto ( ultimamente troppo ) sempre e solo in rinforzo e potenziamento,lasciando pocotempo alla fase di riallungamento che troppi professionisti fanno eseguire solo in modo segmentario. Chi esegue stretching segmentario oggi, fa troppo poco e mostra poca conoscenza ed evoluzione in materia. Il riallungamento DEVE sempre coinvolgere tutte le catene muscolari interessate nella zona colpita e deve favorire il riallineamento e riequilibrio posturale. Il caso di SCALVINI è tremendamente eloquente. Ognuno di noi ricorda la sua struttura due anni fa : più esile e longilinea con molta meno massa muscolare. Osservandolo adesso ,non si può non notare un evidente aumento di massa e "teler". In parte risultato di lavori specifici pensati per potenziarne la capacità tipica del difensore di poter reggere e sportellare con determinati attaccanti. In parte conseguenza ( soprattutto agli arti inferiori ) di una vecchia logica di potenziamento muscolare delle muscolature coscia per "sopperire/sostenere/recuperare dalla lesione e intervento ricostruzione legamento crociato. Ebbene, accade che a fronte di una zona muscolarmente iper(quadricipite)vi sono zone muscolarmente ipo e zone muscolari che compensano determinando uno squilibrio che favorisce questi tipi di traumi e recidive . Si tratta quindi, da un lato di piantarla li di perseguire esclusivamente il potenziamento( ma anche sovraccarico) di un segmento corporeo ma di evolvere in un tipo di lavoro muscolare meno idiota ma più intelligente quale è appunto il riequilibrio muscolare globale nella logica muscolo-posturale. Ora lo dico e affermo : finchè con SCALVINI ( ma vale anche per SCAMH  e altri ) non si farà un lavoro serio e rigoroso di riequilibrio neuro-muscolare e posturale,non se ne verrà fuori e qualcuno bollerà il ragazzo come "fragile e di cristallo ". In realtà nel calcio professionistico si continuano a ripetere in modo dannoso errori di valutazione , metodologie sia di recupero che di preparazione atletici che in altri sport meno famosi ma molto più evoluti non si riscontrano. Se qualcuno pensa anche solo alla ginnastica artistica e ritmica, capirà che muscoli ,tendini e sitema scheletrico subiiscono,sopportano e recuperano da traumi e performances che il calcio nemmeno si sogna ! 

so di essermi dilungato ma spero di aver contribuito a fare un minimo di chiarezza sull'argomento. Se qualcuno è interessato, in internet è documentata la storia del nostro ex Salvatore Molina che ha seriamente rischiato  di dover abbandonare il calcio ma che dopo aver fatto un lavoro di riequilibrio serio evoluto rigoroso ma risolutivo ha ripreso a giocare da professionista performando e non infortunandosi più. Se lo STAFF lo ritiene e lo permette posso mettere il link di un video dove lui stesso e la professionista che lo ha seguito curato, descrivono con semplicità e chiarezza cosa c'è dietro qualcosa di "trascurato " e a cosa/come si debba fare per risolvere . 

moreto
21 Novembre 2025 | 17.11

buon pomeriggio, una riflessione anche in risposta qui sotto ai fratelli CICCIO MORFEO; SCOZIA; MAUROM e GUSTAVSSON. Il tutto in relazione all'ennesimo problema muscolare che colpisce SCALVINI ( e non solo purtroppo). In assoluto se un muscolo si "risente e/o lacera",va considerato che non è così pronto a subire certi stress in allenamento o in agonismo legati all'elongazione brusca veloce improvvisa che certi gesti tecnici richiede. Chiaro che un muscolo molto ipertrofico deve lavorare tanto e bene sia singolarmente che in "catena/sinergia"con gli altri ma soprattutto in allungamento. Qua il problema legato al calcio , è che si lavora sempre tanto ( ultimamente troppo ) sempre e solo in rinforzo e potenziamento,lasciando pocotempo alla fase di riallungamento che troppi professionisti fanno eseguire solo in modo segmentario. Chi esegue stretching segmentario oggi, fa troppo poco e mostra poca conoscenza ed evoluzione in materia. Il riallungamento DEVE sempre coinvolgere tutte le catene muscolari interessate nella zona colpita e deve favorire il riallineamento e riequilibrio posturale. Il caso di SCALVINI è tremendamente eloquente. Ognuno di noi ricorda la sua struttura due anni fa : più esile e longilinea con molta meno massa muscolare. Osservandolo adesso ,non si può non notare un evidente aumento di massa e "teler". In parte risultato di lavori specifici pensati per potenziarne la capacità tipica del difensore di poter reggere e sportellare con determinati attaccanti. In parte conseguenza ( soprattutto agli arti inferiori ) di una vecchia logica di potenziamento muscolare delle muscolature coscia per "sopperire/sostenere/recuperare dalla lesione e intervento ricostruzione legamento crociato. Ebbene, accade che a fronte di una zona muscolarmente iper(quadricipite)vi sono zone muscolarmente ipo e zone muscolari che compensano determinando uno squilibrio che favorisce questi tipi di traumi e recidive . Si tratta quindi, da un lato di piantarla li di perseguire esclusivamente il potenziamento( ma anche sovraccarico) di un segmento corporeo ma di evolvere in un tipo di lavoro muscolare meno idiota ma più intelligente quale è appunto il riequilibrio muscolare globale nella logica muscolo-posturale. Ora lo dico e affermo : finchè con SCALVINI ( ma vale anche per SCAMH  e altri ) non si farà un lavoro serio e rigoroso di riequilibrio neuro-muscolare e posturale,non se ne verrà fuori e qualcuno bollerà il ragazzo come "fragile e di cristallo ". In realtà nel calcio professionistico si continuano a ripetere in modo dannoso errori di valutazione , metodologie sia di recupero che di preparazione atletici che in altri sport meno famosi ma molto più evoluti non si riscontrano. Se qualcuno pensa anche solo alla ginnastica artistica e ritmica, capirà che muscoli ,tendini e sitema scheletrico subiiscono,sopportano e recuperano da traumi e performances che il calcio nemmeno si sogna ! 

so di essermi dilungato ma spero di aver contribuito a fare un minimo di chiarezza sull'argomento. Se qualcuno è interessato, in internet è documentata la storia del nostro ex Salvatore Molina che ha seriamente rischiato  di dover abbandonare il calcio ma che dopo aver fatto un lavoro di riequilibrio serio evoluto rigoroso ma risolutivo ha ripreso a giocare da professionista performando e non infortunandosi più. Se lo STAFF lo ritiene e lo permette posso mettere il link di un video dove lui stesso e la professionista che lo ha seguito curato, descrivono con semplicità e chiarezza cosa c'è dietro qualcosa di "trascurato " e a cosa/come si debba fare per risolvere . 

ciccio morfeo
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moreto
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buon pomeriggio, una riflessione anche in risposta qui sotto ai fratelli CICCIO MORFEO; SCOZIA; MAUROM e GUSTAVSSON. Il tutto in relazione all'ennesimo problema muscolare che colpisce SCALVINI ( e non solo purtroppo). In assoluto se un muscolo si "risente e/o lacera",va considerato che non è così pronto a subire certi stress in allenamento o in agonismo legati all'elongazione brusca veloce improvvisa che certi gesti tecnici richiede. Chiaro che un muscolo molto ipertrofico deve lavorare tanto e bene sia singolarmente che in "catena/sinergia"con gli altri ma soprattutto in allungamento. Qua il problema legato al calcio , è che si lavora sempre tanto ( ultimamente troppo ) sempre e solo in rinforzo e potenziamento,lasciando pocotempo alla fase di riallungamento che troppi professionisti fanno eseguire solo in modo segmentario. Chi esegue stretching segmentario oggi, fa troppo poco e mostra poca conoscenza ed evoluzione in materia. Il riallungamento DEVE sempre coinvolgere tutte le catene muscolari interessate nella zona colpita e deve favorire il riallineamento e riequilibrio posturale. Il caso di SCALVINI è tremendamente eloquente. Ognuno di noi ricorda la sua struttura due anni fa : più esile e longilinea con molta meno massa muscolare. Osservandolo adesso ,non si può non notare un evidente aumento di massa e "teler". In parte risultato di lavori specifici pensati per potenziarne la capacità tipica del difensore di poter reggere e sportellare con determinati attaccanti. In parte conseguenza ( soprattutto agli arti inferiori ) di una vecchia logica di potenziamento muscolare delle muscolature coscia per "sopperire/sostenere/recuperare dalla lesione e intervento ricostruzione legamento crociato. Ebbene, accade che a fronte di una zona muscolarmente iper(quadricipite)vi sono zone muscolarmente ipo e zone muscolari che compensano determinando uno squilibrio che favorisce questi tipi di traumi e recidive . Si tratta quindi, da un lato di piantarla li di perseguire esclusivamente il potenziamento( ma anche sovraccarico) di un segmento corporeo ma di evolvere in un tipo di lavoro muscolare meno idiota ma più intelligente quale è appunto il riequilibrio muscolare globale nella logica muscolo-posturale. Ora lo dico e affermo : finchè con SCALVINI ( ma vale anche per SCAMH  e altri ) non si farà un lavoro serio e rigoroso di riequilibrio neuro-muscolare e posturale,non se ne verrà fuori e qualcuno bollerà il ragazzo come "fragile e di cristallo ". In realtà nel calcio professionistico si continuano a ripetere in modo dannoso errori di valutazione , metodologie sia di recupero che di preparazione atletici che in altri sport meno famosi ma molto più evoluti non si riscontrano. Se qualcuno pensa anche solo alla ginnastica artistica e ritmica, capirà che muscoli ,tendini e sitema scheletrico subiiscono,sopportano e recuperano da traumi e performances che il calcio nemmeno si sogna ! 

so di essermi dilungato ma spero di aver contribuito a fare un minimo di chiarezza sull'argomento. Se qualcuno è interessato, in internet è documentata la storia del nostro ex Salvatore Molina che ha seriamente rischiato  di dover abbandonare il calcio ma che dopo aver fatto un lavoro di riequilibrio serio evoluto rigoroso ma risolutivo ha ripreso a giocare da professionista performando e non infortunandosi più. Se lo STAFF lo ritiene e lo permette posso mettere il link di un video dove lui stesso e la professionista che lo ha seguito curato, descrivono con semplicità e chiarezza cosa c'è dietro qualcosa di "trascurato " e a cosa/come si debba fare per risolvere . 

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