Conta solo la maglia e solo i tifosi la portano tutta la vita
Grazie.
Del redto in questo momento non mi interessa niente.
Sapendo come ama Bergamo immagino la sofferenza in questi tragici momenti.Un abbraccio Cristiano e speriamo di vederci presto.
Perdonato da moltissimo tempo per quanto mi riguarda.
Cosa avrei dato per vederlo giocare con Gomez e Ilicic. Mamma mia
Grande Capitano mi hai fatto soffrire imprecare e tanto altro ma io ti ho subito perdonato forse perchè secondo me tu hai pagato per tutti comunque acqua passata Grazie per il messaggio e FORZA BERGAMO
Grazie Doni in questa squadra insieme ai ns grandissimi giocatori avremmo già vinto campionato e champions
Se non litigava con il Mister
La mancanza dell'usuale disinvoltura, nell'esporre l'eloquio, mi fanno presupporre quanto Cristiano gradirebbe una riaperta disponibilità nei suoi confronti. Se gli capitasse di leggermi gli suggerirei di agire in scioltezza, nei confronti del suo pubblico, per superare in scioltezza l'attuale impasse. Proprio come faceva sul campo, quando con due mosse, entrava in area e faceva centro. Alla grandissima.
Si, gli manca l'ultimo step. Ma guardando a cosa è l'Atalanta attuale, una tigre feroce di pura forza e intelligenza, senza nient'altro che la sua bellezza, il passato è sbiadito e mantenere il rancore non ha senso. Ci ha fatto male, a tutta l'Atalanta, ma l'Atalanta è stata più forte dei suoi errori. Ecco perché la forza del perdono è reale.
I
D
O
L
Il perdono è una capacità difficile, che solo i forti hanno. Le condanne giudiziarie sono scritte, il perdono è un fatto del cuore e della testa. Per questo io lo perdono. La Storia che è venuta dopo di lui ha dimostrato a lui che non c'è bisogno di nessun illecito per essere grandi. E secondo me quando guarda l'Atalanta attuale, anche lui l'ha capito.
Ciao Mapi-BA,
Scrivi sempre commenti molto belli - che danno speranza.
Io Ti ammiro, ma sono un po' piu' scettico.
Nel senso che anch'io sono convinto che il MALE non vincera'.
Ma sono altrettanto convinto che il BENE, che pur dobbiamo perseguire, sempre e comunque, NON vincera' neppure (almeno in questa FASE della nostra esistenza).
Il BENE e il MALE (nella VITA di ciascuno) sono un po' come i due poli (POSITIVO e NEGATIVO) nella corrente elettrica.
Togli un polo e ...... si ferma TUTTO.
Secondo me:
- il MALE e' semplicemente la "prova".
- il BENE e' il "superamento della prova"
Un po' come il famoso BIVIO (A e B) ripetuto all'infinito nei "Pilastri della Saggezza" (scritto piu' di 2.200 anni fa in "pali" dai seguaci di Buddha. circa 300 anni dopo la sua scomparsa).
Chi ci propina questa "prova"?
A questa domanda, ciascuno puo' rispondere come meglio crede.
Ciao Frank, per me il bene è già entrato nella storia, l'unico problema è riconoscerlo. Il 12 aprile saremo ancora chiusi in casa ma sarà bello lo stesso.
Mi spiace ma non riesco a perdonarlo....grazie x il pensiero ma non sarai mai uno di noi
Aspettavo anche questo pensiero per tutta la ns gente che dopo averlo amato lo ha pesantemente insultato non solo per cio’ che ha fatto ma anche per il modo. Certo ha sbagliato ....forse per troppo amore , facendoci soffrire per un lungo periodo ma ha pagato molto e piú di tutti e forse un po’ per tutti. Abbiamo perdonato altri offrendo anche una grossa opportunità e non capisco perché dopo tanti anni non si debba fare lo stesso con lui. Io l’ho perdonato.
Essendo in parallelo coi tuoi dati anagrafici, comprendo appieno ciò che intendi dire, anche perchè già ebbi a condividerlo per esteso. Sarebbe tempo di passare oltre, anche perchè, oltre allo sgarro, non è possibile dimenticare il tanto che ebbe a darci. Quello che forse gli è mancato per rientrare più concretamente nel nostro ambito, è stato il chiedere realmente scusa, con minore saccenza e maggiore umiltà, come fecero altri, pur se non direttamente colpevoli nei confronti dei nostri colori. Resta a mio avviso, un peccato, davvero un peccato.
Grande mio Capitano !!
La storia ti darà ragione e molta gente il perdono lo dovrà chiedere a te.
Sì ma lo sapevano nelle stanze segrete o chi del settore...io come persona comune non sapevo niente naturalmente, perché dagli organi di informazione nulla era trapelato...io sul treno pensavo se avesse giocato Zapata o pasalic, al virus pensavano solo in Cina...
Logicamente lo sapeva chi doveva saperlo e chi doveva prendere decisioni .
Pensavo che durante questa situazione fosse giunto il momento giusto per le scuse ma.... mi sbagliavo!
Dici di conoscere bene la gente di Bergamo. Mah...
Basterebbe poco, parlare con il cuore in mano alla gente che ti ha tanto amato.
Grazie del pensiero, ma NOI DI BERGAMO a differenza tua non ci vendíamo! FORZA BERGAMO
Meglio che io non commenti...Mi autocensuro!
#ionondimentico #iononperdono
Non lo ascolto neppure. Assolutamente d'accordo con te . #io non dimentico anche in questo momento tragico per Bergamo, l'Italia e tutto il mondo.
Credo che chi nei momenti di difficoltà e sofferenza non trovi il coraggio di andare oltre, non sia capace di amare, e questa cosa mi rattrista profondamente.
Io spero che a bocce ferme (quando non si sa ) si abbia il coraggio di dire certe cose che in questo momento tragico sono premature e che si vociferano solo a bassa voce. Mi riferisco alle pressioni per non chiudere le zone di alzano etc. In questi gg sta girando un servizio di chi l'ha visto riguardo all'ospedale di alzano che fa rabbrividire se fosse confermato. Altro che Atalanta Valencia!
Nel rispetto di tutti i requisiti di sicurezza, che vanno applicati a chiunque lavori in queste condizioni difficili (io sono un privilegiato, posso lavorare da casa), questa lettera spiega in modo mirabile perche' mi davano fastidio i Tardelli, Tommasi ecc. Mentre rivendicavano la necessita' della sicurezza, scordavano il ruolo sociale del calcio. Non so quale fosse la soluzione giusta, non ho verita' in tasca. Ma nel dibattito suscitato da Tommasi questo aspetto era assente e non avrebbe dovuto.
A parte il fatto che lo sì sapeva che c ' era il virus ma se mai sì può discutere sul fatto che o non sì è avuto la forza e la capacità di prendere decisioni o è stato sottovalutato e non sì era capita la gravità sia del contagio sia della pericolosità . Io penso un misto di entrambi sì è dichiarato stato di emergenza il 31 gennaio e sì è aspettato prima di prendere decisioni perché sì pensava ad altro .
Si ma la questione è che a quella data nessuno sapeva del virus... è chiaro che a posteriori possiamo dire che matematicamente possa aver contribuito alla diffusione ma di divieto e porte chiuse parlare ora non ha senso
un forte abbraccio ad Albisarnico così duramente colpito negli affetti. Non ci sono parole in questi momenti. Posso darti solo una silenziosa vicinanza e una preghiera per i tuoi amati genitori.
un grosso in bocca al lupo a redeye e a tutti quelli che in questo momento stanno combattendo
Bellissima lettera!
Leggendo questa lettera, bellissima, mi stupisco ancora una volta per come stiamo vivendo uno strano e intricato intreccio fra il maledetto virus e la nostra grande Atalanta.
Un virus che esplode subito dopo San Siro. Una città prima esultante è poco dopo in ginocchio. Tutta la bellezza che abbiamo vissuto offuscata da questa ombra nera. La grande vittoria nello stadio deserto di Valencia e la gioia del passaggio ai quarti di CL il giorno prima del blocco totale dell'Italia.
Una partita seguita su un cellulare che aiuta un nostro amico a stare meglio e ad uscire da un ospedale straniero. È proprio una lotta fra il bene e il male.
Grazie amico sconosciuto per questo tuo racconto, perché mi hai fatto capire chi vincerà.
Dimostrazione e conferma di come l'Atalanta sia un qualcosa che va al di là di una semplice squadra per cui tifare....
Grande Fara....
Voi tutto bene?
ciao xanco
si in famiglia bene, ma ho perso un caro collega 5 giorni fa x sto minkia di virus...59 anni
L'Atalanta e' come un ideale (comunitario) che sorregge nei momenti di difficolta'.
Per certi versi, NON credo che questa pandemia cambiera' RADICALMENTE il modo di vivere, dopo che sara' terminata.
Per altre versi, penso che "potrebbe" MUTARE IL CICLO DI SOLIDARIETA' SOCIALE.
i cicli di solidarieta' sociale sono essenzialmente due.
(1) GLI ANNI DEL "CANE", che normalmente iniziano subito dopo eventi devastanti, e terminano quando la societa' raggiunge un certo benessere sociale (l'ultimo ciclo va dalla fine della II Guerra Mondiale alla meta' degli anni '70) sono caratterizzati da un discrreto livello di solidarieta'.
(2) GLI ANNI DEL "GATTO" che normalmente iniziano dal benessere sociale e terminano con un evento negativo - guerra, rivoluzione, pandemia, ecc. (l'ultimo ciclo, iniziato a meta' degli anni '70, e' tuttora in corso) sono caratterizzati da "what about me", cioe' "chi se ne frega degli altri", e le sperequazioni sociali diventatno insostenibili (disgustose).
Citazione da Michael Foot (Leader del Labour party) sentita in TV, mi sembra nel 1976.
In prospettiva del termine di questa tragedia, uno degli interrogativi più oscuri e paurosi, riguarda la possibilità del ritorno alla normalità, un traguardo non facile da configurare e chissà quanto di più, da raggiungere. Si dovranno superare i tanti timori nati intorno al mantenimento della salute e riedificare le prospettive di recupero di tutto ciò che è andato perduto: salute, sicurezza e lavoro, verso la futura ricrescita. L'entusiasmo sarà un itinerario progettuale da riconquistare, stante l'avvenuta disgregazione del suo significato; eppure ci dovremo sforzare in quella direzione. Potrebbe essere una opportunità di miglioramenro dei rapporti e della qualità della vita: un tesoro che solo chi è superstite da una gravissima calamità , può giustamente concepire e tentare di realizzare. Dopo essere scampati congiuntamente, dovremo, allo stesso modo , perseguire la risalita ed il riscatto.
ReMo
Condivido al 100%
Chissà se i nostri ragazzi, quelli che vestono la maglia nerazzurra, vorranno essere più che calciatori, alla fine di questa tragedia. Chissà se vorranno e sapranno assumere la responsabilità di essere una medicina. Avendoli visti fino ad oggi, spero di sì. Anzi, glie lo auguro.
Tutti hanno già Bergamo che scorreva nelle vene assieme al sangue.
Dopo questa tragedia, ancora di più.
Ne sono fermamente convinto.
Condoglianze albisarnico e a tutti noi
Vedi, quanto mi racconti comprova che non sempre le cose vanno nella maniera che si desidera. Va d'altronde rilevato che il momento gravissimo, insieme ad accresciute paure, ha portato una nuova, insperata sensibilità ai problemi ed alle necessità del prossimo. Si è letto di donazioni generosissime da parte di industriali della moda e d'altro, che hanno avvertito la necessità di cambiare loro stessi, in meglio, soccorrendo chi aveva meno e stava peggio. Dal letame nascono i fiori e questa volta dalla miseria e dalla prostrazione del morbo, sono i 'diamanti' a germogliare gemme di comprensione e di solidarietà. Spero, a questo punto, che anche l'organizzazione sociale, previdenziale ed assistenziale, intraprendano una svolta positiva. Mi sento di consigliarti fiducia per affrontare una vita che talvolta ci opprime, ma potrebbe anche sorprenderci positivamente. Come io ti auguro, di tutto cuore.
Ti ringrazio remo, ed invidio il tuo ottimismo, per quanto mi riguarda ritengo che la forbice si aprira ancor di piu',
E finita l'emergenza prevarra' ancora e forse anche piu'di prima la politica dei bilanci...come un formicaio che chiude le sue falle l'ultimo dei problemi sara' il numero delle perdite.....nella speranza di sbagliarmi.
Non ci poteva essere miglior risposta alla lettera di Claudio
pel de poia
Anche Rafa come Andrea, uno di noi!
Grazie infinite, Ministro!
Uno scritto che commuove.
Io forse vado controcorrente ma non credo che dopo "niente sarà come prima" (attenzione, non ho detto NON VORREI ma ho detto NON CREDO). Torneremo a vivere esattamente come facevamo fino a due mesi fa.
Quello che mi preoccupa è QUANDO. Fino a che non sarà debellata completamente questa malattia effettivamente non si potrà vivere come prima, ma temo ci possano volere forse anni. (Influenza spagnola primi casi nel 1917, debellata nel 1920, c'erano 5 miliardi di persone in meno di ora e meno spostamenti, anche se peggiori condizioni igienico/sanitarie a dire la verità). Stiamo a vedere ma temo sarà lunga.
È vero, ma la SARS erano riusciti a contenerla prima che si diffondesse troppo (forse non era nemmeno così contagiosa). Con questo virus siamo già mooolto oltre
Mi Jnfastidisce terribilmente che , nel sito ed in particolare in una situazione tanto delicata, qualcuno sfoghi il peggio dell'umana intelligenza, decenza e rispetto. Mi auguro si sia trattato di una falsa manovra, che sarebbe tanto bene, avesse a rientrare, con le scuse.
Che grande
Entrando nello specifico della lettera, che mi ha davvero colpito, porgo le mie felicitazioni per la guarigione che mi auguro abbia restituito piene energie e benessere. La singolare esperienza dimostra come un legame affettivo profondo, diffusissimo tra noi tifosi e la squadra, sia un fattore positivo e corroborante della nostra salute e del nostro equilibrio. Una passione, quella atalantina, diventata puro distillato della gioia.
Chapeau
Mamma mia che forza devi avere avuto per superare tutto ciò che hai descritto e ti ammiro per questo davvero. TORNEREMO TUTTI INSIEME AD ESULTARE E A INCITARE LA NOSTRA GRANDE DEA
FORZA ATALANTA FORZA BERGAMO
MOLA MIA
le tue sono come sempre belle parole Remo
hai noi però molto simili ad un'utopia.
lunedi io devo già rientrare al lavoro.......non produciamo nulla di fondamentale ( accessori x auto e varie )
quasi dimenticavo......a fine 2019 la mia azienda dichiarava ufficialmente che in primavera si sarebbe potuto correre il rischio di cassa integrazione
ciao Remo è sempre un piacere leggere i tuoi commenti.
Lettera bellissima.
Mi auguro che qualcuno possa farla leggere ai nostri giocatori in modo da rendere loro indelebile cosa abbia significato per tutti, ma in special modo per chi in quel momento soffriva realmente l'isolamento e la malattia, quella vittoria e quella maglietta alla fine.
In quel momento tutta Bergamo piangeva, di gioia, di gratitudine ma pure di un poco di liberazione dalla cupezza e dal timore di quanto stava accadendo.
Io credo fermamente che quando torneremo a riempire il nostro stadio la commozione sarà enorme e percepibile.
E toccherà profondamente tutti, nessuno escluso.
Ciao Albi, ancora condoglianze per quanto accaduto! Quantomeno il mio piccolo e insignificante post ha permesso allo staff di dare una forma un po' più dignitosa al nostro commiato e alla nostra vicinanza. Qualora non li avessi visti, i primi post in merito erano stati messi nella cartella "ATALANTINI PER BERGAMO, CORONA VIRUS E ALTRO".
Grazie di cuore
Non è niente di tutto questo e l ' atalanta non c ' entra nulla. Hanno semplicemente detto che un evento così grande da 45 .000 persone ravvicinate che arrivavano da tutto il mondo non ha di certo contribuito a non far circolare il virus che era già in atto o non si può dire ? . Che dopo non sia stato il primo grande raggruppamento della bergamasca questo non lo so ' ma non ci andrà molto lontano . Che da quella partita sia partito tutto lo può dire solo un cretino però sicuramente ha contribuito a diffondere il virus sia in maggiore che minore entità questo però non vuol dire che la fonte principale del virus che ha intaccato bergamo e che ha scatenato il putiferio sì trovava a milano .
Ho ringraziato tante volte la squadra, i ragazzi, il mister, la società, per i risultati e le gioie regaleteci, ma credo di dovermi ripetere anche adesso, in quanto, in un momento di paura concreta e di sconforto, il ricordare tanti trionfi reincarna tutto il bello che abbiamo vissuto, rinnovando l'ipotesi che possa ancora ripetersi. L'Atalanta diventa la dea della speranza e può trasmettere una fiducia cieca, che resta completa ed inamovibile, per rigenerare una vita sbrecciata. Non ne conosciamo ancora i tempi, ma li sapremo aspettare, con la certezza di non venire delusi. Grazie Atalanta.
Il nocciolo della questione è molto semplice, si sta parlando del nulla...a posteriori è chiaro che durante una emergenza sanitaria convogliare 45mila persone in uno stesso luogo sarebbe stato folle, ma poiché all'epoca questa criticità non c'era o almeno così noi tutti credevamo fino al venerdì successivo,
Ceferin ha sottolineato proprio questo...si parla del nulla
le idiozie le dicono i giornalai e tanti dicostoto si sono buttati nel dare la colpa ai 45000 che erano a san siro senza capire una mazza perche' per loro l'unico scopo era quello di infettare atakanta ,mi fasnno schifo sono giornalai falsi stupidi e chesalgono sul carro del vincitorte,avendolo precedentemente denigrato.
Anche tu di Roma? Nelle due settimane successive hai avuto sintomi? E qualche tuo familiare o amico, o amico di amici? Perché né io, né un mio amico pure di qui abbiamo avuto il minimo problema e non pare abbiamo contagiato nessuno (soggetti a rischio compresi), e nemmeno due miei amici di Torino e uno di Palermo. Ora, se quella partita fosse stata davvero una bomba batteriologica in grado di mettere in ginocchio un'intera provincia, è possibile che nessuno dei presenti ma residenti in altre parti d'Italia non solo non si sia ammalato lui/lei, ma nemmeno ha sentito di qualcuno della sua cerchia di conoscenze che si sia ammalato? Non è un'evidenza scientifica, ma qualche dubbio te lo fa venire.
Nulla di nulla
Super top
Sì. Perché per il governo spagnolo il pericolo erano i tifosi italiani, che non volevano far andare in Spagna (e che avevano comprato anche biglietti di settori diversi da quello ospite). Solo il 13 marzo hanno cominciato a prendere le prime, timide misure. D'altra parte la UEFA non può certo prendere decisioni di salute pubblica (e ci mancherebbe altro, non è suo compito). La UEFA prese semplicemente atto della decisione ed emanò un comunicato ufficiale di conferma.
Qualche tifoso è andato comunque ed hanno seguito la partita alla televisione in spagna come sarà arrivato qualcuno sicuramente anche dall ' italia a quella festa . La uefa ha deciso di giocare a porte chiuse in 2 nazioni mentre in altre 2 no e se vuole imporre di giocare a porte chiuse certo che è libero di farlo quindi ha assecondato l ' inghilterra e la germania e non è che non ha responsabilità perché ha voluto che le partite si disputassero .
Pel de poia.
Grazie Leo!
È lo stesso ministro della salute che ha permesso di fare quella festa che non ricordo come sì chiama ? ed anche di assemblarsi fuori dallo stadio a valencia ?
Dopo quello che sta succedendo spero ci si renda conto di non essere nulla di fronte alla natura.
Ragazzi,
Ma ha ancora senso parlare di cosa sarà dopo l'emergenza?
Doveva essere di qualche giorno, poi di una settimana, ma più il tempo passava e più la fine scappava in avanti.
Si diceva che 5000 infatti in Italia sarebbe stata la soglia massima. 8000 la soglia psicologica. Siamo a 70000.
Ora tutti gli angoli del mondo sono stati colpiti.
Ma, soprattutto, in Cina, dove sono arrivati a "nuovi infetti zero", ora hanno ripreso ad inventarsi.
Parliamo di presente e viviamo questo presente, perché il "quando" sarà il futuro non lo sappiamo. Anzi, sappiamo che il "quando" non è dietro l'angolo
Paramo, ci possono togliere tutto ma non la speranza..
Dette le parole come sono stati i fatti...lo scandalo è la gestione dell'ospedale di Alzano è da lì che il focolaio è esploso...poi ovviamente qualsiasi cosa ha amplificato dal lavoro ai centri commerciali, dai bar ai ristoranti...ma dire che é nato tutto da una partita è una cosa senza senso
dopo questo disastro é auspicabile che gli esseri umani si facciano un esame di coscienza e riescano finalmente a rimettere in cima alle priorità della vita il volersi bene,i figli,la serenità,il lavoro x tutti,l onestà,la salute,il tempo in famiglia,etcetcetc.
Credo anche io che c'è bisogno di riconsiderare che l'uomo non è padrone del mondo e della vita e riscoprire i valori autentici a partire dalle relazioni sociali
Che fosse un'idiozia era già noto!
La storia è piena di vicende di popoli che si sono risollevati e hanno costruito sulle macerie. Per non andare troppo lontano penso ai miei genitori usciti ragazzi dalla seconda guerra mondiale. Con la loro energia e la loro voglia di vivere, assieme a migliaia di altri italiani, hanno ricostruito l'Italia. Persone semplici, hanno scritto la storia. Lo faremo anche noi, dopo questa prova. Scriveremo la storia. Come la nostra Atalanta.
Crediamoci e facciamo che si tenda a questo.
Lo SAPEVANO , eccome se lo sapevano , gia' dal 31 gennaio 2020 vedi GAZZETTA UFFICIALE PAG.7 e chi e' che poi DEVE DECIDERE dopo aver dichiarato l'EMERGENZA ? Ancora oggi NON sanno che pesci pigliare e pensano ancora che tutto si risolva ?
Poi se qualcuno (all'epoca dei primi fatti) diceva o faceva un' osservazione su arrivi dalla Cina ....era uno SCIACALLO !
Qui ' ancora oggi , si fa POLITICA e questo non va' bene, NON e' IL SITO GIUSTO ! Capesela !
P. S. Ricordo che si puo' PARCHEGGIARE sulle RIGHE BLU senza pagare la sosta , pero' le auto NON possono CIRCOLARE , BUFFONI .
Sì ma credo si parlava di gente comune... nessuno di noi sapeva del virus a quel tempo e naturalmente lui come istituzione non può che confermare..se poi c'è stato del dolo di qualcuno che sapeva e non ha detto è un altro eventuale discorso...
Ha usato i termini giusti, nessuno di noi quel giorno avrebbe voluto mancare e pure se la partita fosse stata a porte chiuse avremmo invaso l'esterno di san Siro!
auguri... ci aspettiamo di sentirti presto.
forza albi un abbraccio.
Le più sentite condoglianze.
cambierà sicurente il modo di vivere, e mi auguro che cambieranno anche le priorità dello stato democratico.
Salute - Istruzione - Lavoro
con le prime 2 gratuite x tutti...e universali, e con massicci investimenti statali
tutto il resto dovrà passare in secondo piano, pure gli yacht della valseriana
Fatto. FORZA BERGAMO da Roma
punto e basta.
Eravamo 40000 cretini.
Albi, condoglianze ed un abbraccio
Ha semplicemente detto la verità dei fatti.
Sai che pensavo fosse stato il governo spagnolo spinto dal ministro della salute?
Si quello che mi ricordo sicuro invece c'era la polemica del presidente del Valencia che ha fatto di ttt x giocare a porte aperte ed ha addirittura invitato ed incitato i tifosi a stare ttt uniti fuori dallo stadio x invitare la squadra
Benvenuto Nightwish! Fatti sentire più spesso!
Quoto al 100%. Poteva avere senso un mese fa, adesso con migliaia di morti, no. A chi ha perso una o più persone care non è andato tutto bene, per niente!
Parole sante...
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Ultimi commenti
Grazie.
Del redto in questo momento non mi interessa niente.
Sapendo come ama Bergamo immagino la sofferenza in questi tragici momenti.Un abbraccio Cristiano e speriamo di vederci presto.
Perdonato da moltissimo tempo per quanto mi riguarda.
Cosa avrei dato per vederlo giocare con Gomez e Ilicic. Mamma mia
Grande Capitano mi hai fatto soffrire imprecare e tanto altro ma io ti ho subito perdonato forse perchè secondo me tu hai pagato per tutti comunque acqua passata Grazie per il messaggio e FORZA BERGAMO
Grazie Doni in questa squadra insieme ai ns grandissimi giocatori avremmo già vinto campionato e champions
Se non litigava con il Mister
La mancanza dell'usuale disinvoltura, nell'esporre l'eloquio, mi fanno presupporre quanto Cristiano gradirebbe una riaperta disponibilità nei suoi confronti. Se gli capitasse di leggermi gli suggerirei di agire in scioltezza, nei confronti del suo pubblico, per superare in scioltezza l'attuale impasse. Proprio come faceva sul campo, quando con due mosse, entrava in area e faceva centro. Alla grandissima.
Si, gli manca l'ultimo step. Ma guardando a cosa è l'Atalanta attuale, una tigre feroce di pura forza e intelligenza, senza nient'altro che la sua bellezza, il passato è sbiadito e mantenere il rancore non ha senso. Ci ha fatto male, a tutta l'Atalanta, ma l'Atalanta è stata più forte dei suoi errori. Ecco perché la forza del perdono è reale.
I
D
O
L
O
Il perdono è una capacità difficile, che solo i forti hanno. Le condanne giudiziarie sono scritte, il perdono è un fatto del cuore e della testa. Per questo io lo perdono. La Storia che è venuta dopo di lui ha dimostrato a lui che non c'è bisogno di nessun illecito per essere grandi. E secondo me quando guarda l'Atalanta attuale, anche lui l'ha capito.
La mancanza dell'usuale disinvoltura, nell'esporre l'eloquio, mi fanno presupporre quanto Cristiano gradirebbe una riaperta disponibilità nei suoi confronti. Se gli capitasse di leggermi gli suggerirei di agire in scioltezza, nei confronti del suo pubblico, per superare in scioltezza l'attuale impasse. Proprio come faceva sul campo, quando con due mosse, entrava in area e faceva centro. Alla grandissima.
Ciao Mapi-BA,
Scrivi sempre commenti molto belli - che danno speranza.
Io Ti ammiro, ma sono un po' piu' scettico.
Nel senso che anch'io sono convinto che il MALE non vincera'.
Ma sono altrettanto convinto che il BENE, che pur dobbiamo perseguire, sempre e comunque, NON vincera' neppure (almeno in questa FASE della nostra esistenza).
Il BENE e il MALE (nella VITA di ciascuno) sono un po' come i due poli (POSITIVO e NEGATIVO) nella corrente elettrica.
Togli un polo e ...... si ferma TUTTO.
Secondo me:
- il MALE e' semplicemente la "prova".
- il BENE e' il "superamento della prova"
Un po' come il famoso BIVIO (A e B) ripetuto all'infinito nei "Pilastri della Saggezza" (scritto piu' di 2.200 anni fa in "pali" dai seguaci di Buddha. circa 300 anni dopo la sua scomparsa).
Chi ci propina questa "prova"?
A questa domanda, ciascuno puo' rispondere come meglio crede.
Ciao Frank, per me il bene è già entrato nella storia, l'unico problema è riconoscerlo. Il 12 aprile saremo ancora chiusi in casa ma sarà bello lo stesso.
Mi spiace ma non riesco a perdonarlo....grazie x il pensiero ma non sarai mai uno di noi
Il perdono è una capacità difficile, che solo i forti hanno. Le condanne giudiziarie sono scritte, il perdono è un fatto del cuore e della testa. Per questo io lo perdono. La Storia che è venuta dopo di lui ha dimostrato a lui che non c'è bisogno di nessun illecito per essere grandi. E secondo me quando guarda l'Atalanta attuale, anche lui l'ha capito.
Aspettavo anche questo pensiero per tutta la ns gente che dopo averlo amato lo ha pesantemente insultato non solo per cio’ che ha fatto ma anche per il modo. Certo ha sbagliato ....forse per troppo amore , facendoci soffrire per un lungo periodo ma ha pagato molto e piú di tutti e forse un po’ per tutti. Abbiamo perdonato altri offrendo anche una grossa opportunità e non capisco perché dopo tanti anni non si debba fare lo stesso con lui. Io l’ho perdonato.
Essendo in parallelo coi tuoi dati anagrafici, comprendo appieno ciò che intendi dire, anche perchè già ebbi a condividerlo per esteso. Sarebbe tempo di passare oltre, anche perchè, oltre allo sgarro, non è possibile dimenticare il tanto che ebbe a darci. Quello che forse gli è mancato per rientrare più concretamente nel nostro ambito, è stato il chiedere realmente scusa, con minore saccenza e maggiore umiltà, come fecero altri, pur se non direttamente colpevoli nei confronti dei nostri colori. Resta a mio avviso, un peccato, davvero un peccato.
Grande mio Capitano !!
La storia ti darà ragione e molta gente il perdono lo dovrà chiedere a te.
Aspettavo anche questo pensiero per tutta la ns gente che dopo averlo amato lo ha pesantemente insultato non solo per cio’ che ha fatto ma anche per il modo. Certo ha sbagliato ....forse per troppo amore , facendoci soffrire per un lungo periodo ma ha pagato molto e piú di tutti e forse un po’ per tutti. Abbiamo perdonato altri offrendo anche una grossa opportunità e non capisco perché dopo tanti anni non si debba fare lo stesso con lui. Io l’ho perdonato.
Mi spiace ma non riesco a perdonarlo....grazie x il pensiero ma non sarai mai uno di noi
Aspettavo anche questo pensiero per tutta la ns gente che dopo averlo amato lo ha pesantemente insultato non solo per cio’ che ha fatto ma anche per il modo. Certo ha sbagliato ....forse per troppo amore , facendoci soffrire per un lungo periodo ma ha pagato molto e piú di tutti e forse un po’ per tutti. Abbiamo perdonato altri offrendo anche una grossa opportunità e non capisco perché dopo tanti anni non si debba fare lo stesso con lui. Io l’ho perdonato.
Sì ma lo sapevano nelle stanze segrete o chi del settore...io come persona comune non sapevo niente naturalmente, perché dagli organi di informazione nulla era trapelato...io sul treno pensavo se avesse giocato Zapata o pasalic, al virus pensavano solo in Cina...
Logicamente lo sapeva chi doveva saperlo e chi doveva prendere decisioni .
Pensavo che durante questa situazione fosse giunto il momento giusto per le scuse ma.... mi sbagliavo!
Dici di conoscere bene la gente di Bergamo. Mah...
Basterebbe poco, parlare con il cuore in mano alla gente che ti ha tanto amato.
Grazie del pensiero, ma NOI DI BERGAMO a differenza tua non ci vendíamo! FORZA BERGAMO
Meglio che io non commenti...Mi autocensuro!
#ionondimentico #iononperdono
Non lo ascolto neppure. Assolutamente d'accordo con te . #io non dimentico anche in questo momento tragico per Bergamo, l'Italia e tutto il mondo.
Meglio che io non commenti...Mi autocensuro!
#ionondimentico #iononperdono
Credo che chi nei momenti di difficoltà e sofferenza non trovi il coraggio di andare oltre, non sia capace di amare, e questa cosa mi rattrista profondamente.
Meglio che io non commenti...Mi autocensuro!
#ionondimentico #iononperdono
Io spero che a bocce ferme (quando non si sa ) si abbia il coraggio di dire certe cose che in questo momento tragico sono premature e che si vociferano solo a bassa voce. Mi riferisco alle pressioni per non chiudere le zone di alzano etc. In questi gg sta girando un servizio di chi l'ha visto riguardo all'ospedale di alzano che fa rabbrividire se fosse confermato. Altro che Atalanta Valencia!
Grazie Doni in questa squadra insieme ai ns grandissimi giocatori avremmo già vinto campionato e champions
Nel rispetto di tutti i requisiti di sicurezza, che vanno applicati a chiunque lavori in queste condizioni difficili (io sono un privilegiato, posso lavorare da casa), questa lettera spiega in modo mirabile perche' mi davano fastidio i Tardelli, Tommasi ecc. Mentre rivendicavano la necessita' della sicurezza, scordavano il ruolo sociale del calcio. Non so quale fosse la soluzione giusta, non ho verita' in tasca. Ma nel dibattito suscitato da Tommasi questo aspetto era assente e non avrebbe dovuto.
A parte il fatto che lo sì sapeva che c ' era il virus ma se mai sì può discutere sul fatto che o non sì è avuto la forza e la capacità di prendere decisioni o è stato sottovalutato e non sì era capita la gravità sia del contagio sia della pericolosità . Io penso un misto di entrambi sì è dichiarato stato di emergenza il 31 gennaio e sì è aspettato prima di prendere decisioni perché sì pensava ad altro .
Sì ma lo sapevano nelle stanze segrete o chi del settore...io come persona comune non sapevo niente naturalmente, perché dagli organi di informazione nulla era trapelato...io sul treno pensavo se avesse giocato Zapata o pasalic, al virus pensavano solo in Cina...
Si ma la questione è che a quella data nessuno sapeva del virus... è chiaro che a posteriori possiamo dire che matematicamente possa aver contribuito alla diffusione ma di divieto e porte chiuse parlare ora non ha senso
A parte il fatto che lo sì sapeva che c ' era il virus ma se mai sì può discutere sul fatto che o non sì è avuto la forza e la capacità di prendere decisioni o è stato sottovalutato e non sì era capita la gravità sia del contagio sia della pericolosità . Io penso un misto di entrambi sì è dichiarato stato di emergenza il 31 gennaio e sì è aspettato prima di prendere decisioni perché sì pensava ad altro .
un forte abbraccio ad Albisarnico così duramente colpito negli affetti. Non ci sono parole in questi momenti. Posso darti solo una silenziosa vicinanza e una preghiera per i tuoi amati genitori.
un grosso in bocca al lupo a redeye e a tutti quelli che in questo momento stanno combattendo
Bellissima lettera!
Leggendo questa lettera, bellissima, mi stupisco ancora una volta per come stiamo vivendo uno strano e intricato intreccio fra il maledetto virus e la nostra grande Atalanta.
Un virus che esplode subito dopo San Siro. Una città prima esultante è poco dopo in ginocchio. Tutta la bellezza che abbiamo vissuto offuscata da questa ombra nera. La grande vittoria nello stadio deserto di Valencia e la gioia del passaggio ai quarti di CL il giorno prima del blocco totale dell'Italia.
Una partita seguita su un cellulare che aiuta un nostro amico a stare meglio e ad uscire da un ospedale straniero.
È proprio una lotta fra il bene e il male.
Grazie amico sconosciuto per questo tuo racconto, perché mi hai fatto capire chi vincerà.
Ciao Mapi-BA,
Scrivi sempre commenti molto belli - che danno speranza.
Io Ti ammiro, ma sono un po' piu' scettico.
Nel senso che anch'io sono convinto che il MALE non vincera'.
Ma sono altrettanto convinto che il BENE, che pur dobbiamo perseguire, sempre e comunque, NON vincera' neppure (almeno in questa FASE della nostra esistenza).
Il BENE e il MALE (nella VITA di ciascuno) sono un po' come i due poli (POSITIVO e NEGATIVO) nella corrente elettrica.
Togli un polo e ...... si ferma TUTTO.
Secondo me:
- il MALE e' semplicemente la "prova".
- il BENE e' il "superamento della prova"
Un po' come il famoso BIVIO (A e B) ripetuto all'infinito nei "Pilastri della Saggezza" (scritto piu' di 2.200 anni fa in "pali" dai seguaci di Buddha. circa 300 anni dopo la sua scomparsa).
Chi ci propina questa "prova"?
A questa domanda, ciascuno puo' rispondere come meglio crede.
Dimostrazione e conferma di come l'Atalanta sia un qualcosa che va al di là di una semplice squadra per cui tifare....
Grande Fara....
Voi tutto bene?
ciao xanco
si in famiglia bene, ma ho perso un caro collega 5 giorni fa x sto minkia di virus...59 anni
L'Atalanta e' come un ideale (comunitario) che sorregge nei momenti di difficolta'.
Per certi versi, NON credo che questa pandemia cambiera' RADICALMENTE il modo di vivere, dopo che sara' terminata.
Per altre versi, penso che "potrebbe" MUTARE IL CICLO DI SOLIDARIETA' SOCIALE.
i cicli di solidarieta' sociale sono essenzialmente due.
(1) GLI ANNI DEL "CANE", che normalmente iniziano subito dopo eventi devastanti, e terminano quando la societa' raggiunge un certo benessere sociale (l'ultimo ciclo va dalla fine della II Guerra Mondiale alla meta' degli anni '70) sono caratterizzati da un discrreto livello di solidarieta'.
(2) GLI ANNI DEL "GATTO" che normalmente iniziano dal benessere sociale e terminano con un evento negativo - guerra, rivoluzione, pandemia, ecc. (l'ultimo ciclo, iniziato a meta' degli anni '70, e' tuttora in corso) sono caratterizzati da "what about me", cioe' "chi se ne frega degli altri", e le sperequazioni sociali diventatno insostenibili (disgustose).
Citazione da Michael Foot (Leader del Labour party) sentita in TV, mi sembra nel 1976.
In prospettiva del termine di questa tragedia, uno degli interrogativi più oscuri e paurosi, riguarda la possibilità del ritorno alla normalità, un traguardo non facile da configurare e chissà quanto di più, da raggiungere. Si dovranno superare i tanti timori nati intorno al mantenimento della salute e riedificare le prospettive di recupero di tutto ciò che è andato perduto: salute, sicurezza e lavoro, verso la futura ricrescita. L'entusiasmo sarà un itinerario progettuale da riconquistare, stante l'avvenuta disgregazione del suo significato; eppure ci dovremo sforzare in quella direzione. Potrebbe essere una opportunità di miglioramenro dei rapporti e della qualità della vita: un tesoro che solo chi è superstite da una gravissima calamità , può giustamente concepire e tentare di realizzare. Dopo essere scampati congiuntamente, dovremo, allo stesso modo , perseguire la risalita ed il riscatto.
ReMo
Condivido al 100%
Chissà se i nostri ragazzi, quelli che vestono la maglia nerazzurra, vorranno essere più che calciatori, alla fine di questa tragedia. Chissà se vorranno e sapranno assumere la responsabilità di essere una medicina. Avendoli visti fino ad oggi, spero di sì. Anzi, glie lo auguro.
Tutti hanno già Bergamo che scorreva nelle vene assieme al sangue.
Dopo questa tragedia, ancora di più.
Ne sono fermamente convinto.
Condoglianze albisarnico e a tutti noi
Chissà se i nostri ragazzi, quelli che vestono la maglia nerazzurra, vorranno essere più che calciatori, alla fine di questa tragedia. Chissà se vorranno e sapranno assumere la responsabilità di essere una medicina. Avendoli visti fino ad oggi, spero di sì. Anzi, glie lo auguro.
Per certi versi, NON credo che questa pandemia cambiera' RADICALMENTE il modo di vivere, dopo che sara' terminata.
Per altre versi, penso che "potrebbe" MUTARE IL CICLO DI SOLIDARIETA' SOCIALE.
i cicli di solidarieta' sociale sono essenzialmente due.
(1) GLI ANNI DEL "CANE", che normalmente iniziano subito dopo eventi devastanti, e terminano quando la societa' raggiunge un certo benessere sociale (l'ultimo ciclo va dalla fine della II Guerra Mondiale alla meta' degli anni '70) sono caratterizzati da un discrreto livello di solidarieta'.
(2) GLI ANNI DEL "GATTO" che normalmente iniziano dal benessere sociale e terminano con un evento negativo - guerra, rivoluzione, pandemia, ecc. (l'ultimo ciclo, iniziato a meta' degli anni '70, e' tuttora in corso) sono caratterizzati da "what about me", cioe' "chi se ne frega degli altri", e le sperequazioni sociali diventatno insostenibili (disgustose).
Vedi, quanto mi racconti comprova che non sempre le cose vanno nella maniera che si desidera. Va d'altronde rilevato che il momento gravissimo, insieme ad accresciute paure, ha portato una nuova, insperata sensibilità ai problemi ed alle necessità del prossimo. Si è letto di donazioni generosissime da parte di industriali della moda e d'altro, che hanno avvertito la necessità di cambiare loro stessi, in meglio, soccorrendo chi aveva meno e stava peggio. Dal letame nascono i fiori e questa volta dalla miseria e dalla prostrazione del morbo, sono i 'diamanti' a germogliare gemme di comprensione e di solidarietà. Spero, a questo punto, che anche l'organizzazione sociale, previdenziale ed assistenziale, intraprendano una svolta positiva. Mi sento di consigliarti fiducia per affrontare una vita che talvolta ci opprime, ma potrebbe anche sorprenderci positivamente. Come io ti auguro, di tutto cuore.
Ti ringrazio remo, ed invidio il tuo ottimismo, per quanto mi riguarda ritengo che la forbice si aprira ancor di piu',
E finita l'emergenza prevarra' ancora e forse anche piu'di prima la politica dei bilanci...come un formicaio che chiude le sue falle l'ultimo dei problemi sara' il numero delle perdite.....nella speranza di sbagliarmi.
Leggendo questa lettera, bellissima, mi stupisco ancora una volta per come stiamo vivendo uno strano e intricato intreccio fra il maledetto virus e la nostra grande Atalanta.
Un virus che esplode subito dopo San Siro. Una città prima esultante è poco dopo in ginocchio. Tutta la bellezza che abbiamo vissuto offuscata da questa ombra nera. La grande vittoria nello stadio deserto di Valencia e la gioia del passaggio ai quarti di CL il giorno prima del blocco totale dell'Italia.
Una partita seguita su un cellulare che aiuta un nostro amico a stare meglio e ad uscire da un ospedale straniero.
È proprio una lotta fra il bene e il male.
Grazie amico sconosciuto per questo tuo racconto, perché mi hai fatto capire chi vincerà.
Non ci poteva essere miglior risposta alla lettera di Claudio
pel de poia
Anche Rafa come Andrea, uno di noi!
Grazie infinite, Ministro!
Uno scritto che commuove.
Io forse vado controcorrente ma non credo che dopo "niente sarà come prima" (attenzione, non ho detto NON VORREI ma ho detto NON CREDO). Torneremo a vivere esattamente come facevamo fino a due mesi fa.
Quello che mi preoccupa è QUANDO. Fino a che non sarà debellata completamente questa malattia effettivamente non si potrà vivere come prima, ma temo ci possano volere forse anni. (Influenza spagnola primi casi nel 1917, debellata nel 1920, c'erano 5 miliardi di persone in meno di ora e meno spostamenti, anche se peggiori condizioni igienico/sanitarie a dire la verità). Stiamo a vedere ma temo sarà lunga.
È vero, ma la SARS erano riusciti a contenerla prima che si diffondesse troppo (forse non era nemmeno così contagiosa). Con questo virus siamo già mooolto oltre
Mi Jnfastidisce terribilmente che , nel sito ed in particolare in una situazione tanto delicata, qualcuno sfoghi il peggio dell'umana intelligenza, decenza e rispetto. Mi auguro si sia trattato di una falsa manovra, che sarebbe tanto bene, avesse a rientrare, con le scuse.
Che grande
Entrando nello specifico della lettera, che mi ha davvero colpito, porgo le mie felicitazioni per la guarigione che mi auguro abbia restituito piene energie e benessere. La singolare esperienza dimostra come un legame affettivo profondo, diffusissimo tra noi tifosi e la squadra, sia un fattore positivo e corroborante della nostra salute e del nostro equilibrio. Una passione, quella atalantina, diventata puro distillato della gioia.
Chapeau
Mamma mia che forza devi avere avuto per superare tutto ciò che hai descritto e ti ammiro per questo davvero.
TORNEREMO TUTTI INSIEME AD ESULTARE E A INCITARE LA NOSTRA GRANDE DEA
FORZA ATALANTA FORZA BERGAMO
MOLA MIA
le tue sono come sempre belle parole Remo
hai noi però molto simili ad un'utopia.
lunedi io devo già rientrare al lavoro.......non produciamo nulla di fondamentale ( accessori x auto e varie )
quasi dimenticavo......a fine 2019 la mia azienda dichiarava ufficialmente che in primavera si sarebbe potuto correre il rischio di cassa integrazione
ciao Remo è sempre un piacere leggere i tuoi commenti.
Vedi, quanto mi racconti comprova che non sempre le cose vanno nella maniera che si desidera. Va d'altronde rilevato che il momento gravissimo, insieme ad accresciute paure, ha portato una nuova, insperata sensibilità ai problemi ed alle necessità del prossimo. Si è letto di donazioni generosissime da parte di industriali della moda e d'altro, che hanno avvertito la necessità di cambiare loro stessi, in meglio, soccorrendo chi aveva meno e stava peggio. Dal letame nascono i fiori e questa volta dalla miseria e dalla prostrazione del morbo, sono i 'diamanti' a germogliare gemme di comprensione e di solidarietà. Spero, a questo punto, che anche l'organizzazione sociale, previdenziale ed assistenziale, intraprendano una svolta positiva. Mi sento di consigliarti fiducia per affrontare una vita che talvolta ci opprime, ma potrebbe anche sorprenderci positivamente. Come io ti auguro, di tutto cuore.
Lettera bellissima.
Mi auguro che qualcuno possa farla leggere ai nostri giocatori in modo da rendere loro indelebile cosa abbia significato per tutti, ma in special modo per chi in quel momento soffriva realmente l'isolamento e la malattia, quella vittoria e quella maglietta alla fine.
In quel momento tutta Bergamo piangeva, di gioia, di gratitudine ma pure di un poco di liberazione dalla cupezza e dal timore di quanto stava accadendo.
Io credo fermamente che quando torneremo a riempire il nostro stadio la commozione sarà enorme e percepibile.
E toccherà profondamente tutti, nessuno escluso.
Ciao Albi, ancora condoglianze per quanto accaduto! Quantomeno il mio piccolo e insignificante post ha permesso allo staff di dare una forma un po' più dignitosa al nostro commiato e alla nostra vicinanza. Qualora non li avessi visti, i primi post in merito erano stati messi nella cartella "ATALANTINI PER BERGAMO, CORONA VIRUS E ALTRO".
Grazie di cuore
Non è niente di tutto questo e l ' atalanta non c ' entra nulla. Hanno semplicemente detto che un evento così grande da 45 .000 persone ravvicinate che arrivavano da tutto il mondo non ha di certo contribuito a non far circolare il virus che era già in atto o non si può dire ? . Che dopo non sia stato il primo grande raggruppamento della bergamasca questo non lo so ' ma non ci andrà molto lontano . Che da quella partita sia partito tutto lo può dire solo un cretino però sicuramente ha contribuito a diffondere il virus sia in maggiore che minore entità questo però non vuol dire che la fonte principale del virus che ha intaccato bergamo e che ha scatenato il putiferio sì trovava a milano .
Si ma la questione è che a quella data nessuno sapeva del virus... è chiaro che a posteriori possiamo dire che matematicamente possa aver contribuito alla diffusione ma di divieto e porte chiuse parlare ora non ha senso
Ho ringraziato tante volte la squadra, i ragazzi, il mister, la società, per i risultati e le gioie regaleteci, ma credo di dovermi ripetere anche adesso, in quanto, in un momento di paura concreta e di sconforto, il ricordare tanti trionfi reincarna tutto il bello che abbiamo vissuto, rinnovando l'ipotesi che possa ancora ripetersi. L'Atalanta diventa la dea della speranza e può trasmettere una fiducia cieca, che resta completa ed inamovibile, per rigenerare una vita sbrecciata. Non ne conosciamo ancora i tempi, ma li sapremo aspettare, con la certezza di non venire delusi. Grazie Atalanta.
Il nocciolo della questione è molto semplice, si sta parlando del nulla...a posteriori è chiaro che durante una emergenza sanitaria convogliare 45mila persone in uno stesso luogo sarebbe stato folle, ma poiché all'epoca questa criticità non c'era o almeno così noi tutti credevamo fino al venerdì successivo,
Ceferin ha sottolineato proprio questo...si parla del nulla
le idiozie le dicono i giornalai e tanti dicostoto si sono buttati nel dare la colpa ai 45000 che erano a san siro senza capire una mazza perche' per loro l'unico scopo era quello di infettare atakanta ,mi fasnno schifo sono giornalai falsi stupidi e chesalgono sul carro del vincitorte,avendolo precedentemente denigrato.
Non è niente di tutto questo e l ' atalanta non c ' entra nulla. Hanno semplicemente detto che un evento così grande da 45 .000 persone ravvicinate che arrivavano da tutto il mondo non ha di certo contribuito a non far circolare il virus che era già in atto o non si può dire ? . Che dopo non sia stato il primo grande raggruppamento della bergamasca questo non lo so ' ma non ci andrà molto lontano . Che da quella partita sia partito tutto lo può dire solo un cretino però sicuramente ha contribuito a diffondere il virus sia in maggiore che minore entità questo però non vuol dire che la fonte principale del virus che ha intaccato bergamo e che ha scatenato il putiferio sì trovava a milano .
Il nocciolo della questione è molto semplice, si sta parlando del nulla...a posteriori è chiaro che durante una emergenza sanitaria convogliare 45mila persone in uno stesso luogo sarebbe stato folle, ma poiché all'epoca questa criticità non c'era o almeno così noi tutti credevamo fino al venerdì successivo,
Io forse vado controcorrente ma non credo che dopo "niente sarà come prima" (attenzione, non ho detto NON VORREI ma ho detto NON CREDO). Torneremo a vivere esattamente come facevamo fino a due mesi fa.
Quello che mi preoccupa è QUANDO. Fino a che non sarà debellata completamente questa malattia effettivamente non si potrà vivere come prima, ma temo ci possano volere forse anni. (Influenza spagnola primi casi nel 1917, debellata nel 1920, c'erano 5 miliardi di persone in meno di ora e meno spostamenti, anche se peggiori condizioni igienico/sanitarie a dire la verità). Stiamo a vedere ma temo sarà lunga.
Anche tu di Roma? Nelle due settimane successive hai avuto sintomi? E qualche tuo familiare o amico, o amico di amici? Perché né io, né un mio amico pure di qui abbiamo avuto il minimo problema e non pare abbiamo contagiato nessuno (soggetti a rischio compresi), e nemmeno due miei amici di Torino e uno di Palermo. Ora, se quella partita fosse stata davvero una bomba batteriologica in grado di mettere in ginocchio un'intera provincia, è possibile che nessuno dei presenti ma residenti in altre parti d'Italia non solo non si sia ammalato lui/lei, ma nemmeno ha sentito di qualcuno della sua cerchia di conoscenze che si sia ammalato? Non è un'evidenza scientifica, ma qualche dubbio te lo fa venire.
Nulla di nulla
Super top
Sì. Perché per il governo spagnolo il pericolo erano i tifosi italiani, che non volevano far andare in Spagna (e che avevano comprato anche biglietti di settori diversi da quello ospite). Solo il 13 marzo hanno cominciato a prendere le prime, timide misure. D'altra parte la UEFA non può certo prendere decisioni di salute pubblica (e ci mancherebbe altro, non è suo compito). La UEFA prese semplicemente atto della decisione ed emanò un comunicato ufficiale di conferma.
Qualche tifoso è andato comunque ed hanno seguito la partita alla televisione in spagna come sarà arrivato qualcuno sicuramente anche dall ' italia a quella festa . La uefa ha deciso di giocare a porte chiuse in 2 nazioni mentre in altre 2 no e se vuole imporre di giocare a porte chiuse certo che è libero di farlo quindi ha assecondato l ' inghilterra e la germania e non è che non ha responsabilità perché ha voluto che le partite si disputassero .
Pel de poia.
Grazie Leo!
Anche tu di Roma? Nelle due settimane successive hai avuto sintomi? E qualche tuo familiare o amico, o amico di amici? Perché né io, né un mio amico pure di qui abbiamo avuto il minimo problema e non pare abbiamo contagiato nessuno (soggetti a rischio compresi), e nemmeno due miei amici di Torino e uno di Palermo. Ora, se quella partita fosse stata davvero una bomba batteriologica in grado di mettere in ginocchio un'intera provincia, è possibile che nessuno dei presenti ma residenti in altre parti d'Italia non solo non si sia ammalato lui/lei, ma nemmeno ha sentito di qualcuno della sua cerchia di conoscenze che si sia ammalato? Non è un'evidenza scientifica, ma qualche dubbio te lo fa venire.
le idiozie le dicono i giornalai e tanti dicostoto si sono buttati nel dare la colpa ai 45000 che erano a san siro senza capire una mazza perche' per loro l'unico scopo era quello di infettare atakanta ,mi fasnno schifo sono giornalai falsi stupidi e chesalgono sul carro del vincitorte,avendolo precedentemente denigrato.
È lo stesso ministro della salute che ha permesso di fare quella festa che non ricordo come sì chiama ? ed anche di assemblarsi fuori dallo stadio a valencia ?
Sì. Perché per il governo spagnolo il pericolo erano i tifosi italiani, che non volevano far andare in Spagna (e che avevano comprato anche biglietti di settori diversi da quello ospite). Solo il 13 marzo hanno cominciato a prendere le prime, timide misure. D'altra parte la UEFA non può certo prendere decisioni di salute pubblica (e ci mancherebbe altro, non è suo compito). La UEFA prese semplicemente atto della decisione ed emanò un comunicato ufficiale di conferma.
Grande Fara....
Voi tutto bene?
Dopo quello che sta succedendo spero ci si renda conto di non essere nulla di fronte alla natura.
Ragazzi,
Ma ha ancora senso parlare di cosa sarà dopo l'emergenza?
Doveva essere di qualche giorno, poi di una settimana, ma più il tempo passava e più la fine scappava in avanti.
Si diceva che 5000 infatti in Italia sarebbe stata la soglia massima. 8000 la soglia psicologica. Siamo a 70000.
Ora tutti gli angoli del mondo sono stati colpiti.
Ma, soprattutto, in Cina, dove sono arrivati a "nuovi infetti zero", ora hanno ripreso ad inventarsi.
Parliamo di presente e viviamo questo presente, perché il "quando" sarà il futuro non lo sappiamo. Anzi, sappiamo che il "quando" non è dietro l'angolo
Paramo, ci possono togliere tutto ma non la speranza..
Ragazzi,
Ma ha ancora senso parlare di cosa sarà dopo l'emergenza?
Doveva essere di qualche giorno, poi di una settimana, ma più il tempo passava e più la fine scappava in avanti.
Si diceva che 5000 infatti in Italia sarebbe stata la soglia massima. 8000 la soglia psicologica. Siamo a 70000.
Ora tutti gli angoli del mondo sono stati colpiti.
Ma, soprattutto, in Cina, dove sono arrivati a "nuovi infetti zero", ora hanno ripreso ad inventarsi.
Parliamo di presente e viviamo questo presente, perché il "quando" sarà il futuro non lo sappiamo. Anzi, sappiamo che il "quando" non è dietro l'angolo
Dette le parole come sono stati i fatti...lo scandalo è la gestione dell'ospedale di Alzano è da lì che il focolaio è esploso...poi ovviamente qualsiasi cosa ha amplificato dal lavoro ai centri commerciali, dai bar ai ristoranti...ma dire che é nato tutto da una partita è una cosa senza senso
dopo questo disastro é auspicabile che gli esseri umani si facciano un esame di coscienza e riescano finalmente a rimettere in cima alle priorità della vita il volersi bene,i figli,la serenità,il lavoro x tutti,l onestà,la salute,il tempo in famiglia,etcetcetc.
Credo anche io che c'è bisogno di riconsiderare che l'uomo non è padrone del mondo e della vita e riscoprire i valori autentici a partire dalle relazioni sociali
Che fosse un'idiozia era già noto!
La storia è piena di vicende di popoli che si sono risollevati e hanno costruito sulle macerie. Per non andare troppo lontano penso ai miei genitori usciti ragazzi dalla seconda guerra mondiale. Con la loro energia e la loro voglia di vivere, assieme a migliaia di altri italiani, hanno ricostruito l'Italia. Persone semplici, hanno scritto la storia. Lo faremo anche noi, dopo questa prova. Scriveremo la storia. Come la nostra Atalanta.
Crediamoci e facciamo che si tenda a questo.
Lo SAPEVANO , eccome se lo sapevano , gia' dal 31 gennaio 2020 vedi GAZZETTA UFFICIALE PAG.7 e chi e' che poi DEVE DECIDERE dopo aver dichiarato l'EMERGENZA ? Ancora oggi NON sanno che pesci pigliare e pensano ancora che tutto si risolva ?
Poi se qualcuno (all'epoca dei primi fatti) diceva o faceva un' osservazione su arrivi dalla Cina ....era uno SCIACALLO !
Qui ' ancora oggi , si fa POLITICA e questo non va' bene, NON e' IL SITO GIUSTO ! Capesela !
P. S. Ricordo che si puo' PARCHEGGIARE sulle RIGHE BLU senza pagare la sosta , pero' le auto NON possono CIRCOLARE , BUFFONI .
Sì ma credo si parlava di gente comune... nessuno di noi sapeva del virus a quel tempo e naturalmente lui come istituzione non può che confermare..se poi c'è stato del dolo di qualcuno che sapeva e non ha detto è un altro eventuale discorso...
Ha usato i termini giusti, nessuno di noi quel giorno avrebbe voluto mancare e pure se la partita fosse stata a porte chiuse avremmo invaso l'esterno di san Siro!
Grazie Leo!
auguri... ci aspettiamo di sentirti presto.
Lo SAPEVANO , eccome se lo sapevano , gia' dal 31 gennaio 2020 vedi GAZZETTA UFFICIALE PAG.7 e chi e' che poi DEVE DECIDERE dopo aver dichiarato l'EMERGENZA ? Ancora oggi NON sanno che pesci pigliare e pensano ancora che tutto si risolva ?
Poi se qualcuno (all'epoca dei primi fatti) diceva o faceva un' osservazione su arrivi dalla Cina ....era uno SCIACALLO !
Qui ' ancora oggi , si fa POLITICA e questo non va' bene, NON e' IL SITO GIUSTO ! Capesela !
P. S. Ricordo che si puo' PARCHEGGIARE sulle RIGHE BLU senza pagare la sosta , pero' le auto NON possono CIRCOLARE , BUFFONI .
forza albi un abbraccio.
Le più sentite condoglianze.
cambierà sicurente il modo di vivere, e mi auguro che cambieranno anche le priorità dello stato democratico.
Salute - Istruzione - Lavoro
con le prime 2 gratuite x tutti...e universali, e con massicci investimenti statali
tutto il resto dovrà passare in secondo piano, pure gli yacht della valseriana
Fatto. FORZA BERGAMO da Roma
punto e basta.
Eravamo 40000 cretini.
Albi, condoglianze ed un abbraccio
In prospettiva del termine di questa tragedia, uno degli interrogativi più oscuri e paurosi, riguarda la possibilità del ritorno alla normalità, un traguardo non facile da configurare e chissà quanto di più, da raggiungere. Si dovranno superare i tanti timori nati intorno al mantenimento della salute e riedificare le prospettive di recupero di tutto ciò che è andato perduto: salute, sicurezza e lavoro, verso la futura ricrescita. L'entusiasmo sarà un itinerario progettuale da riconquistare, stante l'avvenuta disgregazione del suo significato; eppure ci dovremo sforzare in quella direzione. Potrebbe essere una opportunità di miglioramenro dei rapporti e della qualità della vita: un tesoro che solo chi è superstite da una gravissima calamità , può giustamente concepire e tentare di realizzare. Dopo essere scampati congiuntamente, dovremo, allo stesso modo , perseguire la risalita ed il riscatto.
le tue sono come sempre belle parole Remo
hai noi però molto simili ad un'utopia.
lunedi io devo già rientrare al lavoro.......non produciamo nulla di fondamentale ( accessori x auto e varie )
quasi dimenticavo......a fine 2019 la mia azienda dichiarava ufficialmente che in primavera si sarebbe potuto correre il rischio di cassa integrazione
ciao Remo è sempre un piacere leggere i tuoi commenti.
Ciao Albi, ancora condoglianze per quanto accaduto! Quantomeno il mio piccolo e insignificante post ha permesso allo staff di dare una forma un po' più dignitosa al nostro commiato e alla nostra vicinanza. Qualora non li avessi visti, i primi post in merito erano stati messi nella cartella "ATALANTINI PER BERGAMO, CORONA VIRUS E ALTRO".
dopo questo disastro é auspicabile che gli esseri umani si facciano un esame di coscienza e riescano finalmente a rimettere in cima alle priorità della vita il volersi bene,i figli,la serenità,il lavoro x tutti,l onestà,la salute,il tempo in famiglia,etcetcetc.
In prospettiva del termine di questa tragedia, uno degli interrogativi più oscuri e paurosi, riguarda la possibilità del ritorno alla normalità, un traguardo non facile da configurare e chissà quanto di più, da raggiungere. Si dovranno superare i tanti timori nati intorno al mantenimento della salute e riedificare le prospettive di recupero di tutto ciò che è andato perduto: salute, sicurezza e lavoro, verso la futura ricrescita. L'entusiasmo sarà un itinerario progettuale da riconquistare, stante l'avvenuta disgregazione del suo significato; eppure ci dovremo sforzare in quella direzione. Potrebbe essere una opportunità di miglioramenro dei rapporti e della qualità della vita: un tesoro che solo chi è superstite da una gravissima calamità , può giustamente concepire e tentare di realizzare. Dopo essere scampati congiuntamente, dovremo, allo stesso modo , perseguire la risalita ed il riscatto.
La storia è piena di vicende di popoli che si sono risollevati e hanno costruito sulle macerie. Per non andare troppo lontano penso ai miei genitori usciti ragazzi dalla seconda guerra mondiale. Con la loro energia e la loro voglia di vivere, assieme a migliaia di altri italiani, hanno ricostruito l'Italia. Persone semplici, hanno scritto la storia. Lo faremo anche noi, dopo questa prova. Scriveremo la storia. Come la nostra Atalanta.
Ha semplicemente detto la verità dei fatti.
Sai che pensavo fosse stato il governo spagnolo spinto dal ministro della salute?
Si quello che mi ricordo sicuro invece c'era la polemica del presidente del Valencia che ha fatto di ttt x giocare a porte aperte ed ha addirittura invitato ed incitato i tifosi a stare ttt uniti fuori dallo stadio x invitare la squadra
È lo stesso ministro della salute che ha permesso di fare quella festa che non ricordo come sì chiama ? ed anche di assemblarsi fuori dallo stadio a valencia ?
Benvenuto Nightwish!
Fatti sentire più spesso!
Quoto al 100%. Poteva avere senso un mese fa, adesso con migliaia di morti, no. A chi ha perso una o più persone care non è andato tutto bene, per niente!
Sai che pensavo fosse stato il governo spagnolo spinto dal ministro della salute?
Si quello che mi ricordo sicuro invece c'era la polemica del presidente del Valencia che ha fatto di ttt x giocare a porte aperte ed ha addirittura invitato ed incitato i tifosi a stare ttt uniti fuori dallo stadio x invitare la squadra
Parole sante...
In prospettiva del termine di questa tragedia, uno degli interrogativi più oscuri e paurosi, riguarda la possibilità del ritorno alla normalità, un traguardo non facile da configurare e chissà quanto di più, da raggiungere. Si dovranno superare i tanti timori nati intorno al mantenimento della salute e riedificare le prospettive di recupero di tutto ciò che è andato perduto: salute, sicurezza e lavoro, verso la futura ricrescita. L'entusiasmo sarà un itinerario progettuale da riconquistare, stante l'avvenuta disgregazione del suo significato; eppure ci dovremo sforzare in quella direzione. Potrebbe essere una opportunità di miglioramenro dei rapporti e della qualità della vita: un tesoro che solo chi è superstite da una gravissima calamità , può giustamente concepire e tentare di realizzare. Dopo essere scampati congiuntamente, dovremo, allo stesso modo , perseguire la risalita ed il riscatto.