Ultimi commenti

dagliStates
27 Marzo 2020 | 00.58

Scritto sotto grande pressione sentimentale, ha un forte impatto emotivo e si distingue per un solo verso davvero profondo e poetico

"torneremo a fidarci di Dio".

In ogni caso, Facchinetti ci ha messo il cuore e la faccia, merita un plauso e un ringraziamento.

E' il tempo di sentirci tutti uniti, scecc, in tutto il mondo.

Se posso, ne approfitto per dire una cosa: ho fatto fatica a commentare in questi giorni, troppe polemiche.

Lo so che siamo tutti stressati (anche qui da lontano, peraltro siamo sotto lo stesso regime di lockdown) ma dobbiamo stare uniti. Non importa capire ora quale politico e' bravo e quale no, non abbiamo tutte le informazioni per giudicare e non importa fare i fenomeni come quelli che dicono che la colpa di tutto e' Atalanta-Valencia (avessero mai preso un cazzo di treno alle 7.08 da Bergamo alla mattina per capire che il virus si sarebbe sparso anche senza il calcio), "del senno di poi, sono piene le fosse" dicevano (a anche i cessi dico io).

Amiamo tutti l'Atalanta, l'abbiamo amata in A, B e C, piangiamo per la nostra citta', anche da lontano piangiamo, non c'e' giorno che non mi venga da piangere da Atlanta per la mia citta', soffriamo come bestie, e molti di noi piangono su bare portate via con cari che non hanno potuto manco salutare.

Abbiamo troppe cose che ci uniscono per accapigliarci in polemiche inutili, so che servono a sfogarsi, ma, per favore, ricordiamoci che ci uniscono molte piu' cose di quele che ci dividono. Ognuno di noi ha una sua visione politica, c'e' chi ama Conte, chi Salvini, chi Zingaretti, chi la Meloni, OK. Ma ora, in questo momento, c'e' gente che soffre, gente che muore, gente che ha paura e gente che va aiutata, ognuno con i suoi talenti. Non importa chi voti, non importa se ami i migranti o no. Non importa neanche se e' Bergamasco, ma Juventino, Milanista o Interista (so che questa frase mi attirera' molti "Non Piace", vabbe'). Nel film "Ogni maledetta Domenica" Al Pacino dice "O noi vinciamo come squadra o verremo distrutti individualmente".  Ecco, oggi, piu' che mai, Bergamo e' una squadra, Bergamo E' l'Atalanta e l'Atalanta e' Bergamo. E come dice sempre Al Pacino, "vorrei guardare i miei compagni di squadra e vedere solo una grande voglia di esserci l'uno per l'altro" per vincere. Un giorno discuteremo di chi sarebbe meglio votare, un giorno capiremo se Conte e' stato bravo o una sega. Un giorno. Oggi, dobbiamo solo combattere, ognuno con i suoi talenti, con lo spirito di sacrificio che e' una delle cose che hanno sempre fatto di Bergamo una citta' con pochi eguali nel mondo. Lo dobbiamo a chi ci ha cresciuti, a chi ci ha lasciato, a chi abbiamo messo al mondo.  E anche a noi stessi, perche di palle non ne abbiamo due, ma tre. E cubiche. 

 

ronny52
27 Marzo 2020 | 10.13
ragnorosso
27 Marzo 2020 | 09.25
DEA62FM
27 Marzo 2020 | 08.40
dagliStates
27 Marzo 2020 | 00.58

Scritto sotto grande pressione sentimentale, ha un forte impatto emotivo e si distingue per un solo verso davvero profondo e poetico

"torneremo a fidarci di Dio".

In ogni caso, Facchinetti ci ha messo il cuore e la faccia, merita un plauso e un ringraziamento.

E' il tempo di sentirci tutti uniti, scecc, in tutto il mondo.

Se posso, ne approfitto per dire una cosa: ho fatto fatica a commentare in questi giorni, troppe polemiche.

Lo so che siamo tutti stressati (anche qui da lontano, peraltro siamo sotto lo stesso regime di lockdown) ma dobbiamo stare uniti. Non importa capire ora quale politico e' bravo e quale no, non abbiamo tutte le informazioni per giudicare e non importa fare i fenomeni come quelli che dicono che la colpa di tutto e' Atalanta-Valencia (avessero mai preso un cazzo di treno alle 7.08 da Bergamo alla mattina per capire che il virus si sarebbe sparso anche senza il calcio), "del senno di poi, sono piene le fosse" dicevano (a anche i cessi dico io).

Amiamo tutti l'Atalanta, l'abbiamo amata in A, B e C, piangiamo per la nostra citta', anche da lontano piangiamo, non c'e' giorno che non mi venga da piangere da Atlanta per la mia citta', soffriamo come bestie, e molti di noi piangono su bare portate via con cari che non hanno potuto manco salutare.

Abbiamo troppe cose che ci uniscono per accapigliarci in polemiche inutili, so che servono a sfogarsi, ma, per favore, ricordiamoci che ci uniscono molte piu' cose di quele che ci dividono. Ognuno di noi ha una sua visione politica, c'e' chi ama Conte, chi Salvini, chi Zingaretti, chi la Meloni, OK. Ma ora, in questo momento, c'e' gente che soffre, gente che muore, gente che ha paura e gente che va aiutata, ognuno con i suoi talenti. Non importa chi voti, non importa se ami i migranti o no. Non importa neanche se e' Bergamasco, ma Juventino, Milanista o Interista (so che questa frase mi attirera' molti "Non Piace", vabbe'). Nel film "Ogni maledetta Domenica" Al Pacino dice "O noi vinciamo come squadra o verremo distrutti individualmente".  Ecco, oggi, piu' che mai, Bergamo e' una squadra, Bergamo E' l'Atalanta e l'Atalanta e' Bergamo. E come dice sempre Al Pacino, "vorrei guardare i miei compagni di squadra e vedere solo una grande voglia di esserci l'uno per l'altro" per vincere. Un giorno discuteremo di chi sarebbe meglio votare, un giorno capiremo se Conte e' stato bravo o una sega. Un giorno. Oggi, dobbiamo solo combattere, ognuno con i suoi talenti, con lo spirito di sacrificio che e' una delle cose che hanno sempre fatto di Bergamo una citta' con pochi eguali nel mondo. Lo dobbiamo a chi ci ha cresciuti, a chi ci ha lasciato, a chi abbiamo messo al mondo.  E anche a noi stessi, perche di palle non ne abbiamo due, ma tre. E cubiche. 

 

Clod1907
27 Marzo 2020 | 05.11
dagliStates
27 Marzo 2020 | 00.58

Scritto sotto grande pressione sentimentale, ha un forte impatto emotivo e si distingue per un solo verso davvero profondo e poetico

"torneremo a fidarci di Dio".

In ogni caso, Facchinetti ci ha messo il cuore e la faccia, merita un plauso e un ringraziamento.

E' il tempo di sentirci tutti uniti, scecc, in tutto il mondo.

Se posso, ne approfitto per dire una cosa: ho fatto fatica a commentare in questi giorni, troppe polemiche.

Lo so che siamo tutti stressati (anche qui da lontano, peraltro siamo sotto lo stesso regime di lockdown) ma dobbiamo stare uniti. Non importa capire ora quale politico e' bravo e quale no, non abbiamo tutte le informazioni per giudicare e non importa fare i fenomeni come quelli che dicono che la colpa di tutto e' Atalanta-Valencia (avessero mai preso un cazzo di treno alle 7.08 da Bergamo alla mattina per capire che il virus si sarebbe sparso anche senza il calcio), "del senno di poi, sono piene le fosse" dicevano (a anche i cessi dico io).

Amiamo tutti l'Atalanta, l'abbiamo amata in A, B e C, piangiamo per la nostra citta', anche da lontano piangiamo, non c'e' giorno che non mi venga da piangere da Atlanta per la mia citta', soffriamo come bestie, e molti di noi piangono su bare portate via con cari che non hanno potuto manco salutare.

Abbiamo troppe cose che ci uniscono per accapigliarci in polemiche inutili, so che servono a sfogarsi, ma, per favore, ricordiamoci che ci uniscono molte piu' cose di quele che ci dividono. Ognuno di noi ha una sua visione politica, c'e' chi ama Conte, chi Salvini, chi Zingaretti, chi la Meloni, OK. Ma ora, in questo momento, c'e' gente che soffre, gente che muore, gente che ha paura e gente che va aiutata, ognuno con i suoi talenti. Non importa chi voti, non importa se ami i migranti o no. Non importa neanche se e' Bergamasco, ma Juventino, Milanista o Interista (so che questa frase mi attirera' molti "Non Piace", vabbe'). Nel film "Ogni maledetta Domenica" Al Pacino dice "O noi vinciamo come squadra o verremo distrutti individualmente".  Ecco, oggi, piu' che mai, Bergamo e' una squadra, Bergamo E' l'Atalanta e l'Atalanta e' Bergamo. E come dice sempre Al Pacino, "vorrei guardare i miei compagni di squadra e vedere solo una grande voglia di esserci l'uno per l'altro" per vincere. Un giorno discuteremo di chi sarebbe meglio votare, un giorno capiremo se Conte e' stato bravo o una sega. Un giorno. Oggi, dobbiamo solo combattere, ognuno con i suoi talenti, con lo spirito di sacrificio che e' una delle cose che hanno sempre fatto di Bergamo una citta' con pochi eguali nel mondo. Lo dobbiamo a chi ci ha cresciuti, a chi ci ha lasciato, a chi abbiamo messo al mondo.  E anche a noi stessi, perche di palle non ne abbiamo due, ma tre. E cubiche. 

 

Rudenko
26 Marzo 2020 | 23.10
DUVANINO
26 Marzo 2020 | 23.05
ATALANTAEBASTA
26 Marzo 2020 | 22.02

Non lo conosco personalmente ma è una persona legata fortissimamente al suo territorio e l'ho difeso anche quando miei amici mi dicevano che fosse giusto che non mettesse più piede in uno stadio... invece io dicevo che giustamente se ha sbagliato giusto che paghi però la sua condanna l'ha stra-scontata ... e rispetto a gente che ha fatto di peggio ed è stata condannata per molto meno lui stā ancora pagando.... in più mettiamoci tutte le iniziative benefiche che ha organizzato ecc.ecc. Però della lettera non sono assolutamente d'accordo il rispetto per le vittime e parenti ci sarà sempre non sarà facile dimenticare questa tragedia ma se noi bergamaschi siamo forti e siamo forti dobbiamo ripartire per noi stessi per le nostre famiglie per i nostri bambini che potrebbero anche aver subito dei piccoli traumi avendo perso parenti senza poterli salutare o essere rinchiusi in casa da un giorno all'altro ecco perché dobbiamo tornare alla vita normale al più presto compresa l'Atalanta... non è mancanza di rispetto per le vittime perché è una tragedia che ci porteremo per sempre ma dobbiamo ripartire e pensate solo a rivivere le emozioni dello sport o della vita quotidiana ci farebbe ripartire ... sempre con questa ferita ma bisogna andare avanti e BERGAMO È FORTE...se una protesta si volesse fare forse  alla prima commemorazione con cariche dello stato presenti  dicendo ad alta voce che Bergamo è stata lasciata sola .... ma non toglieteci l'Atalanta uno dei punti da cui ripartire