Ultimi commenti

Lorenz67
29 Aprile 2020 | 12.09

non sono d'accordo... il virus non cambia la sua letalita' in base ad una scartoffia burocratica non dimentichiamolo... riaprire a gradi come e' stato deciso di fare e' la cosa piu' logica da farsi per minimizzare i rischi. Non pensiamo che le decisioni che prendono i politici siano basate sull'umore o sul pensare al consenso... da quanto si legge un'apertura generalizzata ora avrebbe comportato con altissima probabilita' il ritorno alla situazione di due mesi fa (parere del comitato scientifico non di pincopalla o del governo)... e non sono sorpreso perche' "l'e' cambiat negota".... se abbiamo meno contagi, meno ricoveri, meno intubati e meno morti adesso e' SOLO il risultato di due mesi di chiusura quasi totale....

un rimedio medico sicuro per tutti purtroppo non esiste... il virus non ha diminuito la sua aggressivita' visto che ancor oggi abbiamo migliaia di contagi e centinaia di morti... addirittura si e' riammalata gente guarita con tanto di tamponi negativi! quindi non si sa nemmeno se uno guarito sia davvero immune e soprattutto non si puo' escludere che sia comunque portatore sano..

Davanti a tanta incertezza ed alto rischio, sinceramente a me frega poco se dovro' vivere per qualche tempo da povero e recluso ma in salute... piuttosto che essere obbligato a lavorare per "il PIL" e tra qualche settimana ritrovarmi (se saro' fortunato e ci sara' posto) intubato o peggio.... i nostri nonni sono campati da poveri per decenni e non mi sembra fossero infelici.... passato anche il virus l'economia sara' quella di post-guerra con milioni di posti di lavoro persi e professioni da reinvertarsi alla nuova realta' (calcio compreso).... se ci illudiamo che tutto ritorni come prima sara' una facciata tremenda contro il muro (anche se mi auguro che si trovi qualche rimedio efficace che consenta una ripresa normale...)

NeroBlu78
29 Aprile 2020 | 12.43
Lorenz67
29 Aprile 2020 | 12.09

non sono d'accordo... il virus non cambia la sua letalita' in base ad una scartoffia burocratica non dimentichiamolo... riaprire a gradi come e' stato deciso di fare e' la cosa piu' logica da farsi per minimizzare i rischi. Non pensiamo che le decisioni che prendono i politici siano basate sull'umore o sul pensare al consenso... da quanto si legge un'apertura generalizzata ora avrebbe comportato con altissima probabilita' il ritorno alla situazione di due mesi fa (parere del comitato scientifico non di pincopalla o del governo)... e non sono sorpreso perche' "l'e' cambiat negota".... se abbiamo meno contagi, meno ricoveri, meno intubati e meno morti adesso e' SOLO il risultato di due mesi di chiusura quasi totale....

un rimedio medico sicuro per tutti purtroppo non esiste... il virus non ha diminuito la sua aggressivita' visto che ancor oggi abbiamo migliaia di contagi e centinaia di morti... addirittura si e' riammalata gente guarita con tanto di tamponi negativi! quindi non si sa nemmeno se uno guarito sia davvero immune e soprattutto non si puo' escludere che sia comunque portatore sano..

Davanti a tanta incertezza ed alto rischio, sinceramente a me frega poco se dovro' vivere per qualche tempo da povero e recluso ma in salute... piuttosto che essere obbligato a lavorare per "il PIL" e tra qualche settimana ritrovarmi (se saro' fortunato e ci sara' posto) intubato o peggio.... i nostri nonni sono campati da poveri per decenni e non mi sembra fossero infelici.... passato anche il virus l'economia sara' quella di post-guerra con milioni di posti di lavoro persi e professioni da reinvertarsi alla nuova realta' (calcio compreso).... se ci illudiamo che tutto ritorni come prima sara' una facciata tremenda contro il muro (anche se mi auguro che si trovi qualche rimedio efficace che consenta una ripresa normale...)

marcotrisma
29 Aprile 2020 | 12.11
Paramo
29 Aprile 2020 | 09.49
Lorenz67
29 Aprile 2020 | 12.09

non sono d'accordo... il virus non cambia la sua letalita' in base ad una scartoffia burocratica non dimentichiamolo... riaprire a gradi come e' stato deciso di fare e' la cosa piu' logica da farsi per minimizzare i rischi. Non pensiamo che le decisioni che prendono i politici siano basate sull'umore o sul pensare al consenso... da quanto si legge un'apertura generalizzata ora avrebbe comportato con altissima probabilita' il ritorno alla situazione di due mesi fa (parere del comitato scientifico non di pincopalla o del governo)... e non sono sorpreso perche' "l'e' cambiat negota".... se abbiamo meno contagi, meno ricoveri, meno intubati e meno morti adesso e' SOLO il risultato di due mesi di chiusura quasi totale....

un rimedio medico sicuro per tutti purtroppo non esiste... il virus non ha diminuito la sua aggressivita' visto che ancor oggi abbiamo migliaia di contagi e centinaia di morti... addirittura si e' riammalata gente guarita con tanto di tamponi negativi! quindi non si sa nemmeno se uno guarito sia davvero immune e soprattutto non si puo' escludere che sia comunque portatore sano..

Davanti a tanta incertezza ed alto rischio, sinceramente a me frega poco se dovro' vivere per qualche tempo da povero e recluso ma in salute... piuttosto che essere obbligato a lavorare per "il PIL" e tra qualche settimana ritrovarmi (se saro' fortunato e ci sara' posto) intubato o peggio.... i nostri nonni sono campati da poveri per decenni e non mi sembra fossero infelici.... passato anche il virus l'economia sara' quella di post-guerra con milioni di posti di lavoro persi e professioni da reinvertarsi alla nuova realta' (calcio compreso).... se ci illudiamo che tutto ritorni come prima sara' una facciata tremenda contro il muro (anche se mi auguro che si trovi qualche rimedio efficace che consenta una ripresa normale...)

Cate
29 Aprile 2020 | 10.03

Mah. 
In un'azienda lavorano tante persone e io spero che tutti i protocolli di sicurezza verranno rispettati, ma lasciatemi dire che dubito fortemente. 
E poi quando noi pensiamo al calcio pensiamo ai calciatori, ma tutti i magazzinieri, gli autisti, quelli che tengono lo stadio in manutenzione, i guardiani dei centri sportivi, i vari impiegati d'ufficio? Non penso proprio che guadagnino come un calciatore. Le società stanno pagando tutte queste persone nonostante non lavorino? Continueranno a pagarle? Onestamente non ne ho idea. 
Passando al lato più egoistico della cosa: non so voi, io non ne posso più di stare chiusa in casa senza vivere. E io non parlo di andare al pub o in vacanza, visto che ho troppa paura che possa ripetersi il mese di marzo, ma perlomeno poter uscire a fare una passeggiata con la mia migliore amica che abita letteralmente a tre minuti a piedi da casa mia. Sono consapevole del fatto che poteva andarmi peggio e invece che essere chiusa in casa sarei potuta finire in ospedale, ma in tanti qua sotto l'hanno detto. Quanto ancora si potrà andare avanti così? Di certo almeno avere qualche partita a settimana sarebbe un buon passatempo. 

Comunque, io credo che al 70% il campionato verrà congelato e va bene così. Ormai è tardi e ci sono troppe incognite. Poi per l'Atalanta non è un gran dramma: ci qualifichiamo per la prossima Champions e magari a luglio ci fanno finire di giocare quella in corso.
Quello che mi preoccupa è l'incertezza per il campionato futuro (e per tutti gli altri ambiti della vita). 

La cosa importante, al momento, è trovare una soluzione, non una data. 

Cate
29 Aprile 2020 | 10.03

Mah. 
In un'azienda lavorano tante persone e io spero che tutti i protocolli di sicurezza verranno rispettati, ma lasciatemi dire che dubito fortemente. 
E poi quando noi pensiamo al calcio pensiamo ai calciatori, ma tutti i magazzinieri, gli autisti, quelli che tengono lo stadio in manutenzione, i guardiani dei centri sportivi, i vari impiegati d'ufficio? Non penso proprio che guadagnino come un calciatore. Le società stanno pagando tutte queste persone nonostante non lavorino? Continueranno a pagarle? Onestamente non ne ho idea. 
Passando al lato più egoistico della cosa: non so voi, io non ne posso più di stare chiusa in casa senza vivere. E io non parlo di andare al pub o in vacanza, visto che ho troppa paura che possa ripetersi il mese di marzo, ma perlomeno poter uscire a fare una passeggiata con la mia migliore amica che abita letteralmente a tre minuti a piedi da casa mia. Sono consapevole del fatto che poteva andarmi peggio e invece che essere chiusa in casa sarei potuta finire in ospedale, ma in tanti qua sotto l'hanno detto. Quanto ancora si potrà andare avanti così? Di certo almeno avere qualche partita a settimana sarebbe un buon passatempo. 

Comunque, io credo che al 70% il campionato verrà congelato e va bene così. Ormai è tardi e ci sono troppe incognite. Poi per l'Atalanta non è un gran dramma: ci qualifichiamo per la prossima Champions e magari a luglio ci fanno finire di giocare quella in corso.
Quello che mi preoccupa è l'incertezza per il campionato futuro (e per tutti gli altri ambiti della vita). 

La cosa importante, al momento, è trovare una soluzione, non una data. 

Cate
29 Aprile 2020 | 10.03

Mah. 
In un'azienda lavorano tante persone e io spero che tutti i protocolli di sicurezza verranno rispettati, ma lasciatemi dire che dubito fortemente. 
E poi quando noi pensiamo al calcio pensiamo ai calciatori, ma tutti i magazzinieri, gli autisti, quelli che tengono lo stadio in manutenzione, i guardiani dei centri sportivi, i vari impiegati d'ufficio? Non penso proprio che guadagnino come un calciatore. Le società stanno pagando tutte queste persone nonostante non lavorino? Continueranno a pagarle? Onestamente non ne ho idea. 
Passando al lato più egoistico della cosa: non so voi, io non ne posso più di stare chiusa in casa senza vivere. E io non parlo di andare al pub o in vacanza, visto che ho troppa paura che possa ripetersi il mese di marzo, ma perlomeno poter uscire a fare una passeggiata con la mia migliore amica che abita letteralmente a tre minuti a piedi da casa mia. Sono consapevole del fatto che poteva andarmi peggio e invece che essere chiusa in casa sarei potuta finire in ospedale, ma in tanti qua sotto l'hanno detto. Quanto ancora si potrà andare avanti così? Di certo almeno avere qualche partita a settimana sarebbe un buon passatempo. 

Comunque, io credo che al 70% il campionato verrà congelato e va bene così. Ormai è tardi e ci sono troppe incognite. Poi per l'Atalanta non è un gran dramma: ci qualifichiamo per la prossima Champions e magari a luglio ci fanno finire di giocare quella in corso.
Quello che mi preoccupa è l'incertezza per il campionato futuro (e per tutti gli altri ambiti della vita). 

La cosa importante, al momento, è trovare una soluzione, non una data. 

SergiodeBrusa
29 Aprile 2020 | 10.45

Purtroppo quello che scrive Paramo è la cruda verita  ,in un modo o nell altro dobbiamo ripartire e finché non ci saranno le riaperture di bar , ristoranti , negozi non avremo una prova tangibile se le protezioni e il distanziamento sociale saranno  una misura sufficiente per contenere un ritorno della curva dei contagi .

In un sondaggio effettuato su un campione di negozianti ed esercenti di ristoranti e bar della città di bergamo , il 12% ha dichiarato che non riaprirà i battenti , il 31 % che la riapertura sarà subordinata ad agevolazioni fiscali ed aiuti dallo stato , e comunque saranno costretti a licenziare del personale , solo il restante 57 % ha la certezza di riaprire .

A questo aggiungiamo che nella migliore delle ipotesi il distanziamento sociale ( fondamentale visto l impossibilità a portare la mascherina mentre si consuma )costringerà questi esercizi pubblici  a ridurre il numero della clientela presente all interno del locale e conseguentemente le entrate di un buon 40-50%.

Purtroppo questo virus non lo conosciamo e le frequenti contraddizioni su quale sia il modo migliore x affrontarlo non mette  d accordo nemmeno gli stessi virologi, figuriamoci chi dovrebbe prendere decisioni per il bene del paese dovendo affidarsi esclusivamente al loro parere.

Per ciò che riguarda il campionato , la mia sensazione è che non ripartirà prima di settembre, sfruttando questi mesi per studiare  un protocollo  i sicurezza migliore  rispetto a quello che sarebbe attuato   tra venti giorni .

 

Cate
29 Aprile 2020 | 10.03

Mah. 
In un'azienda lavorano tante persone e io spero che tutti i protocolli di sicurezza verranno rispettati, ma lasciatemi dire che dubito fortemente. 
E poi quando noi pensiamo al calcio pensiamo ai calciatori, ma tutti i magazzinieri, gli autisti, quelli che tengono lo stadio in manutenzione, i guardiani dei centri sportivi, i vari impiegati d'ufficio? Non penso proprio che guadagnino come un calciatore. Le società stanno pagando tutte queste persone nonostante non lavorino? Continueranno a pagarle? Onestamente non ne ho idea. 
Passando al lato più egoistico della cosa: non so voi, io non ne posso più di stare chiusa in casa senza vivere. E io non parlo di andare al pub o in vacanza, visto che ho troppa paura che possa ripetersi il mese di marzo, ma perlomeno poter uscire a fare una passeggiata con la mia migliore amica che abita letteralmente a tre minuti a piedi da casa mia. Sono consapevole del fatto che poteva andarmi peggio e invece che essere chiusa in casa sarei potuta finire in ospedale, ma in tanti qua sotto l'hanno detto. Quanto ancora si potrà andare avanti così? Di certo almeno avere qualche partita a settimana sarebbe un buon passatempo. 

Comunque, io credo che al 70% il campionato verrà congelato e va bene così. Ormai è tardi e ci sono troppe incognite. Poi per l'Atalanta non è un gran dramma: ci qualifichiamo per la prossima Champions e magari a luglio ci fanno finire di giocare quella in corso.
Quello che mi preoccupa è l'incertezza per il campionato futuro (e per tutti gli altri ambiti della vita). 

La cosa importante, al momento, è trovare una soluzione, non una data.