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95Frank
07 Gennaio 2020 | 15.41

ReMo: ".......  grandi squadre che hanno lasciato il loro marchio nel comparto calcistico mondiale. Storie incredibili e mitiche che hanno segnato indelebilmente le menti degli appassionati per lo splendore delle loro prestazioni, diventate riferimento mitico del calcio. Ricordo l'ungherese Honved, che in pratica era la nazionale ungherese ...."

 

Ciao ReMo,

da come scrivi, penso che tu possa avere, piu' o meno, la mia stessa eta'.

 

Ricordo quella meravigliosa, incantevole, incredibile, stupenda nazionale ungherese di Ferenc Puskás, Sándor Kocsis, József Bozsik e Nándor Hidegkuti che oblitero' letteralmente la nazionale dei presuntuosi "maestri" inglesi il 25 novembre 1953 a Wembley (Inghilterra Ungheria 3-6) in quello che fu poi denominato “the match of the century”. Fu  un'apoteosi.

 

Fu la prima partita che vidi in TV nei locali di una Associazione di Pubblica Assistenza (servizio volontario di ambulanze) come "premio" (molto ambito, all'epoca) per militare in una loro formazione giovanile di calcio.

 

Guardando ieri in TV Atalanta Parma 5-0, e due settimane fa Atalanta Milan 5-0, mi sembrava di "vedere" gli stessi "movimenti tattici" di quella magica partita del 1953, soltanto che gli "attori" erano Gomez, Ilicic, Gosens, Freuler, de Roon, Muriel e tutti gli altri (e non i "magici" ungheresi della Honved piu' Hidegkuti).

 

Stesso gioco, stesse magie, stesso stupore.

Ma era l'Atalanta ..........

 

Dove potremo arrivare con un gioco cosi? .....

 

 

 

 

95Frank
07 Gennaio 2020 | 15.41

ReMo: ".......  grandi squadre che hanno lasciato il loro marchio nel comparto calcistico mondiale. Storie incredibili e mitiche che hanno segnato indelebilmente le menti degli appassionati per lo splendore delle loro prestazioni, diventate riferimento mitico del calcio. Ricordo l'ungherese Honved, che in pratica era la nazionale ungherese ...."

 

Ciao ReMo,

da come scrivi, penso che tu possa avere, piu' o meno, la mia stessa eta'.

 

Ricordo quella meravigliosa, incantevole, incredibile, stupenda nazionale ungherese di Ferenc Puskás, Sándor Kocsis, József Bozsik e Nándor Hidegkuti che oblitero' letteralmente la nazionale dei presuntuosi "maestri" inglesi il 25 novembre 1953 a Wembley (Inghilterra Ungheria 3-6) in quello che fu poi denominato “the match of the century”. Fu  un'apoteosi.

 

Fu la prima partita che vidi in TV nei locali di una Associazione di Pubblica Assistenza (servizio volontario di ambulanze) come "premio" (molto ambito, all'epoca) per militare in una loro formazione giovanile di calcio.

 

Guardando ieri in TV Atalanta Parma 5-0, e due settimane fa Atalanta Milan 5-0, mi sembrava di "vedere" gli stessi "movimenti tattici" di quella magica partita del 1953, soltanto che gli "attori" erano Gomez, Ilicic, Gosens, Freuler, de Roon, Muriel e tutti gli altri (e non i "magici" ungheresi della Honved piu' Hidegkuti).

 

Stesso gioco, stesse magie, stesso stupore.

Ma era l'Atalanta ..........

 

Dove potremo arrivare con un gioco cosi? .....

 

 

 

 

joe71
07 Gennaio 2020 | 15.19
Magnocavallo vive a Lovere
07 Gennaio 2020 | 15.03
95Frank
07 Gennaio 2020 | 14.50

Lorenz67: "...... il nostro "giocatore corridore" piu' forte sta "solo" al 24o posto in classifica: e' Castagne con ca.10.8km a partita corsi contro i 12km dei primi posti. Segue al 26o Djmsiti con 10.6km. ....."

 

Hai assolutamente ragione Lorenz.

 

Gia' 100 anni fa circa, gli inglesi, inventori del calcio "a ruoli fissi" (WM e MW in particolare), accusavano gli olandesi dell'Ajax, inventori del "total football (nel 1915), di correre troppo ......

 

Il "gioco" inglese, notoriamente basato su "palla lunga e .... pedalare", implicava in realta' molta piu' corsa di quello dell'Ajax, basato invece sullo sfruttamento integrale degli spazi, sulla ricerca continua di "superiorita' numeriche" in zone nevralgiche, e su "movimenti" e "compiti" a (quasi) tutto campo (per TUTTI).

 

In realta' i giocatori dell'Ajax NON correvano piu' degli inglesi, ma facevano correre di piu' la palla, quindi gli avversari, che, ad un certo punto della partita, sfiniti, non ci capivano piu' nulla.

 

In un articolo del 1921, un giornalista inglese defini' il gioco dell'Ajax "intellettualmente" superiore al calcio inglese e ne magnifico' i "mental skills".

 

Fu da allora che si comincio' a scrivere che:

(1) Il calcio inglese (a ruoli fissi) si basava per il 50% su "ball skills" e per il 50% su "physical skills".

(2) Il "total football" dell'Ajax si basava per il 50% su "ball and physical skills" e per il 50% su "mental skills".

La capacita' di adattarsi a giocare in zone diverse del campo e l'intelligenza tattica (mental skills) diventarono qualita' distintive di un giocatore di "total football".

 

Si scrisse che il "total football" dell'Ajax richiedeva giocatori molto piu' intelligenti rispetto a quelli che giocavano il calcio inglese.

 

Andrebbe ricordato che, in Inghilterra, all'epoca, il calcio non era molto considerato dalle classi medio alte.

Si scriveva infatti che il calcio era uno sport ideato per "gentlemen" e giocato da "hooligans", mentre il rugby era uno sport ideato per "hooligans" e giocato da "gentlemen".

 

 

 

 

 

 

richiedeva meno corsa.