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poggiaus
05 Marzo 2025 | 08.00
Mondo21
05 Marzo 2025 | 00.37
moreto
05 Marzo 2025 | 06.40
moreto
04 Marzo 2025 | 20.47

GRAZIE fratello AGO per avere dato voce al sentire di tantissimi di noi,Continuo a chiedermi quale sia il motivo ( se non quello meramente economico e commerciale) tale per cui, in concreto ,noi tifosi di sempre e da sempre, siamo trattati in modo così freddo e distaccato dentro una realtà (l'ATALANTA) che sentiamo visceralmente parte di noi,e che qualcuno sta trasformando in un "prodotto". Ma che fine ha fatto il romanticissimo sentimento di amore assoluto e puro che anima il tifo e la passione unica che caratterizza la "propria squadra del cuore" che è "per sempre" ed ugualmente  in serie  C come al triplice fischio finale di Dublino maggio 2024 ? Perchè ci considerate solo dei biglietti venduti e non più per quello che siamo : ANIME ATALANTINE autentiche e vere ? E poi , quale sia il motivo per cui non si riesce a dire le cose per come sono ,per esempio "non abbiamo acquisito tizio o caio perchè non ce lo potevamo permettere oppure perchè i suoi agenti ci volevano mettere la cravatta al collo oppure perchè non gli garbavamo oppure perchè in rosa ne abbiamo già troppi per le nostre necessità e non potendocene privare ,andiamo avanti così". Soprattutto quest'ultimo recente aspetto, avrebbe contribuito ad abbassare i toni , a disperdere il veleno e quetare gli animi di molti che ancora oggi sono in fermento e subbuglio. Francamente non capiamo come sia possibile che solo NOI e il MISTER ,abbiamo quella " viscerale voglia" di provarci concretamente per lo scudo, che voi invece dimostrate di non ambire ..Tutto molto inconcepibile e anche molto-troppo strano per come la viviamo NOI ! E tornate a valorizzare l'idea del presidenTONE che sembra abbiate relegato in un seggiolino di uno sky box, utile solo alla solita inquadratura tv quando si sbaglia un rigore o si subisce un gol avversario ! Il nostro presidenTONE è quello "con le lacrime agli occhi " sotto il nostro settore a Dortmund, è quello che ci dice " se an va mia so in serie A, a diente mat " , è quello che prende in mano la "faccenda Conti (molto simile all'ultima di Koopmeiners)" e la sistema raddrizzando in un colpo solo tutti gli interessati in un paio di giorni ! 

Mondo21
05 Marzo 2025 | 00.37
bna1976
04 Marzo 2025 | 20.50
Kaiser
04 Marzo 2025 | 22.21

Carissimi tifosi atalantini, fermatevi un attimo, un bel sospiro e fatevi una domanda ....perche tifate atalanta? 

la risposta sara identica per ogni persona che tifa il calcio o altro sport , perche la squadra che tifiamo ci da delle emozioni positive e negative. Andare a vedere una partita significa aggregazione famigliare o amici, andare a vedere il giocatore preferito,  il tifo organnizato, evento di vita sociale,ci riconosciamo in un gruppo di massa cosi da migliaia di anni . 

Il tifoso sceglie di tifare la propria squadra, sceglie lui spontaneamente,con le relative   emozioni che ne scaturisce. Fa dei sacrifici economici e di tempo( trascurando lavoro o altro)  : per andare allo stadio, trasferte, pagamento tv per vedere la squadra del cuore, il tifoso è disposto a spendere soldi e tempo per avere una passione che gli da emozioni.  

Dall altra parte ' tifosi o no', c e un azienda che deve fare bisness ( fatturato attivo con profitto), e deve gestire al meglio per salvaguardare tutti i suoi interessi, facendo scelte di marketing, dove l interesse globale aziendale è piu fondamentale del tifoso....

Alzando i biglietti, la gente paga i diritti tv, e avendo piu abbonati, si hanno piu entrate... 

Fare delle azioni benefiche come detto da qualcuno, ( prezzi piu bassi per le famiglie, bambini, regalo per abbonati etc), tutte spese e mancati introiti  dell azienda rendendo il tifoso piu isolato.....

Ci vuole una via di mezzo, non so come sara in futuro, ora vedo solo che il tifoso e solamente una persona per spennargli i soldi .... 

ora dico una blasfemia :Alla fine spendiamo soldi e tempo per andare  guardare  persone che giocano a pallone e che prendono milioni di euro ( non li prendiamo in tutta la nostra vita lavorativa) . 

Alla fine se la Dea vince, perde, o pareggia, la nostra misera vita continua .  Qui 90 minuti sono quei  momenti della partita dove ci si allontana dalla vita quotidiana e tutti i nostri problemi scompaiono di fronte alla partita di calcio.( vale per tutti gli sport o passioni che ci piacciono) . 

lupodelnord
04 Marzo 2025 | 20.49
SubbuteoGroup
04 Marzo 2025 | 21.14
moreto
04 Marzo 2025 | 20.47

GRAZIE fratello AGO per avere dato voce al sentire di tantissimi di noi,Continuo a chiedermi quale sia il motivo ( se non quello meramente economico e commerciale) tale per cui, in concreto ,noi tifosi di sempre e da sempre, siamo trattati in modo così freddo e distaccato dentro una realtà (l'ATALANTA) che sentiamo visceralmente parte di noi,e che qualcuno sta trasformando in un "prodotto". Ma che fine ha fatto il romanticissimo sentimento di amore assoluto e puro che anima il tifo e la passione unica che caratterizza la "propria squadra del cuore" che è "per sempre" ed ugualmente  in serie  C come al triplice fischio finale di Dublino maggio 2024 ? Perchè ci considerate solo dei biglietti venduti e non più per quello che siamo : ANIME ATALANTINE autentiche e vere ? E poi , quale sia il motivo per cui non si riesce a dire le cose per come sono ,per esempio "non abbiamo acquisito tizio o caio perchè non ce lo potevamo permettere oppure perchè i suoi agenti ci volevano mettere la cravatta al collo oppure perchè non gli garbavamo oppure perchè in rosa ne abbiamo già troppi per le nostre necessità e non potendocene privare ,andiamo avanti così". Soprattutto quest'ultimo recente aspetto, avrebbe contribuito ad abbassare i toni , a disperdere il veleno e quetare gli animi di molti che ancora oggi sono in fermento e subbuglio. Francamente non capiamo come sia possibile che solo NOI e il MISTER ,abbiamo quella " viscerale voglia" di provarci concretamente per lo scudo, che voi invece dimostrate di non ambire ..Tutto molto inconcepibile e anche molto-troppo strano per come la viviamo NOI ! E tornate a valorizzare l'idea del presidenTONE che sembra abbiate relegato in un seggiolino di uno sky box, utile solo alla solita inquadratura tv quando si sbaglia un rigore o si subisce un gol avversario ! Il nostro presidenTONE è quello "con le lacrime agli occhi " sotto il nostro settore a Dortmund, è quello che ci dice " se an va mia so in serie A, a diente mat " , è quello che prende in mano la "faccenda Conti (molto simile all'ultima di Koopmeiners)" e la sistema raddrizzando in un colpo solo tutti gli interessati in un paio di giorni ! 

unodibergamo
04 Marzo 2025 | 20.37

Per informazione di tutti, quando la curva era un’altra cosa e con altre persone, tutti questi aspetti (non solo ma anche questi) erano argomento di confronto costante con la società. Precisazione doverosa: la situazione attuale NON è una mancanza da imputare ai ragazzi che oggi cercano al massimo delle loro possibilità di portare avanti la realtà della curva  ma piuttosto un “imbruttimento” generale che attanaglia la nostra società, non solo intesa come società Atalanta ma in senso lato del termine. Troppa attenzione al business, poca attenzione ai sentimenti ed alle persone, che nel caso di una società di calcio rispondono anche al nome di tifosi. Del resto, il mondo del calcio osteggia da anni la norma di legge che imporrebbe alle società di avere nel consiglio di amministrazione un rappresentante della tifoseria. Non ho la soluzione, anzi a dire il vero se non fossi “ pensionato” l’avrei anche…ma…per fare qualsiasi cosa servono comunione di intenti ed interessi, e nella società attuale, troppo spesso l’interesse del business prevale su tutto. Un vero peccato, perché le nuove generazioni che seguono il calcio non sono animate da una passione, quasi infantile la definirei, che ha animato ed anima ancora il nostro modo di essere tifosi dell’Atalanta. In Atalanta ci sono ancora persone che ragionano con il cuore e con i sentimenti, sensibili alle esigenze dei tifosi, ma l’equilibrio che devono trovare tra gli interessi economici e quelli dei tifosi, spesso rende inconciliabili le due cose. Spiace, ma la strada sarà sempre più complicata per riportare, se mai ce ne fosse la possibilità, il calcio a quello che è sempre stato: un affare di popolo. La speranza è l’ultima a morire ma per dirla in termini medici il “paziente” è in prognosi riservata e non molto distante da un come irreversibile. Con rispetto di chi magari sta veramente attraversando vicende mediche così complicate e complesse della vita.

GunsnDea
04 Marzo 2025 | 16.57
Orobica Team
04 Marzo 2025 | 19.19

Gunsn , magari ho una visione leggermente diversa sul passato , ma in linea di massima sono d'accordo con ciò che dici , e ancora di più comprendo la tua rabbia perché posso dire che la condividiamo. Ognuno di noi in questi giorni cerca di interpretare il momento , e mi pare abbastanza chiaro che stiamo leggendo tutto e il contrario di tutto, le cose più disparate forse. Guarda io nel mio piccolo sto cercando di farmene una ragione, perché sono giunto ad una conclusione che può sembrare anche banale, ma è la mia . E se tutto ciò che è successo è solamente un normale effetto di  percorso che lungo andare ha logorato tutti gli interpreti fino ad esaurire la forte  carica  che l'inaspettato successo ha generato. Allora, alzi la mano chi di noi 9 anni fa si sarebbe aspettato che oggi  la ABC fosse a questi livelli? Forse i più ottimistici si... Se lo auguravano , ma se me l'avessero detto, forse avrei risposto dicendo.. .See certo ! È arrivato un allenatore che si sapeva avesse fatto bene a Genoa con visioni di calcio molto "sue" . Il nostro sogno era tornare in Europa, e avremmo dato tutti qualcosa pur di riuscire nell'impresa. E invece per un insieme di più fattori è sotto gli occhi di tutti dove siamo arrivati. Ora , mi viene da pensare che non ci sia una colpa specifica in un singolo elemento, il mister, la società, i tifosi, che sia venuta meno , la vedo più una cosa fisiologica, come è arrivata  inaspettata,  forse per tanti piccoli dettagli questa carica si è in parte esaurita. E con ciò che ho scritto, non intendo che il gioco su sia rotto, ma che in noi tifosi ci sia un po' un senso di smarrimento mi sembra che si legga in ciò che scriviamo qui .  Addosso con grinta e senza timore a queste 11 ... A giogn an ga pensá 💪🖤💙

prytz
04 Marzo 2025 | 17.17

In otto campionati e 2/3 con Gasperini, la Dea ha fatto 304 punti in casa e 300 in trasferta (quest'anno per ora siamo a 25 in casa e 30 fuori) .

Ha una media, nei 9 anni, di 1,92 punti a gara in trasferta e di 1,96 punti a gara in casa.

Voi cercatemi in tutta Europa, tra le squadre che si qualificano alle Coppe Europee più o meno, una altra squadra che abbia una differenza di solo +0,04 media punti a partita tra una gara in trasferta ed una fuori .

Se me ne trovate una vi pago una birra , minimo Ma tanto so che difficilmente ne troverete una .

Certo, la cosa può essere letta in due modi e sicuramente uno è che la Dea è fortissima in trasferta.

Ma anche che toppa - per il livello di valore della squadra - assolutamente "troppo in casa" .

E se tu citi un dato di 9 anni con lo stesso allenatore , è evidente che stiamo parlando di una "caratteristica dell'allenatore" . Che, come questa situazione dimostra, oltre ai "pregi" ha anche ... sissignori .. ha anche i "difetti" . E non parlo di quelli caratteriali di cui me ne frega meno di zero. Mi riferisco a limiti tattici-strategici, mancanza di piani "B" di gara . In casa vengono qua e ci hanno "studiato" . Ci ha studiato quello del Bruges, ci ha studiato persino DiFra, che riferisce di aver provato delle cose nella settimana .

Noi siamo più forti di queste squadre , ok, ma ci accontentiamo di lasciare andare le partite come vanno. Quindi se il mio schema è palla a Lookman sulla linea laterale che ti fa l'1-2 o ti entra dentro il campo, e basta o poco più, piazzo lì intorno due e perfino giocatori ed ho già limitato le possibilità nostre . In sostanza, attacchiamo in modo troppo poco vario e perciò prevedibile qua a Bergamo.

E nove anni sono lì a dircelo

prytz
04 Marzo 2025 | 17.17

In otto campionati e 2/3 con Gasperini, la Dea ha fatto 304 punti in casa e 300 in trasferta (quest'anno per ora siamo a 25 in casa e 30 fuori) .

Ha una media, nei 9 anni, di 1,92 punti a gara in trasferta e di 1,96 punti a gara in casa.

Voi cercatemi in tutta Europa, tra le squadre che si qualificano alle Coppe Europee più o meno, una altra squadra che abbia una differenza di solo +0,04 media punti a partita tra una gara in trasferta ed una fuori .

Se me ne trovate una vi pago una birra , minimo Ma tanto so che difficilmente ne troverete una .

Certo, la cosa può essere letta in due modi e sicuramente uno è che la Dea è fortissima in trasferta.

Ma anche che toppa - per il livello di valore della squadra - assolutamente "troppo in casa" .

E se tu citi un dato di 9 anni con lo stesso allenatore , è evidente che stiamo parlando di una "caratteristica dell'allenatore" . Che, come questa situazione dimostra, oltre ai "pregi" ha anche ... sissignori .. ha anche i "difetti" . E non parlo di quelli caratteriali di cui me ne frega meno di zero. Mi riferisco a limiti tattici-strategici, mancanza di piani "B" di gara . In casa vengono qua e ci hanno "studiato" . Ci ha studiato quello del Bruges, ci ha studiato persino DiFra, che riferisce di aver provato delle cose nella settimana .

Noi siamo più forti di queste squadre , ok, ma ci accontentiamo di lasciare andare le partite come vanno. Quindi se il mio schema è palla a Lookman sulla linea laterale che ti fa l'1-2 o ti entra dentro il campo, e basta o poco più, piazzo lì intorno due e perfino giocatori ed ho già limitato le possibilità nostre . In sostanza, attacchiamo in modo troppo poco vario e perciò prevedibile qua a Bergamo.

E nove anni sono lì a dircelo

prytz
04 Marzo 2025 | 17.17

In otto campionati e 2/3 con Gasperini, la Dea ha fatto 304 punti in casa e 300 in trasferta (quest'anno per ora siamo a 25 in casa e 30 fuori) .

Ha una media, nei 9 anni, di 1,92 punti a gara in trasferta e di 1,96 punti a gara in casa.

Voi cercatemi in tutta Europa, tra le squadre che si qualificano alle Coppe Europee più o meno, una altra squadra che abbia una differenza di solo +0,04 media punti a partita tra una gara in trasferta ed una fuori .

Se me ne trovate una vi pago una birra , minimo Ma tanto so che difficilmente ne troverete una .

Certo, la cosa può essere letta in due modi e sicuramente uno è che la Dea è fortissima in trasferta.

Ma anche che toppa - per il livello di valore della squadra - assolutamente "troppo in casa" .

E se tu citi un dato di 9 anni con lo stesso allenatore , è evidente che stiamo parlando di una "caratteristica dell'allenatore" . Che, come questa situazione dimostra, oltre ai "pregi" ha anche ... sissignori .. ha anche i "difetti" . E non parlo di quelli caratteriali di cui me ne frega meno di zero. Mi riferisco a limiti tattici-strategici, mancanza di piani "B" di gara . In casa vengono qua e ci hanno "studiato" . Ci ha studiato quello del Bruges, ci ha studiato persino DiFra, che riferisce di aver provato delle cose nella settimana .

Noi siamo più forti di queste squadre , ok, ma ci accontentiamo di lasciare andare le partite come vanno. Quindi se il mio schema è palla a Lookman sulla linea laterale che ti fa l'1-2 o ti entra dentro il campo, e basta o poco più, piazzo lì intorno due e perfino giocatori ed ho già limitato le possibilità nostre . In sostanza, attacchiamo in modo troppo poco vario e perciò prevedibile qua a Bergamo.

E nove anni sono lì a dircelo

Lorenz67
04 Marzo 2025 | 17.22
prytz
04 Marzo 2025 | 17.17

In otto campionati e 2/3 con Gasperini, la Dea ha fatto 304 punti in casa e 300 in trasferta (quest'anno per ora siamo a 25 in casa e 30 fuori) .

Ha una media, nei 9 anni, di 1,92 punti a gara in trasferta e di 1,96 punti a gara in casa.

Voi cercatemi in tutta Europa, tra le squadre che si qualificano alle Coppe Europee più o meno, una altra squadra che abbia una differenza di solo +0,04 media punti a partita tra una gara in trasferta ed una fuori .

Se me ne trovate una vi pago una birra , minimo Ma tanto so che difficilmente ne troverete una .

Certo, la cosa può essere letta in due modi e sicuramente uno è che la Dea è fortissima in trasferta.

Ma anche che toppa - per il livello di valore della squadra - assolutamente "troppo in casa" .

E se tu citi un dato di 9 anni con lo stesso allenatore , è evidente che stiamo parlando di una "caratteristica dell'allenatore" . Che, come questa situazione dimostra, oltre ai "pregi" ha anche ... sissignori .. ha anche i "difetti" . E non parlo di quelli caratteriali di cui me ne frega meno di zero. Mi riferisco a limiti tattici-strategici, mancanza di piani "B" di gara . In casa vengono qua e ci hanno "studiato" . Ci ha studiato quello del Bruges, ci ha studiato persino DiFra, che riferisce di aver provato delle cose nella settimana .

Noi siamo più forti di queste squadre , ok, ma ci accontentiamo di lasciare andare le partite come vanno. Quindi se il mio schema è palla a Lookman sulla linea laterale che ti fa l'1-2 o ti entra dentro il campo, e basta o poco più, piazzo lì intorno due e perfino giocatori ed ho già limitato le possibilità nostre . In sostanza, attacchiamo in modo troppo poco vario e perciò prevedibile qua a Bergamo.

E nove anni sono lì a dircelo