Ultimi commenti

erasmus
30 Novembre 2020 | 21.24
erasmus
30 Novembre 2020 | 21.25
castebg
30 Novembre 2020 | 19.43
Ho smaltito la delusione e ora posso esprimermi. Ha ragione Gasp: tutto sommato la prestazione di sabato è stata buona. Senza rigore loro non l'avrebbero mai sbloccata e noi avremmo dovuto e potuto essere più concreti e andare a riposo dopo i primi 45' in vantaggio. Poca fortuna? Scarsa concentrazione? Condizione non al top? Tutto può essere. Ma la soluzione è comunque sempre pedalare, pedalare, pedalare. Noi tifosi possiamo criticare, sempre lo si faccia in modo costruttivo, ma dobbiamo fare il nostro per la Dea sostenendola,sostenendola e sostenendola ancora. Tiriamo fuori il nostro amore per l'Atalanta in un momento non facile! Passando alla critica costruttiva: sarò prevenuto ma Mojica non lo vedo proprio. Ad oggi ha avuto 8 presenze tra totali e parzialie mai una volta ha fatto bene, anzi, nelle sue 4 partite dal primo minuto si contano 3 sconfitte e la vittoria brutta col Crotone che a momenti un suo errore trasformava in pareggio. In difesa sembra sempre in difficoltà, in attacco non fa mai la differenza. Sarà anche un nazionale colombiano ma questo non è un pass che me certifica la forza in maniera indiscutibile. Al momento non solo non lo vedo come alternativa credibile a Gosens ma neppure come in ballottaggio con Ruggeri: tra un 28enne che non ha offerto ancora uno spunto positivo e un ragazzino che può solo migliorare ed ha fatto bene contro l'Inter all'esordio coi grandi scelgo tutta la vita il ragazzino. Poi se Mojica sarà in campo lo sosterrò al massimo e spererò possa smentirmi clamorosamente.
castebg
30 Novembre 2020 | 19.43
Ho smaltito la delusione e ora posso esprimermi. Ha ragione Gasp: tutto sommato la prestazione di sabato è stata buona. Senza rigore loro non l'avrebbero mai sbloccata e noi avremmo dovuto e potuto essere più concreti e andare a riposo dopo i primi 45' in vantaggio. Poca fortuna? Scarsa concentrazione? Condizione non al top? Tutto può essere. Ma la soluzione è comunque sempre pedalare, pedalare, pedalare. Noi tifosi possiamo criticare, sempre lo si faccia in modo costruttivo, ma dobbiamo fare il nostro per la Dea sostenendola,sostenendola e sostenendola ancora. Tiriamo fuori il nostro amore per l'Atalanta in un momento non facile! Passando alla critica costruttiva: sarò prevenuto ma Mojica non lo vedo proprio. Ad oggi ha avuto 8 presenze tra totali e parzialie mai una volta ha fatto bene, anzi, nelle sue 4 partite dal primo minuto si contano 3 sconfitte e la vittoria brutta col Crotone che a momenti un suo errore trasformava in pareggio. In difesa sembra sempre in difficoltà, in attacco non fa mai la differenza. Sarà anche un nazionale colombiano ma questo non è un pass che me certifica la forza in maniera indiscutibile. Al momento non solo non lo vedo come alternativa credibile a Gosens ma neppure come in ballottaggio con Ruggeri: tra un 28enne che non ha offerto ancora uno spunto positivo e un ragazzino che può solo migliorare ed ha fatto bene contro l'Inter all'esordio coi grandi scelgo tutta la vita il ragazzino. Poi se Mojica sarà in campo lo sosterrò al massimo e spererò possa smentirmi clamorosamente.
Alex7
30 Novembre 2020 | 18.40
Nella nostra prima storica qualificazione in Champions stagione 2018/2019, dopo aver perso contro il Milan in casa eravamo a 7 punti da loro. Poi li abbiamo superati. Lasciamo lavorare il Gasp e la squadra. Partenze sprint non ne ricordo, la passata stagione oscillavamo tra quarto e quinto posto con la Roma. I nostri finali di stagione con il Gasp sono sempre stati in crescendo. L'asticella si è alzata, nel senso che giochiamo in Champions da protagonisti e in campionato ci si aspetta una risalita. Chi lo avrebbe ipotizzato due anni fa? Se si parla di scudetto, va detto che molti addetti ai lavori ci davano tra le favorite all'inizio. E a noi tifosi è concesso sognare. Non c'è niente di male. È ragionare come uno juventino che è sbagliato. Si creano false aspettative. Realisticamente, ad oggi l'Atalanta può guadagnare posizioni in campionato. Lottare per arrivare tra le prime quattro è un obiettivo e non bisogna nascondersi. Lo scudetto francamente è troppo, per una serie di motivi. Il presidente è scaramantico però ci ha ricordato che c'è una misura a ciò che facciamo. Il progetto Atalanta è più unico che raro. Siamo una realtà piccola e ci stiamo confermando. Non dimentichiamoci che un anno fa qualcuno rideva della nostra presenza in Champions. Si è cominciato a parlare di scudetto perché l'Atalanta nel girone di ritorno dello scorso campionato ha fatto più punti di tutti, proponendo un gran gioco. Poi però c'è il campo. Le sorprese (il Milan e il Sassuolo), il ritorno di una grande dopo una stagione opaca (il Napoli), la squadra vincente in calo (la Juve), le squadre forti ma poco costanti (Roma e Inter). Ho elencato le rivali per far capire il livello di difficoltà e l'imprevedibilità di questa stagione. Mi ritengo soddisfatto. Non potrei non esserlo. Sono infinitamente riconoscente per l'impresa di Liverpool. La squadra ha tutte le carte in regola per tornare a convincere in campionato. Io non guardo il primo posto, ma il quarto.
Alex7
30 Novembre 2020 | 18.40
Nella nostra prima storica qualificazione in Champions stagione 2018/2019, dopo aver perso contro il Milan in casa eravamo a 7 punti da loro. Poi li abbiamo superati. Lasciamo lavorare il Gasp e la squadra. Partenze sprint non ne ricordo, la passata stagione oscillavamo tra quarto e quinto posto con la Roma. I nostri finali di stagione con il Gasp sono sempre stati in crescendo. L'asticella si è alzata, nel senso che giochiamo in Champions da protagonisti e in campionato ci si aspetta una risalita. Chi lo avrebbe ipotizzato due anni fa? Se si parla di scudetto, va detto che molti addetti ai lavori ci davano tra le favorite all'inizio. E a noi tifosi è concesso sognare. Non c'è niente di male. È ragionare come uno juventino che è sbagliato. Si creano false aspettative. Realisticamente, ad oggi l'Atalanta può guadagnare posizioni in campionato. Lottare per arrivare tra le prime quattro è un obiettivo e non bisogna nascondersi. Lo scudetto francamente è troppo, per una serie di motivi. Il presidente è scaramantico però ci ha ricordato che c'è una misura a ciò che facciamo. Il progetto Atalanta è più unico che raro. Siamo una realtà piccola e ci stiamo confermando. Non dimentichiamoci che un anno fa qualcuno rideva della nostra presenza in Champions. Si è cominciato a parlare di scudetto perché l'Atalanta nel girone di ritorno dello scorso campionato ha fatto più punti di tutti, proponendo un gran gioco. Poi però c'è il campo. Le sorprese (il Milan e il Sassuolo), il ritorno di una grande dopo una stagione opaca (il Napoli), la squadra vincente in calo (la Juve), le squadre forti ma poco costanti (Roma e Inter). Ho elencato le rivali per far capire il livello di difficoltà e l'imprevedibilità di questa stagione. Mi ritengo soddisfatto. Non potrei non esserlo. Sono infinitamente riconoscente per l'impresa di Liverpool. La squadra ha tutte le carte in regola per tornare a convincere in campionato. Io non guardo il primo posto, ma il quarto.
brignuca
30 Novembre 2020 | 18.32
Alex7
30 Novembre 2020 | 18.40
Nella nostra prima storica qualificazione in Champions stagione 2018/2019, dopo aver perso contro il Milan in casa eravamo a 7 punti da loro. Poi li abbiamo superati. Lasciamo lavorare il Gasp e la squadra. Partenze sprint non ne ricordo, la passata stagione oscillavamo tra quarto e quinto posto con la Roma. I nostri finali di stagione con il Gasp sono sempre stati in crescendo. L'asticella si è alzata, nel senso che giochiamo in Champions da protagonisti e in campionato ci si aspetta una risalita. Chi lo avrebbe ipotizzato due anni fa? Se si parla di scudetto, va detto che molti addetti ai lavori ci davano tra le favorite all'inizio. E a noi tifosi è concesso sognare. Non c'è niente di male. È ragionare come uno juventino che è sbagliato. Si creano false aspettative. Realisticamente, ad oggi l'Atalanta può guadagnare posizioni in campionato. Lottare per arrivare tra le prime quattro è un obiettivo e non bisogna nascondersi. Lo scudetto francamente è troppo, per una serie di motivi. Il presidente è scaramantico però ci ha ricordato che c'è una misura a ciò che facciamo. Il progetto Atalanta è più unico che raro. Siamo una realtà piccola e ci stiamo confermando. Non dimentichiamoci che un anno fa qualcuno rideva della nostra presenza in Champions. Si è cominciato a parlare di scudetto perché l'Atalanta nel girone di ritorno dello scorso campionato ha fatto più punti di tutti, proponendo un gran gioco. Poi però c'è il campo. Le sorprese (il Milan e il Sassuolo), il ritorno di una grande dopo una stagione opaca (il Napoli), la squadra vincente in calo (la Juve), le squadre forti ma poco costanti (Roma e Inter). Ho elencato le rivali per far capire il livello di difficoltà e l'imprevedibilità di questa stagione. Mi ritengo soddisfatto. Non potrei non esserlo. Sono infinitamente riconoscente per l'impresa di Liverpool. La squadra ha tutte le carte in regola per tornare a convincere in campionato. Io non guardo il primo posto, ma il quarto.
lucanember
30 Novembre 2020 | 17.14