06/04/2025 | 13.30
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Baroni, mister Pragmatismo

Marco Baroni, classe 1963, ha avuto una solida carriera da calciatore, culminata con lo scudetto vinto col Napoli nel 1990, grazie anche a un suo gol decisivo. Da difensore affidabile, ha giocato in diverse squadre di Serie A, tra cui Fiorentina, Udinese, Roma e Lecce.

Appena smesso di giocare, ha intrapreso la carriera da allenatore, partendo dalle serie minori fino ad arrivare in Serie A. Dopo varie esperienze tra C2, Serie C e la panchina della Primavera della Juventus, si fa notare in Serie B con il Novara e soprattutto con il Benevento, che porta per la prima volta in Serie A.

Nonostante alcune stagioni altalenanti (Frosinone, Cremonese, Reggina), si rilancia con il Lecce: vince la Serie B nel 2022 e conquista una sorprendente salvezza l’anno dopo. Nel 2023 approda al Verona, dove riesce a centrare la salvezza nonostante una squadra rivoluzionata, dimostrando ancora una volta abilità tattica e gestione del gruppo.

Nel giugno 2024 viene scelto dalla Lazio, dove inizia con ottimi risultati: vittorie in campionato, buon cammino in Europa League e una squadra solida e organizzata. La filosofia di gioco di Marco Baroni si fonda su un calcio concreto, ordinato e fortemente equilibrato. Predilige una squadra compatta, ben organizzata tatticamente, capace di mantenere solidità difensiva anche contro avversari di alto livello. Questo approccio, pur rinunciando spesso allo spettacolo, ha permesso alla Lazio di ottenere una continuità di risultati sorprendente, scalando posizioni in classifica e imponendosi anche nelle competizioni europee.

Tuttavia, nonostante i risultati positivi, nelle ultime settimane sono emerse voci che mettono in discussione la sua permanenza alla guida del club. Le critiche, in parte legate a un gioco ritenuto troppo conservativo da una parte della tifoseria e della stampa, si sommano a possibili tensioni interne legate al mercato o alla gestione dello spogliatoio. Questo clima di incertezza contrasta con i buoni numeri ottenuti sul campo e rischia di minare la stabilità di un progetto tecnico che, fino ad ora, ha dimostrato solidità e ambizione.




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