05/06/2022 | 09.09
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Ecco perché la Premier guarda dall’alto la Serie A

Il nuovo Fair Play Finanziario sotto la lente di Football Affairs |  OneFootball

Football Affairs, il divario tra Premier e Serie A – Nell’arco di pochi giorni due top club europei sono passati di mano. Uno milita nella Premier League, ha iniziato ad avere i trofei pesanti del Vecchio Continente in bacheca solo pochi anni fa e dal magnate russo Roman Abramovich è finito sotto la guida del miliardario statunitense Todd Boehly per un’operazione di 2,9 miliardi di euro: si tratta del Chelsea.

L’altro club, tra i vari record, può fregiarsi di aver vinto il massimo trofeo europeo per la prima volta nel lontano 1962/63 – il primo della Serie A e, di aver arricchito i piani alti della sua bacheca con lo stesso titolo per ben sette volte. Anche questo club ha avuto un cambio di proprietà proprio in questi giorni: Gerald “Gerry” Cardinale, a cui fa capo la società RedBird, con un’operazione da 1,2 miliardi di euro ha finalizzato l’acquisto; si sta parlando del Milan.

Football Affairs, il divario tra Premier e Serie A – l’interesse degli investitori


Un dato, tra i tanti, risulta eclatante: il Chelsea è stato valutato 1,7 miliardi di euro in più del Milan, più del doppio, nonostante l’ottimo lavoro svolto dal fondo Elliott negli ultimi anni risanando le casse societarie. Nel comparare le due operazioni emerge un altro particolare capace di dare misura di quanto sia ampia la distanza – quello che potremmo definire il “percepito finanziario” – non tanto tra i due club, ma soprattutto tra il calcio inglese e quello italiano, e riguarda l’interesse degli investitori.

Il Chelsea ha stretto 32 accordi di riservatezza con la possibilità di effettuare due diligence, mentre, per il Milan sono stati due gli accordi di questo tipo: Investcorp e RedBird (ma con altre offerte dagli USA che non si sono concretizzate)

Football Affairs, il divario tra Premier e Serie A – il gap sul campo


Dall’ambito finanziario si torna ai risultati sportivi: se da una parte, il Milan rimane un club con un palmares europeo di primissimo piano – basti pensare alle sette Champions League – che lo vedono in seconda posizione, dietro l’irraggiungibile Real Madrid; è anche vero che quel trofeo non viene alzato dalle maglie rossonere dal lontano 2007. Un’era geologica nello sport.

Dall’altra parte invece, il Chelsea è stato per lungo tempo lontano dai primi della classe del calcio europeo; fino al 2012 la coppa dalle lunghe orecchie non era mai arrivata nella capitale inglese, per poi invece fare un secondo ingresso con la vittoria della massima competizione anche nel 2021.

Milan e Chelsea sembrano rappresentare perfettamente quei percorsi incrociati – ma diametralmente opposti – che vedono da un lato il declino della Serie A e, dall’altro, l’ascesa della Premier. 

Una Serie A in cui, inoltre, dalla prossima stagione si rivedrà anche Adriano Galliani, che tornerà in Lega come amministratore delegato del Monza e punta a farsi capofila delle istanze delle medio-piccole negli uffici di via Rosellini.

Su questo confronto si dipana il ragionamento alla base del Football Affairs di questa settimana, come sempre a cura del Direttore Luciano Mondellini.

fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
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