19/10/2023 | 07.27
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Gasperini: 'Pesanti pressioni dai tifosi: ecco perché me ne andai da Genova'



Ieri mattina, dinanzi al Tribunale di Genova, Gian Piero Gasperini e Dario Dainelli sono stati ascoltati come testimoni per l’accusa nell’ambito del processo per presunte estorsioni dal 2010 al 2017 di quindici ultrà del Genoa nei confronti della pregressa proprietà del Genoa, quando alla presidenza vi era Enrico Preziosi.

Così depone Gasperini, ripreso da Rai News, e assistito dall’avvocato Alessandro Vaccaro, per fatti risalenti al febbraio 2016: «Per me, tifosi sono quelli che sono felici quando si vince. La stragrande maggioranza della gente si rivoltò contro la squadra per colpa di alcuni striscioni. Queste situazioni hanno creato problemi durante la stagione: contestazioni abbastanza pesanti, non tanto nei numeri ma nella durezza. Ne parlai con il presidente Preziosi che mi disse che le contestazioni sarebbero finite non appena sarebbero arrivati i risultati. Con un clima così è ovvio che cerchi una soluzione. E la soluzione fu che andai ad allenare l’Atalanta, ma non venni esonerato».

Presente lo storico capo ultrà Massimo Leopizzi, uno degli imputati, che uscendo dall’aula ha commentato con queste parole riprese da Repubblica: «È un processo per quattro striscioni e sembra che processino Riina».

La deposizione di Dainelli, ora nello staff di mister Gilardino, per vicende accadute tra il 2010 e 2012: «Mi ricordo di una delegazione (di tifosi, ndr) che venne in società. Non mi ricordo che cosa ci dissero, volevano più impegno dalla squadra. Non ho subito atti di violenza. Ma me ne andai via perché non mi sentivo più apprezzato». Dainelli lasciò il Genoa nel gennaio del 2012 dopo due anni da titolare.

fonte pianetagenoa1893.it
By marcodalmen
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