Il prof. Galli: "Il protocollo Figc non regge"
Il responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano: “Se si vuole mantenere quel minimo di sportività bisogna dire che i protocolli scricchiolano"
È un momento molto difficile con una serie di segnali che ci impongono di invertire una tendenza -, ha spiegato ai microfoni di Radio Punto Nuovo , e riportato da Gazzetta.it. Per passare la nottata non dobbiamo stare fermi: spero si possano avere ancora le partite di calcio, che sono anche di conforto. Ma, è irragionevole correre dei rischi, ragionevole invece è fare le cose con giudizio. In questi momenti il protocollo non regge: anche perché alle volte ho la sensazione che ci sia un utilizzo di comodo della norma. L’intervento delle Asl è inevitabile ed è stabilito dal decreto vigente. I contatti dovrebbero essere quarantenati e quindi l’intera squadra dovrebbe essere quarantenata - ha proseguito Galli - Nel momento in cui c’è una prima positività e poi le seconde ci devono essere necessariamente allenamenti individuali, così nuovi positivi evidentemente vanno a riguardare solo quelli che sono i contatti diretti del già precedentemente quarantenato. Il protocollo della Figc fa una grossa fesseria sulla questione dell’isolamento”.
“Se il calcio a rischio? Non c’è settore produttivo che non debba prendersi in considerazione l’idea di fermarsi”. Sull’ipotesi di organizzare il campionato in una bolla coma l’Nba, Galli ha concluso: “Diventa complesso, solo se si è certi che tutti quelli in bolla siano assolutamente negativi”.
By marcodalmen