Kamaldeen Sulemana: parla l'italiano che lo consiglio' al Southampton
Kamaldeen Sulemana è davvero molto vicino a diventare un nuovo giocatore dell’Atalanta.
Su Youtube Luca Diddi, ex analista dell'Hellas, racconta un aneddoto perche' e' stato anche alle dipendenze del Southampton nel 2023 proprio durante l'acquisizione del giocatore
Dice di aver visto 10/12 sue partite inseguito dalle scadenze del mercato e di aver poi consigliato l'acquisto. Spiega che si cercava un giocatore per le ripartenze, perché dovevano stare bassi e poi colpire in contropiede. Sulemana, che all’epoca giocava nel Rennes, era perfetto per questo: bravo nell’uno contro uno, veloce, scattante. La sua relazione venne approvata e così il Southampton decise di acquistarlo per 25 milioni.
Poi, però, le cose non andarono benissimo. Il Southampton aveva tanti problemi, dentro e fuori dallo spogliatoio. C’erano giocatori che andavano via, altri che arrivavano, il tempo era poco. E Sulemana non era un bomber: era un esterno di corsa, non un finalizzatore. Ma il talento c’era.
L'analista di chiede: perché l’Atalanta decide di puntare su un giocatore così? La risposta è semplice: costa “poco” – 15-18 milioni – ed è un giocatore dalle enormi potenzialità. È un’operazione simile a quella fatta con Lookman. L’idea è che Sulemana, con fiducia e tempo, possa sbocciare proprio come Lookman.
Juric, che lo conosce bene, ha voluto fortemente questo giocatore. Non conta solo il valore assoluto del calciatore, ma la sua funzionalità nel gioco dell’allenatore. E Juric è uno che punta tanto sui duelli individuali, sull’uno contro uno. E Sulemana è forte proprio lì: rapidità, strappi, dribbling, capacità di creare superiorità numerica.
L'analista continua: certo, deve migliorare in fase realizzativa. Ma l’Atalanta ha deciso di investire perché vede il potenziale. L’Atalanta, poi, è un club che lavora benissimo sui giovani, che li fa crescere, li valorizza. È la squadra perfetta per un talento come lui.
Con Sulemana si può fare un lavoro paziente e intelligente. Sì, magari non esploderà subito, ma ha margini importanti.
L'analista conclude: quando c’è talento, serve solo qualcuno che lo tiri fuori. Se tutto va per il verso giusto, un investimento da 15-18 milioni può diventare un domani da 60-70. E questo, dice, è il modo giusto di lavorare: con pazienza, intuito e capacità di valorizzare.
By staff
