La UEFA pensa a una Final Four per la Champions
Una Final Four per il calcio, trasformando per sempre la fase finale della Champions League. Lo scrive il New York Times, raccontando che la UEFA sta riflettendo sull’introduzione di un nuovo format per le semifinali e le finali, che potrebbero essere disputate in futuro in un’unica sede e a distanza di una settimana le una dall’altra.
Nascerebbe così la “Champions Week”, un’intera settimana intorno alle sfide conclusive della Champions League, con concerti, eventi e altro ancora, che si spera possano generare consistenti entrate sia per la città ospitante che, soprattutto, per la UEFA stessa.
In ogni caso, secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense, la Federcalcio europea non ne discuterà questa settimana, anche se molti rappresentanti assicurano che l’idea è tenuta in serissima considerazione.
Il calcio replicherebbe così il modello della pallacanestro, dove in molti tornei è stato da tempo introdotto il format della Final Four: semifinali il venerdì, finale la domenica, come accade da diverso tempo in Eurolega o nel campionato universitario americano, oltre che nella maggior parte delle coppe nazionali in Europa.
Nel caso della Champions League, le tempistiche sarebbero ovviamente più lunghe (una settimana, appunto), ma comporterebbero la rivoluzionaria eliminazione del doppio turno di semifinale, sostituito da una singola gara come accade per Mondiali o Europei.
Ma la UEFA non prenderebbe spunto solo dalla pallacanestro, bensì anche dal football americano. L’idea è quella di fare della “Champions Week” un evento paragonabile al Super Bowl, soprattutto dal punto di vista del coinvolgimento del pubblico prima delle partite, e in generale nel corso della settimana che precede la grande finale.
«Gli sponsor lo adorerebbero», ha dichiarato Tim Crow, consulente nel settore, «replicherebbe il modello del Super Bowl, dove non è importante la gara in sé, quanto la settimana che lo precede». Gli analisti ritengono inoltre che la maggiore audience per questo tipo di gare sarebbe tale da sopperire alla perdita di entrate derivante dal disputare una partita in meno (le due semifinali di ritorno).
In ogni caso, nessun cambiamento potrà avere luogo prima del 2024, anno di inizio della nuova Champions League. La massima competizione europea ha comunque già vissuto delle gare di questo tipo, nella famosa “bolla” di Lisbona dell’agosto 2020, dove dai quarti di finale in avanti si giocò su gare secche fino alla finale, tutte nella stessa sede.
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen