Il Mister intervistato da The Guardian, una delle piu' belle interviste di sempre. Ve l'abbiamo tradotta.
Gian Piero Gasperini si è confessato in un'intervista al 'The Guardian', splendida intervista dove cita i suoi famosi durissimi metodi in allenamento e svela alcune dinamiche molto interessanti dello spogliatoio dell'Atalanta.
Un mister che ha trasformato la sua squadra da candidata alla retrocessione ad essere tra le prime 8 in Europa, facendolo in piena zona Covid19 e che ha l'abitudine di lasciare messaggi subliminali nello spogliatoio. Uno dei piu' recenti di Michael Jordan: "Mi han dato in mano la palla del possibile successo per 26 volte e le ho sbagliate tutte. Ho continuato a sbagliare e sbagliare nella mia vita. Per quello ho avuto successo"
Il messaggio migliore riguarda pero' l'immagine di un branco di lupi
"Ho messo la foto di un branco di lupi nello spogliatoio. Ci sono dei lupi nella parte anteriore, alcuni nel mezzo e uno nella parte posteriore. Quelli in primo piano possono impostare il ritmo all'inizio. I lupi successivi sono i più forti, sono quelli che devono proteggere tutti se vengono attaccati. Quelli al centro sono sempre protetti.
L'ultimo e' il capo e si assicura che nessuno resti indietro. Tiene tutti uniti tenendoli sott'occhio. Il messaggio e' che il leader non sta davanti ma in mezzo per proteggere tutto il branco. Questo e' quello che voglio dai miei ragazzi."
C'e' voluto il virus per spezzare la miglior stagione nerazzurra di sempre in 113 anni di storia. Ai quarti in Champions e piu' che mai in corsa per la prossima edizione
Poi i gol: 70 in 25 partite. 7 gol a partita per 3 volte (di cui 2 fuori) e altre 2 squadre distrutte 5-0 tra cui il Milan
Ora come ora l'Atalanta e' semplicemente una delle squadre piu' divertenti da veder giocare del mondo intero. Come ci è riuscito Gasperini?
"C'e' un proverbio dall'Arte della Guerra che dice che la difesa ti fa invincibile ma se vuoi vincere devi attaccare. Questo sintetizza lo spirito che cerco di infondere ai miei. Ma c'e' altro: devi sostenere ogni giorno le tue idee e convinzioni e non stancarti di crescere e migliorare perche' se non lo fai sei finito"
"Durante l'allenamento, i miei giocatori devono lottare e sudare; quelli che non sono abituati a lavorare sodo mi spaventano. Ma dal sacrificio nascono le vittorie. Se non corri in allenamento, non corri durante le partite. Poi, ovviamente, è importante divertirsi anche in allenamento perché da ciò deriva lo stile di gioco e la qualità".
I protagonisti in campo vengono da un'insospettabile "accozzaglia" di giocatori. Il capitano è Papu Gomez, 32 anni argentino, andato a riprendere in Ucraina nel 2014 per pochi milioni di euro. Un altro giocatore chiave è Josip Ilicic, stessa eta', arrivato a Bergamo dopo un mezzo fallimento a Firenze.
Il portiere e' un ex Aston Villa (Gollini), il mediano un ex Middlesbrough (De Roon) e in attacco troviamo Mario Pasalic, croato che al Chelsea vedeva poco il campo. Gosens proviene dalla meta' classifica del campionato olandese per tramutarsi in uno dei migliori laterali d'Europa mentre il bergamasco Caldara è tornato a casa dopo esperienze negative a Juve e Milan nonostante un passato di grandissima efficacia nella stessa atalanta come centrale di difesa.
Questi e altri sono in forma come mai nella loro cariera. "Il segreto?" dice il mister, "se hai la maturita' e la testa giusta per capire che solo il sacrificio porta al successo non ti sentirai mai stanco senza contare che i calciatori sono privilegiati rispetto ad altri sportivi. I miei ragazzi devono ricordarselo e spingere sull'accelleratore. Noi non abbiamo ne' capacita' ne' voglia di grandi investimenti per cui siamo sempre alla ricerca di giovani giocatori che sposino la nostra filosofia: adattarsi al nostro gioco e alla nostra mentalita'. Quelli che lo fanno sono dei nostri, gli altri lasciano."
"Il Papu mi dice che le partite sono riposanti rispetto agli allenamenti. Eppure se e' ai massimi livelli e' perche' ora si allena come non mai. Ilicic e' un altro. Lo chiamavano La Nonna perchè sempre gentile con tutti vantando frequenti magagnette fisiche. L'ho convinto ad aumentare gli sforzi in allenamento e lui ha cambiato la testa. Basta "Nonna" ora è "Il Professore". Ha realizzato che ogni allenamento puo' esser anche divertente ed è rinato da quell'approccio mentale."
Dal fallimento all'Inter ("avevo idee diverse rispetto alla proprietà") la sua rinascita con Pep Guardiola che lo invita ad un suo stage di allenamento da dove il Gasp ritrova idee ed entusiasmo
Anche a Bergamo è stato a rischio licenziamento nel primo anno con 4 delle prime 5 partite perse e poi la svolta con la squadra stravolta alla va o la spacca con giovani in campo con poca o nulla esperienza in A e con il Napoli davanti, un gigante del campionato: vittoria 1-0 e da allora la Dea non si è piu' voltata.
"Ho preso a prestito quella che è l'ideologia di sempre qui a Bergamo: fondarsi sui giovani e sull'accademia di Zingonia, una delle migliori d'Italia, dar loro piu' fiducia e migliorarli fisicamente e mentalmente"
Il suo modo di giocare sempre in pressing è quantomeno insolito in italia. Chiede ai suoi di cercare spazio dicendo di guardare l'arbitro perche' mai marcato e sempre alla ricerca della maggiore visibilita' del gioco. Il Papu ha beneficiato piu' di tutti di questa concezione.
Sua moglie Cristina dice che la notte ogni tanto Gasperini si alza e scarabocchia qualcosa o lo scrive sul suo notebook. "E' vero", dice ridendo, "ci penso anche di notte a soluzioni da trovare per la partita dopo."
In Italia e' famoso per i suoi centrali difensivi. "All'inizio mi dicevano che ero troppo difensivo, ho dimostrato il contrario con i 3 che partecipano all'azione offensiva e spesso vanno a rete"
La formazione conta poco ma piuttosto con quanti difendi o attacchi. Dovessi sintetizzare direi che in difesa non devi mai aspettare che gli altri sbaglino, piuttosto devi cercare di accaparrarti la palla e attaccare"
La spettacolare rimonta nel girone di Champions è sintetizzata dall'idea del mister che "noi non perdiamo mai, al limite vinciamo o impariamo"
La famosa battuta di Guardiola che giocare contro l'Atalanta e' come andare dal dentista vede d'accordo il Gasp: "E' il mio obbiettivo: creare una squadra che crei problemi a chiunque. Chiunque contro di noi deve correre tanto e sentirsi preoccupato. La metafora del dentista è perfetta"
Ora il periodo che sta vivendo il mister è strano come non mai. "Quando siamo arrivati a Valencia abbiamo visto una citta' stracolma di gente mentre a Bergamo c'erano gia' avvisaglie di una situazione critica. Al nostro ritorno dopo due giorni tutto era gia' cambiato: dall'euforia al dolore in meno di 48 ore"
"E' stato ed è qualcosa di incredibile e inspiegabile con sole parole. Siamo stati il centro del Coronavirus con tantissimi morti. Non dimentichero' le sirene in centro a Bergamo per il resto della mia vita"
"Quando ritorneremo in campo ricorderemo quanto successo: lo diro' agli attaccanti, ai centrali e ai difensori. I miei ragazzi sono attaccatissimi alla citta' e ai tifosi. Le mie emozioni e i miei sentimenti che cerchero' di infondere loro saranno riassunti cosi: Bergamo ha sofferto molto, è il momento di far tornare il sorriso, adesso tocca a noi"
NOSTRA TRADUZIONE
Originale:
Fabrizio Romano
https://www.theguardian.com/football/2020/may/20/atalanta-gian-piero-gasperini-serie-a