Nuova Champions: i ricavi minimi per l'Atalanta e le italiane nel 24/25
Ecco quanto incasseranno i cinque club italiani grazie al nuovo format del torneo: le stime di Calcio e Finanza per la stagione 2024/25.
prossima stagione calcistica sarà investita dalla rivoluzione della UEFA Champions League. Il torneo cambierà format, con la storica eliminazione della fase a gruppi per come l’abbiamo conosciuta in questi anni e il passaggio a un girone unico. Anche il numero di club partecipanti aumenterà, passando dalle attuali 32 a 36 squadre, con due di questi posti assegnati alle Federazioni con il miglior ranking della stagione precedente.
Il nuovo format porterà fondamentalmente a due conseguenze: più partite in programma, a cominciare già dalla prima fase (otto gare per ogni club, contro le sei attuali) e maggiori ricavi dalla competizione. La UEFA ha infatti annunciato che distribuirà alle società 2,47 miliardi di euro contro i circa 2 miliardi a stagione versati nell’ultimo ciclo 2021-2024.
Soldi che contribuiranno ad arricchire anche le casse dei club di Serie A, nella speranza che siano cinque le squadre presenti nella prossima stagione in Champions. Ma quanto incasseranno effettivamente i club italiani? Come cambieranno i ricavi minimi dalla competizione a partire dalla prossima stagione e con il nuovo format?
Calcio e Finanza ha stimato i ricavi minimi dalla partecipazione al torneo per le società del massimo campionato italiano che si sono ufficialmente qualificate alla prossima edizione della Champions League, ora che anche l’Atalanta ha certificato il suo posto nella competizione. Sulla base della classifica attuale, la simulazione è dunque stata realizzata per i seguenti club: Inter, Milan, Bologna, Juventus e Atalanta.
E’ importante sottolineare che questa stima potrà essere rivista potenzialmente ancora due volte. In primo luogo, qualora l’Atalanta dovesse conquistare l’Europa League arrivando quinta in campionato e aprendo dunque le porte della nuova Champions a una tra Lazio e Roma (le squadre in lotta per il sesto posto). Il secondo aggiornamento potrà essere invece realizzato quando saranno note tutte le 36 partecipanti alla prossima edizione della Champions League, nel mese di agosto.
Ricavi minimi Champions 2024 2025 – Il bonus per la partecipazione
Tornando ai ricavi minimi, iniziando con il bonus per la partecipazione, ciascuno dei 36 club che si qualificheranno per la prima fase riceverà 18,62 milioni di euro (cifra in crescita rispetto ai 15,64 milioni del 2023/24), quota suddivisa in un acconto iniziale di 17,87 milioni di euro e un saldo successivo di 750.000 euro.
Ricavi minimi Champions 2024 2025 – I bonus per i risultati
Passando ai bonus per i risultati, ricordiamo che dal prossimo anno le vittorie (2,1 milioni) e i pareggi (700mila euro) varranno un po’ meno rispetto ad ora (rispettivamente 2,8 milioni e 930mila euro). Tuttavia, un bonus extra è previsto per il piazzamento nella classifica finale: ogni club riceverà una somma basata sulla sua classifica al termine della prima fase.
L’importo totale disponibile per il bonus sarà diviso in 666 quote uguali. Il valore iniziale di ogni quota sarà di 275mila euro. La squadra con la classifica peggiore (ultimo posto) riceverà una quota (275mila euro), cifra che è stata considerata nelle stime sui ricavi minimi. Eventuali risparmi derivanti dai pareggi prima fase aumenteranno proporzionalmente il valore iniziale delle quote distribuite per ogni posizione, cosa che verosimilmente accadrà.
Ricavi minimi Champions 2024 2025 – I bonus del pilastro “value”
Infine, i ricavi minimi si completano con le somme derivanti dal pilastro “value”, un nuovo segmento pensato dalla UEFA per accorpare market pool (il valore del mercato dei diritti televisivi) e il ranking storico/decennale. La somma complessiva che sarà distribuita andrà divisa in due parti:
- La parte europea – legata al mercato dei diritti tv del continente, distribuita in base a un ranking creato utilizzando la media tra il peso del singolo mercato nazionale e il ranking UEFA su cinque anni;
- La parte non europea – legata al ranking storico/decennale, esclusi però i punti guadagnati per i titoli conquistati nella storia.
Per calcolare la quota europea spettante ai club italiani, siamo partiti da due assunti che andranno successivamente verificati, ma che abbiamo considerato aderenti alla realtà. Questo perché al momento la UEFA ha deciso di non fare disclosure sui dati che sarebbero stati necessari ad effettuare un calcolo ancora più preciso.
Il primo assunto riguarda la divisione della cifra totale che sarà distribuita per il pilastro “value” tra parte europea e parte non europea. Prendendo per buone le ipotesi messe sul tavolo dalla UEFA nei documenti consultati da Calcio e Finanza, abbiamo considerato che gli 853 milioni di euro da distribuire saranno così ripartiti: parte europea al 75% (640 milioni di euro) e parte non europea al 25% (213 milioni di euro).
Il secondo assunto riguarda invece la posizione del mercato italiano dei diritti tv della Champions League rispetto agli altri mercati nazionali. Considerando il market pool complessivo della passata stagione e avendo verificato – sulla base delle indiscrezioni di stampa – un sostanziale mantenimento dello status quo anche per il ciclo 2024-2027, abbiamo posizionato il mercato italiano dei diritti tv al quinto posto per valore dietro a Francia, Inghilterra, Spagna e Germania.
Partendo da questi presupposti, allo stato attuale l’Inter incasserebbe più di tutti: oltre 32 milioni di euro tra quota europea e quota non europea. Al secondo posto la Juventus, con 31,4 milioni di euro circa, mentre al terzo posto l’Atalanta con oltre 27 milioni di euro. Chiudono il Milan, con poco meno di 25 milioni, e il Bologna, inevitabilmente fanalino di coda con 17,3 milioni.
Ricavi minimi Champions 2024 2025 – Inter al top, poi Juve e Atalanta
Aggiungendo all’ultima voce descritta anche i bonus per la partecipazione e i bonus minimi per i risultati (l’ultimo posto in classifica) scopriamo che l’Inter è il club che incasserà di più dalla nuova Champions come quota di partenza: quasi 51 milioni di euro. Al secondo posto la Juventus, con oltre 49 milioni di euro, spinta dall’ottima posizione nei due ranking (quello quinquennale e quello storico).
L’Atalanta si posiziona al terzo posto, grazie agli ottimi risultati fatti registrare nelle coppe europee negli ultimi anni. Segue il Milan con quasi 44 milioni di euro (curioso vedere come per i rossoneri la cifra non sia poi così lontana rispetto a quella complessiva della Champions 2023/24, circa 48 milioni) e chiude il Bologna con 36,2 milioni di euro.
Va precisato ancora una volta che le stime in questione sono minime e che sono soggette a modifiche anche in base alle altre squadre europee che conquisteranno la qualificazione alla prossima Champions. Ma i club di Serie A sembrano già poter contare su un totale di oltre 223 milioni di euro dalla nuova Champions.
fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen