25/12/2024 | 11.40
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Pirateria, la mossa degli investigatori: siti esca per trovare i pirati


Da circa un anno la creazione di siti esca ha permesso alle autorità di scovare centinaia di utenti che provano ad accedere a contenuti illegali.

Le mosse per stanare i pirati ora passano anche dall’utilizzo di siti esca. È quanto riportato da Repubblica, che ha spiegato una delle mosse attraverso cui gli investigatori cercano di portare alla luce chi va a caccia di contenuti piratati illegalmente.

I siti pirata che richiedono l’inserimento di dati personali come nome, cognome e carta di credito potrebbero in realtà essere controllati direttamente dagli investigatori. È infatti da un anno che queste piattaforme “esca”, create ad arte dalle forze dell’ordine, circolano online. Progettate per sembrare autentiche, hanno lo scopo di attirare gli utenti e raccogliere prove del loro comportamento illecito. La strategia ha dato i suoi frutti, poiché questi siti sono praticamente indistinguibili dai veri portali pirata.

Una tattica che ha permesso alle autorità di ottenere centinaia di nominativi di persone che hanno cercato di accedere illegalmente a contenuti come la Serie A o le serie TV senza abbonarsi regolarmente a servizi come Dazn, Sky o Infinity.

L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di contrasto alla pirateria, fortemente sostenuta da Dazn e dalla Lega Serie A, entrambe impegnate a combattere un fenomeno che ogni anno sottrae circa 300 milioni di euro all’industria del calcio.

Dazn e la Lega Serie A auspicano un rafforzamento delle misure contro il “pezzotto” e chiedono l’applicazione di sanzioni dirette agli utenti che ne fanno uso. Le multe previste dalla legge vanno da 150 euro per una prima violazione fino a 5.000 euro per i recidivi. Per ottenere un reale effetto deterrente, si stima che sarebbe necessario sanzionare almeno 10.000 persone al mese.

fonte calcioefinanza.it


By marcodalmen
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