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Tra le 10 proprietà più ricche del calcio italiano c'è anche la famiglia Percassi

Atalanta, prima del Lipsia Percassi e il nuovo co-chairman Pagliuca sotto la Curva Nord | Mercato | Calciomercato.com

La classifica delle 10 proprietà più ricche del calcio italiano. A sorpresa non sono sempre le più vincenti. Al contrario, le prime due sono in serie B e una sta addirittura in serie C (e la famiglia Zhang con l’Inter non c’è)

Seguendo la classifica stilata da Forbes, il sito Cronache di spogliatoio ha creato la classifica delle 10 squadre «tecnicamente» più ricche di Italia. Come si può vedere, gli esiti sono sorprendenti. Il presidente al primo posto ha infatti 6 volte il patrimonio di quello che occupa la seconda piazza e, soprattutto, non sta in serie A. La proprietà della squadra campione d’Italia, il Milan, non è nelle prime posizione e dalla top ten è fuori la famiglia Zhang con la sua Inter. Mentre non manca, naturalmente, un grande habitué dei primi posti, neanche lui in serie A. Ecco allora i nomi svelati, partendo dal decimo fino ai primi.

10) Gerry Cardinale (Milan) – 1,27 miliardi





Di origini italiane, negli Stati Uniti Gerry Cardinale è cresciuto e ha studiato, conseguendo un Master in filosofia, politica ed economia. È il 2014 quando dà vita a RedBird, specializzandosi nel settore dello sport e investendo nel business sportivo in tutto il mondo. L’imprenditore americano detiene l’85% del Tolosa in Ligue1 e il 10% della società che controlla la maggioranza delle azioni del Liverpool. Adesso è azionista di maggioranza del Milan (closing previsto a settembre) e i tifosi rossoneri sognano di restare in alto e, perché no, tornare grandi in Europa.


 

9. Antonio Percassi (Atalanta) – 1,37 miliardi





Nel febbraio 2022 la famiglia Percassi ha ceduto il 55% delle quote de La Dea Srl, la sub-holding che detiene circa l’86% del capitale sociale dell’Atalanta, a un gruppo di investitori capitanati da Stephen Pagliuca, uno dei principali fondi di investimento al mondo. Un passo importante per la società nerazzurra, che grazie alla famiglia Percassi negli ultimi anni ha fatto grandi cose in Italia e in Europa come i quarti di finale di Champions dell’agosto 2020 (sconfitta per 2-1 solo in pieno recupero, al minuto 93).


 

8. John Elkann (Juventus) – 2,06 miliardi





Molti gli investimenti negli ultimi 10 anni della famiglia Elkann/Agnelli. Con tanto di accelerazione nell’autunno 2019 con 300 milioni di euro. La Juventus, per coprire le perdite della crisi pandemica e rilanciare il progetto sportivo, ha investito un’ulteriore somma di capitali. Ma se in Italia ha vinto così tanto (dal 2012 al 2020 nove scudetti di fila), in Europa continua a inseguire il sogno Champions che manca dal 1996 ed è stato sfiorato nel 2015 (sconfitta per 3-1 con il Barcellona) e nel 2017 (k.o. contro il Real Madrid per 4-1).



7. Renzo Rosso (Vicenza) – 3,43 miliardi di euro





Accolto dai tifosi del Vicenza come un salvatore, spese 1 milione e 100 mila euro per acquisire il ramo d’azienda del vecchio e storico Vicenza Calcio nel maggio 2018. Ma di successi sul campo non ne sono arrivati. Adesso per il fondatore del capo di abbigliamento Diesel una nuova sfida: riportare in B il club biancorosso dopo l’ultima retrocessione.

6. Famiglia Squinzi e Simona Giorgetta (Sassuolo) – 3,82 miliardi





Dopo la morte di Giorgio Squinzi il 2 ottobre 2019, i figli Marco e Veronica hanno ereditato anche la proprietà del club insieme a Simona Giorgetta, nipote dello storico patron di Cisano Bergamasco. Il Sassuolo è da anni un modello sostenibile del nostro calcio, che offre qualità sul campo ma anche grande concorrenza quando si parla di mercato. L’ultima cessione, ricca, quella di Scamacca al West Ham per 42 milioni.



5. Dan Friedkin (Roma) – 4,21 miliardi





È sbarcato a Roma nell’agosto 2020, mettendo fine alla parentesi straniera più lunga registrata finora in Italia da parte della stessa famiglia: l’era di James Pallotta, durata per ben 9 anni e che non ha portato i trofei tanto promessi alla vigilia. L’arrivo di José Mourinho ha scatenato i sogni dei tifosi giallorossi che nel maggio scorso hanno festeggiato la conquista della Conference League contro il Feyenoord. E adesso con lo sbarco di Dybala si può continuare a sognare.

4. Famiglia Saputo (Bologna) – 4,7 miliardi





È il 2014 quando un gruppo di investitori nord-americani, rappresentati dall’imprenditore canadese Joey Saputo e dall’avvocato statunitense Joe Tacopina, decidono di rilevare la proprietà del Bologna, appena retrocesso in B. Tacopina dura però poco in Emilia e decide di lasciare, acquisendo poi la Spal, mentre Joey resiste rimanendo presidente . Il suo arrivo ha regalato alla piazza una costante presenza in A, ma il salto di qualità ad alto livello non è ancora avvenuto.



3 . Rocco Commisso (Fiorentina) – 5,97 miliardi





Gradino più basso del podio per Rocco Commisso, fondatore di Mediacom (quinta azienda fornitrice di Tv via cavo negli Stati Uniti), e presidente e proprietario dei New York Cosmos e della Fiorentina dal 6 giugno 2019 (rilevata dai fratelli Della Valle per una cifra stimata tra i 160 e i 170 milioni di euro). Al club viola sta dando tanto. Molti investimenti sul mercato come per Gollini, Jovic e Dodó. E un sogno: riportare la Fiorentina in Champions, con uno stadio nuovo che rilanci incassi e investimenti.

2. Silvio Berlusconi (Monza) – 6,95 miliardi di euro





Al secondo posto c’è Silvio Berlusconi, ex patron del Milan che nel 2018 ha acquistato il Monza: quest’anno il club brianzolo è salito per la prima volta in A grazie ai suoi investimenti. E sta facendo le cose in grande con tanti acquisti tra i quali Cragno, Ranocchia, Sensi e Pessina. L’obiettivo è rimanere stabilmente in serie A e, nel medio periodo, competere con le big

1. Robert e Michael Hartono (Como) – 44,54 miliardi





Secondo Forbes al primo posto c’è il Como, in serie B. Con i fratelli indonesiani Robert e Michael Hartono che hanno un patrimonio di 44,54 miliardi di euro. I due patron — che hanno acquistato il Como nell’aprile 2019 — sono fondatori del marchio di sigarette Djarum, uno dei più famosi di tutta l’Asia. I due multimiliardari guadagnano 4 milioni di euro all’ora. Hanno appena portato a termine l’acquisto dell’ex campione del Barcellona Cesc Fabregas.

fonte corriere.it




 


By marcodalmen
26 commenti
Ode2392
31 Luglio 2022 | 14.04
Elkann pwnsavo molto di piu'. Poveracci
Brasa

In risposta a: Ode2392

31 Luglio 2022 | 14.20
Sono info che lasciano il tempo che trovano, sempre dati parziali e non esaustivi...dire che percassi e la famiglia agnelli abbiano un patrimonio paragonabile é folle...
Boh

In risposta a: Brasa

31 Luglio 2022 | 17.17
Diciamo che uno evade più dell’altro, chi sia nessuno lo sa, naturalmente sono solo miei pensieri e certamente non certezze
Barbie
31 Luglio 2022 | 13.38
Venendo dall Indonesia, con pochi agganci politici/istituzionali e magari non sono nemmeno ferratissimi sul calcio, ci metteranno qualche anno in piú, ma Como destinato a venire in A e restarci
BSoares

In risposta a: Barbie

31 Luglio 2022 | 15.25
Hanno anche 82 e 81 anni. Bisogna vedere quanto gli dura questa passione se l'hanno o se hanno comprato per rivendere nel breve
crazyhorse200
31 Luglio 2022 | 12.05
Bene per ul Percassi.

Pero io sto ancora aspettando i 70 milioni nuovi di Pagliucca per il mercato ,
Togliendo le entrate dalle cessioni di Romero , Gosens , Il duo al Monza ecc.
Perche quelle e gestione Percassi .
Brasa

In risposta a: crazyhorse200

31 Luglio 2022 | 12.32
Ma io questa storia dei 70 milioni non l'ho mai letta, anche se spesso citata.
Che poi cmq potrebbero essere anche il budget destinato agli acquisti (se sommiamo demiral, ederson lookman e pinamonti l'abbiamo già raggiunto); pensare che ne metta 70 di tasca propria mi pare utopico e crea solo speranze che verranno deluse al 31 agosto.
Io mi auguro solo che i nuovi innesti siano fortemente voluri da gasp e siano stati valutati adeguatamente; personalmente avrei evitato di prenderne 2 a 15-17 in attacco per un solo innesto di qualità più alta ma non sono nella testa di dirigenza e mister, che sicuramente hanno più competenza di me
Barbie

In risposta a: crazyhorse200

31 Luglio 2022 | 13.35
25 per Ederson, 20 per Pinamonti, 15+2 per Lookman, e manca ancora l esterno, se non arriva a 70 poco ci manca. E sono solo i cartellini, considerando anche gli stipendi al lordo é già a 70
Dago7

In risposta a: Barbie

31 Luglio 2022 | 14.00
25 ederson non netti, devi toglierci la quota di Lovato. Poi pinamonti e lookman ancora non sono arrivati, in più ci si deve mettere i soldi incassati dagli acquisti.

Ad oggi possiamo solo dire che non abbiamo ceduto un big come ogni anno, ma (x ora) abbiamo più o meno speso come gli altri anni, senza Europa forse l'aiuto americano è stato meno importante di quel che si pensava
Raindog

In risposta a: Dago7

31 Luglio 2022 | 14.45
Il big lo han ceduto a gennaio
Dago7

In risposta a: Raindog

31 Luglio 2022 | 15.01
Si ma Pagliuca non c'era ancora praticamente
Raindog

In risposta a: Dago7

31 Luglio 2022 | 15.06
Vero. Just in time.
Cosmos62

In risposta a: Barbie

01 Agosto 2022 | 11.21
+22Demiral
edolego

In risposta a: Barbie

01 Agosto 2022 | 13.12
semmai ad oggi sono 15 per ederson, il resto è aria fritte
maskete72
31 Luglio 2022 | 11.21
?? La proprietà del Como è la più ricca di tutti? Fayga!!!!! ?????
Scania76
31 Luglio 2022 | 10.34
Indipendentemente dalla proprietà
PERCASSI/ AMERICANA.
Conto in banca.... sudato sempre!!!!!!!!!!!!!
romy67

In risposta a: Scania76

31 Luglio 2022 | 14.21
....questa e una fortuna, altrimenti dovremmo vendere tutti i big per rientrare dai debiti.
romy67
31 Luglio 2022 | 10.15
La prossima a salire in A è il Como....altra trasferta vicina.
SOTAONOTER
31 Luglio 2022 | 09.09
Adesso ho capito il piano diabolico che stava dietro la discussa partita col Como.
1) Conoscere gli Hartono
2) invitarli a cena
3)fargli bere tanto vino
4)vendergli Musso a 21 milioni
???????????
Alpeggio
31 Luglio 2022 | 09.03
Che la proprietà del Como sia la più ricca in assoluto lo sapevo; non capisco perché venga considerato proprietario percassi, a meno che non si parli di presidenze.. i nostri proprietari sono gli amerikani
Rudenko
31 Luglio 2022 | 08.25
E il Pagliuca non conta?
Rudenko

In risposta a: Rudenko

31 Luglio 2022 | 08.26
Va beh che è talmente presente che nemmeno la stampa italiana sa che esiste…. Comunque esiste!
Claudiopaul70

In risposta a: Rudenko

31 Luglio 2022 | 10.40
Pagliuca non c'entra un emerito bip con la presidenza, ha prestato dei soldi... li riavrà con gli interessi, sennò Percassi non sarebbe più in società e sarebbe al vareno a fare escursioni x funghi con i nipotini
Rudenko

In risposta a: Claudiopaul70

31 Luglio 2022 | 12.30
Scusa ma non ti seguo: ufficialmente la maggioranza delle azioni della holding che controlla l’Atalanta è passata nelle mani di Steven Pagliuca. Quindi la proprietà della dea è formalmente ed effettivamente nelle sue mani. Il titolo dell’articolo e pure il contenuto parla di proprietà più ricche! E in questo momento la proprietà nerazzurra è a maggioranza USA! Se si fosse trattato di un mero prestito perché Pagliuca non si sarebbe accontentato di una semplice partecipazione societaria in posizione di minoranza? Non sappiamo cosa ci sia di non scritto, ma quello che è scritto è tutto molto chiaro!
Claudiopaul70

In risposta a: Rudenko

31 Luglio 2022 | 15.06
Scusa ma credo poco al Pagliuca che viene a Bergamo, x me tra qualche anno se va bene i precassi si riprendono la società
onlyatalanta
31 Luglio 2022 | 07.49
Ma non ha senso.

De facto, il proprietario è Pagliuca, non più Percassi. Questo indipendentemente dagli accordi che ci possano essere stati “dietro”.

Quindi bisognerebbe mettere qual è il patrimonio dello Zio Steve.