Zapata fuori dal rettangolo verde
Sulla GdS online, bell'articolo su Duvàn Zapata con focus fuori dal campo.
Nell'articolo si racconti di quanto intensamente abbia lavorato nei periodi in cui è stato infortunato e della sua passione per il Kayak (presente una foto anche su Instagram).
Nell'articolo si passa poi a parlare dei gusti culinari di Duvàn, per prima cosa si cita il maté tipico infuso sudaemericano che tonifica in quanto contenente caffeina. Duvà apprezza inoltre moltissimo la cucina italiana come da lui raccontato in una intervista ai canali ufficiali della nazionale colombiana. Secondo il bomber nerazzurro il vivere in Italia è un privilegio dal punto di vista culinario perchè ogni regione ci sono ricette tipiche e questa varietà per lui e la sua famiglia è una specie di paradiso gastronomico che lo aiuta a sentire meno l'assenza del cibo colombiano. Quando giocava nell'Estudiantes (dal 2011 al 2013) era ghiottissimo di patatine fritte e ne divorava in gran quantità, da quando la sua dieta le ha rimosse le prestazioni in campo sono migliorate sensibilmente, sarà un caso ?
Per quello che riguarda la famiglia è cugino di Cristian Zapata, difensore ora al San Lorenzo che ha militato nel Milan e nel Genoa, è sposato dal 2018 con Diana Montano che prima di incontrarlo non si interessava di calcio e quindi non sapeva chi fosse. I due si conobbero grazie ad un amico comune ed il primo approccio (sai chi sono io) non fu vincente cambiando strategia invece la conoscenza venne approfondita. La coppia ha due figli: Dantzel e Dayton.
Duvan Zapata è il nome con cui è conosciuto ma come molti sudamericani il nome completo è più lungo essendo conosciuto anche come Esteban Banguero. Gli hanno affibbiato anche alcuni soprannomi come per esempio “El ternero”, vitello brontolone, che risale ai tempi in cui giocava nell'America de Cali. Il soprannome è dovuto al fatto che quando sbagliava un gol davanti alla porta sbuffava come un vitello. A pergamo è il "panterone" a cui si aggiunge nella sua esperienza fuori dai patrii confini "il gigante buono”.
Duvàn non è mai stato particolarmente sensibile alla ricchezza, da bambino il suo sogno era quello di diventare un calciatore professionista e di comprarsi una PlayStation. Calcisticamente è cresciuto nella squadra per cui faceva il tifo (l'America de Cali) e del periodo racconta che i suoi idoli calcistici erano Henry e Drogba. A chi gli chiede se come gioco ricorda il secondo, si schermisce dicendo che forse ha qualche caratteristica dell'ivoriano ma che è comunque molto più forte di quanto sia lui ed il paragone lo inorgoglisce parecchio.
By brignuca