Zio Steve: "Gasp su Mola un errore ma resta un grandissimo"
Pagliuca ha rilasciato una lunga e interessante intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
Ha espresso grande soddisfazione per la vittoria contro l'Empoli, sottolineando come la Serie A sia un campionato estremamente competitivo e che vincere 5-0 in trasferta sia un risultato tutt'altro che comune. A suo avviso, questo successo è arrivato nel momento giusto, dopo una settimana complicata.
Parlando dell'eliminazione dalla Champions League, ha ammesso di essere rimasto deluso, ma ha riconosciuto i meriti del Bruges, che ha disputato due partite straordinarie. Ha poi aggiunto che la sfortuna, gli infortuni e alcune decisioni arbitrali hanno avuto un peso determinante, soffermandosi in particolare su un rigore contestato: "Se quello era rigore, allora se ne dovrebbero concedere cinque in ogni gara".
Pagliuca ha evidenziato come nel calcio, così come in tutti gli sport, ci siano stagioni più fortunate e altre meno. Ha ricordato che l'anno scorso alcuni episodi sono stati favorevoli, mentre quest'anno gli infortuni e decisioni arbitrali meno fortunate hanno reso tutto più complicato. Tuttavia, ha sottolineato che la squadra si trova ancora nelle prime tre posizioni, vicina alla vetta, e che l'Atalanta è molto orgogliosa del proprio percorso. Con tredici partite ancora da giocare, l'obiettivo è mantenere lo slancio ottenuto con la vittoria contro l'Empoli.
Sulla corsa scudetto, ha ribadito che ogni anno l'obiettivo è chiudere il più in alto possibile in un campionato così competitivo, dove molte squadre lottano non solo per il titolo, ma anche per un posto nelle competizioni europee. Ha riconosciuto il grande merito di Luca e Antonio Percassi, così come dello staff, per aver costruito una rosa completa che ha permesso alla squadra di rimanere competitiva nonostante i numerosi infortuni, che hanno colpito soprattutto giocatori chiave. Ha ribadito la volontà dell'Atalanta di continuare a crescere stagione dopo stagione.
Sulla presunta tensione tra Gasperini e Lookman, Pagliuca ha minimizzato la questione, affermando che ormai appartiene al passato e che la vittoria per 5-0 ne è stata la dimostrazione. Ha sottolineato come queste partite siano molto sentite e come la passione faccia parte del gioco. Ha poi riconosciuto il grande valore di Gasperini come allenatore, pur ammettendo che in questo caso ha sbagliato a puntare il dito contro un singolo giocatore.
Ha poi ricordato che all'Atalanta, con i Percassi, esiste una regola ben precisa: quando le cose non vanno bene, la responsabilità viene assunta collettivamente, cercando soluzioni per migliorare. Ha elogiato il contributo straordinario dei giocatori, tra cui Lookman e De Ketelaere, sottolineando che senza di loro la squadra non sarebbe dove si trova oggi. Ha anche evidenziato le difficoltà legate agli infortuni, che hanno privato la squadra di cinque elementi fondamentali contro il Bruges. Ha descritto l'uscita di Gasperini come una reazione emotiva e infelice, contraria alla filosofia del club, aggiungendo che la società non ne è orgogliosa, pur ribadendo il valore del tecnico ("resta comunque un grandissimo").
Sul futuro di Gasperini, ha dichiarato che sarà Luca Percassi a occuparsi della questione, essendo lui a gestire questi aspetti. Alla fine, la decisione verrà presa in base a ciò che l'allenatore riterrà la soluzione migliore per sé e per la squadra.
