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Il resoconto completo dei prestiti atalantini: chi ha brillato e chi ha deluso?

Come ogni anno, vi presentiamo un completo ed esaustivo resoconto sulla stagione dei nostri ragazzi in prestito. 

In giro per l'Europa spiccano in pochi

L'esperienza francese ha trasformato il laterale olandese da oggetto misterioso a protagonista inatteso. Ceduto in prestito secco al Lille dopo l'infortunio di Ismaily, Mitchel Bakker ha collezionato 1.815' spalmati su 35 presenze stagionali, condite da 4 gol e 3 assist. Apprezzato per la sua disponibilità tattica, il classe 2000 ha giocato anche fuori ruolo come esterno alto a destra, conquistando tifosi e il nuovo tecnico Genesio. In estate farà ritorno a Bergamo, dove potrebbe meritarsi una seconda chance: il suo adattamento tattico e la maturità dimostrata in Francia potrebbero essere le qualità che la Dea cercava originariamente da lui. Nel caso non rientrasse più tra i piani della società, però, le buone prestazioni oltralpe potrebbero rivelarsi un buon biglietto da visita per cederlo. Situazione in divenire.


Meno fortunata l'avventura di El Bilal Touré in Germania. Allo Stoccarda, l'attaccante maliano ha chiuso la sua stagione con 3 reti e 1 assist in 17 presenze, collezionate per lo più da subentrato (come sottolineano i soli 487' giocati). La sua parentesi in Germania si è conclusa anticipatamente a inizio aprile per via di un infortunio al piede destro. Una ricaduta, dato che aveva subito lo stesso infortunato a novembre, durante un match con la nazionale maliana. Il classe 2001 era tornato in campo a marzo dopo la prima operazione al quinto metatarso, ma ad aprile ha subito un nuovo stop, rendendo necessario un secondo intervento chirurgico. Il club tedesco, che aveva un’opzione per il riscatto, ha deciso di non esercitarla: il numero 10 farà dunque ritorno a Bergamo, dove l’Atalanta valuterà i prossimi passi per il suo recupero e la gestione del suo futuro.


Nella penisola iberica, Juan Musso si è ben distinto con prestazioni di livello, ma il suo minutaggio è stato piuttosto esiguo. Il portiere argentino è volato a Madrid per fare il secondo di Oblak e ha giocato per lo più in Coppa del Re. Complessivamente, il classe 1994 ha mantenuto la rete inviolata ben 6 volte in 9 presenze, subendo soltanto 6 gol. L'Atletico Madrid ha scelto di non esercitare il riscatto, motivo per cui l'estremo difensore farà ritorno a Bergamo, probabilmente per ripartire nuovamente in estate. 


Dopo una prima metà stagione da dimenticare, senza mai convincere Gasperini, Ben Godfrey a gennaio è tornato in Inghilterra per rilanciarsi. Obiettivo decisamente fallito, dato che il centrale britannico non ha praticamente mai giocato: solo 322' giocati in 5 presenze complessive. Inoltre, da inizio febbraio a metà aprile, il classe 1998 è completamente sparito dai radar, senza un'apparente motivo, restando fuori dalla lista dei convocati. L'Ipswich Town è retrocesso, lui tornerà a Bergamo senza essere riuscito a dimostrare il suo valore, confermandosi il vero grande flop del mercato estivo 2024.

Annata complicata anche per Moustapha Cissé nella sua prima esperienza al di fuori dell'Italia. Il bomber guineano, reduce da una stagione da capocannoniere con l'Under 23 nerazzurra, era approdato al San Gallo sulle orme di Latte Lath, con la speranza di replicarne le gesta. L'inizio era stato più che incoraggiante: prima il gol decisivo in Conference League contro il Tobol, arrivato dopo soli 13' dal suo ingresso in campo, poi la sua prima rete in Super League svizzera, siglata in appena 7' contro il Losanna. Ma dopo quei lampi iniziali, per Cissé sono arrivati mesi difficili. Da inizio aprile, il ragazzo non è nemmeno stato più nemmeno convocato. Al netto delle poche occasioni a lui concesse, ha chiuso la stagione con 4 reti e 2 assist in 1.105' minuti su 34 presenze.

Stagione deludente per Siren Diao, anch'egli reduce da una breve parentesi in Serie C con l’Atalanta Under 23. L’attaccante spagnolo classe 2005 aveva spinto per tornare a giocare in patria, accettando subito l’offerta del Granada (squadra di seconda divisione). Tuttavia, con i biancorossi ha trovato poco spazio: solo 334' in 13 presenze, mettendo a referto 2 gol e 2 assist. Un bottino positivo, ma insufficiente a garantirgli continuità. Nonostante l’impatto iniziale, infatti, l’allenatore Fran Escribá in conferenza stampa lo ha accusato di non impegnarsi a sufficienza in allenamento. A peggiorare la situazione è arrivato un infortunio muscolare al quadricipite sinistro, che lo ha tenuto fermo per circa due mesi. Al rientro ha pure dovuto affrontare una concorrenza aumentata nel reparto offensivo, scivolando ulteriormente nelle gerarchie.

Protagonisti della salvezza in Sardegna

Terra sarda porta buone nuove per i prestiti nerazzurri. La nota più lieta è senza dubbio quella che riguarda Roberto Piccoli, per la prima volta in carriera in doppia cifra tra i professionisti. L'attaccante classe 2001 ha trascinato il Cagliari alla salvezza a suon di gol, 10 in campionato (a cui va aggiunta un'ulteriore rete messa a referto in Coppa Italia). Il bomber bergamasco le ha praticamente giocate tutte, saltando solo una partita in quanto  squalificato per somma di ammonizioni. Ben 40 presenze complessive, 3.266' giocati e pure 4 assist. Senza dubbio la sua miglior annata di sempre. Resta da capire se i rossoblu eserciteranno il diritto di riscatto intorno ai 12 milioni - verosimilmente per poi rivenderlo a un altro club così da farci una plusvalenza - o se il centravanti tornerà a Bergamo.


Positiva anche la parentesi di Michel Adopo, passato al Cagliari con la stessa formula di Piccoli. Il mediano classe 2000, arrivato a Bergamo nell'estate 2023, nella sua parentesi atalantina aveva trovato pochissimo spazio. In Sardegna, invece, il francese ha giocato con continuità, strappando una maglia da titolare a suon di grandi prestazioni ed entrando nelle grazie dei tifosi rossoblu. Ha chiuso la stagione collezionando 2.546' in 38 presenze, condite da 1 gol e 2 assist. Il costo del suo riscatto è decisamente più accessibile, circa 4 milioni di euro, e il Cagliari sembrerebbe orientato a esercitarlo per trattenere il centrocampista sull'isola.


Serie B come Bene ma non Benissimo

Promosso in Serie A da secondo in classifica: un annata da ricordare per Giovanni Bonfanti al Pisa. Parabola strana quella del difensore classe 2003, che era partito come un titolarissimo, almeno fino a fine settembre. Poi due mesi di panchina, il ritorno tra i titolari per tutto il mese di dicembre e ancora un periodo tra panchine e titolarità. A marzo ha ritrovato continuità, ma solo per un altro mese e mezzo. Quando è sceso in campo, ha dimostrato di essere un centrale affidabile, capace di dare il suo apporto positivo in entrambe le fasi. Ha chiuso la sua prima stagione in cadetteria con 23 presenze e 1.764' giocati complessivamente, servendo pure un assist: un bottino decisamente positivo. Dalla Toscana filtrano voci su un possibile rinnovo del suo prestito per trattenerlo anche nella massima Serie, ma al momento non ci sono stati contatti ufficiali con l'Atalanta.

Stagione positiva per Samuel Giovane, protagonista dell'incredibile salvezza della Carrarese. La società toscana, da neopromossa, ha deciso su puntare su profili giovani e in rampa di lancio, tra cui il centrocampista classe 2003. Dopo la doppia parentesi ad Ascoli e il ritiro aggregato alla prima squadra della Dea, in estate l'ex capitano delle Nazionali giovanili azzurre ha scelto Cararra per trovare continuità e dimostrare il suo valore. Obiettivo riuscito, dato che il ragazzo ha collezionato 1.944' spalmati su 31 presenze, impreziositi da 1 gol e 4 assist. La sua migliore annata di sempre nei professionisti, sia per minutaggio che per contributo in zona gol. In estate farà ritorno a Bergamo, poi potrebbe ripartire in prestito, magari in una squadra determinata a puntare alla promozione in A.


Bene anche Andrea Oliveri a Bari, che per un soffio non è riuscito a qualificarsi ai play-off. Con i galletti il classe 2003 è riuscito finalmente a mettersi in luce, venendo valorizzato da Moreno Longo come esterno destro nel 3-5-2, mettendo in mostra gamba, tecnica e capacità di creare pericoli con i suoi cross. Nella prima parte di stagione è stato tra i più incisivi, considerato quasi imprescindibile. Poi un infortunio al bicipite femorale lo ha fermato nel momento migliore, facendogli perdere il posto da titolare. Ha ritrovato spazio nel finale, per lo più da subentrante, talvolta anche come mezz’ala. Una stagione a tratti altalenante, ma promettente, in cui ha giocato 1.793' in 30 presenze, servendo pure 3 assist. Un altro anno in B, sempre in una piazza importante, potrebbe favorire ulteriormente la sua crescita.


Meno brillante l'annata di Federico Zuccon, reduce da un'ottima stagione a Cosenza. Dopo una prima parte di stagione alla Juve Stabia, dove non gli è mai stato concesso spazio, a febbraio si è trasferito a qualche chilometro di distanza. Il centrocampista classe 2003 è arrivato alla Salernitana in prestito con diritto di riscatto, ritagliandosi immediatamente il giusto spazio. Ha giocato praticamente sempre, salvo un paio di gare per via di un risentimento muscolare. I campani sembrano interessati a riscattarlo, ma prima dovranno giocare i play-out contro la Sampdoria per restare in cadetteria.


Chiudiamo con il più giovane tra gli atalantini in prestito, ovvero Leonardo Mendicino. Il centrocampista, dopo una stagione in Serie C con l'Under 23, ha deciso di passare in Serie B tra le fila del Cesena neopromosso per confrontarsi con una realtà esterna a quella bergamasca. Stagione fantastica quella dei bianconeri, capaci di raggiungere persino i play-off, pur venendo eliminati al primo turno. In riviera il giovane mediano ha giocato 677', frutto di 19 presenze di cui soltanto una manciata da titolare. Dati alla mano, è stato comunque il quarto classe 2006 con più minutaggio in Serie B.

Da citare, per dovere di cronaca, Giorgio Cittadini e Ludovico Gelmi. Il primo, dopo due parentesi da dimenticare in Serie A tra Monza e Genoa, è tornato in Serie B per replicare quanto di buono fatto due anni fa a Modena. Purtroppo per lui, al debutto ufficiale con il Frosinone, si è gravemente infortunato. Dopo essersi sottoposto a un intervento in artroscopia per la ricostruzione del legamento crociato anteriore, è tornato in campo il 13 marzo in occasione della sfida contro il Cesena, subentrando al 16' per l'infortunato Szyminski. Il difensore classe 2002 ha chiuso un'altra sfortunatissima con soli 207' giocati in 5 presenze. Per quanto riguarda Gelmi, invece, nemmeno una presenza. Il classe 2001 a gennaio si è trasferito al Catanzaro nelle vesti di secondo portiere, ma non è mai stato chiamato in causa.


Tanti protagonisti in Serie C

Ha letteralmente trascinato il Pontedera fino al primo turno dei play-off di girone a suon di gol, andando in doppia cifra per la prima volta in carriera: una stagione indimenticabile per Jonathan Italeng. In Toscana il bomber classe 2001 ha giocato praticamente sempre, collezionando 2.513' spalmati su 35 presenze complessive. Oltre a ben 14 gol e 4 assist, l'attaccante ha collezionato pure qualche cartellino... Sono 12 le ammonizioni rimediate dal camerunense, a cui va aggiunto un rosso diretto, che gli è costato la bellezza di 4 giornate di squalifica. L'unica vera nota stonata in un'annata praticamente impeccabile, almeno dal punto di vista realizzativo.


Titolare in un Crotone da urlo che si è arreso soltanto ai quarti di finale dei play-off nazionali contro la corazzata Vicenza: la prima stagione di Alessio Guerini tra i professionisti è stata assolutamente positiva. L'ex capitano della Primavera atalantina è stato una delle sorprese più liete tra le fila degli squali, meritandosi la stima e l'affetto di tutto lo staff tecnico e dei tifosi. Dopo un avvio complicato, il classe 2004 è stato testato come terzino destro, rispondendo alla grande. Il difensore si è preso il posto e non lo ha più mollato, togliendosi anche delle belle soddisfazioni. Da segnalare un'incredibile doppietta alla Turris, revocatagli dalla Lega in quanto la squadra di Torre del Greco è fallita a campionato in corso. Restano validi l'assist e le 32 presenze per un totale di 2.518' giocati.


Meno fortunata la parentesi di Sassi, arrivato anche lui a Crotone ma nel mercato invernale, dopo una prima parte di stagione come secondo portiere in Serie B al Modena. Dopo una sola presenza con la maglia dei Canarini (il 3-3 contro il Brescia), è tornato in Serie C per aiutare i rossoblu ad ottenere un posto ai play-off, ma non è riuscito a convincere. Dopo sole 6 apparizioni, il classe 2003 è stato spedito in panchina e non ha più trovato spazio. Una stagione da dimenticare per l'estremo difensore, reduce da due buone annate da titolare tra Giugliano e Pro Vercelli. 


Christian Capone è arrivato a un passo dalla Serie B col suo Vicenza. Il Lane si è arreso soltanto alle semifinali, venendo eliminato dalla Ternana. L'attaccante ha giocato poco, per lo più come subentrato, ma in soli 816' giocati spalmati su 28 presenze ha comunque messo a referto 3 gol e 4 assist in stagione. Il classe 1999 ha già raccontato di voler restare in biancorosso, dato che i veneti avrebbero un diritto di riscatto da esercitare, ma per ora non filtra alcuna novità in merito.

A febbraio ha scelto di lasciare l'Atalanta Under 23 per avere maggior minutaggio e giocare con continuità dopo il lungo infortunio. Beh, ci è riuscito, togliendosi pure qualche soddisfazione e salvandosi ai play-out con la Triestina. Perché, almeno a tratti, si è rivisto il genio di Alessandro Cortinovis, quel talento che tanto aveva incantato nelle giovanili bergamasche. In maglia alabardata il classe 2001 è tornato a divertirsi e a far divertire, collezionando 1 gol e 1 assist in 12 presenze, per un totale di 597' giocati. Un buon punto di partenza per rilanciare una carriera che, almeno fino a questo momento, gli ha regalato più problemi fisici che gioie.


Si è conclusa nel peggiore dei modi, invece, l'avventura di Tommaso Cavalli alla Pro Patria. Nella prima parte di stagione il difensore classe 2000 era un titolare inamovibile, poi da gennaio è scivolato indietro nelle gerarchie. Ha messo a referto 27 presenze e 1 gol in 2.099' giocati. Non è stato impiegato nemmeno nei play-out, che hanno condannato i bustocchi alla retrocessione in Serie D. E pensare che il centrale veniva da una promozione in Serie B con il Mantova, seppur non da protagonista.


Prima esperienza tra i professionisti positiva anche per Matteo Colombo, tra i protagonisti di un'incredibile Pianese. I bianconeri, da neopromossa, hanno stupito tutti arrivando fino al secondo turno dei play-off di girone, eliminati soltanto da un super Pescara. Il classe 2004 nella prima parte di stagione è stato spesso titolare, mentre sul finale ha avuto spazio per lo più da subentrato. Ha chiuso l'anno con un bottino di 1.604' giocati spalmati su 38 presenze, impreziosite da 3 reti.

In provincia di Siena, insieme a Colombo, c'era anche Alessandro Falleni. Il trequartista è passato alla Pianese per trovare spazio, dopo una manciata di minuti nell'Atalanta Under 23 la scorsa stagione. Anche il classe 2003 a inizio stagione era partito titolare, concludendo poi l'annata da riserva, giocando più che altro spezzoni. Parentesi comunque positiva, come dimostrano i 3 assist e il gol messi a referto in 35' presenze, con 1.293' giocati. In Toscana il ragazzo ha ritrovato una continuità di minutaggio che non aveva dalla stagione 2020/21 in Under 18.


Nota stonata da Foggia per quanto riguarda le prestazioni di Jacopo Da Riva. Annata da dimenticare per il centrocampista classe 2000, trasferitosi in rossonero dopo pochi giorni alla Juve Stabia. Le aspettativa su di lui erano altissime, ma i tifosi sono rimasti parecchio delusi, sia dalle sue prestazioni che dal suo atteggiamento. In più di un'occasione è stato definito troppo svogliato e lezioso. Dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori per due mesi a inizio stagione, è stato pian piano reintegrato e ha giocato l'intero girone di ritorno da titolare: 1.436 i minuti giocati, spalmati su 22 presenze. Nelle gare decisive, valevoli per i play-out, è rimasto in panchina assistendo da spettatore alla salvezza dei pugliesi.


Stagione difficile anche per Mannah Chiwisa, alle prese con diversi infortuni. Il classe 2003, dopo aver svolto il recupero e la riabilitazione con l'Under 23, a febbraio si è trasferito all'Union Clodiense per mettere minuti nelle gambe. Tuttavia, al suo arrivo a Chioggia, non era ancora pronto fisicamente e ha dovuto aspettare marzo per ritrovare il campo con continuità. Alla fine i granata sono retrocessi e il centrocampista ha collezionato soltanto 471' in 9 presenze.


Ha faticato anche Iacopo Regonesi, che aveva iniziato l'annata tra le fila del Renate. Purtroppo, anche a causa di frequenti problemi fisici, il terzino sinistro non ha praticamente mai trovato spazio. Quindi la scelta di passare anche lui all'Union Clodiense, dove ha dovuto attendere due mesi e mezzo prima di giocare più partite consecutive, salvo poi infortunarsi nuovamente. Il classe 2004 ha chiuso la stagione con 1 assist in 9 presenze, per un totale di 609' giocati.


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