I 110 anni dell'Atalanta
I 110 anni dell'Atalanta: la Dea vuole tornare in Europa
Focus sulla formazione nerazzurra, ricordando le annate più gloriose in oltre un secolo di storia
In oltre un secolo di storia calcistica, il periodo d'oro della Dea si registra a cavallo degli anni '60 ed alla fine degli anni '80, quando i nerazzurri approdano in campo europeo con pieno merito e battendo l'agguerrita concorrenza in Italia.
E' la stagione 1962/63 quando l’Atalanta di mister Tabanelli vince la Coppa Italia e conquista così l'accesso alla Coppa delle coppe, con tanto di festa ed entusiasmo in tutta la città bergamasca per l'impresa compiuta: 3-1 secco nella finale col Torino, firmato dalla tripletta di Domenghini.
Nel campionato seguente però i sogni europei svaniscono al primo turno, arriva infatti l'eliminazione contro lo Sporting Lisbona, nonostante la vittoria nerazzurra in casa all'andata.
Nella stagione 1987/88 grazie alla finale di Coppa Italia raggiunta e poi persa contro il Napoli di Maradona, l’Atalanta partecipò per la seconda volta alla Coppa delle Coppe, nonostante giocasse nel campionato di serie B.
I nerazzurri superarono il Merthyr Tydfil (sconfitta 2-1 in Galles, vittoria per 2-0 a Bergamo), l'Ofi Creta (1-0 per i greci all’andata, 2-0 per la Dea a Bergamo) e lo Sporting Lisbona (vittoria per 2-0 a Bergamo, 1-1 in Portogallo), ma dovettero arrendersi in semifinale contro i belgi del Malines.
Un miracolo sfiorato per un soffio, un'Atalanta che incantò l'europa intera e fece appassionare tantissimi italiani, che ammiravano quella squadra di serie B guidata da mister Mondonico e che aveva nello svedese Stromberg un autentico leader, dentro e fuori dal campo.
La squadra nerazzurra forte del tandem d'attacco Caniggia_Evair, fece fuori in ordine cronologico: la Dinamo Zagabria (0-0 a Bergamo, 1-1 in Jugoslavia), il Fenerbahce (doppia vittoria 1-0 in Turchia e 4-1 a Bergamo) ed infine il Colonia (1-1 in Germania, vittoria per 1-0 a Bergamo).
Il presente dell'Atalanta è targato Gasperini, un tecnico di esperienza e di grande temperamento, che farà di tutto per riuscire a riportare la Dea nel palcoscenico europeo, un traguardo che sarebbe il coronamento della celebrazione dei 110 anni di storia nerazzurra.
fonte fantagazzetta.com