14/07/2025 | 22.22
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14 luglio 1965: un grande atalantino in trionfo ai Campi Elisi

Sessant’anni fa, il 14 luglio 1965, Felice Gimondi entrava nella leggenda conquistando il Tour de France al primo anno da professionista – un’impresa straordinaria che fece di lui il quinto italiano a imporsi nella Grande Boucle e il più giovane della sua generazione. Partito da Colonia il 22 giugno, Gimondi dimostrò subito talento e maturità, reagendo con lucidità nei momenti critici: sul Mont Ventoux soffrì, ma riprese il controllo nella cronometro di Mont Revard, dove staccò Raymond Poulidor e consolidò il successo fino al trionfo finale al Parco dei Principi, con 116 h 42’ 06” totali su 4 188 km

Il suo trionfo rifulse sotto due luci: da un lato prolungò la tradizione ciclistica italiana in Francia iniziata con Campionissimi come Coppi e Bartali; dall’altro elevò la Bergamo sportiva ai massimi vertici internazionali

Ma Gimondi non era solo ciclismo. Da bambino tifoso appassionato, la sua fede era rivolta anche al calcio: era un sostenitore orgoglioso dell’Atalanta, tifava per la Dea e ne seguiva le vicende sin da giovane. Negli anni ottanta, poi, divenne presidente del “Club Amici dell’Atalanta”, ricoprendo quel ruolo dal 1987 al 1989 e portando il nome della sua squadra del cuore – e quindi della sua città – anche nel contesto europeo

Oggi celebriamo non solo un’impresa ciclistica unica, ma anche un legame sincero con la comunità bergamasca, incarnato nella passione condivisa per l’Atalanta e nella convinzione che lo sport sia elemento di identità, orgoglio e appartenenza.


Un brindisi ideale – e virtuale – a Felice Gimondi, per i suoi 60 anni di gloria al Tour e l'amore sincero per la Dea.



By staff
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