Il Mister in conferenza stampa
(immagine AI)
Mister, partiamo dal gol decisivo. Cosa è successo secondo lei e cosa pensa delle polemiche?
«Non voglio entrare troppo nei dettagli, le immagini parlano da sole. Dalla panchina sembrava una caduta normale, niente di grave, e credo che anche l’arbitro l’abbia vista così. Ovviamente mi sarebbe piaciuto che Retegui segnasse in un'altra occasione, ma questo non cambia il valore della sua stagione, davvero straordinaria per qualità e importanza dei gol».
Retegui ha battuto il record di Inzaghi con 25 gol in Serie A. Come valuta questo traguardo?
«Un risultato incredibile, merito suo ma anche del lavoro della squadra. Mateo segna in tanti modi, con entrambi i piedi e di testa. Penso che questo record vada festeggiato bene, magari con una bella cena offerta da lui a tutto il gruppo!»
Guardando la stagione nel complesso, pensa si potesse fare di più? Ha qualche rimpianto?
«Onestamente no, fare meglio sarebbe stato davvero difficile. Alcuni danno per scontato il nostro piazzamento, ma se si guardano le squadre che abbiamo lasciato dietro, si capisce il valore di quello che abbiamo fatto. In Champions abbiamo affrontato avversari top come Barcellona, Real e Arsenal. Chiudere noni su 36 e qualificarci di nuovo in Europa è un grande risultato, merito dei ragazzi».
A dieci anni dall’esperienza a Genova, che effetto le fa tornare a Marassi da avversario?
«Quando sono andato via, pensavo che non avrei più vissuto emozioni così forti. Ho vissuto anni bellissimi qui, tra promozioni e partite europee. Poi è arrivata Bergamo, che mi ha regalato ancora di più. A volte penso che con un po’ di continuità avremmo potuto fare qualcosa di ancora più grande anche qui. Mi sento fortunato ad aver vissuto due esperienze così intense».
Oggi Brescianini ha giocato più arretrato. Che ne pensa? Può essere il suo ruolo in futuro?
«Ha fatto bene, così come Samardzic. Hanno caratteristiche diverse rispetto ai nostri soliti centrocampisti, ma hanno dimostrato qualità e disponibilità. Era importante testarli in ottica futura e la risposta è stata positiva».
Una domanda che tanti tifosi ci fanno: cosa può dire sul suo futuro?
«Capisco l’interesse, ma oggi non è il momento. Ora pensiamo all’ultima partita in casa e a festeggiare come si deve con i nostri tifosi. Questo viene prima di tutto, e sono sicuro che sarà una bella festa per tutti».
