22 maggio 2024, il giorno della nemesi di una vita
La "nemesi" indica il momento in cui arriva una sorta di giustizia, punizione o rivincita attesa da tempo, spesso dopo torti subiti o errori commessi. Nemesi viene dalla mitologia greca: Nemesi era la dea della giustizia e della vendetta divina. In senso lato indica quindi il momento in cui si ristabilisce un equilibrio, un risarcimento dopo tante sofferenze o attese
Sessantuno anni. Una vita intera.
Per chi è nato negli anni Sessanta e dopo, per chi ha visto il Comunale in bianco e nero, per chi si è innamorato dell’Atalanta in curva, con le mani fredde e il cuore acceso. Sessantuno anni ad aspettare una gioia grande, una di quelle che fanno piangere tutti insieme: padri, figli e nonni, anche quelli che non ci sono più.
Quante volte ci siamo rialzati. Dopo ogni retrocessione, dopo ogni estate amara, dopo ogni sogno spezzato all’ultima giornata. Nel 1981, quando siamo finiti in Serie C. Tutte le Coppe Italia scivolate via, le tante finali maledette dopo il '63. O nel 2010, con quella ultima retrocessione piena di rabbia e ferite, una delle tante nella nostra storia. Ma l’amore non è mai mancato cosi' come la capacita' di rimboccarsi le maniche e risalire tutte le volte, da inaffondabili.
Ci sono stati anni di pioggia, anni bui. Ma anche giornate di sole improvviso. Come quando nel 1988 arrivammo in semifinale di Coppa delle Coppe, pur giocando in Serie B. O le tante partite vinte contro squadroni o contro le tante rivalita' che vantiamo. Piccoli miracoli che ci hanno tenuto vivi alimentando il fuoco della nostra passione con la speranza, ma mai piu' di un sogno, di vincere un giorno qualcosa di importante.
Poi è arrivato Gasperini. E qualcosa è cambiato. Non subito, non facile. Ma passo dopo passo, siamo diventati grandi. L’Atalanta dei giovani, del gioco bello, dell’orgoglio. Abbiamo sfiorato l’impresa contro il PSG, vinto ad Anfield, impensierito e spesso battuto squadroni con ben altra che la nostra storia.
Conquistata la qualificazione europea nel 2017 dopo quasi 30 anni senza sembrava gia' un sogno cosi'. Poi gli anni folli delle sfide da Playstation contro i piu' grandi squadroni del continente piu' forte nel calcio. Lista di incontri interminabili, il prestigio e la gloria di uscirne sempre bene con societa' che hanno fatto la storia del football.
Ma la vittoria finale di un trofeo continentale era sempre un sogno.
Fino al 22 maggio 2024, esattamente un anno fa.
Tre gol, tre urli che ci hanno liberati da 61 anni di attese. Lookman che corre sotto la curva, noi con le mani sul volto, increduli. Abbiamo vinto. Davvero. Noi. L’Atalanta.
Chi fa caso adesso agli spalti di allora pieni di nostri tifosi a Dublino notera' una gioia ancora contenuta rispetto alla "magnitudine" dell'impresa. Peccato che l'incredulita', il cercare di far mente locale e gli occhi lucidi non possano essere ripresi dalle telecamere, perche' era quello che misurava il nostro entusiamo di quella sera. Troppo grosso quanto accaduto, troppo veloce tentare di assimilarlo in 90 minuti dopo una vita a rincorrerlo.
E in quel momento, tutti hanno pensato a qualcuno. A un padre che non c’è più. A un amico di stadio. A chi ci ha fatto amare questa maglia. Era per loro. Per chi ha aspettato tutta la vita. Per chi non ha mai smesso di crederci e per chi non aveva potuto vedere quel momento.
Non è solo una coppa, non lo sara' mai. È la nostra storia. È il riscatto di una provincia, il cuore di una città. È Bergamo che sorride dopo tanta sofferenza. È un popolo che non ha mai avuto paura di soffrire, e che quella sera ha potuto finalmente sognare.
Sessantuno anni per una notte così. E ne è valsa la pena.
Potremmo riproporvi decine di filmati, centinaia di foto e mille articoli di quei giorni ma non vogliamo tirar matti noi ne' soprattutto voi.
A QUESTO link, se volete, ci sono a ritroso le nostre pagine di articoli di allora, a partire da piu' di una settimana dopo l'impresa. Potrete vivere il prima, durante e dopo con tutti i nostri contributi di un anno fa.
Chi vuol vedere la partita intera CLICCANDO QUI potra' rivedersi l'intera trasmissione RAI di allora in HD. Sono 2,72 Gb di file.
Infine qui sotto, l'intera partita ripresa quasi dalla verticale del campo dove si vede molto meglio che nella trasmissione ufficiale, la disposizione tattica, le manovre e le capacita' atletiche e morali che ci permisero di schiantare loro, gli "Invincibili" tedeschi del Bayer Leverkusen
