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Scamacca e il limite degli infortuni: negli ultimi due anni è rimasto fuori 221 giorni
Almeno venti giorni di stop, con la possibilità molto concreta di tornare in campo solamente nel 2024: questo l'esito degli ultimi esami strumentali cui si è sottoposto Gianluca Scamacca, evidenziata una lesione agli adduttori della coscia sinistra che terrà dunque ai box il calciatore e vedrà l'Atalanta privata del suo centravanti, già a partire dal posticipo di questa sera di campionato contro il Torino.
Arrivato in estate dal West Ham per oltre 25 milioni di euro, con tanto di concorrenza dell'Inter battuta al fotofinish, per il bomber italiano non è una novità assoluta il dover convivere con dei problemi fisici. Guardando solamente alle ultime tre stagioni di Scamacca, tutte con maglie diverse, si può notare come lo storico racconti di diversi problemi fisici alternati.
Se per il 2021/22 però c'è da segnalare solo qualche giorno perso a inizio gennaio con il Sassuolo, discorso differente dalla stagione scorsa, quella del passaggio agli Hammers di Londra e dell'iniziare di una serie di noie fisiche. A cominciare dall'autunno del 2022, quando saltò un mese e mezzo tra novembre e fine dicembre, fino agli annosi fastidi causati dal ginocchio a inizio 2023 che hanno poi visto coinvolto il menisco e lo hanno costretto ad operarsi saltando tutto il finale della passata stagione, finale di Conference League vinta contro la Fiorentina compresa.
Per rendere meglio l'idea, vengono in soccorso i numeri. Negli ultimi due anni solari, cominciando quindi dal 1° gennaio 2022, Scamacca sui 730 giorni complessivi ne ha saltati ben 221. Non lontano dalla metà, un dato che lascia comunque in seno qualche preoccupazione sulle sue recenti condizioni.
fonte tmw.com
By marcodalmen