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A MENTE FREDDA: Cosa manca all'Atalanta?

Al termine di questa nona giornata, la Dea è scivolata indietro in classifica al nono posto a 2 punti di distacco dal sesto posto.

In questi momenti occorre essere più realisti del re e guardare con estrema lucidità a come sta la squadra e valutare quello che potrà fare a qui in avanti.

Iniziamo dalla cose positive tra cui spicca il ritorno al goal di Lookman che è stato il secondo miglior marcatore della Dea lo scorso anno. Pertanto il fatto che si sia sbloccato è un fatto positivo per l'attacco neroazzurro.

In secondo luogo, abbiamo potuto constatare come da una situazione di difficoltà (infortunio di De Roon) si sia verificata una evoluzione positiva con l'ingresso di Brescianini che ha dato una scossa al centrocampo ed alla squadra neroazzurra tutta che poi ha schiacciato il Milan nella sua metà campo nel primo tempo.

E ancora le diverse occasioni da rete costruite che potevano portare la squadra neroazzurra a ben altro risultato finale.

Passando invece alle cose che hanno fatto storcere il naso ancora una volta, c'è la mancanza di freddezza offensiva, si costruisce ma si segna a fatica.

La scelta del mister di non inserire (nel secondo tempo) una punta di ruolo il cosidetto centroavanti, che ha fatto discutere.

C'è chi dice che così facendo non si è provato a vincere, ma la giustificazione che è emersa a fine partita è quella della scelta tattica meditata tenuto conto dello stato di forma dei giocatori in panchina.

In generale il pareggio con il Milan va giudicato in modo positivo tenuto conto dell'avversario e di come era cominciata la gara con l'autogoal subito.

Va poi detto anche che se c'era qualche dubbio sulla squadra, dopo la partita di Cremona, questo è stato fugato dalla buona prestazione complessiva della Dea contro i rossoneri e che almeno per il momento il gruppo squadra è compatto.

E allora cosa manca a questa squadra per fare il salto definitivo?

La squadra in generale non ha mai sfigurato contro tutti gli avversari incontrati (PSG a parte), e anche contro le squadre che lottano per l'Europa in questo momento (Juventus, Como e Milan), non ha mai dimostrato di essere inferiore sul piano del gioco.

Tuttavia non riesce a decollare e fare sue le partite, nonostante alcune volte si sia esercitata un forte pressione offensiva sugli avversari.

Di sicuro in questo momento manca una prima punta che segna come aveva fatto Retegui lo scorso anno, ma mancano anche i goal degli altri giocatori che spesso nelle scorse annate avevano aiutato non poco la squadra a vincere le partite. Ricordiamo tutti gli inserimenti dei difensori e dei centrocampisti che si inserivano in attacco ed andavano in rete, ma anche la reti sulle palle inattive che spesso risolvono le gare.

Manca continuità di rendimento durante la partita, nello scorcio di campionato fino ad oggi, la squadra ha alternato spesso un tempo positivo ad uno meno positivo e forse manca anche un po' di coraggio in alcune fasi della partita.

La situazione attuale è seria ma non ancora critica, da qui a fine novembre si potrà meglio capire quale sarà il campionato della Dea, anche se le cose possono cambiare velocemente con un filotto di vittorie.

Ma la sensazione è che questa squadra non sia ancora sbocciata per tanti motivi e che serva anche un po' di continuità di rendimento da parte dei giocatori a disposizione, nella speranza che gli infortuni lascino in pace i giocatori più importanti.

Non va dimenticato poi che a dicembre alcuni giocatori importanti andranno a disputare la Coppa d'Africa e che quindi la squadra srà invevitabilmente indebolita e dovrà trovare un nuovo assetto temporaneo in attesa del ritorno di tutti gli effettivi.

Insomma non è un'annata facile, ma come al solito si ribadisce che le valutazioni si potranno trarre solo alla fine.

Per il momento è meglio non guardare alla classifica, bisogna pensare ad una partita alla volta, cercando di fare il massimo in ogni gara, nella speranza che la Dea si sblocchi definitivamente.

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By LuckyLu
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