A mente fredda: SOS pareggite !!!
A mente fredda non si placa il disappunto per l'ennesimo pareggio ed una prestazione non all'altezza dell'Atalanta degli ultimi 9 anni.
Ma proviamo di analizzare il momento per vedere di capire quali sono i mali che affliggono la Dea in questo momento.
Le statistiche dicono che la Dea in 11 partite tra campionato e coppa, ha pareggiato 7 volte, ha vinto 3 volte e perso una sola volta in coppa.
Un ruolino che nell'era dei 3 punti non paga molto anche se è da apprezzare il fatto che si sia perso una sola volta ed il numero dei tiri in porta sia comunque importante. Ma questa compattezza difensiva che peraltro in alcuni momenti delle partita scricchiola, per errori di reparto ed individuali, non è associata ad una fase offensiva altrettanto efficace e quindi a conti fatti serve a poco o niente.
La partita con la Cremonese ha messo in evidenza nuovi e vecchi elementi non proprio positivi: molti errori individuali di passaggio, sterilità offensiva, mancanza di agonismo e pressione in certe fasi della partita, errori di costruzione, errori di conclusione davanti alla porta.
In più si comincia ad intravvedere qualche segnale di disappunto che non può certo aiutare ad uscire da questo momento di difficoltà.
Tenuto conto che la squadra in estate è stata rinforzata con alcuni innesti importanti ed è partito il solo Retegui, è lecito domandarsi come mai i neroazzurri siano finiti in questa situazione.
Sicuramente alcuni giocatori non sono ancora al meglio delle loro prestazioni, gli infortuni sicuramente hanno pesato, ma va detto che gli infortuni ci sono per tutte le squadre, è una ruota che gira e non può essere sempre una giustificazione tanto più che la rosa è abbondante. Così pure come il tema della sfortuna, che in certe partite sicuramente c'è stata, ma non può essere da sola una giustificazione alla pareggite.
I giocatori tutti devono fare di più, perché dopo anni di guida tecnica consolidata si è dovuto cambiare allenatore ed in una fase di cambiamento c'è sempre bisogno della massima collaborazione di tutti.
Ma va detto che anche la nuova guida tecnica ci sta mettendo del suo in questa situazione.
La scelta sul nuovo mister è stata fatta per dare continuità al tipo di gioco praticato dalla Dea nei 9 anni precedenti, ma i risultati di questi primi 4 mesi di gestione non sono proprio in continuità con quelli degli anni precedenti.
Al mister va il massimo sostegno per aver accettato una sfida così difficile come quella di succedere ad un allenatore vincente e rivoluzionario come mister Gasperini, ma nello sport e nelle competizioni sportive in generale alla fine quello che conta è il risultato.
Alcune scelte anche nella partita con la Cremonese non hanno proprio convinto, la rosa della squadra è ampia, di qualità e costruita proprio per affrontare i numerosi impegni che si susseguono in questo periodo, ma va sfruttata con arguzia tattica. In certi momenti si ha quasi impressione che questa abbondanza sia un impiccio.
Le prossime partite ed il mese di novembre sarà un mese decisivo per la Dea che già a partire dalla sfida con il Milan dovrà provare a svoltare, ma per fare questo sarà necessario l'apporto di tutti quelli che fanno parte del mondo Atalanta, tifosi compresi e servirà anche uno scatto di mentalità da parte del mister che fino ad ora non abbiamo riscontrato.