A Udine si presenta lo scontro di domenica
Da tuttoudinese.it
Dopo la Lazio un'altra sfida dall'alto coefficiente di difficoltà per l'Udinese. Domenica alle 15 al Friuli arriva l'Atalanta. La Dea fa sempre paura, è una squadra che se è in giornata può vincere contro chiunque, vedi vittoria ad Anfiled contro il Liverpool. C'è da dire, però, che i bianconeri possono, anzi devono, provarci con coraggio.
La squadra di Gasp di questi tempi è tutt'altro che imbattibile. E' un po' in flessione, non riesce a giocare con quel ritmo impressionante che l'ha contraddistinta nei mesi scorsi. Diversi sono i motivi di questi up & down: i troppi impegni ravvicinati, le fatiche della Champions che si fanno sentire nella testa e nelle gambe, gli infortuni, un Papu Gomez meno brillante del solito, un Zapata che stenta a trovare la via del gol. Anche nella sfida di martedì contro il Midtjylland, finita 1 a 1, si è visto che non era la solita Atalanta.
L'Udinese dopo la super prova dell'Olimpico, spinta dall'entusiasmo e consapevole di essere una squadra di qualità, può tentare il colpaccio. Senza paura, come si è giocato contro Immobile e compagni. Dare continuità alla vittoria di Roma permetterebbe davvero di voltare pagina, di iniziare un campionato diverso, decisamete più ambizioso. E' nelle corde dei bianconeri imbrigliare l'Atalanta.
Se non gioca su ritmi elevati la squadra bergamasca fa fatica, ancor di più contro squadre molto chiuse e che concedono poco come l'Udinese. In più dietro i nerozzurri spessa ballano, sempre concedono qualcosa. La squadra di Gotti deve saper fare della ritrovata solidità la sua forza, per poi cercare di andare ad aggredire in velocità, ripartendo in contropiede.
Unica incognita il covid. I virus ha aggredito anche lo spogliatoio bianconero, costringendo diversi uomini, mister compreso, al forfait. Sono assenze che pesano e che priva l'Udinese di alternative. Senza Arslan poi, squalificato, la formazione sembra obbligata. Giocano gli stessi di domenica scorsa, salvo ulteriori novità. A De Paul e Pereyra tocca chiedere gli straordinaria, tocca chiedere ancora una volta di trascinare la squadra.
Stringere i denti e giocare con entusiasmo, con quella voglia che si leggeva negli occhi di Forestieri e Pussetto nell'ultima di campionato. Così ce la si può fare contro tutti. Con il cuore.
Dopo la Lazio un'altra sfida dall'alto coefficiente di difficoltà per l'Udinese. Domenica alle 15 al Friuli arriva l'Atalanta. La Dea fa sempre paura, è una squadra che se è in giornata può vincere contro chiunque, vedi vittoria ad Anfiled contro il Liverpool. C'è da dire, però, che i bianconeri possono, anzi devono, provarci con coraggio.
La squadra di Gasp di questi tempi è tutt'altro che imbattibile. E' un po' in flessione, non riesce a giocare con quel ritmo impressionante che l'ha contraddistinta nei mesi scorsi. Diversi sono i motivi di questi up & down: i troppi impegni ravvicinati, le fatiche della Champions che si fanno sentire nella testa e nelle gambe, gli infortuni, un Papu Gomez meno brillante del solito, un Zapata che stenta a trovare la via del gol. Anche nella sfida di martedì contro il Midtjylland, finita 1 a 1, si è visto che non era la solita Atalanta.
L'Udinese dopo la super prova dell'Olimpico, spinta dall'entusiasmo e consapevole di essere una squadra di qualità, può tentare il colpaccio. Senza paura, come si è giocato contro Immobile e compagni. Dare continuità alla vittoria di Roma permetterebbe davvero di voltare pagina, di iniziare un campionato diverso, decisamete più ambizioso. E' nelle corde dei bianconeri imbrigliare l'Atalanta.
Se non gioca su ritmi elevati la squadra bergamasca fa fatica, ancor di più contro squadre molto chiuse e che concedono poco come l'Udinese. In più dietro i nerozzurri spessa ballano, sempre concedono qualcosa. La squadra di Gotti deve saper fare della ritrovata solidità la sua forza, per poi cercare di andare ad aggredire in velocità, ripartendo in contropiede.
Unica incognita il covid. I virus ha aggredito anche lo spogliatoio bianconero, costringendo diversi uomini, mister compreso, al forfait. Sono assenze che pesano e che priva l'Udinese di alternative. Senza Arslan poi, squalificato, la formazione sembra obbligata. Giocano gli stessi di domenica scorsa, salvo ulteriori novità. A De Paul e Pereyra tocca chiedere gli straordinaria, tocca chiedere ancora una volta di trascinare la squadra.
Stringere i denti e giocare con entusiasmo, con quella voglia che si leggeva negli occhi di Forestieri e Pussetto nell'ultima di campionato. Così ce la si può fare contro tutti. Con il cuore.
By staff